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Ultimo Aggiornamento: 20/09/2017 19:24
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16/09/2017 12:24
 
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Mettiamo qui le notizie del giorno, e cioè tutte le notizie importanti e che magari sono sfuggite all'attenzione e non necessitano un topic specifico.

Comincio con quella che mi sembra possa interessare a tutti quanti.

Ieri 15 settembre sono scattati i fatidici vitalizi per i parlamentari di prima legislatura.

E così 4 anni, sei mesi e un giorno sono passati. Da ieri, 15 settembre, i parlamentari alla prima legislatura potranno guardare al futuro con una certezza in più: a 65 anni compiuti incasseranno una pensione, quella che nella semplificazione politico-giornalistica viene chiamato vitalizio. Lo faranno in virtù del tempo passato tra Camera e Senato. Un diritto maturato sul campo legislativo, per alcuni, un privilegio nefasto per chi ha provato in questi mesi ad abbatterlo o a renderlo un vessillo con cui accarezzare la rabbia degli elettori affezionati ad avercela contro la cosiddetta casta.
Tutto finito? No. Perché la guerra del vitalizio prosegue. Il M5S ha pronta una nuova proposta e attacca sul blog: «Beh, non è affatto male prendere una pensione da quasi mille euro già a 65 anni e dopo appena cinque di lavoro in Parlamento. Oppure circa 1500 euro puliti puliti, addirittura a partire dai 60 anni, per chi ha fatto soltanto due legislature». Questa mattina, in conferenza stampa, la senatrice Laura Bottici e il deputato Alessandro Di Battista presenteranno un documento, «ci impegneremo – spiega il capogruppo alla Camera Simone Valente - scrivendolo nero su bianco, a rinunciare alla pensione privilegiata».

Ma rinunciare è più facile a dirsi che a farsi. Dopo dieci giorni di lavoro, gli uffici legislativi del M5S avrebbero trovato il modo. Chiederanno alla presidenza di Camera e Senato di intervenire sul regolamento per permettere agli eletti grillini due cose. Primo: «Di prendere la pensione come un qualsiasi altro italiano per cui vale la legge Fornero». Tradotto: se si va in pensione a 67 anni (e in futuro continuerà a essere così), per i 5 Stelle varrà lo stesso e non, come da legge sulle pensioni dei neo-eletti, a 65 anni se hai fatto una legislatura o a 60 se ne hai fatte due (precisamente, per ogni anno di mandato oltre il quinto, il requisito anagrafico è diminuito di un anno sino a un minimo di 60 anni). Secondo: «Chiederemo di dirottare i nostri contributi alle casse di appartenenza di ogni singolo parlamentare o all’Inps per chi non aveva aperta una posizione previdenziale prima di entrare in Parlamento». I 5 Stelle non vogliono rinunciare ai contributi e creare un buco per il calcolo della pensione. Ma vorrebbero che l’assegno di circa mille euro netti fosse trattato come il frutto di un lavoro qualsiasi.


[Modificato da riccardo60 16/09/2017 12:32]
16/09/2017 12:36
 
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Un altra notizia di un paio di giorni fa' che sembra sfuggita all'attenzione dei più.

L'AGCOM ha deliberato contro gli operatori telefonici, sospendendo la tariffazione delle 4 settimane per il telefono fisso, la fibra e l'adsl riportando la classica tariffazione mensile.

È da poco disponibile online una delibera dell'AGCOM che interviene sulla spinosa questione del periodo di tariffazione delle compagnie telefoniche, anche se con una soluzione "intermedia" che non soddisfa proprio tutti. L'organizzazione ha infatti abolito la tariffazione ogni 4 settimane, ma solo per le connessioni di rete fissa di qualunque natura (telefonia e internet). Per il mercato mobile, invece, gli operatori possono scegliere tra la base quadrisettimanale o quella mensile.

Il provvedimento riguarda anche gli abbonamenti già attivi; pertanto, Vodafone e Wind, le prime a proporli con la nuova tariffazione più ravvicinata - che comporta per il consumatore un aumento dei costi di oltre l'8 per cento su base annua, a parità di canone. TIM e Fastweb avevano già annunciato l'intenzione di seguire i loro concorrenti, comunque. Tutte le società hanno tempo 90 giorni per adeguarsi.

