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Travaglio vince contro Schifani

Ultimo Aggiornamento: 13/02/2012 16:16
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11/05/2008 16:35

In Rai da Fazio lo criticò pesantemente ("Lombrico")


ROMA - Il direttore generale della Rai Claudio Cappon - che si trova a Lubiana per la riunione del comitato esecutivo dell'Uer - ha espresso profondo rincrescimento e vivo rammarico per le affermazioni di ieri sera di Marco Travaglio, a Che tempo che fa su Raitre, contro il presidente del Senato Renato Schifani. Un episodio che il direttore generale definisce deprecabile, ed un comportamento a suo avviso ingiustificabile, tanto da aver preso contatti con le strutture aziendali per le iniziative del caso. Cappon si riconosce nelle parole espresse ieri sera dal direttore di Raitre Paolo Ruffini, secondo il quale l'esercizio della libertà di opinione non può mai sconfinare nell'offesa personale, tanto più grave se tutto ciò avviene senza contraddittorio.

GASPARRI,RICORSO IN SEDE LEGALE CONTRO OFFESE A SCHIFANI - "Ancora una volta il cosiddetto servizio pubblico della Rai viene messo a disposizione, senza contraddittorio, dalla condotta diffamatoria di Marco Travaglio giudicato con eccesso di generosità da Vittorio Sgarbi nei giorni scorsi. Le offese al presidente del Senato Schifani troveranno la giusta risposta nelle sedi giudiziarie". Lo afferma in una nota il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. "Ma il problema - aggiunge Gasparri - investe i vertici della Rai e in particolare il direttore generale, il cui mandato per fortuna cessa tra venti giorni per la scadenza di legge. La vergognosa utilizzazione diffamatoria della Rai non può proseguire e di questo devono rendersi conto anche i consiglieri in scadenza ma ci auguriamo non scaduti in termini morali". "Travaglio usa e abusa dei mezzi pubblici - conclude - ma la sua attività diffamatoria non ha nulla a che vedere con la libertà di informazione. Di Fazio, megafono della calunnia, non vale nemmeno la pena parlare. La questione avrà comunque inevitabilmente conseguenze di ordine politico e legale".

MATTEOLI,CONTRO SCHIFANI VERGOGNOSA IMBOSCATA - "Ho lavorato insieme con Renato Schifani per due anni e so cosa pensa della criminalità organizzata e soprattutto so quanto si è battuto nelle aule parlamentari per approvare provvedimenti legislativi per contrastarla. L'attacco di ieri sera, utilizzando senza contraddittorio il mezzo televisivo pubblico, è una vergognosa imboscata. Mi auguro che vi si possa porre riparo evitando almeno che episodi del genere si possano ripetere". Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli commentando la puntata di "Che tempo che fa" di ieri sera

FINOCCHIARO: INACCETTABILI ACCUSE A SCHIFANI - "Trovo inaccettabile che possano essere lanciate accuse così gravi, come quella di collusione mafiosa, nei confronti del presidente del Senato, in diretta tv su una rete pubblica, senza possibilità di contraddittorio". Cosi Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, commenta le affermazioni di Marco Travaglio nel corso della puntata di "Che tempo che fa" in onda su Raitre ieri sera.

