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8° prova: "Ridi pagliaccio"

Ultimo Aggiornamento: 08/05/2012 17:33
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01/05/2012 08:52

Per l’ottava prova dovrete reinventarvi sceneggiatori.

Partendo da tre storie diverse dovrete impegnarvi a scriverne i dialoghi.
I giudici valuteranno: attitudine cafonica, umorismo e impegno.

Scadenza della prova martedì 8 maggio.

1° storia
Protagonisti: Antonio, Natalia.
Ambientazione: Ufficio
Trama: Antonio, giovane ingegnere tenta di broccolare Natalia (dirigente di un’azienda), dopo vari tentativi riuscirà a strapparle un appuntamento al ristorante “La mela d’oro”

2° storia
Protagonisti: Cristina, Sergio, dott. Fratoianni, ???
Ambientazione: Ufficio
Trama: Cristina è una giovane donna che lavora nell'azienda che ha creato insieme a 3 suoi ex colleghi. L'azienda è un'azienda emergente e in espansione grazie ad alcuni contratti con importanti società cinesi. Una mattina Cristina è in auto, al solito in ritardo, per andare in ufficio e la chiama Sergio, uno dei soci, per dirle cha la moglie sta per partorire e che dovrà sostituirlo nelle interview che si dovranno tenere in giornata. Cristina è titubante, non ha seguito i progetti né si è mai occupata dei colloqui. Sergio la tranquillizza perché si tratta di secondi colloqui a cui parteciperà il responsabile dell'area e lei dovrà fare solo presenza. Cristina arriva trafelata in ufficio e si dirige nella saletta dei colloqui, si siede e si immerge nella sua borsa alla ricerca degli occhiali, che non riesce a trovare. Intanto il Dott Fratoianni presenta il primo candidato. Cristina si ferma, sente pronunciare quel nome e rimane come paralizzata, comincia a ripetere dentro di sè "Fà che sia solo una omonimia, fà che sia solo una omonimia..." ma quella voce la riconoscerebbe tra mille........L’epilogo è a vostra libera scelta.

3° storia
Protagonisti: Ugo, Irene, Porzia, Fabrizio
Ambientazione: Casa di Irene
Trama: Ugo e Irene sono due ex fidanzati, adesso sono in coppia rispettivamente con Porzia e Fabrizio. Porzia inoltre è la migliore amica di Irene. Ugo va a trovare Irene per riprendersi un suo oggetto, ma il ricordo del passato è più forte e finisce a letto con Irene. Arriva Fabrizio, che si incazza come una tigre cui un elefante ha pestato la coda quando li trova in deshabillé. Per vendetta chiama Porzia ad assistere allo spettacolo e … (anche qui finale a scelta)
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04/05/2012 17:34



A - Pronto Natalia... forse penserai che sono insistente visto che mi hai già dato buca cinque volte... è che stasera apre "La mela d'oro".... un locale interamente progettato da me.... non ti andrebbe di venire all'inaugurazione?
N - "La mela d'oro"? Interessante....
A - Ho avuto la commessa per fare le modifiche all'interno e il progetto degli arredi....
N - Complimenti... e poi devo dire che dopo avermi proposto il museo delle cere, le tue diapositive della Riviera del Conero, la festa di compleanno di tua zia, il raduno dei collezionisti di tappi dello Champagne e la festa campestre di S. Romualdo... forse oggi hai un'idea migliore. Ma dimmi del tuo lavoro.....
A - Diciamo che è stato un terno al lotto... sono riuscito a piazzare una miriade di fondi di magazzino, materiali scadenti... roba cinese che mi è stata rifiutata in un altro progetto e che quei babbei dei gestori mi hanno pagato a peso d'oro... hehehe....
N - Hahaha.... certo che di voi tecnici non ci si può fidare....
A - Siete voi amministratori che trattate materie che vi sono sconosciute... hahaha
N - Speriamo che sappiano cucinare meglio di come fanno gli affari..... a che ora ci vediamo e dove?
A - Corso Indipendenza, all'inizio... facciamo sette e mezza - otto meno un quarto. Tranquilla, la carne non glie la fornisco io.... hahaha
N - Ok ci vediamo lì.... ciao ciao

---- compone numero ----

N - Pronto..... Luisa, mi passi il Direttore per cortesia? Grazie..... Roberto ciao sono Natalia. Cosa mi dicevi stamattina? Che hai investito in un locale? Come hai detto che si chiama? Ecco mi pareva.... sì sì lo so dell'inaugurazione, pensa che ho già avuto un invito per venirci... da chi? Non immagini neanche... passa giù nel mio ufficio che ti racconto.......