Il provvedimento di AGCOM non si basa, però, sull'aumento delle bollette, ma sulla considerevole diminuzione di trasparenza delle tariffe. Essendoci offerte sia ogni 28 giorni sia mensili, il consumatore fatica a confrontare i prezzi reali e scegliere la tariffa ideale per le proprie esigenze. Il problema è più marcato sulla telefonia fissa, in cui la maggior parte delle utenze vengono pagate dopo aver usufruito del servizio - mentre su mobile sono molto più diffusi gli abbonamenti prepagati.

Per il mobile, purtroppo, le cose rimangono così come sono. La consolazione è che per le tariffe "tutto incluso" fisso+cellulare vale la regola della cadenza mensile. I 28 giorni diventano anche la cadenza minima, e gli operatori hanno ora l'obbligo di avvisare via SMS dell'avvenuto addebito, sempre al fine di migliorare la trasparenza.

Gli operatori non sono contenti. Hanno già annunciato che faranno ricorso al Tar attraverso la loro associazione di categoria, la Assotel. sostengono che il consumatore sia già tutelato a sufficienza dal diritto di recesso.
[Modificato da riccardo60 16/09/2017 12:37]
16/09/2017 12:43
 
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Questa è notizia di oggi e sembra una buona notizia.

La tanto discussa Web tax ha il favore della maggioranza dei ministri dell'economia dei paesi UE, speriamo che vada in porto.



Ecofin a Tallinn, la Web tax divide l'Europa: ok da dieci ministri
Il ministro Padoan (destra) a colloquio col governatore Bce Draghi, presente a Tallinn (afp)
MILANO - L'Europa si ritrova divisa di fronte a una questione fiscale, come già accaduto in passato (basti pensare alla tassa sulle transazioni finanziarie). La proposta di una "Web tax", una forma di imposizione che metta fine alle scappatoie legalmente possibili dei giganti di Internet dagli impegni col Fisco dei Paesi in cui operano, era uno degli argomenti caldi sul tavolo dell'Ecofin di Tallinn e alla fine dieci ministri hanno firmato la proposta, inizialmente lanciata da Francia, Italia, Germania e Spagna, perchè la "web tax" allo studio a livello di Ue e anche di Ocse preveda che i giganti di internet siano tassati sulla base del fatturato anzichè dei profitti.

I paesi che hanno sottoscritto l'iniziativa oltre ai quattro iniziali sono Austria, Bulgaria, Grecia, Portogallo, Slovenia, Romania. "Non possiamo accettare più a lungo che queste società facciano business in Europa pagando tasse minime ai nostri Tesori - si legge nella dichiarazione politica firmata dai 10 ministri - In gioco c'è l'efficienza economica, così come l'equità e la sovranità fiscale". Il ministro italiano Pier Carlo Padoan ha spiegato a fine riunione che "parecchi hanno detto di condividere lo spirito" della tassazione ed è "importante che la presidenza estone abbia confermato l'idea di produrre risultati entro fine mandato, cioè entro pochi mesi".
16/09/2017 19:48
 
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Re:
riccardo60, 16/09/2017 12.24:

Mettiamo qui le notizie del giorno, e cioè tutte le notizie importanti e che magari sono sfuggite all'attenzione e non necessitano un topic specifico.

Comincio con quella che mi sembra possa interessare a tutti quanti.

Ieri 15 settembre sono scattati i fatidici vitalizi per i parlamentari di prima legislatura.

