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Spalletti 2.0:il ritorno

Ultimo Aggiornamento: 22/04/2022 12:00
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15/01/2016 12:45
 
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Lo trovo un ragionamento RIDICOLO per usare i tuoi modi solitamente sobri .
Il meglio sulla piazza..quanto so durate..robetta negli anni'80..ahahah la roma di Ranieri due anni dopo era ancora quella di Spalletti rinfrescata ..

Vabbè va!
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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15/01/2016 12:46
 
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Per me che seguo la Roma più o meno dalla fine degli anni '80 (ma proprio l'ultimo quello del Flaminio)/ inizio anni '90, togliendo le prime che me le ricordo più che altro con affetto e cagnuccica nostalgia, il primo ciclo di Spalletti è stato quello più significativo, anche più di quello di Capello, che con i mezzi che aveva non ha vinto alla fine quasi un cazzo. Oh della Roma di Spalletti se ne parlava in tutta Europa. Una squadra arrivata ad un passo dai quarti di CL co' Diamoutene, Motta e Brighi in campo, tutti insieme...Tra l'altro anche uno scudetto scippato alla grande.

Liedholm boh lo lascio a voi, io al massimo me so visto qualche cassetta fomentato da mi padre [SM=x2478856]
[Modificato da jandileida23 15/01/2016 12:48]
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Sono la rovina della Roma


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Re:
jandileida23, 15/01/2016 12:46:

Per me che seguo la Roma più o meno dalla fine degli anni '80 (ma proprio l'ultimo quello del Flaminio)/ inizio anni '90, togliendo le prime che me le ricordo più che altro con affetto e cagnuccica nostalgia, il primo ciclo di Spalletti è stato quello più significativo, anche più di quello di Capello. Oh della Roma di Spalletti se ne parlava in tutta Europa. Una squadra arrivata ad un passo dai quarti di CL co' Diamoutene, Motta e Brighi in campo, tutti insieme...




Infatti con la Roma di Capello nn c'e storia ma me fermerei agli ultimi 15-20 anni.
40 anni fa era altro calcio,altre squadre,altro format.
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Re:
jandileida23, 15/01/2016 12:46:



Oh della Roma di Spalletti se ne parlava in tutta Europa.




a Guidonia ste notizie nun sò arivate.
e pure se arivano sò troppo impegnati a pijà pizzoni ar culo e fasse pure du risate, pe facce caso.


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Re:
Sound72, 15/01/2016 12:45:

Lo trovo un ragionamento RIDICOLO per usare i tuoi modi solitamente sobri .
Il meglio sulla piazza..quanto so durate..robetta negli anni'80..ahahah la roma di Ranieri due anni dopo era ancora quella di Spalletti rinfrescata ..

Vabbè va!




vabbè va (cit.) ma te ce capischi mica io.
de' resto te hai giocato ad arti livelli ahò! c'avrai ancora li ritaji dei quarti de Coppa Guidonia-Varmontone, tipo Pomata e Mimmo Feretti.

Ps. Spalletti era andato via da un anno quando la Roma battè il bayern, non da 2...
e io nun c'avrò li ritaji della Coppa del Pecorino come te, ma ritengo che Ranieri conservò molto del retaggio spallettiano. specie negli schemi offensivi.

la Roma di ranieri era la stessa Roma di Spalletti con due aggiustamenti dietro, meno intensità, e una ventata di "simpatia" e "freschezza" che a Ranieri è riuscita per un anno solo e poi si è+ esaurita.

io poi sta cosa l'ho sempre detta, la dicevo ai tempi di Ranieri, e non vedo perchè la dovrei cambiare.
non certo perchè è intervenuto Enniola dall'alto dei suoi Big Match cò a Sgurgola che quando parla de pallone riduce tutto a se stavi due metri più avanti o mezo metro più a destra.
N'espertone che levate! [SM=g27988]


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Re: Re:
giove(R), 15/01/2016 13:14:




vabbè va (cit.) ma te ce capischi mica io.
de' resto te hai giocato ad arti livelli ahò! c'avrai ancora li ritaji dei quarti de Coppa Guidonia-Varmontone, tipo Pomata e Mimmo Feretti.