GIULIETTI, SI A REPLICA NO A CROCEFISSIONE - "Noi abbiamo sempre sostenuto il diritto di qualsiasi cittadino, a maggior ragione del presidente del Senato, di rivolgersi ad ogni sede appropriata ogni qual volta si sente diffamato. E riteniamo pertanto giusto e doveroso che qualsiasi cittadino, e ancora a maggior ragione il presidente del Senato possa chiedere e ottenere il diritto di replica." Così Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21 interviene dopo le polemiche seguite alla puntata di ieri di 'Che Tempo che fa' nella quale il giornalista Marco Travaglio ha criticato il presidente del Senato. "Il diritto di replica - afferma Giulietti - vale per Schifani come per molti altri cittadini e movimenti spesso diffamati senza poter replicare. Bene ha fatto Fabio Fazio a dichiarare immediatamente la sua disponibilità ad ascoltare le repliche, quello che non possiamo condividere è il passaggio dalla critica pur feroce alla richiesta di espellere le opinioni diverse. E non c'é dubbio che Travaglio rappresenti opinioni diverse che sono però condivise da molti cittadini. Trovo francamente singolare - conclude - che a partire dalla trasmissione alcuni esponenti della destra si siano scagliati addirittura contro Fazio Fazio, Paolo Ruffini e il direttore generale Claudio Cappon. Un attacco che non ci convince affatto e che era stato peraltro annunciato già in precedenza. Ci si scaglia contro le solite trasmissioni e le solite reti (in particolare Raitre) crocifiggendo i soliti giornalisti mentre si legittimano i peggiori prodotti della tv spazzatura".

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[Modificato da Etrusco 13/05/2008 21:14]
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11/05/2008 17:42



Nikki72, 11/05/2008 17.01:




Nikki, mi hai di nuovo anticipato sull'apertura dello stesso thread [SM=x44452]
Comunque, per la cronaca:

«Schifani diffamato». Pdl contro Rai



Cappon: «Episodio grave, interverrò»

17:16 POLITICA Polemica per le frasi di Marco Travaglio sul presidente del Senato a «Che tempo che fa»
di V. Piccolillo

Guarda il video
Travaglio: «Sono stato fin troppo buono»

Reazioni -
Finocchiaro: «Inaccettabile».
Matteoli: «Un'imboscata»


Gasparri: «E' stato un attacco unilaterale e diffamatorio»




[SM=x44515]
[Modificato da Etrusco 14/05/2008 14:10]

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
11/05/2008 18:13

PARTE 1:


PARTE 2:


PARTE 3:
11/05/2008 18:17

per la cronaca ho comprato il suo libro e se posso inserirò breve estratto proprio su schifani. [SM=x44462]
11/05/2008 18:26

Re: Re:
Etrusco, 11/05/2008 17.42:



Nikki, mi hai di nuovo anticipato sull'apertura dello stesso thread [SM=x44452]


[SM=x44515]




[SM=x44452]



quello che mi sconcerta sono le reazioni: posso capire gli esponenti del PDL incazzati, ma la Finocchiaro!!! dopo la legnata che ha preso qui in Sicilia contro... Lombardo (voglio dire, mica Falcone). dopo un'umiliazione del genere (è stata un'umiliazione vera, non una semplice sconfitta) avrebbe dovuto dimettersi, altro che diventare capogruppo del PD! e ora si mette pure sullo stesso piano di Gasparri ad attaccare un giornalista che forse è esageratamente intransigente a volte, ma è uno dei pochi a pronunciare la parola "mafia", mi pare [SM=x44465]


[Modificato da Nikki72 11/05/2008 18:27]
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11/05/2008 18:40

Re:
KuntaKinte77, 11/05/2008 18.17:

per la cronaca ho comprato il suo libro e se posso inserirò breve estratto proprio su schifani. [SM=x44462]


[SM=x44462]

Aspetto fiducioso [SM=x44485]
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11/05/2008 18:43

Re: Re: Re:
Nikki72, 11/05/2008 18.26:


quello che mi sconcerta sono le reazioni: posso capire gli esponenti del PDL incazzati, ma la Finocchiaro!!! dopo la legnata che ha preso qui in Sicilia contro... Lombardo (voglio dire, mica Falcone). dopo un'umiliazione del genere (è stata un'umiliazione vera, non una semplice sconfitta) avrebbe dovuto dimettersi, altro che diventare capogruppo del PD! e ora si mette pure sullo stesso piano di Gasparri ad attaccare un giornalista che forse è esageratamente intransigente a volte, ma è uno dei pochi a pronunciare la parola "mafia", mi pare [SM=x44465]





Credo che Finocchiaro e Cappone si siano arrabbiati solo per la scelta del termine "lombrico" e "muffa",
non tanto per le accuse di mafia,
anche se son quelle che bruciano maggiormente (ma quelli del PdL non lo ammetteranno mai) [SM=x44522]

