radio romane

Julian Ross 80, 12/07/2017 19.43:

---

Detto questo, per un attimo provo ad uscire dalla satira divertente vs i personaggi pittorechi dell' etere romano e vi faccio una domanda: secondo voi una radio (anzi un' ARADIO) che parla di Roma che tipo di servizio dovrebbe offrire? e ce n' è mai stata una che l' abbia offerto? vi domando questo perché secondo me proprio il concetto di radio commerciale che va avanti a pubblicità e a vendere il prodotto di cui parla non può esistere facendo un' informazione indipendente totalmente al servizio del tifoso, o sono servi e spingono il prodotto, oppure criticano perché per loro cazzi politico-mercantili sono dei rivali o dei concorrenti. Inoltre anche il concetto di proprietà di una squadra non si sposa con una critica costruttiva: il proprietario di una squadra è un privato e la squadra una sua azienda, non è un amministratore della cosa pubblica che si deve criticare e deve rendere conto al popolo del suo operato per poter essere rivotato o sostituito con le elezioni. Un patron o un presidente è il proprietario e della squadra e di essa fa ciò che vuole senza troppo guardare in faccia all' interesse dei tifosi. Nel caso della Roma non parliamo di magnati che hanno soldi da buttare e il cui interesse è farsi belli con le vittorie in modo da essere visti come benefattori e poi entrare pesantemente nei gangli vitali del paese dove hanno investito nel calcio, ma affaristi con lo scopo di arricchirsi senza guardare troppo per il sottile e spremere da una tifoseria abbastanza portata all' orgojonismo (come la nostra) quanti più soldi possibile, certamente non siamo ai livelli biechi di uno Zamaparini o di un Preziosi, ma cmq siamo ai livelli simili ad un Lotito. E quindi che si fa? un soggetto del genere per forza di cose (mica perché è cattivo, ci mancherebbe) arriva a comportarsi come un dittatore africano e non esiste critica costruttiva che lo possa rendere più simpatico o che gli possa far fare cose gradite ai tifosi se questo non è conveniente per lui, quindi o si appoggia e si minimizzano (o nascondono) i suoi difetti, oppure gli si fa una guerra tale che gli faccia considerare seriamente l' ipotesi che è meglio che venda la squadra e se ne vada. Paradossalmente la critica costruttiva e correttiva sarebbe stata molto più redditizia con un soggetto come la Sensi i cui errori erano gran parte frutto di debolezza di impreparazione di inadeguatezza e di un pizzico di disperazione data dal non saper bene cosa fare di un impero ereditato in disfacimento; che non con questi che sono svegli, forti, sanno benissimo perché sono venuti e quello che vogliono fare e si muovono benissimo in quell' ambito.

PS se hanno scelto di comprare alla luce del sole un' aradio e farne la voce ufficiale, vuol dire che questo tourbillon (spaccature tra tifosi radio e social) in fondo è redditizio e garantisce a tutti (anche ai rivali) di mangiare bene

---