C - (Maledetto traffico... già le nove e un quarto... e 'sto parcheggio è sempre strapieno... taci che forse forse là c'è un posto libero.... vai vai vai..... fanculo... sembrava libero... la solita fottuta Smart!!!... ma cosa ho fatto di male io? Altro giro....)

---- trillo ----

C - Pronto......
S - Cri, ciao ti ho cercata in ufficio ma mi hanno detto che non eri ancora arrivata. Problemi?
C - No, Sergio... tranquillo, sai che io e la puntualità non ci parliamo da anni. Sto per salire, appena trovo un buco... che succede?
S - Un casino, guarda.... stanotte Paola ha iniziato ad avere i dolori e l'ho dovuta portare in ospedale. Si sono già rotte le acque, ormai ci siamo!
C - Ma.... non è un po' in anticipo?
S - Sì, il termine sarebbe tra venti giorni... si vede che ha fretta di nascere... senti tesoro ti devo chiedere una cosa....
C - Lo so... quando mi chiami "tesoro" mi devi sempre chiedere qualcosa....
S - Oggi avevo da fare i secondi colloqui per la selezione tra due candidati... non è che ci andresti al mio posto?
C - Cosa? Stai scherzando? Io mi occupo di traduzioni, non so nemmeno come si comincia a fare un colloquio! (niente da fare.... vabbè mi metto dietro alla Smart e la incastro...chi se ne frega!) Ma non puoi dirlo a Valentina? E' lei il socio di maggioranza!
S - Valentina oggi ha la riunione coi cinesi, poi... di te mi fido di più. Guarda... c'è Fratoianni, pensa lui a tutto... lascialo fare, vedrai che non avrai problemi....
C - Ah... pure "Mister Viscido" Fratoianni? L'artista della mano morta? Andiamo bene...Sergio questa me la paghi.....
S - Sei un angelo Cri.... non so che farei senza di te. Giuro che se è una femmina le do il tuo nome!
C - Imbecille, lo sai da tre mesi che è maschio....
S - Hahaha... dai ma non si sa mai per certo..... grazie tesoro, sei grande!
C - Si... una grande scema... andiamo và, sto salendo... auguri stronzone
S - Ciao ciao ciao bacio bacio...