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
11/05/2008 18:57

Etrusco, 11/05/2008 18.43:




Credo che Finocchiaro e Cappone si siano arrabbiati solo per la scelta del termine "lombrico" e "muffa",
non tanto per le accuse di mafia,
anche se son quelle che bruciano maggiormente (ma quelli del PdL non lo ammetteranno mai) [SM=x44522]






Guarda, la mia stima per il PD è ai minimi storici indipendentemente da questa storia, una desolazione totale [SM=x44464]

su Schifani non posso pronunciarmi, non so quasi nulla, ma in generale non mi è chiara una cosa: il fatto che uno nella vita abbia conosciuto o frequentato persone in seguito condannate per mafia, non fa di lui automaticamente un mafioso, che io sappia. o sì? ragionando così anche gli avvocati che difendono i "collusi" sono mafiosi. e non solo gli avvocati, ma tutti quelli che per varie ragioni "incrociano" questi personaggi sulla loro strada... [SM=x44473]








11/05/2008 19:03

Re:
KuntaKinte77, 11/05/2008 18.17:

per la cronaca ho comprato il suo libro e se posso inserirò breve estratto proprio su schifani. [SM=x44462]




Per la cronaca hai buttato i tuoi soldi nel cesso [SM=x44455]
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11/05/2008 19:47

Re: Re:
Colonnello Kilgore, 11/05/2008 19.03:




Per la cronaca hai buttato i tuoi soldi nel cesso [SM=x44455]




Io invece credo che i soldi spesi per i libri son sempre spesi bene,
del resto anche durante il Fascismo si incoraggiavano i giovani allo studio in vari modi, anche con slogan tipo "Libro e moschetto, fascista perfetto".

11/05/2008 20:27

Presentazione del libro "I complici" di Lirio Abbate e Peter Gomez ieri sera a San Benedetto del Tronto (AP)



Articolo pubblicato sull'Espresso




Fin troppo facile citare Tomasi di Lampedusa. Ma non c’è niente da fare: nella Sicilia del potere è sempre stagione di gattopardi, con stili diversi e obiettivi identici: cambiare tutto perché nulla cambi. Questo è anche il capolavoro di Bernardo Provenzano, che con la sua cattura ha trasmesso l’immagine di una mafia sconfitta garantendo invece a Cosa nostra il passaporto per il futuro. Quale sia il progetto dell’ultimo padrino lo spiega un volume in uscita la prossima settimana dall’editore Fazi, “I complici. Tutti gli uomini di Bernardo Provenzano da Corleone al Parlamento”: una grande zona grigia che fonde e confonde tutto, destra e sinistra, imprenditoria e pubblica amministrazione, mafia e antimafia. Peter Gomez, inviato de “L’espresso”, e Lirio Abbate, cronista dell’Ansa di Palermo, raccontano i protagonisti di questo magma, che avanza sottoterra, senza eruzioni esplosive che attraggano l’attenzione della cosìdetta società civile.





Cosidetta perché nei piani del boss c’è anche l’infiltrazione nell’antimafia militante, la ricerca di collusioni nei partiti di sinistra, l’ossessione per il mimetismo che renda Cosa nostra una Cosa nuova, capace di restare protagonista senza mai apparire.

Il laboratorio di questa rivoluzione invisibile è Villabate: una città dove gli emissari di Provenzano parlavano con esponenti di primo piano della politica nazionale. Il personaggio al centro della famiglia di Villabate, Nino Mandalà, ha ricevuto un altro ordine di cattura la scorsa settimana. Ecco uno stralcio da “I complici”.

Enrico tu sai da dove vengo e che cosa ero con tuo padre… Io sono mafioso come tuo padre, perché con tuo padre me ne andavo a cercare i voti vicino a Villalba da Turiddu Malta che era il capomafia di Vallelunga… Ora (lui) non c’è (più), ma lo posso sempre dire io che tuo padre era mafioso…».

