SAVOIA, SCURDAMMECE O' PASSATO?...
Toni inspiegabilmente trionfalistici per Vittorio Emanuele di Savoia. Da giorni, il principe che è stato nuovamente sentito dagli inquirenti, ha annunciato agli intimi che
"molto presto" riotterrà il passaporto e potrà lasciare l'Italia.
A riferirlo è stato uno dei suoi intimi e fedelissimi, Carlo Giovanelli, a Venezia per il festival del cinema: "Ho parlato con lui al telefono, è felicissimo". Vittorio a ulteriore conferma delle sue aspettative a Ginevra ha incaricato persone di fiducia di provvedere alla revisione dell'auto con cui intende partecipare alla "Corsa delle castagne", tradizionale kermesse svizzera di fine settembre.
Tanta facilità nel lasciarsi alle spalle uno scandalo senza precedenti nella storia della regalità, però, lascia perplessa persino la compassata alta società elvetica. Nel salotto di una dama ginevrina si criticavano pure le esclusive fotografiche e le interviste fiume "concesse" da Emanuele Filiberto e da sua moglie Clotilde Courau per la nascita della secondogenita Luisa, con tanto di citazioni per il trucco e il parrucco. E uno storico dei Savoia faceva notare anche la gaffe dei due che, nel voler rimediare alle invettive contro i sardi di Vittorio intercettate al telefono, hanno chiamato la bambina anche
"Gavina".
Il nome sardo di tradizione sabauda, però, non è questo, ma
Effisia (da Sant'Effisio martire, protettore di Cagliari e del regno sardo) e fu dato infatti all'ultima principessa Savoia nata a Cagliari il 14 novembre 1812, in era napoleonica: Maria Cristina, figlia di Vittorio Emanuele I. Ma tutto questo Filiberto non lo sa...
In compenso
il "principino" è andato finalmente a vedere i genitori in Italia, a Umbertide (Perugia), dove lui ha comprato casa. Clotilde non c'era. Per i suoi impegni teatrali a Perugia, si dice.
Ma i velenosi dicono che per immagine non vuole comparire più accanto ai suoceri.
Se così fosse chi potrebbe darle torto?
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.