Si apre qualche spiraglio per i due marò
Marò: sì corte indiana a ricorso italiano
23 aprile, 20:29
di Maria Grazia Coggiola
NEW DELHI - Si e' sciolto un altro nodo nell'intricata matassa della vicenda dell'Enrica Lexie: oggi la Corte Suprema di New Delhi ha ammesso un ricorso per incostituzionalita' dell'arresto dei due maro' accusati di aver ucciso due pescatori al largo dello Stato indiano del Kerala. I giudici del massimo organo giudiziario hanno mostrato di voler prendere ''sul serio'' le obiezioni dell'Italia sull'illegalita' della detenzione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: i due, sostiene da sempre Roma, sono militari in servizio anti pirateria e l'incidente e' avvenuto in acque internazionali.
La Corte ha chiesto al governo indiano e allo stato del Kerala di comparire nella prossima udienza dell'8 maggio per esporre le loro tesi. Dopo l'accordo sull'indennizzo ai familiari delle due vittime e l'eventualita' della partenza a breve tempo della petroliera ancorata al largo di Kochi, questo nuovo spiraglio potrebbe forse far sperare in un possibile rilascio dei due militari e nella loro consegna alla giustizia italiana. (...)
ANSA
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Più che la forza del diritto, sembra dare i sui frutti l'onnipotente foza del denaro..
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Marò reclusi, soldi alle famiglie dei pescatori
Concordato un indennizzo di 146mila euro. Il ministro della Difesa conferma le indiscrezioni di stampa: «Un atto di generosità» ( )
MILANO -
«Un atto di generosità». Così il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola - confermando le indiscrezioni della stampa indiana su una donazione in denaro alle famiglie dei due pescatori uccisi in India, per la cui morte sono sotto processo in India due marò italiani - ha commentato l'iniziativa del governo. «Che - ha affermato - non è in alcun modo legata alla giurisdizione sul caso», che l'Italia «continua a rivendicare».
«DONAZIONE» - Le famiglie dei pescatori morti il 15 febbraio al largo delle coste indiane, per il cui decesso sono stati accusati Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, riceveranno 10 milioni di rupie ciascuna come compensazione. L'accordo, spiega il Times of India, è stato possibile grazie all'intervento del ministro della Difesa italiano. Di Paola lo ha definito «un atto di donazione, ex gratia, al di fuori di un contesto giuridico», per venire incontro alle sofferenze patite dalla famiglie dei due pescatori.
LE TRATTATIVE - Secondo il quotidiano indiano, ogni famiglia riceverà l'equivalente di 146mila euro. Il giornale scrive che le trattative si sono svolte, «negli ultimi giorni», tra un team di cui facevano parte funzionari del ministero della Difesa e degli Esteri italiani e i rappresentanti delle famiglie, oltre a sacerdoti delle parrocchie di residenza dei due pescatori uccisi, Valentine Jelestine e Ajeesh Pink.
Una prima offerta di risarcimento di 7 milioni di rupie, equivalenti a circa 102.000 euro, sarebbe stata rifiutata. Dopo ulteriori negoziati, nel pomeriggio di giovedì si è giunti al compromesso finale, che prevede per l'appunto l'elargizione a ciascuna delle due controparti di 10 milioni di rupie.
Corriere della Sera
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Ammorbidite le posizioni indiane con l'odore della pecunia (olet, olet!..), forse i nostri eroi (?) la sfangano, guarda caso proprio ora che, almeno secondo le fonti indiane, la prova balistica sembra confermare la loro responsabilità:
Marò. Secondo la prova balistica sarebbero stati i nostri fucili a sparare.
Il The Times of India riporta oggi in un articolo, che la perizia balistica condotta dal Laboratorio scientifico della polizia ha stabilito che sarebbero stati usati due fucili sequestrati a bordo dell’ Enrica Lexie per uccidere i due pescatori indiani a largo delle coste del Kerala lo scorso 15 febbraio. L’analisi del laboratorio è stato consegnato alla magistratura di Kollam e alla squadra di investigazione speciale guidata dal capo della polizia di Kochi, M R Ajith Kumar.
Il giornale indiano riporta le testuali parole
“Possiamo confermare che si trattava delle armi usate dopo aver esaminato i proiettili recuperati dai corpi dei pescatori uccisi”
Fonte
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E tra un pò, tacitata la coscienza col vile danaro, i notri due marò potrebbero diventare dei quasi eroi, divi da spettacolo:
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Maro' Latorre-eroe salva un fotoreporter
Fuori dal carcere blocca auto in retromarcia che lo stava investendo
23 aprile, 13:16
BARI -
Massimiliano Latorre, un eroe! Cosi' la stampa indiana - scrive oggi la Gazzetta del Mezzogiorno che pubblica anche un'eloquente foto a colori del The New Sunday Express - racconta l'atto di eroismo di cui il maro' tarantino e' stato protagonista lo scorso sabato mattina, all'esterno del carcere di Trivandum, dove insieme con il collega Salvatore Girone si recava al colloquio giornaliero con i familiari. (...)
ANSA
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Tutta la vicenda è grave, gravissima, in bilico tra la tragedia vera (i pescatori sono morti), il dramma annunciato (la galera in India per i due militari) ed una conclusione al limite dell'assurdo.