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3a prova: "Le tagliatelle di nonna Pina"

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2012 17:38
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Naturphilosopher Ethilista
23/03/2012 22:17

Location e arredamento


Raduno ipercafonico in una veranda sul mare: quale mare è secondario, vedo comunque una spiaggia sabbiosa perché l'ipercafone/a medio(a non ama arrampicarsi sugli scogli o sudare prima del pasto (a lui si chiazza la camicia bianca da tamarro aperta sui primi tre bottoni, a lei rischia di strapparsi il vestitino di raso nero o le calze velate color carne)

All'ingresso della sala, al posto del tablieau de mariage, una grande bussola con i punti cardinali opportunamente riadattati:

Nord=Cazzo (in onore agli ipercafoni leghisti e perché quando l'inquilino di sotto tira è come l'ago della bussola attratto dal Polo Magnetico, che notoriamente sta a nord anche se non al Polo Nord né a casa di Marco Polo né tantomeno nella sede del Polo delle Libertà)

Sud=Culo (la parte del corpo che più ambisce a ricevere la luce del sole, notoriamente poi i b-side più belli si trovano al Sud Italia e nell'emisfero Sud)

Est=Figa (c'è poco da discettare, basta passare il valico di frontiera di Fernetti o, meglio ancora, il confinde tra Germania e Repubblica Ceca a Furth im Wald per accorgersi del salto di categoria)

Ovest=Tette (le spagnole, la spagnola...vi dice niente?)

Sulla parete Nord, gigantografia di Rocco Siffredi nudo, per la gioia delle ipercafoncine, su quella Sud, primo piano della maison derriere di Shakira, su quella Est una gnocca di Fotoromantika,su quella ovest un paio di angurie spagnole
.

Nord



Sud



Est



Ovest (la vignetta originale è spagnola)

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La Grand Bouffe


Antipasti


Tartine apristomaco alla Russa

Prendere dei formaggi caprini freschi (van bene anche quelli cafonissimi della grande distribuzione, tanto non servono per una degustazione di formaggi), metterli in un'insalatiera e lavorarli a lungo con un cucchiaio di legno (possibilmente non lo stesso che usate per pratiche di wood fisting o ispezioni anali) aggiungendo olio extravergine d'oliva del Salento (in onore al più attivo frantumatore di olive del forum) e aceto balsamico di Modena (in onore alla città d'adozione del padre fondatore del forum nonché sede dei primi raduni).
Il risultato dev'essere una crema morbida e vellutata di colore appena più scuro di quello dei caprini, comunque, quando l'indolenzimento che sentirete nei muscoli dell'avambraccio sarà pari a quello provato quotidianamente dai fan delle “arrapanti coscione” di Antonella Boralevi dovrebbe essere pronta.
Spalmatela su fette di pane casereccio vecchio di un paio di giorni per dare la giusta croccantezza e guarnite con qualche rapanello rosso tagliato a rondelle: il gusto acidulo del formaggio e dell'aceto renderà i commensali capaci di mangiarsi uno storione intero a testa (per questo l'antipasto va di moda in Russia).
In abbinamento: Gueuze Cantillon (birra acida e frizzante tipica di Bruxelles) e un Lugana del Benaco, gli astemi si possono attaccare al rubinetto o mettere la testa nello sciaquone del wc, le astemie si possono invece attaccare al cazzo e degustare alla spina l'ayran, tipica bevanda turca a base di yogurth offerta tradizionalmente dai mariti alle mogli dopo una giornata di lavoro.


Impepata di cozze pelose in rosso

In omaggio all'immortale Drugo78, l'unico ad avere le palle di apostrofare con “cozza pelosa” una delle forumiste più moleste della storia, un piatto classico della tradizione campana, che propongo nella versione spuria con salsa agliata di pomodoro: decisamente più cafona perché ci si sporca assai di più mani e faccia, si comincia a mettere una buona base per avere l'alito selvaggio a fine serata e il sugo rosso con le cozze si presta a mille battute boccacesche o allusini oscene a funzioni fisiologiche fondamentali.
Pulire le cozze lavandole in acqua fredda corrente, quindi raschiare le barbe con una spazzolina (non da bidet) e risciacquarle ancora.
Tenere da parte le barbe per i buongustai del pelo tipo Spacc the Balls o per fare sapidi scherzi a metà serata.
Scaldare un filo d'olio d'oliva con abbondante aglio in un tegame e buttarci un po' di pomodori pelati, se qualche graziosa ipercafoncina è arrivata in anticipo, ci si può fare una sveltina stile Grand Bouffe sul ripiano di lavoro della cucina o in piedi a faccia contro la parete: il tutto dovrebbe durare giusto il quarto d'ora necessario per far stringere un po' il sugo, che terrete in caldo.
Mettete le cozze in una teglia su fuoco vivace e, non appena le prime inizieranno ad aprirsi, cospargetele di abbondante pepe nero. 
Proseguite la cottura lasciando che tutte le cozze si aprano ed eliminate quelle rimaste chiuse. Filtrate il liquido di cottura con un colini e versatelo in un ampio tegame insieme con la salsa di pomodoro e le cozze.
Non eliminate l'aglio: è un raduno di Ipercafoni o di fighetti con la evve moscia?
Pepate nuovamente e fate cuocere, a fuoco dolce, fino a quando il liquido inizierà a bollire. Proseguite ancora la cottura per circa 2 minuti, quindi togliete dal fuoco.
Mandate la ragazza con cui vi siete fatti la sveltina nell'orto a prendere il prezzemolo (se vi manda a cagare significa che non siete granché come pestatori nel mortaio, se vi guarda con sguardo sognante dicendo “prendo anche l'erba cipollina?” significa che siete
dei guru del sesso), lavatelo, asciugatelo e tritatelo finemente.
Cospargetelo sulle cozze e servite caldo.
In abbinamento: una bella Saison belga con le palle (tipo Saison Dupont o Moinette Blonde) e una Falanghina campana.
Per astemi e astemie valgono i consigli già esposti sopra


