Digitale terrestre, dal 2015 solo standard DVB-T2 e nuovo, ennesimo, decoder

Digitale terrestre, dal 2015 servirà un nuovo decoder

Il governo Monti ha aggiunto, nel decreto di semplificazione fiscale, una novità riguardante i decoder, sia integrati nei televisori che stand-alone, che dal primo gennaio 2015 dovranno essere nello standard DVB-T2, e dal primo luglio 2015 saranno gli unici a poter essere commercializzati.

Mentre alcune zone d'Italia (soprattutto al centro-sud) non hanno ancora completato il passaggio definitivo al digitale terrestre, ecco profilarsi all'orizzonte un nuovo cambiamento. Lo switch-off dal vecchio sistema analogico, partito nel 2008 in Sardegna e Valle D'Aosta, era stato traumatico, vista la notevole quantità di utenti che lamentavano una visione a scatti, canali introvabili, decoder esterni di infima qualità e altri problemi che si sono replicati quando il processo si è esteso alle altre regioni.

Perchè, allora, questa novità? Principalmente per un problema di banda. Dal 2015, infatti, le frequenze per il digitale terrestre passeranno da 55 a 34. Sono troppi, infatti, i dispositivi (smartphone, tablet, netbook e quant'altro) che le utilizzano. La banda per il digitale terrestre si restringe, quindi, e l'esigenza di avere nuovi canali aumenta.

La risposta a questa necessità è quindi quella di adottare un nuovo standard, il DVB-T2, che ha il vantaggio di stipare, tra l'altro, fino a 6 canali in HD, contro i 2 dell'attuale DVB-T. E di supportare l'ultradefinizione, il famoso "4k" da 4096x3112 pixel, e le trasmissioni in 3D.

Chi intende acquistare adesso un tv farebbe bene a verificare la presenza del decoder DVB-T2 integrato, per tenersi al passo col futuro e non fare un investimento superato. Al momento tutti i tv Sony e alcuni Toshiba ne sono dotati, le altre marche si stanno rapidamente adeguando. Chi invece non ha la minima intenzione di cambiare può stare tranquillo, il "vecchio" standard verrà supportato per molti anni a venire dopo il 2015. Il problema sarà semplicemente l'impossibilità di vedere i canali trasmessi col DVB-T2, a meno che non si sostituisca la scheda o si compri l'ennesimo decoder esterno...

Fonte: tiscali

Risposta tipica palermitana, volgare ma estremamente espressiva: ce la stanno facendo a manico di paracqua (la mixxxia)!!!

giogio232323, 21/04/2012 09.03:

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Risposta tipica palermitana, volgare ma estremamente espressiva: ce la stanno facendo a manico di paracqua (la mixxxia)!!!

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in altre amene località meridionali si dice anche: "ce lo stanno lasciando a tarallo"

Quindi dovremo cambiare tutti i televisori con il decoder incorporato?


Ma è fantastico!

texdionis, 22/04/2012 21.31:

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Quindi dovremo cambiare tutti i televisori con il decoder incorporato?


Ma è fantastico!

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E tutto perché devono lasciare spazio alle frequenze perché c'è gente che anche per andare anche al cesso deve avere qualche apparecchietto che la colleghi ad internet!

Oh, no! La TV si vedeva a più che sufficienza con l'antenna (per quello che si trasmetteva, poi, addirittura meglio alcune TV private, negli intervalli tra una pubblicità e l'altra), poi SKY ha apportato, obiettivamente, un miglioramento tecnico e una maggiore varietà di programmi "vedibili". Il digitale terrestre è nato per far vendere i decoder al fratello di un uomo politico anche troppo noto come "il cainano" e per il piacere della Pay-TV. In realtà il nuovo cambio di standard sarà motivato sopratutto dal piacere di vendere degli altri decoder e (sopratutto) farci cambiare i televisori appena comprati. Del supposto benessere di qualche cittadino eventualmente desideroso di banda pure quando va al gabinetto (ma non gli basta la banda della carta igienica?) se ne stanno foxxendo. Come di qualsiasi bisogno del cittadino che non sia una potenziale fonte di monetizzazione.