---- in ufficio ----

C - Buongiorno dottore... sono qui al posto di Sergio, pare sia giunta l'ora del lieto evento...
F - Ah.... benissimo. Beh, sarà ancora più piacevole lavorare con lei... immagino sappia più o meno come si conduce un colloquio...
C - Veramente no dottore... è la prima volta che mi capita..... (e togliti quel sorrisetto ebete, tanto non attacca...)
F - Non c'è problema mia cara... vedrà che non c'è niente di complicato.
C - (giù quella zampa lurida dalla mia spalla...)
F - Le chiederò solo di prendere nota delle risposte e di osservare come, visto che modestamente ho una certa esperienza, vado... come si dice... a tastare il polso del candidato.
C - (lo so bene che sei esperto nel tastare, razza di porco...) Benissimo, dottore... tempo di aprire il portatile e sono pronta.
F - Ma forse possiamo anche darci del tu, volendo....
C - Mi perdoni, ma... mi viene poco naturale. Non mi fraintenda, sa.... (hai detto bene: volendo!)
F - Come preferisce.... ma che succede, ha perso qualcosa?
C - I miei occhiali... dovevano essere nella taschina con la lampo, ma... (allora, vediamo... chiavi, ombrellino, trucchi, spay al peperoncino, specchietto, fazzoletti, portafoglio, assorbenti, notes, cellulare, set manicure, pupazzetto, spazzola..... ma dove sono?)
F - Con permesso... ho sentito qualcuno entrare in segreteria, mi sa che il signor... Alberto Panizza è già qui
C - (Alberto Panizza.... io sto nome l'ho già sentito.... noooo dai.... non è possibile.... non può essere lui, non posso essere così sfigata...)
A - Buongiorno... è lei il dottor Fratoianni? Molto lieto, Alberto Panizza.
C - (Oddio è lui, è proprio lui.... mi ricatterà, vorrà avere il posto. Vediamo chi è l'altro candidato.... Samantha Pedrozzi... c'è la foto... cazzo, no... ha due dirigibili al posto delle tette. Sono fottuta. Appena Fratoianni la vede, di Panizza non resterà traccia nella sua memoria... e per me sarà la fine... Panizza andrà a spifferare ai quattro venti del mio hobby notturno al "Dirty Nights".... e chissà quei bigotti dei miei soci....)
F - Eccoci qua, carissimo... le presento la dottoressa Cristina Rosati, che assisterà alla nostra chiacchierata
A - Piacere.... (Io questa la conosco..... ma dai non può essere... non può essere la mia lap dancer preferita... sarà una sosia.... però..... eppure è lei, mannaggia....)
F - Le devo dire dottoressa che, per quanto la nostra azienda non assuma mai per raccomandazione... il signor Panizza si trova, diciamo così... in una posizione di favore. Se mi scusate un attimo vado dalla segretaria a farmi dare la cartella del primo colloquio. Torno fra un attimo.

---- sguardo imbarazzatissimo tra i due----

A - Cristina.... sei proprio tu, vero?
C - Ascolta Alberto... io sono qui per caso, non posso decidere per.....
A - No ascoltami tu, ho pochi secondi per dirtelo... ti supplico, comunque vada il colloquio, tu non mi hai mai visto prima d'ora!
C - (ci puoi scommettere....)
A - Dal tuo sguardo sorpreso mi sa che Fratoianni non ti ha detto il perchè della mia "posizione di favore".... vero?
C - No.....
A - Io.... ho una storia con Valentina Arosio, il vostro socio di maggioranza. Sono stato licenziato e lei mi ha mandato qui... ma tutto mi aspettavo fuorchè trovarci te...

----intanto, in bagno... ----

F - Pronto..... Vale....... c'è un problema...... ho qui Cristina al posto di Sergio, lui ha la moglie che sta partorendo. Lei non sa niente, non vorrei che mi creasse casini... metti che preferisce la candidata donna... sai com'è, la solidarietà femminile.... sarebbe un bel casino per noi, se quel coglione del tuo uomo restasse disoccupato... ce l'avresti sempre tra i piedi..... beh, senti... se sarò costretto mi impunterò, il responsabile per le assunzioni sono io, no? Tranquilla Vale, tranquilla.... andrà tutto alla grande. Sì certo che ti amo anch'io, pulcina.... ah la tua riunione è saltata? Allora sai che faccio adesso? Dico a Cristina di farlo parlare almeno per un'oretta e poi assumerlo comunque... intanto prendo la Smart e arrivo da te.... ciao amore mio..... ciao ciao.....





U - Porzia... intanto che che siamo di strada per l'Ikea, ti space se passiamo un attimo da Fabri e Irene? Credo che il mio trapano sia rimasto lì da allora, e mi serve per montare le mensole in cucina...
P - Ok tesoro, passiamo... però se non ti spiace io ti aspetto giù in macchina... so che Irene è ai ferri corti con sua cognata, e se comincia a lametarsi... all'Ikea non ci andiamo più. Trova tu una scusa...
U - Come vuoi... cerco di fare presto
P - Fai con calma... io intanto chiamo Federica così sento anche come le è andato l'esame....