Una frase del genere, anche loro che per lavoro erano abituati ad ascoltare ogni giorno ore e ore d’intercettazioni, non l’avevano mai sentita. Sembravano le parole di un film. Dentro c’era tutto: la minaccia - «io sono mafioso» - il ricatto - «lo posso sempre dire io che tuo padre era mafioso» - i riferimenti ai capi storici di Cosa Nostra - Turiddu Malta, capofamiglia liberato dal carcere nel ’43 dagli americani - e la politica. Sì, la politica. Quella con la P maiuscola, perché Enrico era il figlio del senatore fanfaniano Giuseppe La Loggia: era Enrico La Loggia, dal 1996 al 2001 capogruppo di Forza Italia al Senato e poi ministro degli Affari Regionali nel governo Berlusconi. Ma a pronunciare quelle parole non era stato un attore: a scandirle con voce forte e chiara era stato, appena un mese prima di finire in manette, l’avvocato Nino Mandalà. È il 4 maggio 1998. Quel giorno il boss di Villabate sale, verso le 11 del mattino, sulla Mercedes turbodiesel di un uomo d’onore grande e grosso, dalla folta barba scura. È l’auto di Simone Castello, l’imprenditore che, fin dagli anni Ottanta, per conto di Provenzano recapita i suoi pizzini in tutta la Sicilia. I carabinieri l’hanno imbottita di microspie perché sanno che parlare con Castello significa parlare direttamente con l’ultimo Padrino. Mandalà è su di giri. Le elezioni amministrative sono alle porte, nel direttivo provinciale di Forza Italia di cui fa parte c’è fermento, le riunioni per preparare la lista dei candidati si succedono alle riunioni. Gaspare Giudice lo ha consultato per trovare un uomo da presentare per la corsa al consiglio provinciale a Misilmeri, un paesino a pochi chilometri da Villabate. Lui gli ha fornito un nome: all’ultimo momento però l’accordo è saltato, perché Renato Schifani, neoeletto senatore nel collegio di Corleone, «ha preteso, giustamente, che il candidato di Misilmeri alla provincia fosse suo, visto che Gaspare Giudice ne aveva già quattro», spiega Nino a Simone. (...)

La sua prima piccola rivincita, Nino, se l’è comunque già presa. Il candidato proposto da Schifani si è presentato in paese ma è stato respinto in malo modo. Ridendo, Mandalà racconta di avergli detto a brutto muso: «Caro mio io non do indicazioni a nessuno, non mi carico nessuno, Misilmeri non è Villabate, è inutile che vieni da me. Di voti qui non ce n’è per nessuno…». La dura reazione del capomafia ha preoccupato i vertici di Forza Italia, tanto che Gaspare Giudice lo ha immediatamente chiamato: «Mi ha telefonato dicendo che stamattina a casa di Enrico La Loggia c’è stata una riunione. (C’erano) La Loggia, Schifani, Giovanni Mercadante (l’allora capogruppo di Forza Italia in Comune a Palermo, arrestato per mafia nel 2006) e Dore Misuraca, l’assessore regionale agli Enti Locali. (Giudice mi ha raccontato che) Schifani disse a La Loggia: «Senti Enrico, dovresti telefonare a Nino Mandalà, perché ha detto che a Villabate Gaspare Giudice non ci deve mettere più piede… e quindi c’è la possibilità di recuperare Mandalà, telefonagli…».

Il mafioso è quasi divertito. Tanta confusione intorno al suo nome in fondo lo fa sentire importante. Alzare la voce con i politici è sempre un sistema che funziona. E, secondo lui, anche Renato Schifani ne sa qualcosa. Dice Mandalà: «Simone, hai presente che Schifani, attraverso questo (il candidato di Misilmeri)… aveva chiesto di avere un incontro con me, se potevo riceverlo. E io gli ho detto no, gli ho detto che ho da fare e che non ho tempo da perdere con lui. Quindi, quando ha capito che lui con me non poteva fare niente, si è rivolto al suo capo Enrico La Loggia che, secondo lui, mi dovrebbe telefonare. Ma vedrai che lui non mi telefonerà. Mi può telefonare che io, una volta, l’ho fatto piangere?».