Primi piatti


Quadrucci al tonno
Ossia una rivisitazione commestibile del piatto che ha reso celebre il fondatore del Forum nei reparti intossicazioni alimentari di tutti gli ospedali d'Europa.
Preparare un brodo con carota, scalogno, sedano, qualche grano di pepe, sale grosso, alloro, maggiorana...insomma un brodo come per fare un risotto ma senza carne (io non la mangio quindi col cazzo che ve la cucino) e lasciarlo tranquillamente andare per un paio d'ore.
Nel frattempo si può cazzeggiare sul Forum o dedicarsi al 3d “Hostess”, in questo caso, lavarsi le mani quando si torna in cucina.
Preparare quindi un piccolo soffrittino con olio extravergine, scalogno, qualche pomodoro pelato e il tonno sgocciolato e sbriciolato.
Amalgamare il tutto e, prima che bruci, unire qualche mestolo di brodo. Appena il tutto ha ripreso bollore, unire i quadrucci e portarli a cottura.
Volendo, si può arricchire il piatto con qualche vongola (fatta aprire saltandola in un filo d'olio caldo) e con il solito prezzemolo.
In abbinamento: una blanche belga (o una blanche americana copiata dalle belghe e passata in botte, tipo Calabaza Blanca) e un Bianchello del Metauro
Astemi e astemie si attaccano ciascuno al proprio rubinetto, come di consueto
.


Penne gonfie di rabbia e piene d'orgoglio

Piatto semplicissimo e di estrema cafonaggine, oltreché fondametale catalizzatore per rendere sempre più calda la serata.
Non è una semplice arrabbiata, è un'autentica rissa in osteria o nell'antistadio.
Affettare finemente uno spicchio d’aglio per ogni commensale. 
Spezzettare almeno due peperoncini secchi di quelli bastardi (l'ideale è coltivarseli da sé come la marijuana) per ogni commensale. 
Tenete presente che al terzo peperoncino i maschietti cominciano a dire che in fondo anche Anna Mazzamauro non è così male e al quarto partono ufficialmente i casi di priapismo.
Ungere il fondo di un pentolino con un filo abbondante d’olio d’oliva e preparare un soffritto con l’aglio affettato e i peperoncini secchi spezzettati. 
Appena l’aglio e i peperoncini cominciano a imbrunirsi, versare una quantità sufficiente di pomodori pelati o polpa di pomodoro. Non vale la passata, frettolosi! E nemmeno il Pomì, in tetrabrik, spilorci! Nella bella stagione è invece consigliato servirsi di pomodori freschi, avendo cura di scottarli e sbucciarli prima di utilizzarli per il sugo. 
Aggiustate di sale e, se il pomodoro fosse un po’ acido, con un pizzico di zucchero, e fate restringere il sugo a fuoco vivace. 
Una volte lessate le penne al dente, potrete celebrare il matrimonio con l'esaltante sugo infuocato.
In abbinamento: una Bock bavarese e un Cannonau di Sardegna
Solito viaggetto in bagno per gli astemi e sotto il tavolo per le astemie.


Gnocchi del capitan Alvise Cadamosto

Ricetta di mia invenzione, si tratta di prendere il classico condimento dei bigoli in salsa alla veneziana e usarlo su degli gnocchi di patata, perché gli gnocchi piacciono tante alla ipercafoncine e la patata piace al cafone masculo.
Preparare degli gnocchi di patate o, visto che siamo cafoni, comprarli nel banco frigo del supermarket avendo il buon gusto di scegliere almeno quelli fatti con le patate e non con i fiocchi di patate reidratati (che è come scoparsi una bambola gonfiabile....ops,il fondatore del Forum l'ha fatto per anni e quando ne ha trovata una vera ha mollato il Forum...un po' come succede ai torelli da monta che dan fuori di testa se dopo anni di sagome di cartone incontrano una giovenca vera)
Prendere delle cipolle dorate (tipo Voghera) e affettarle finissime.
Piangere tutte le proprie lacrime inventandosi una storia romantica il più possibile stucchevole e tormentata, cosicché la più ingenua delle fanciulle presenti si alzerà la gonna e vi dirà “prenditi l'amore che quella stronza ti ha rubato!”.
Versare in un tegame largo e NON ANTIADERENTE una generosa dose di olio extravergine (a differenza della ragazza che ve l'ha appena data), aggiungere le cipolle e farle appassire a fuoco bassissimo senza farle colorire.
Prendere un vasetto di acciughe sotto sale e dissalarle lavandole sotto l’acqua corrente (avendo cura di continuare a tenerle in mano, altrimenti vien fuori una schifosa mousse acquosa di acciuga) poi sfilettarle togliendo non solo coda e lische, infine, ridurle in pezzetti come farebbe il protagonista di un film di Tarantino. 
Quando  le cipolle saranno  diventate trasparenti, aggiungere le acciughe  e lasciarle dissolversi nel Mar Cipolloso Orientale.
Buttare gli gnocchi nell'acqua bollente, scolarli appena salgono, unirli alla salsa e aggiungere pepe nero e prezzemolo.
In abbinamento: una Flemish Sour Red Ale (tipo Rodenbach Grand Cru) sul fronte birrario, un Pinot Grigio del Collio su quello vinicolo.