---- din don ----

I - Chi è?
U - Sono Ugo.... scusami se non ti ho avvisata, ma.....
I - Non fa niente, ciao... come mai solo?
U - Porzia... sta aiutanto sua madre nelle pulizie. Sono passato perchè credo che il mio trapano sia ancora qui, e devo fare dei lavoretti... Fabrizio?
I - Calcetto.... scusa la sottoveste... so che non è modo di accogliere la gente, ma...vabbè, tanto mi conosci bene. Ho appena fatto la doccia... guardo in ripostiglio.

---- rumori vari ------

I - Ugoooo! Vieni un attimo per favore!
U - Hai bisogno?
I - Sì... è sull'ultimo scaffale in alto... mi tieni la scala?
U - Certo.... (wow.... certo che è sempre un bello spettacolo....)
I - Aspetta.... eppure era qui mannaggia.... oooh eccolo!
U - Peccato che scendi... iniziavo appena a divertirmi hahaha
I - Sei il solito scemo... beh se ti sposti e mi fai passare te lo metto in una borsa..... ma...... ma se non ti sposti.......

---- bacio ----

U - Andiamo in camera a vedere se c'è la borsa?
I - Ma certo...........
U - Mmmmm... Ire mi spieghi perchè adesso che stai con quel coglione sei diventata più sensuale?
I - Non ci pensare scemo... abbiamo poco tempo......

--- infatti, poco dopo, rumore di chiavi ----

F - Che partita amore mio.... sospesa perchè Giulio, Antonio e Seba si sono infortunati e non c'erano più c...... ma che cazzo succede?
U - Dai Fabri non fare drammi... stavamo ricordando i vecchi tempi....
F - Figlio di puttana.... io ti spacco la faccia
I - No Fabri stai fermo..... non è come pensi.....
F - Brutto stronzo... parcheggi tua moglie qui sotto e sali a farti la mia?
I - Cosa? Porzia è qui?
U - Ehm... si Ire... forse ha finito con mamma ed è venuta ad aspettarmi.....
F - Adesso scendo e vediamo cosa ne pensa lei di questa rimpatriata....
U - No aspetta, parliamo..... cazzo no....... aspetta Ire, devo seguirlo.... Fabrizio ascolta...
F - Porzia esci da quella macchina!
P - Che c'è? Hai dimenticato qualcosa?
F - Quello stronzo di tuo marito era a letto con mia moglie... hai capito?
P - Non è possibile... che bastardi..... noi qui a contorcerci su 'sta cazzo di Panda, e loro comodi comodi in camera da letto!




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[Modificato da Il vecchio Gio 04/05/2012 17:41]

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IL MIO 8 MARZO [SM=x44624]

La musica non è mai un'isola... la musica è il mare
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Naturphilosopher Ethilista
06/05/2012 12:23

Prima storia



Mercoledì ore 9,00

Antonio: Buongiorno Natalia, sei veramente più splendida che mai oggi...il blu del vestito fa risaltare ancora di più quello dei tuoi occhi.

Natalia: Buongiorno Antonio, peccato non possa dire lo stesso di te...dì un po', il nero delle occhiaie è almeno intonato ai calzini?

Antonio: Spiritosa...lo sai che sto lavorando duro sulla costruzione del sito gestionale della Falkenberg,,,sono tornato a casa alle 8 ieri sera, e alle 9 ero già sul portatile...non riesco a staccarmi dal lavoro, finché non avrò finito con quei maledetti codici di sicurezza...

Natalia: Ehi ehi ehi, non cercare di sedurmi con la parabola del lavoratore indefesso, lo sai che con me non attacca...ti ho mai raccontato di quando ho avuto una storia con un tizio che mi aveva detto di essere un dirigente della Telecom e invece clonava le SIM card?

Antonio: Sì che me l'hai raccontato...s'è fatto sei mesi di custodia cautelare, tu l'hai aspettato fuori dal carcere il giorno in cui usciva e ti sei fatta...