E così 4 anni, sei mesi e un giorno sono passati. Da ieri, 15 settembre, i parlamentari alla prima legislatura potranno guardare al futuro con una certezza in più: a 65 anni compiuti incasseranno una pensione, quella che nella semplificazione politico-giornalistica viene chiamato vitalizio. Lo faranno in virtù del tempo passato tra Camera e Senato. Un diritto maturato sul campo legislativo, per alcuni, un privilegio nefasto per chi ha provato in questi mesi ad abbatterlo o a renderlo un vessillo con cui accarezzare la rabbia degli elettori affezionati ad avercela contro la cosiddetta casta.
Tutto finito? No. Perché la guerra del vitalizio prosegue. Il M5S ha pronta una nuova proposta e attacca sul blog: «Beh, non è affatto male prendere una pensione da quasi mille euro già a 65 anni e dopo appena cinque di lavoro in Parlamento. Oppure circa 1500 euro puliti puliti, addirittura a partire dai 60 anni, per chi ha fatto soltanto due legislature». Questa mattina, in conferenza stampa, la senatrice Laura Bottici e il deputato Alessandro Di Battista presenteranno un documento, «ci impegneremo – spiega il capogruppo alla Camera Simone Valente - scrivendolo nero su bianco, a rinunciare alla pensione privilegiata».

Ma rinunciare è più facile a dirsi che a farsi. Dopo dieci giorni di lavoro, gli uffici legislativi del M5S avrebbero trovato il modo. Chiederanno alla presidenza di Camera e Senato di intervenire sul regolamento per permettere agli eletti grillini due cose. Primo: «Di prendere la pensione come un qualsiasi altro italiano per cui vale la legge Fornero». Tradotto: se si va in pensione a 67 anni (e in futuro continuerà a essere così), per i 5 Stelle varrà lo stesso e non, come da legge sulle pensioni dei neo-eletti, a 65 anni se hai fatto una legislatura o a 60 se ne hai fatte due (precisamente, per ogni anno di mandato oltre il quinto, il requisito anagrafico è diminuito di un anno sino a un minimo di 60 anni). Secondo: «Chiederemo di dirottare i nostri contributi alle casse di appartenenza di ogni singolo parlamentare o all’Inps per chi non aveva aperta una posizione previdenziale prima di entrare in Parlamento». I 5 Stelle non vogliono rinunciare ai contributi e creare un buco per il calcolo della pensione. Ma vorrebbero che l’assegno di circa mille euro netti fosse trattato come il frutto di un lavoro qualsiasi.






L'ennesima schifezza
Non so se il M5S riuscirà nell'intento ma anche questi mi sembrano tante chiacchiere e pochi fatti, vedi Raggi. [SM=g5228157]
16/09/2017 19:49
 
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Re:
riccardo60, 16/09/2017 12.36:

Un altra notizia di un paio di giorni fa' che sembra sfuggita all'attenzione dei più.

L'AGCOM ha deliberato contro gli operatori telefonici, sospendendo la tariffazione delle 4 settimane per il telefono fisso, la fibra e l'adsl riportando la classica tariffazione mensile.

È da poco disponibile online una delibera dell'AGCOM che interviene sulla spinosa questione del periodo di tariffazione delle compagnie telefoniche, anche se con una soluzione "intermedia" che non soddisfa proprio tutti. L'organizzazione ha infatti abolito la tariffazione ogni 4 settimane, ma solo per le connessioni di rete fissa di qualunque natura (telefonia e internet). Per il mercato mobile, invece, gli operatori possono scegliere tra la base quadrisettimanale o quella mensile.

Il provvedimento riguarda anche gli abbonamenti già attivi; pertanto, Vodafone e Wind, le prime a proporli con la nuova tariffazione più ravvicinata - che comporta per il consumatore un aumento dei costi di oltre l'8 per cento su base annua, a parità di canone. TIM e Fastweb avevano già annunciato l'intenzione di seguire i loro concorrenti, comunque. Tutte le società hanno tempo 90 giorni per adeguarsi.

Il provvedimento di AGCOM non si basa, però, sull'aumento delle bollette, ma sulla considerevole diminuzione di trasparenza delle tariffe. Essendoci offerte sia ogni 28 giorni sia mensili, il consumatore fatica a confrontare i prezzi reali e scegliere la tariffa ideale per le proprie esigenze. Il problema è più marcato sulla telefonia fissa, in cui la maggior parte delle utenze vengono pagate dopo aver usufruito del servizio - mentre su mobile sono molto più diffusi gli abbonamenti prepagati.