Ps. Spalletti era andato via da un anno quando la Roma battè il bayern, non da 2...
e io nun c'avrò li ritaji della Coppa del Pecorino come te, ma ritengo che Ranieri conservò molto del retaggio spallettiano. specie negli schemi offensivi.
la Roma di ranieri era la stessa Roma di Spalletti con due aggiustamenti dietro, meno intensità, e una ventata di "simpatia" e "freschezza" che a Ranieri è riuscita per un anno solo e poi si è+ esaurita.
io poi sta cosa l'ho sempre detta, la dicevo ai tempi di Ranieri, e non vedo perchè la dovrei cambiare.
non certo perchè è intervenuto Enniola dall'alto dei suoi Big Match cò a Sgurgola che quando parla de pallone riduce tutto a se stavi due metri più avanti o mezo metro più a destra.
N'espertone che levate! [SM=g27988]




era il secondo anno di Ranieri e de Spalletti nn ce stava piu' neanche l'ombra.
Ma che vuoi che sia..stai a guardà il dettaglio.
Me voglio annaì' a rivede' gli schemi offensivi de Ranieri pe Luca Toni, pari pari a quelli de Spalletti.
E con l'occasione pure il rigore de Dzeko con lo Spezia che era mirato al sette. Da ste parti ancora nn ce semo arrivati.
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15/01/2016 13:44
 
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capisco che i rigoristi der Guidogna non sbagliavano un colpo... e non ho vissuto quelle mitiche lotterie tra l'Atletico Cori e Valleranello ar mitico Megashhhhtadio de Ceprano (cit.) tuttavia un Dzeko pur sbaglaindo tira angolato e forte, mentre Pjanic tira centrale e moscio.
Quindi, meglio, più adeguato al momento, il tiro del primo. tutto qui.

Per aver detto questa cosa ovvia, normalissima, che era un semplice distinguo nell'errore, mica un elogio, me stai a cacà le palle....
chissà che "assurdità" che ho detto che è intervenuto er Michels de li Castelli...

tanto che te devi attaccà al fumo della pipa mò perchè ho annoverato il 3-2 con il Bayern tra i successi di Spalletti.
pensa come cazzo stai...

Stai a fà na questione sugli schemi per Toni (poi oh... in quella partita Toni manco c'era più....) quando er Guardiola dell'Aquapark come te mi dovrebbe insegnare che non è che ci si debba inventare molti schemi per uno così. è dal 1930 che c'è lo schema per uno alla Toni.
Stai a fà sta questione ma poi non mi pare che Totti non giocasse più con Ranieri.

e quando giocava si tornava molto alle giocate Spallettiane.
tutta la fase offensiva della ROma di Ranieri, derivava in larga parte dalla fase offensiva di Spalletti. L'ho sempre scritto.
quella stessa partita ebbe due facce e la faccia di quella rimonta fu abbastanza "riconoscibile".

[Modificato da giove(R) 15/01/2016 13:48]


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No infatti ce stava Borriello che faceva il falso nueve.
Ma gli schemi offensivi di Ranieri erano molto spallettiani,se sa.
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Re:
giove(R), 15/01/2016 13:44:

capisco che i rigoristi der Guidogna non sbagliavano un colpo... e non ho vissuto quelle mitiche lotterie tra l'Atletico Cori e Valleranello ar mitico Megashhhhtadio de Ceprano (cit.) tuttavia un Dzeko pur sbaglaindo tira angolato e forte, mentre Pjanic tira centrale e moscio.
Quindi, meglio, più adeguato al momento, il tiro del primo. tutto qui.

Per aver detto questa cosa ovvia, normalissima, che era un semplice distinguo nell'errore, mica un elogio, me stai a cacà le palle....
chissà che "assurdità" che ho detto che è intervenuto er Michels de li Castelli...

tanto che te devi attaccà al fumo della pipa mò perchè ho annoverato il 3-2 con il Bayern tra i successi di Spalletti.
pensa come cazzo stai...

