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Rinunciare a Equitalia

Ultimo Aggiornamento: 22/04/2012 19:49
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21/04/2012 11:35

“Abbiamo cacciato Equitalia e ci abbiamo guadagnato”

Lidia Baratta
Sbarazzarsi di Equitalia si può. Basta fare ricorso alla legge 166/2011, che stabilisce che i Comuni possano non servirsi della società creata da Agenzia delle entrate e Inps per la riscossione dei tributi. È quello che ha fatto Luca De Carlo, sindaco di Calalzo di Cadore, in provincia di Belluno. E tutto sembra andare meglio.


Sbarazzarsi di Equitalia si può. Niente pacchi bomba o proiettili, basta fare ricorso alla legge numero 166 del settembre 2011, che stabilisce che i Comuni possano non servirsi della società creata da Agenzia delle entrate e Inps per la riscossione nazionale dei tributi. È quello che ha fatto Luca De Carlo, il sindaco di Calalzo di Cadore, sulle montagne di Belluno, che dalla fine del 2011 ha deciso di affidare la raccolta coattiva dei crediti insoluti alla Comunità montana Valbelluna. «In un momento di crisi e difficoltà per le famiglie», dice De Carlo, «abbiamo cercato di umanizzare il servizio disumano da sceriffo di Nottingham adottato da Equitalia, risparmiando per di più ben 13 mila euro all’anno».

Già alla fine del 2010, in base al decreto legislativo 446 del 1997 e alla legge 338 del 2000, il giovane sindaco veneto aveva affidato al servizio tributi della Comunità montana la riscossione delle tasse ordinarie, come l'imposta comunale sui rifiuti. Dal marzo scorso, poi, approfittando dell’entrata in vigore della legge 166/2011, Equitalia è stata estromessa pure dalla riscossione coattiva dei crediti insoluti, che può portare al pignoramento dello stipendio, del conto corrente, dei beni mobili e immobili dei cittadini. Anche questo servizio è stato affidato alla Comunità montana Valbelluna, attrezzata per la riscossione delle tasse grazie ai contributi della Regione Veneto. «Non c’erano casi emblematici nel paese, anche perché la quasi totalità dei cittadini di Calalzo è puntuale nel pagamento dei tributi», dice De Carlo, «ma abbiamo avvertito qualche segnale di disagio».

Così, nonostante la legge numero 166 preveda che il passaggio della riscossione agli enti locali diventi obbligatorio dal 2013, continua De Carlo, «noi non abbiamo voluto aspettare perché non volevamo più essere complici di questa maniera di agire di Equitalia, che non fa differenza tra un poveretto che non ce la fa a pagare le tasse e i furbetti del quartierino». Affidando la riscossione alla Comunità montana, spiega, «siamo invece in grado di monitorare i pagamenti, capire dove esistono le situazioni di disagio e intervenire prima che i calaltini rischino il pignoramento della casa».

E il risparmio è assicurato: calcolando che ogni Comune paga a Equitalia quasi 6 euro a cittadino, il ricavo complessivo per Calalzo di Cadore (2250 abitanti) è di 13 mila euro. Un bel gruzzoletto, a cui Luca De Carlo ha subito riservato un posto nel bilancio comunale, reinvestendo i risparmi da "de-equitalizzazione" in servizi per i concittadini: bonus bebè da 300 euro, bonus libri da 150 euro e un contributo al trasporto locale, che fa risparmiare 240 euro all’anno a ogni studente. «In questo modo», spiega De Carlo, «eliminiamo le spese inutili». Con una novità: «La percentuale di pagatori puntuali», aggiunge, «è maggiore di prima, perché l’idea di dare soldi al proprio Comune, che poi li reinveste sul territorio, rende le tasse più belle».

Dopo Calalzo, la lista di città “de-equitalizzate” si allunga di giorno in giorno. Si sono già mossi il vicino Comune di Santo Stefano di Cadore e i sei municipi della destra e della sinistra del Piave. E sembra che anche Perarolo, Domegge e tutti i Comuni della Comunità montana Feltrina e Agordina siano intenzionati ad abbandonare Equitalia. «Auspico che altri Comuni italiani», dice De Carlo, «facciano lo stesso, anche perché con la crisi i casi di disagio dei cittadini potrebbero aumentare e il metodo di riscossione dei tributi adottato da Equitalia potrebbe colpire sempre più persone».