Per il mobile, purtroppo, le cose rimangono così come sono. La consolazione è che per le tariffe "tutto incluso" fisso+cellulare vale la regola della cadenza mensile. I 28 giorni diventano anche la cadenza minima, e gli operatori hanno ora l'obbligo di avvisare via SMS dell'avvenuto addebito, sempre al fine di migliorare la trasparenza.

Gli operatori non sono contenti. Hanno già annunciato che faranno ricorso al Tar attraverso la loro associazione di categoria, la Assotel. sostengono che il consumatore sia già tutelato a sufficienza dal diritto di recesso.




VI siete accorti che la bolletta della telecom a luglio era doppia?
16/09/2017 20:01
 
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non lo so, ho disdetto la linea fissa telecom [SM=g5228157]

16/09/2017 20:05
 
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Re: Re:
Fatascalza, 16/09/2017 19.49:




VI siete accorti che la bolletta della telecom a luglio era doppia?




si, loro calcolano le settimane dell'anno e quest'anno secondo loro c'è una settimana di piu' che hanno fatturato a giugno , i ladri ....
17/09/2017 11:14
 
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Lo sapevate che le auto blu dei nostri politici possono andare anche contromano?

Ebbene si..possono farlo grazie ad una leggina ad hoc che sfrutta i previlegi alcuni previlegi.




Una macchina che procede contromano e investe una donna che viaggiava in motorino. Lei cade e deve farsi curare: 5 giorni di prognosi. Un incidente stradale, come ne accadono – purtroppo – diversi sulle strade italiane ogni giorno per le cattive abitudini degli automobilisti. Se non fosse che a bordo della Volkswagen Passat che ha investito la scooterista c’era Vincenzo De Luca, il governatore della Campania. E se non fosse che, dietro il fatterello di cronaca, ci sia una “leggina” che permette a quella auto di procedere anche in senso opposto a quello che vale per tutti gli altri.

Il tutto accade a Salerno, venerdì pomeriggio. La Passat imbocca una strada con divieto d’accesso, procede piano – o almeno così si giustificherà l’autista – per portare a casa il presidente della Regione. Ma perché viaggia controsenso? E, soprattutto, perché può? Perché sotto il cartello che proibisce il transito c’è un ‘post scriptum’ che apre quella strada alle auto delle forze di polizia, anche se in zona non ci sono né caserme né commissariati.

E’ lì da quando De Luca era sindaco della città. E il suo autista è un ex vigile urbano, passato alle dipendenze della Regione. Uno status che gli permette ancora oggi che il primo cittadino è diventato governatore di procedere controsenso, ma non contra legem.

Secondo il presidente della Regione Campania, “l’auto di servizio si è immessa sulla strada principale impegnandola senza che il conducente si accorgesse del motorino proveniente da destra. In quella stradina tra cinque palazzi è indicato sulla segnaletica il doppio senso di circolazione per le forze di polizia”. L’autista alla guida, stando alla versione del governatore, non ha infranto alcuna legge.


Se non è contro la legge è ancora da dimostrare, mi piacerebbe vedere se qualcuno sporge denuncia, secondo me sfruttare il fatto che il suo autista fosse un ex dipendende delle forze dell'ordine non dovrebbe autorizzarlo a usufrire di tal prerogative
[Modificato da riccardo60 17/09/2017 11:16]
17/09/2017 11:30
 
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Nonostante che le banche negli ultimi anni abbiano perso la fiducia nei cittadini, non fanno nulla per poterla recuperare anzi, un'indagine dimostra che negli ultimi 4 anni le spese di un conto corrente sono aumentate in media di 36 euro l'anno.



Continuano a crescere le spese per i conti correnti. Lo rileva l'ultima indagine di SosTariffe.it, secondo cui negli ultimi quattro anni il costo annuo complessivo per i clienti ha visto rincari fino a 36 euro l'anno. L'incremento coinvolge soprattutto i costi per i conti con operatività mista, cioè sia online che in filiale.