Stai a fà na questione sugli schemi per Toni (poi oh... in quella partita Toni manco c'era più....) quando er Guardiola dell'Aquapark come te mi dovrebbe insegnare che non è che ci si debba inventare molti schemi per uno così. è dal 1930 che c'è lo schema per uno alla Toni.
Stai a fà sta questione ma poi non mi pare che Totti non giocasse più con Ranieri.

e quando giocava si tornava molto alle giocate Spallettiane.
tutta la fase offensiva della ROma di Ranieri, derivava in larga parte dalla fase offensiva di Spalletti. L'ho sempre scritto.
quella stessa partita ebbe due facce e la faccia di quella rimonta fu abbastanza "riconoscibile".





ma dai..te sei voluto allargà co sta cosa de Ranieri/Spalletti per rimpinguà un discorso che era già saturo e azzardato de suo.
Ma se il primo anno per larghi tratti prima ha giocato col centrocampo basso e perrotta sulla linea di centrocampo con taddei..poi da gennaio con toni + vucinic davanti perchè totti è stato fuori 3-4 mesi ..e progressivamente ha cominciato a mettere Menez..Ma quali schemi offensivi di Spalletti?
Ma stai a scherzà o porti avanti tanto pe discute?
Roba che il secondo anno provo' a fa un 4-3-3 inguardabile con Adriano (!) esterno a destra o in alternativa la coppia totti-borriello davanti.
Ma viettela a vede' qualche partita a Guidonia [SM=g7557]
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A Ennio te sei incastrato talmente che non arrivi neppure a una cosa molto ovvia come il fatto che Ranieri quando arrivò, come fanno tutti quelli saggi, si prese molto del buono di Spalletti.
E per lungo tempo la Roma di Ranieri li ha sfruttati.

e questo è pacifico finchè giocava davanti Totti.
poi con l'arrivo del centravanti "classico" va da se che le cose cambiano.
ma appena rigiocava davanti Totti, gli uomini si ritrovavano in certi movimenti e schemi.

è un pò come l'anno dopo Zeman, Garcia ne ha beneficiato.

Se qualcosa funziona una persona saggia tende a conservarla e sfruttarla. e infatti Ranieri così ha fatto.
Ranieri, che è uno che schemi non ce li ha proprio. C'ha quelle due o tre cosette e si ferma lì.
a differenza tua però ha un cervello e se trova qualcosa che funziona se la tiene.

capisco che sia un ragionamento troppo complicato per te.


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Re:
giove(R), 15/01/2016 13:54:

A Ennio te sei incastrato talmente che non arrivi neppure a una cosa molto ovvia come il fatto che Ranieri quando arrivò, come fanno tutti quelli saggi, si prese molto del buono di Spalletti.
E per lungo tempo la Roma di Ranieri li ha sfruttati.

e questo è pacifico finchè giocava davanti Totti.
poi con l'arrivo del centravanti "classico" va da se che le cose cambiano.
ma appena rigiocava davanti Totti, gli uomini si ritrovavano in certi movimenti e schemi.

è un pò come l'anno dopo Zeman, Garcia ne ha beneficiato.

Se qualcosa funziona una persona saggia tende a conservarla e sfruttarla. e infatti Ranieri così ha fatto.
Ranieri, che è uno che schemi non ce li ha proprio. C'ha quelle due o tre cosette e si ferma lì.
a differenza tua però ha un cervello e se trova qualcosa che funziona se la tiene.

capisco che sia un ragionamento troppo complicato per te.




ma certo che qualcosa l'ha sfruttata ma era una squadra molto diversa nel modo di giocare seppur quasi identica negli uomini.
Quella era una sqadra satura del 4-2-3-1 e se c'era una cosa che nn andava piu' era proprio quel modulo.