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21/04/2012 19:16

Lodevolissima iniziativa, che sarebbe da seguire in tutto il territorio nazionale, peccato che il D.Lgs. n. 166/2011, "Norme di attuazione dello statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige" vale solo per quelle terre felici, ad aumentare ancora il divario delle privilegiate regioni speciali rispetto al resto d'Italia.

Nessuna meraviglia che Cortina ed altri comuni chiedena da tempo di essere annessi al Trentino.
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Re:
fabius039, 21/04/2012 19.16:

Lodevolissima iniziativa, che sarebbe da seguire in tutto il territorio nazionale, peccato che il D.Lgs. n. 166/2011, "Norme di attuazione dello statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige" vale solo per quelle terre felici, ad aumentare ancora il divario delle privilegiate regioni speciali rispetto al resto d'Italia.

Nessuna meraviglia che Cortina ed altri comuni chiedena da tempo di essere annessi al Trentino.




...ma calalzo di cadore e' veneto [SM=x44473] ...
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22/04/2012 18:40

Re: Re:
roadrunner71, 4/22/2012 1:12 AM:




...ma calalzo di cadore e' veneto [SM=x44473] ...




[SM=x44464]

Il Decreto Legislativo 166/2011 è quello che ho citato, come dal sito del Parlamento

Non esistono altre leggi con quel numero. Hanno sbagliato il riferimento?

Non credo, la vedo citata correttamente anche qui:

“Il Comune di Calalzo di Cadore HA ESPULSO EQUITALIA DAL PROPRIO TERRITORIO, DICHIARANDOLO COMUNE DE-EQUITALIZZATO! Il nuovo Sindaco ha deciso di tornare ad occuparsi direttamente della riscossione dei tributi ordinari e della riscossione coatta, dando così la possibilità ai cittadini di recarsi in comune e discutere dell’eventuale situazione di difficoltà finanziaria. Questo piccolo Comune di 2.250 abitanti risparmierà ogni anno ” 20.000! Esiste una legge, la 166/2011 per il Trentino Alto Adige che prevede che i Comuni possano non appoggiarsi a Equitalia!!”. Renzo C.

Fonte

E allora? Credo che si tratti di una provocazione nella provocazione, una denuncia dei privilegi della vicina regione autonoma, e una ulteriore sollecitazione ad esserne annessi.
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Re: Re: Re:
fabius039, 22/04/2012 18.40:




[SM=x44464]

Il Decreto Legislativo 166/2011 è quello che ho citato, come dal sito del Parlamento

Non esistono altre leggi con quel numero. Hanno sbagliato il riferimento?

Non credo, la vedo citata correttamente anche qui:

“Il Comune di Calalzo di Cadore HA ESPULSO EQUITALIA DAL PROPRIO TERRITORIO, DICHIARANDOLO COMUNE DE-EQUITALIZZATO! Il nuovo Sindaco ha deciso di tornare ad occuparsi direttamente della riscossione dei tributi ordinari e della riscossione coatta, dando così la possibilità ai cittadini di recarsi in comune e discutere dell’eventuale situazione di difficoltà finanziaria. Questo piccolo Comune di 2.250 abitanti risparmierà ogni anno ” 20.000! Esiste una legge, la 166/2011 per il Trentino Alto Adige che prevede che i Comuni possano non appoggiarsi a Equitalia!!”. Renzo C.

Fonte

E allora? Credo che si tratti di una provocazione nella provocazione, una denuncia dei privilegi della vicina regione autonoma, e una ulteriore sollecitazione ad esserne annessi.



in effetti l'ho letta anch'io da svariate parti la cosa...e il riferimento era sempre alla stessa legge appunto...forse e' una provocazione...poi ripresa ed usata un po' in maniera strumentale...che e' cosa molto facile da fare sul web e sui social forum in particolare...dove si legge la notizia...la si condivide...e in genere non ci si prende neanche la briga di andare ad approfondire...

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