Lo studio riscontra gli aumenti maggiori soprattutto per chi utilizza i conti di un istituto di credito tradizionale (quindi banche che hanno principalmente operazioni allo sportello) con operatività mista (ovvero sia in filiale che online). Rispetto al 2013, infatti, in media si pagano 27,9 euro all’anno in più per questo profilo di operatività e l’incremento maggiore lo si riscontra per il profilo di consumo “famiglia” che, rispetto a 4 anni fa, paga 36 euro in più (133 euro contro 97 euro). Anche l’operatività online dei conti tradizionali subisce un incremento non indifferente: rispetto al 2013 oggi si pagano 24 euro in più. In questo caso il più colpito è il profilo “famiglia” per il quale si registra un aumento di circa 28 euro.
[Modificato da riccardo60 17/09/2017 11:31]
17/09/2017 16:50
 
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Re:
riccardo60, 17/09/2017 11.14:

Lo sapevate che le auto blu dei nostri politici possono andare anche contromano?

Ebbene si..possono farlo grazie ad una leggina ad hoc che sfrutta i previlegi alcuni previlegi.




Una macchina che procede contromano e investe una donna che viaggiava in motorino. Lei cade e deve farsi curare: 5 giorni di prognosi. Un incidente stradale, come ne accadono – purtroppo – diversi sulle strade italiane ogni giorno per le cattive abitudini degli automobilisti. Se non fosse che a bordo della Volkswagen Passat che ha investito la scooterista c’era Vincenzo De Luca, il governatore della Campania. E se non fosse che, dietro il fatterello di cronaca, ci sia una “leggina” che permette a quella auto di procedere anche in senso opposto a quello che vale per tutti gli altri.

Il tutto accade a Salerno, venerdì pomeriggio. La Passat imbocca una strada con divieto d’accesso, procede piano – o almeno così si giustificherà l’autista – per portare a casa il presidente della Regione. Ma perché viaggia controsenso? E, soprattutto, perché può? Perché sotto il cartello che proibisce il transito c’è un ‘post scriptum’ che apre quella strada alle auto delle forze di polizia, anche se in zona non ci sono né caserme né commissariati.

E’ lì da quando De Luca era sindaco della città. E il suo autista è un ex vigile urbano, passato alle dipendenze della Regione. Uno status che gli permette ancora oggi che il primo cittadino è diventato governatore di procedere controsenso, ma non contra legem.

Secondo il presidente della Regione Campania, “l’auto di servizio si è immessa sulla strada principale impegnandola senza che il conducente si accorgesse del motorino proveniente da destra. In quella stradina tra cinque palazzi è indicato sulla segnaletica il doppio senso di circolazione per le forze di polizia”. L’autista alla guida, stando alla versione del governatore, non ha infranto alcuna legge.


Se non è contro la legge è ancora da dimostrare, mi piacerebbe vedere se qualcuno sporge denuncia, secondo me sfruttare il fatto che il suo autista fosse un ex dipendende delle forze dell'ordine non dovrebbe autorizzarlo a usufrire di tal prerogative



vigile o non vigile, presidente della regione o no, i sensi unici vanno rispettati.
Come posso sapere che mi arriva una macchina in contro mano perchè è il presidente della regione? Siamo fuori!
17/09/2017 20:19
 
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Re: Re:
Fatascalza, 16/09/2017 19.49:




VI siete accorti che la bolletta della telecom a luglio era doppia?




si e la spiegazione è che sono passati dalla fatturazione mensile a quella bimestrale
17/09/2017 20:20
 
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Re: Re: Re:
Mala.ma, 16/09/2017 20.05:




si, loro calcolano le settimane dell'anno e quest'anno secondo loro c'è una settimana di piu' che hanno fatturato a giugno , i ladri ....




a me hanno detto una cosa diversa (vedi la risposta a fata) ed effettivamente da allora non è più arrivata una fattura
17/09/2017 20:43
 
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non ci sto capendo nulla, le fattura sono sempre state bimestrali, da poco avevano cominciato a farle usando il metodo delle 4 settimane ed ora sono ritornati alla fattura bimestrale?

la mia ultima fattura prima della disdetta era di un singolo mese, e precisamente luglio.
17/09/2017 21:21
 
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Re:
riccardo60, 17/09/2017 20.43:

non ci sto capendo nulla, le fattura sono sempre state bimestrali, da poco avevano cominciato a farle usando il metodo delle 4 settimane ed ora sono ritornati alla fattura bimestrale?

la mia ultima fattura prima della disdetta era di un singolo mese, e precisamente luglio.




così mi hanno detto quando ho telefonato per chiedere spiegazione su una fattura più alta del solito dopo che non arrivava da due mesi
18/09/2017 10:38
 
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Un'Altra buona notizia, specialmente per chi vuole comprare casa.