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Re: Re:
Sound72, 15/01/2016 13:54:




ma dai..te sei voluto allargà co sta cosa de Ranieri/Spalletti per rimpinguà un discorso che era già saturo e azzardato de suo.
Ma se il primo anno per larghi tratti prima ha giocato col centrocampo basso e perrotta sulla linea di centrocampo con taddei..poi da gennaio con toni + vucinic davanti perchè totti è stato fuori 3-4 mesi ..e progressivamente ha cominciato a mettere Menez..Ma quali schemi offensivi di Spalletti?
Ma stai a scherzà o porti avanti tanto pe discute?
Roba che il secondo anno provo' a fa un 4-3-3 inguardabile con Adriano (!) esterno a destra o in alternativa la coppia totti-borriello davanti.
Ma viettela a vede' qualche partita a Guidonia [SM=g7557]




saturo e azzardato cosa, che la ROma di Spalletti ha fatto le migliori coppe? boh.

io non ricordo il centrocampo basso, spiacente.
e ricordo Perrotta che faceva le stesse cose.
era solo un pò più accorta, la Roma, in fase di non possesso.
punto.
ma Perrotta non è che con Spalletti avesse così bisogno di partire alto... anche perchè con il "sottopalla" partivi sempre da centrocampo nel momento che difendevi.
non vedo differenze di sostanza.

certe cose sono proprio quelle in cui ti incastri te, che infatti NON A CASO me parli di Perrotta basso, perchè lo avrai visto DUE METRI E MEZZO più dietro, e come fai sempre, ti incastri con il ..nastro millimetrato in mano.

Anche con Ranieri Perrotta era sempre il primo supporto offensivo. Sempre.
Ranieri mantenne quasi tutto com'era, portando giusto un pò più di copertura e "minestra".

poi vabbè sono anceh evolute le cose (specie se da uno di manovra alla Totti, passi a Toni) ma ogni santa volta che tornava Totti, molti movimenti tornavano quelli.

ma del resto... sarò io... ma nella prima Roma di Garcia io ho visto del retaggio Zemaniano... non si giocava nemmeno sempre palla a Gervinho come poi è divenuto...si pressava alto, si ripartiva in verticale...
era tutto più arrembante di come poi pian piano ha preso forma la Roma di Garcia.
e per me è segno che qualcosa di Zeman Garcia se lo fosse tenuto, lo avesse sfruttato.
E del resto mi sembra pure la cosa più saggia da fare. Tenersi il buono e modificare con le proprie idee e capacità il "presuntivamente" sbagliato.

Ma sopratutto, in tutto questo, non stai facendo altro che spostare argomenti.
Si parlava delle migliori coppe, e poi hai dovuto fa una questione.
e cosa c'era di meglio che attaccarsi al dettagliuccio?

quello che te perdi sempre in queste discussioni poi è il dato di fondo.
e aldilà dell'imprecisione che uno possa scrivere la sostanza resta che Spalletti ha fatto giocare alla Roma le migliori Coppe, prese nel complesso di tutto suo triennio-quadriennio.

se poi non hai argomenti (e infatti non ne hai avuti te sei messo a parlà de format, de epoche), non hai letteralmente capito un cazzo, ma per limiti tuoi strutturali, del discorso ("hai rotto er culo a tutte le big?" "SI", t'era mai capitato di vedere gingere all'Olimpico in tre anni le "migliori su piazza", o quasi tutte e batterle TUTTE facendogli pure na capa tanta? NO.
e io non è che c'ho 20 anni, io acon Liedholm andavo già allo stadio, non è che sò de primo pelo.

e ribadisco: mai fatte delle coppe così bene.
dice: ma prima arrivavi in finale, con Spalletti molto lontano.

eh... ma negli anni '80 non c'erano le intoccabili e inavvicinabili che ci sono oggi.
oggi la Juve che è la Juve va a Monaco già condannata al 90%.
e una cosa così negli anni '80 non era...

per quello la Roma di Spalletti ha fatto le migliori coppe.
ah! ci metto tra quelle "battute e fatte NA CAPA TANTA" pure l'Arsenal.
perchè abbiamo battuto pure quello. e stavamo pure con le pezze.

roba così non la ricordo prima e non c'è più stata dopo.

poi continua pure a chiacchierà de Ranieri pe attaccatte a qualcosa ...
[Modificato da giove(R) 15/01/2016 14:15]


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ma questo è perche' te non sei in grado de affrontà piu' discorsi in uno (cit.).
Poi vabbè sarà il caso de andasse a vede' quante volte Perrotta co Ranieri ha giocato da interno de centrocampo con compiti di copertura.
Sul fatto de Ranieri che sa fa 2 o 3 cosette e non ha schemi ce sarebbe da scrive un manuale ma vabbè.
Quell'anno schierò la Roma con almeno 3-4 moduli diversi. Peccato che nessuno se lo ricorda questo.