Gli astemi dovrebbero avere ormai l'urto del vomito a forza di sentire puzza di cesso tra una portata e l'altra, le astemie potrebbero avere qualche slogatura mascellare.

Secondi Piatti


Gamberi all'irlandese

Mettere a bollire una pentola d'acqua leggermente salata e immergerci per pochi secondi i gamberoni senza sgusciarli.
Toglierli con una schiumarola e passarli nella farina.
Mettere in una pentola bassa il solito olio non di facili costumi, dello scalogno affettato finissimo e un po' di alloro sbriciolato, dopo 5 minuti, quando lo scalogno comincerà ad abbandonare il biondo ariano per passare al pericoloso color nutria, buttare i gamberoni infarinati farli rosolare e cospargerli con un po' di paprika in polvere (cazzo c'entra la paprika ungherese con una ricetta irlandese? Cazo ne so io, direbbe Drugo).
Nel frattempo, scaldare in un pentolino da latte una congrua quantità di birra extra stout (ossia una scura con circa 6-8° alcolici, controllate che ci sia scritto “stout”, la birra scura tedesca del Lidl non va bene) e versarla poco per volta sui gamberi, continuare la cottura per circa 10 minuti e servite caldi.
In abbinamento: la stessa Extra Stout che aveste versato sopra e un bianco Grillo siciliano.
Astemi e astemie sono ormai fottuti perché nel piatto c'era la birra (per farglielo mangiare basta dire che è nero di seppia o una bisque di gamberi molto cotta).



Fagioli Troztkisti (legumi rossi al sapore di 4 continenti)


Una ricetta che potrebbe realizzare anche un bambino e che è magnifica nella sua essenza cromaticamente, politicamente, socialmente e atmosfericamente scorretta.
Mettere a bagna i fagioli rossi messicani una sera prima, se vi siete dimenticati ricordate con commozione Germano Mosconi dedicando un inno ad Anubi e usate quelli mosci in scatoletta,avendo cura di scolarli e lavarli.
Affettare finemente della cipolla (rossa naturalmente, Leonid non era mica D'Alema) e fate un bel soffrittino con il solito olio supervirtuoso (rigorosamente italiano – e quindi europeo: primo continente), appena la cipolla imbiondisce buttateci i fagioli (messicani cioé americani: secondo continente).
Aggiungere un bicchiere di vino rosso spesso e farlo sfumare ben bene, onde evitare la formazione di alcool metilico e sbronzarvi più ancora di quanto già sarete a quest'ora della cena. 
Buttare quindi passata di pomodoro in abbondanza e aggiustare di sale (consiglio di non eccedere, altrimenti berrete ancora di più). 
A questo punto entrano in scena gli altri due continenti: aggiungere una generosa spolverata di Asia sotto forma di Curry Indiano e un’essenza di Africa con un cucchiaino da the di Harissa tunisina per ogni commensale. 
Fare restringere il sugo quanto basta, gustare il piatto e le sue conseguenze erotiche (calori e vampate diffuse) e antierotiche (ve le devo spiegare?).
In abbinamento: una massiccia Double India Pale Ale americana (tipo Hercules di Great Divide) e un rosso Piceno violento.
Astemi e astemie a questo punto saranno ubriachi per osmosi dai corpi dei commensali vicini.


L'orgia ipercafonica che ne seguirà avrà un risultato sicuro: in un modo o nell'altro, si bucheranno le lenzuola.

Dessert


Dopo l'orgia, l'alito da inverno atomico dato da aglio, tonno, cozze acciughe e tutto il resto, a cui vanno aggiunte le flatulenze sempre più dolorose (per 16 ore almeno andrà sempre peggio, garantito) il dessert non può che essere: finestre della veranda aperte e una bella vassoiata di gelato al cioccolato, naturalmente dolce e un po' salato come due icone del Cafonismo quali Pupo (ora pure giallista) e Malgioglio (non Astutillo) insegnano.

Caffé

Obbligatorio prima di rimettersi in piedi e tornare al solito tran tran quotidiano...perché come tutte le più belle cose, anche il raduno ipercafonico dura un solo giorno come le rose.


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