Basta sorprese quando si compra casa:
ora il notaio trattiene i soldi finché la compravendita è definitiva
Tra il rogito e la trascrizione dell'atto possono spuntare ipoteche a soprpresa, o concretizzarsi truffe come la doppia vendita. Ma con il ddl Concorrenza il compratore si può tutelare "bloccando" l'importo presso il notaio



Niente più rischi di ipoteche "a sorpresa" sulla casa appena acquistata, o truffe per le doppie vendite, con la perdita di tutti i soldi pagati. Per chi compra una casa o un altro immobile è ora possibile versare il prezzo al notaio, che girerà l'importo al venditore solo dopo la trascrizione del rogito, ossia quando il passaggio di proprietà sarà diventato definitivo. Le novità grazie alla Legge sulla Concorrenza che ha previsto uno specifico conto deposito presso i notai, proprio a garanzie delle compravendite.

L'attesa tra rogito e trascrizione. Quando si acquista un appartamento o un altro immobile, per il passaggio di proprietà non è infatti sufficiente il rogito ma occorre la trascrizione dell'atto nei pubblici registri. Solo a trascrizione avvenuta il nuovo acquirente diventa proprietario effettivo e può far valere i suoi diritti nei confronti degli altri. La trascrizione, però, richiede dei tempi tecnici, che prescindono dalla volontà e dall'efficienza del notaio. Nella finestra temporale richiesta dalla procedura l'immobile risulta ancora nella piena disponibilità del venditore, con la conseguenza che eventuali creditori possono iscrivere iscrivere ipoteche o avviare pignoramenti, che potranno essere scoperti dall'acquirente solo a cose fatte. Le ispezioni ipotecarie, infatti, vengono effettuate dal notaio solo in precedenza della data del rogito, per verificare che l'immobile sia, appunto, libero da "gravami pregiudizievoli" e quindi commercializzabile. Dopo il rogito, perciò, l'acquirente è ancora a rischio di sgradite sorprese, anche se solo per pochi giorni.

I rischi della "doppia vendita". Nello stesso lasso di tempo tra rogito e trascrizione, peraltro, il proprietario ha la possibilità di vendere ad altri lo stesso immobile, effettuando un ulteriore rogito, e chi si trova di fronte ad una doppia vendita dovrà far causa per poter recuperare i suoi soldi. Proprio contro questi rischi è dunque intervenuta la Legge sulla concorrenza, prevedendo l'apertura da parte del notaio del conto deposito sul quale far confluire le somme dovute per le compravendite, in attesa della trascrizione. Attenzione, però, la legge non rende obbligatoria questa procedura per stipulare gli atti, ma deve essere l'acquirente a richiederla espressamente. A fronte della richiesta il venditore non si può opporre. In ogni caso dovrà mettere in conto solo un'attesa di pochi giorni, per cui il disagio per il ritardo nell'incasso è ridotto al minimo.

Le somme da versare. Quando la nuova procedura viene adottata, poi, occorre versare al notaio, insieme al saldo, anche tutte le imposte e le tasse dovute in riferimento all'atto. E altrettanto dovrà fare il venditore se, ad esempio, è tenuto a pagare le imposte sulla plusvalenza, o se perde le agevolazioni di acquisto per la prima casa. In questo modo la compravendita sarà "blindata" e l'acquirente al sicuro da qualunque tipo di rischio, anche da eventuali contestazioni da parte dell'Agenzia delle entrate.