Quanto alla mia osservazione iniziale riguardava praticamente il confronto con le coppe anni'80-90 che ho trovato azzardato proprio per un discorso oggettivo, di parametri/squadre/format differenti che te impediscono di andare a dama sul paragone trovavo insensato il discorso sulle vere big proprio per questo.
Mo' vaglielo a spiegà te a Conti e Falcao che in quel periodo hai affrontato robetta in Europa.
Non me pare de ave' detto che la Roma di Spalletti non la conosceva nessuno, ho detto 2-3 volte che tra la sua e quella de Capello e Garcia c'è stato un abisso e che uno a queste la può paragonare storicamente.
Ma io ho giocato a calcio, faccio fatica a farmi capire [SM=g11491]
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non ti preoccupare che Falcao e Conti lo sanno benissimo che il Dundee UTD non valeva un decimo del Chelsea, del Real, del Manchester.

anche se non hanno giocato ai tuoi livelli, confido che riescano ad arrivarci...

a corredo di quanto ho sostenuto con la sintesi "le migliori coppe", aggiungo anche che la Roma di Liedholm non partiva già battuta con alcuna di quelle squadre incontrate (forse solo con il Benfica in UEFA, ma li, grazie a una mentalità un pò retrograda, si scelse di...scegliere tra scudetto e UEFA e la Roma si autoeliminò in partenza contro i lusitani).
La Roma di Spalletti invece ha dovuto afforntare il più delle volte squadre molto più attrezzate e spesso ha dato loro scuola.

per me tutto ciò signifca "le migliori coppe".

tutta la supercazzola sul format la tiri fuori te solo per fare una polemica di minutaglia.
tanto da tirare fuori discorsi paludati tipo l'impossibilità del confronto fra epoche.

discorso valido per alcuni versi ma assolutamente non attinente nel valutare la bontà (nella continuità) della Roma europea di Spalletti.

tu però dici giustamente che hai giocato a pallone, e si vede che hai giocato talmente tanto che ormai i piedi li usi pure per ragionare.


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..passando oltre.... [SM=g7445]

credo che le parole di Spalletti sulal condizione fisica non siano solo di facciata.
io il problema fisico non l'ho visto, ma io sono un pò tarato su questo, e del resto in quasi tutti gli anni passati ho sempre parlato di testa e di atteggiamento, quando tutti parlavano di condizione fisica.

stando all'attualità, non credo che una squadra che recupera risultati nel (quasi) finale sia una squadra a corto di condizione.
ho scritto "(quasi) finale" perchè poi come sappiamo sul "finalissimO" sono stati gli avversari a recuperarci.

ma questo accadeva anche a inizio campioanto, o comunque anche due mesi fa (una squadra può esere "a corto di condizione" già a ottobre???).

quello che probabilmente ha visto Spalletti, e che ho visto anche io, e lo fa parlare di "testa", sono cose come Roma-Milan, per restare all'ultimissima, in cui appena l'avversario comincia ada ttaccarti tu vai immediatamente in confusione.

con il Milan, ad esempio, di botto, di colpo, di schianto, appena abbiamo preso il pari è saltato tutto.
cambiati da così a così.
quella è paura. è insicurezza.
non è condizione.

e la cosa è accaduta diverse volte. alla stessa identica maniera.

e ai problemi di testa "strutturali" della Roma, tipo l'assenza di vis agonistica, di fame, di voglia, di carattere, di temperamento, la tendeza al rilassamento, al crollo alla prima difficoltà... TUTTI LIMITI CHE LA ROMA HA, nel 95% dei componenti della rosa, si sono aggiunti i "moltiplicatori" di problemi mentali che sono le varie incertezze, tecniche, tattiche, che piano piano si sono accentuate.

non credo che Spalletti con quella frase abbastanza determinata abbia voluto semplicemente darla calda al Presidente.
anche per me è una questione principalmente di testa.
[Modificato da giove(R) 15/01/2016 15:15]


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Forse il problema fisico può essere letto anche in chiave tattica

Il centrocampo a 3 con Pianjc e De Rossi e il nostro tipo di esterni non lo credo particolarmente sostenibile.