Mandalà (...) torna con la mente al 1995, l’anno in cui suo figlio Nicola era stato arrestato per la prima volta. Accusa La Loggia di averlo lasciato solo, di averlo «completamente abbandonato», forse nel timore che qualcuno scoprisse un segreto a quel punto divenuto inconfessabile: lui e Nino Mandalà non solo si conoscevano fin da bambini, ma per anni erano anche stati soci, avevano lavorato fianco a fianco in un’agenzia di brokeraggio assicurativo (...). Il portaordini di Provenzano cerca d’interromperlo, sembra voler tentare di calmarlo: «Va bene, magari è il presidente (dei senatori di Forza Italia e non si può esporre)…». «D’accordo, però, dico, in una situazione come questa… Dio mio mandami un messaggio. (Poteva farlo attraverso) ’sto cornuto di Schifani che (allora) non era (ancora senatore), (ma faceva) l’esperto (il consulente in materie urbanistiche) qua al Comune di Villabate a 54 milioni (di lire) l’anno. Me lo aveva mandato (proprio) il signor La Loggia».

«Poi, un giorno, dopo la scarcerazione di Nicola, (io e La Loggia) ci siamo incontrati a un congresso di Forza Italia. Lui mi dice: “Nino, io sai per questo incidente di tuo figlio…”. Gli ho detto: “Senti una cosa, tu mi devi fare la cortesia, pezzo di merda che sei, di non permetterti più di rivolgermi la parola”. Lui si è messo a piangere, si è messo a piangere, ma non si è messo a piangere perché era mortificato, si è messo a piangere per la paura. Siccome gli ho detto“ora lo racconto che tuo padre veniva a raccogliere con me da Turiddu Malta”, e l’ho fatto proprio per farlo spaventare, per impaurirlo, per fargli male, ’sto cretino, minchia, ha pensato che io andassi veramente a fare una cosa del genere. Vedi quanto è cornuto e senza onore...».
M.Travaglio







Un libro che non ha mai scatenato querele o sconvolgimenti... Travaglio lo riporta in tv e succede un casino. Segno che si sa molto bene che gli italiani mediocri e guardano per lo più la tele, anzichè leggere più libri.
[SM=x44472]
[Modificato da KuntaKinte77 11/05/2008 20:28]
11/05/2008 21:10

Re:
KuntaKinte77, 11/05/2008 20.27:

Presentazione del libro "I complici" di Lirio Abbate e Peter Gomez ieri sera a San Benedetto del Tronto (AP)






Un libro che non ha mai scatenato querele o sconvolgimenti... Travaglio lo riporta in tv e succede un casino. Segno che si sa molto bene che gli italiani mediocri e guardano per lo più la tele, anzichè leggere più libri.
[SM=x44472]



Questo libro l'ho visto ovunque, edicole, librerie, super... e nel complesso i libri di Travaglio/Gomez & C. vendono parecchio (dopo stasera ancora di più [SM=x44499]), mi ricordo che quando è uscito quello delle "balle blu" in una grande libreria di Messina dove vado spesso ne hanno portato circa 200 copie, sono state spolverate in pochi giorni, ho dovuto prenotarlo. ma del contenuto se ne parla solo sul web o fra amici. solo quando queste notizie arrivano in tv succede il finimondo [SM=x44465]


[Modificato da Nikki72 11/05/2008 21:11]
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11/05/2008 21:30

Re:
Nikki72, 11/05/2008 18.57:


Guarda, la mia stima per il PD è ai minimi storici indipendentemente da questa storia, una desolazione totale [SM=x44464]
su Schifani non posso pronunciarmi, non so quasi nulla, ma in generale non mi è chiara una cosa: il fatto che uno nella vita abbia conosciuto o frequentato persone in seguito condannate per mafia, non fa di lui automaticamente un mafioso, che io sappia. o sì? ragionando così anche gli avvocati che difendono i "collusi" sono mafiosi. e non solo gli avvocati, ma tutti quelli che per varie ragioni "incrociano" questi personaggi sulla loro strada... [SM=x44473]



Per me se un tizio frequenta o conosce mafiosi non è questa una condizione sufficiente per ritenere anche lui un mafioso, bisogna vedere in che rapporti ci sta, se ci sono degli interessi reciproci e soprattutto se esistono delle sentenze che abbiano fatto un minimo di luce sulle loro relazioni.