Il conto di deposito. Il conto deposito, comunque, è a tutti gli effetti solo un conto di passaggio, che resta al di fuori del patrimonio del notaio, e sul quale il notaio stesso non può effettuare operazioni diverse da quelle previste dalla legge. Per questo il conto è separato dal suo patrimonio, non entra nel regime della comunione di beni (se il notaio è sposato in comunione), le somme depositate non faranno parte della successione, e le giacenze sono impignorabili dai creditori personali del notaio. Al notaio non spetta neppure l'incasso di eventuali interessi sulla giacenza, che andranno, invece, a rifinanziare i fondi destinati pubblici destinati ai finanziamenti agevolati alle piccole e medie imprese.
18/09/2017 12:38
 
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Re: Re: Re: Re:
strega@rossa, 17/09/2017 20.20:




a me hanno detto una cosa diversa (vedi la risposta a fata) ed effettivamente da allora non è più arrivata una fattura




Quindi sono tornati a binestrale?
18/09/2017 13:00
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Fatascalza, 18/09/2017 12.38:




Quindi sono tornati a binestrale?




sembra di si
18/09/2017 13:48
 
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Muore bambina di un anno
Azzannata dai pitbull del nonno, muore bambina di un anno. Codacons: "Tragedia annunciata"
Tragedia a Flero, bimba di un anno muore sbranata dai cani di famiglia





Flero (Brescia), 18 settembre 2017 - I cani di famiglia all’improvviso si trasformano in belve incontrollabili e aggrediscono una bimba di appena 14 mesi, che muore fatta a pezzi sotto gli occhi sgomenti del nonno. Un dramma agghiacciante quello accaduto ieri sera a Flero, quasi novemila anime a una manciata di chilometri da Brescia. Erano circa le 19 quando è avvenuto lo scempio, nel cortile di una villetta a schiera di via XX Settembre, al civico 6. La piccola, originaria dall’Albania, stava giocando fuori da casa quando i due pitbull che appunto si trovavano nello spazio esterno dell’abitazione per ragioni ancora da chiarire si sono avventati su di lei con una ferocia incontenibile. Il nonno della bimba, che in base alle prima alla prima ricostruzione dei carabinieri si trovava da solo nell’appartamento con lei, si è precipitato verso la nipote e, disperato, ha cercato in ogni modo di distogliere l’attenzione dei cani. Con il corpo ha fatto scudo. Inutile. Gli animali, non hanno mollato la presa sulla bimba e l’hanno dilaniata. Anche il nonno è stato azzannato. La scena si è consumata davanti ad alcuni vicini sconvolti che hanno dato l’allarme al 112.

Verso la villetta si sono precipitate le ambulanze ma il personale sanitario inviato dall’Areu della centrale operativa di Brescia non è riuscito subito a entrare in cortile. Impossibile fermare la furia dei molossi. Per varcare la soglia è stato necessario attendere l’arrivo di una pattuglia militari dell’Arma di Bagnolo che ha abbattuto gli animali facendo fuoco con la pistola d’ordinanza. Inutile la concitata manovra di rianimazione per la bimba, morta dissanguata ancora prima di raggiungere l’ospedale. Sotto choc il nonno, pure ferito (non gravemente) e ricoverato al Civile. Un fascicolo sarà aperto per valutare l’omesso controllo degli animali o l’omessa custodia della bimba. «Stavo rincasando quando ho visto alcune signore urlare con le mani tra i capelli ‘aiuto, quella bimba è fatta a pezzi’ – racconta con il cuore in gola Mattia, che vive a 50 metri -. Scuotevano la cancellata per attirare i cani che sembravano impazziti. Quei pitbull avevano già dato problemi, una volta avevano sbranato un cagnolino al parco. Ed erano incontenibili, spesso scappavano dal cortile e combinavano danni. Eravamo preoccupati».
[Modificato da riccardo60 18/09/2017 13:56]
18/09/2017 18:45
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
strega@rossa, 18/09/2017 13.00:




sembra di si




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18/09/2017 18:46
 
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Muore bambina di un anno
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resto dell'idea che i cani vadano sempre sorvegliati
non si sa mai cosa puo' accadere
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