Il problema di concentrazione di Radia, a lungo andare, è una reazione anche mentale

Comunque, per non sbagliare, stamane tutti al mare e allenamento alle 15.

Cominciamo bene
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sei dolce come lo zucchero, simo, quando parli di problema di concentrazione "di Nainggolan"...
dolce, nei confronti di quasi TUTTO il resto della rosa.

La Roma è storicamente una squadra senza concentrazione, salvo rari e sporadici occaasioni o periodi.
Di fatto, non esiste Roma, da quando la conosca io che sia durata a livelli importanti di concentrazione, per più di 16-18 mesi.

ma parlo da Liedholm a oggi.
per me è una questione di ambiente, e di società.
l'ambiete, che non ha mai vinto niente, ti esalta, ti incorona, ti imbroda, e la Proprietà, quale che fosse, non è mai riuscita, volente o nolente, complice o no, malata dello stesso vizio o no, a invertire certe rotte.

in generale, la Roma non va MAI a comprare giocatori, valutando tra le PRIMISSIME qualità, cose come la concentrazione, il temperamento, la fame.

e poi, avendo già costruito pezzo per pezzo le rose sprovviste di queste qualità di partenza (o avendo preso pochi giocatori di un certo tipo, così pochi da non poter "cambaire" la testa complessiva della squadra), in seguito ci se mette lei stessa ad avallare, a non controlare, a non dettare la linea, a subire gli atteggiamenti.

oggi si parla del rifiuto di qualcuno di mettere i GPS, ma a parte che una società seria (e questa non lo è) certi giocatori li avrebbe sanzionati in ogni maniera (io avrei anche pubblicato i nomi di chi si rifiutava, non prima di aver comminato delle multe salatissime e imposto doppi turni di allenamento ai reticenti..), episodi del genere si sono ripetuti mille volte.

la questione dei premi dopo lo scudetto di Capello, i vari ritiri annullati con i nostri "capetti" che andavano a piagne da Rosella, Franco, ecc. ecc.

"problema di concentrazione di Nainggolan" ... ora vabbè che a me Nainggolan non piace, lo ritengo un sopravvalutato come solo a Roma si riesce a fare, quel "problema" è epidemico nel nostro spogliatoio.

ma perchè Pjanic a Manolas è un lazaretto quanto a malati di deconcentrazione.
Ci sono giocatori nella ROma, che sarebbero dei VERI campioni se fossero provvisti di capacità di concentrazione adeguata.
Penso a Manolas ad esempio, che potrebbe essere tipo Vierchowod dei tempi belli, e invece ogni tre partite te ne fa perdere una perchè non riesce ad essere concentrato.
E' uno tipo Mexes. Senza le sbroccate del francese, ma è quello il suo limite.
Mexes senza deconcentrazione era Nesta, o Cannavaro.
e Manolas purtroppo ha sta magagna che credo non si toglierà mai.

tornando a Nainggolan per me il suo vero problema è che è un giocatore che gioca per sè, che poi è un controsenso per un mediano che dovrebbe essere per ruolo, a disposizioen dei compagni.
Nainggolan invece è un individualista, senza essere fine dicitore.
fa il mediano e vuole spiccare.
Questo è il primo difetto che gli impedirà di essere il "campione" che mdolti orgojoni qui già gli accreditano di essere.

oltre al fatto che è imprecisissimo e se pressato, anche da distanza di 4 o 5 metri, va nel panico e butta il pallone.