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12/05/2008 10:45

Re:
KuntaKinte77, 11/05/2008 20.27:



Enrico tu sai da dove vengo e che cosa ero con tuo padre… Io sono mafioso come tuo padre, perché con tuo padre me ne andavo a cercare i voti vicino a Villalba da Turiddu Malta che era il capomafia di Vallelunga… Ora (lui) non c’è (più), ma lo posso sempre dire io che tuo padre era mafioso…».


«Caro mio io non do indicazioni a nessuno, non mi carico nessuno, Misilmeri non è Villabate, è inutile che vieni da me. Di voti qui non ce n’è per nessuno…».

«Mi ha telefonato dicendo che stamattina a casa di Enrico La Loggia c’è stata una riunione. (C’erano) La Loggia, Schifani, Giovanni Mercadante (l’allora capogruppo di Forza Italia in Comune a Palermo..."
«Senti Enrico, dovresti telefonare a Nino Mandalà, perché ha detto che a Villabate Gaspare Giudice non ci deve mettere più piede… e quindi c’è la possibilità di recuperare Mandalà, telefonagli…».

Il mafioso è quasi divertito. Tanta confusione intorno al suo nome in fondo lo fa sentire importante.

«Simone, hai presente che Schifani, attraverso questo (il candidato di Misilmeri)… aveva chiesto di avere un incontro con me, se potevo riceverlo. E io gli ho detto no, gli ho detto che ho da fare e che non ho tempo da perdere con lui. Quindi, quando ha capito che lui con me non poteva fare niente, si è rivolto al suo capo Enrico La Loggia che, secondo lui, mi dovrebbe telefonare. Ma vedrai che lui non mi telefonerà. Mi può telefonare che io, una volta, l’ho fatto piangere?».

«Va bene, magari è il presidente (dei senatori di Forza Italia e non si può esporre)…». «D’accordo, però, dico, in una situazione come questa… Dio mio mandami un messaggio. (Poteva farlo attraverso) ’sto cornuto di Schifani che (allora) non era (ancora senatore), (ma faceva) l’esperto (il consulente in materie urbanistiche) qua al Comune di Villabate a 54 milioni (di lire) l’anno. Me lo aveva mandato (proprio) il signor La Loggia».

«Poi, un giorno, dopo la scarcerazione di Nicola, (io e La Loggia) ci siamo incontrati a un congresso di Forza Italia. Lui mi dice: “Nino, io sai per questo incidente di tuo figlio…”. Gli ho detto: “Senti una cosa, tu mi devi fare la cortesia, pezzo di merda che sei, di non permetterti più di rivolgermi la parola”. Lui si è messo a piangere, si è messo a piangere, ma non si è messo a piangere perché era mortificato, si è messo a piangere per la paura. Siccome gli ho detto“ora lo racconto che tuo padre veniva a raccogliere con me da Turiddu Malta”, e l’ho fatto proprio per farlo spaventare, per impaurirlo, per fargli male, ’sto cretino, minchia, ha pensato che io andassi veramente a fare una cosa del genere. Vedi quanto è cornuto e senza onore...».