a tutto ciò, primissime magagne, poi si aggiunge anche l'approssimazione mentale che lo porta a non essere concentrato per tutta la partita.

poi viene anche quelloc he dici tu, la deconcentrazione. ma del resto, proprio coime dioscorso generale nella Roma, ribadisco che è sia la scelta di partenza di "che tipo di giocaotri" prendi, e poi la incapacità di tenerli sul filo, sempre sotto schiaffo, come fa una società seria come la Juventus per esempio.

tanto che pure un Keita viene qui e dopo 4 mesi fatti bene, come da carriera, comincia a fare cose approssimative, a dimenticarsi avversari e posizioni, a non guardare più ma a giocare a testa bassa...
E tutto ciò a me non fa che confermare che manca la Società.
ed è semrpe mancata in questo senso. pure con Viola.
sotto il profilo del "non adagiamoci anche se vinciamo, le vittorie e i trofei vanno dimenticati dopo un giorno o due, e poi bisogna pensare a quelli futuri".

Le grandi società ragionano così e vanno a prendere uomini così e, non accontentandosi solo di questo li "martellano" per tutto l'anno.
Glielo fanno sentire dove sono e cosa vogliono da loro.
(l'ambiente poi non può che aiutarli: uno juventino fa un matrimonio di interesse, non esiste che stia 5, 6, 10 anni senza vincere e ritenga la cosa "normale". Quelli sono diventti juventini apposta, per vincere, perchè si vince, perchè non ti devi preoccupare di stare appresso, come facciamo noi, a sta fiera della Perdenza.
Lo juventino non è romano de Roma, ma manco Torinese di TOrino.
a quelli non gliene frega nulla se sei Romano e Romanista, ecc.

è un "circolo virtuoso" quello.
da noi c'è solo la vigna dei cojoni. ecco perchè saremo sempre pieni di individualisti tipo Ninja, di incostanti come Pjanic, di deconcentrati come Manolas.
noi se damo prima di tutto da soli, ma la damo pure ai giocatori, la classica "mano a cascà".
[Modificato da giove(R) 15/01/2016 17:28]


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16/01/2016 11:26
 
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E' tornato andreazzoli.
Li mortacci loro.
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16/01/2016 15:55
 
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Sentita la conferenza stampa
Il solito Spalletti, ma uno Spalletti che nel frattempo è diventato "politico", e dunque grande tifoso James, grandissimo Walter, De Rossi, Dzeko, la società, le ambizioni, la curva sud...
mi è sembrato un po' paraculo
col suo solito lessico inutile tipo dire «bisogna vedere quello che sono i risultati» invece di dire «aspettiamo i risultati».
Adesso tutto bene, vedremo.
L'esperienza internazionale e la consuetudine coi boss lo rendono ben diverso da quell'allenatore che era arrivato da Udine a 45 anni.
Dal punto di vista dell'immagine, è perfettamente analoga a quella di Sabatini.
Speriamo che l'accordo non sia completo.
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16/01/2016 18:40
 
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Re:
Giacomo(fu Giacomo), 16/01/2016 15:55:

Sentita la conferenza stampa Il solito Spalletti, ma uno Spalletti che nel frattempo è diventato "politico", e dunque grande tifoso James, grandissimo Walter, De Rossi, Dzeko, la società, le ambizioni, la curva sud...
mi è sembrato un po' paraculo col suo solito lessico inutile tipo dire «bisogna vedere quello che sono i risultati» invece di dire «aspettiamo i risultati».
Adesso tutto bene, vedremo.
L'esperienza internazionale e la consuetudine coi boss lo rendono ben diverso da quell'allenatore che era arrivato da Udine a 45 anni.
Dal punto di vista dell'immagine, è perfettamente analoga a quella di Sabatini.
Speriamo che l'accordo non sia completo.



A me lascia abbastanza indifferente come ritorno, mi sembra uno subentrato a sè stesso, a quello del dopo Chelsea a Parigi.
Direi Spalletti 3.0.

Sta cosa della squadra che aveva voglia di fare senza pensare a Garcia dice praticamente tutto. Vediamo quanto dura però la voglia di fare.

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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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