Però, scusate, tutti questi virgolettati di dialoghi, e le descrizioni degli stati d'animo dei personaggi, sono presi da intercettazioni e riportati fedelmente, o sono "ricostruzioni" degli autori? è specificato da qualche parte? [SM=x44473]


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Re: Re:
Nikki72, 12/05/2008 10.45:



Però, scusate, tutti questi virgolettati di dialoghi, e le descrizioni degli stati d'animo dei personaggi, sono presi da intercettazioni e riportati fedelmente, o sono "ricostruzioni" degli autori? è specificato da qualche parte? [SM=x44473]





Non saprei, comunque scommetto che inserirai questo libro nei tuoi prossimi acquisti [SM=x44451]

La polemica su Schifani comunque ancora non s'è placata,
non capisco perchè il Pres. del Senato non abbia voluto far luce, una volta per tutte, sulle insinuazioni di Travaglio limitandosi a dire che tutto ciò vuole minare il dialogo tra PD e PdL [SM=x44473]

12/05/2008 14:54

Re: Re: Re:
Etrusco, 12/05/2008 12.14:



Non saprei, comunque scommetto che inserirai questo libro nei tuoi prossimi acquisti [SM=x44451]

La polemica su Schifani comunque ancora non s'è placata,
non capisco perchè il Pres. del Senato non abbia voluto far luce, una volta per tutte, sulle insinuazioni di Travaglio limitandosi a dire che tutto ciò vuole minare il dialogo tra PD e PdL [SM=x44473]





Sicuramente lo comprerò (assieme a un flacone di sciroppo per il mal di fegato [SM=x44452]). ma hai visto il tg5 di oggi? sono riusciti a titolare "bufera per le accuse di Travaglio a Schifani", a far sentire le voci indignate dei vari politici (anche dell'opposizione) ma in tutto il servizio nessuno ha specificato cosa effettivamente abbia detto Travaglio, hanno parlato di "accuse" senza dire cosa e come. praticamente hanno condannato Travaglio senza spiegare per cosa è stato condannato. ma queste cose le notiamo solo noi? [SM=x44473]


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Re: Re: Re: Re:
Nikki72, 12/05/2008 14.54:



Sicuramente lo comprerò (assieme a un flacone di sciroppo per il mal di fegato [SM=x44452]). ma hai visto il tg5 di oggi? sono riusciti a titolare "bufera per le accuse di Travaglio a Schifani", a far sentire le voci indignate dei vari politici (anche dell'opposizione) ma in tutto il servizio nessuno ha specificato cosa effettivamente abbia detto Travaglio, hanno parlato di "accuse" senza dire cosa e come. praticamente hanno condannato Travaglio senza spiegare per cosa è stato condannato. ma queste cose le notiamo solo noi? [SM=x44473]




Quindi nessuno ha ancora smentito quelle accuse lanciate a Schifani? [SM=x44466]
(Che tra l'altro erano già pubblicate) [SM=x44473]


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12/05/2008 15:42

Re: Re: Re:
Nikki72, 11/05/2008 18.26:




[SM=x44452]



quello che mi sconcerta sono le reazioni: posso capire gli esponenti del PDL incazzati, ma la Finocchiaro!!! dopo la legnata che ha preso qui in Sicilia contro... Lombardo (voglio dire, mica Falcone). dopo un'umiliazione del genere (è stata un'umiliazione vera, non una semplice sconfitta) avrebbe dovuto dimettersi, altro che diventare capogruppo del PD! e ora si mette pure sullo stesso piano di Gasparri ad attaccare un giornalista che forse è esageratamente intransigente a volte, ma è uno dei pochi a pronunciare la parola "mafia", mi pare [SM=x44465]





Adesso comincio a capire perchè Berlusconi la stimi tanto..., con tutti i favori che gli facendo... [SM=x44464]


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[SM=x44522] IO NON L'HO VOTATO !


58TINO




12/05/2008 18:32

Re: Re: Re: Re:
58TINO, 12/05/2008 15.42:



Adesso comincio a capire perchè Berlusconi la stimi tanto..., con tutti i favori che gli facendo... [SM=x44464]






Se penso che era la candidata della "sinistra" in Sicilia... [SM=x44472] e la Borsellino l'hanno fatta fuori, ovviamente, forse temevano che avrebbe preso più voti, non sia mai [SM=x44504]


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