Natalia: ...la più grande scopata della mia vita...dio mio, era una locomotiva di carne, non finiva più di stantuffare avanti e indietro...orecchie a parte, non mi ha lasciato un solo buco libero...vabbé, la smetto di eccitarti perché devi lavorare, ciaooooooo

Antonio (pensando): Che stronza! Lo fa apposta...e ora come faccio a lavorare con ' sto coso in fiamme...eppure quando di sera le prende la botta di malinconia da trentottenne single è me che contatta, nella chat di Facebook, a farsi dire cose carine e scambiare battute spiritose

Mercoledì ore 18,00

Natalia: Ehilà, l'ingegnerino stakanovista, come vanno i codici di sicurezza?

Antonio: Ho fatto significativi passi avanti, utilizzando delle chiavi booleane,,,

Natalia: Stop stop stop, lo sai che a me questi discorsi da piccoli Einstein fan venire l'allergia...mica per niente ho fatto Scienze della Comunicazione e un master in Marketing....vabbè, ti saluto!

Antonio: Hai finito per oggi?

Natalia: Quasi...vado all'aperitivo di presentazione del nuovo smartphone H3G, magari c'è Jean Pierre Dufresne, il direttore di H3G Parigi...un po' stagionato ma di un tale fascino...un mix tra Jacques Brel e Vincent Cassel...sei mesi fa quando sono stata in Francia in visita alla loro azienda non siamo finiti a letto per puro caso...non avessi avuto quella rompipalle della Mazzetti alle costole l'avrei invitato in albergo...

Antonio: A proposito di inviti, c'è sempre la mia proposta in sospeso...

Natalia: Forse gioia mia, forse....devi riuscire a emozionarmi per conivncermi a uscire con te, ciao! O...vista l'occasione, au revoir!

Antonio (con un filo di voce): Ciao..... pensando doveva proprio farmi sapere che stasera si farà scopare da quel figlio di puttana di un francese...basta, se entro questo week-end non esce con me mollo il colpo

Giovedì ore 9,00

Antonio: Buongiorno Natalia, ehi, che aria corrucciata...l'incrocio Brel-Cassel ha deluso le attese?

Natalia: Ciao...macché, è venuto con la moglie il fesso...e io che mi ero messa pure le autoreggenti sotto il vestito pensando a una possibile sveltina in bagno o magari nell'ascensore..ma non è quello il punto

Antonio: E qual è il punto?

Natalia: E' che con tutte le mie arie da gran figa, alla fine sono sempre da sola...fino a quando quelli come te si volteranno a guardarmi? Due anni? Tre? E oggi ho pure un'emicrania terribile

Antonio: Allora usciamo prima della tua data di scadenza!

Natalia (con un sorriso stanco ma sincero): Forse hai ragione, non stasera però, con questi sette nani che mi scavano una miniera in testa non vedo l'ora di torrnare a casa, mettermi il pigiama e dormire.

Antonio (pesando): Eh eh...quando arriva in jeans e spettinata è sempre giornata nera...Mi fa tanta tenerezza quando è così fragile, la vorrei abbracciare e proteggere da tutte le minacce del mondo....


Venerdì ore 9,00

Antonio: Buongiorno Natalia...uh, oggi vestitino rosso fuoco!

Natalia: Ma buongiorno ingegner Patruno...oggi quella rompipalle della Mazzetti dovrebbe avere una giornata di permesso per donare il sangue...mio dio, chissà se chi si prende il suo plasma diventa di colpo petulante, noioso e pettegolo come lei.

Antonio: Gli incovenienti del potere...avere un'assistente con cui si ha scarso feeling

Natalia: Scarso feeling? Ti piacciono proprio gli eufemismi...dai, visto che la servetta pettegola non c'è, sali nel mio ufficio che ti offro un caffé e parliamo di questo tuo famoso invito...stasera non ho impegni

(I due salgono le scale, Antonio guarda Natalia ancheggiare davanti a lui inguainata nel vestitino rosso e nelle calze nere velate)


Antonio (ridendo): Sono autoreggenti quelle che porti sotto il vestito? Come l'altra sera per il francese?

Natalia: Fossi un uomo come dico io non faresti questa domanda

Antonio: Prego?

Natalia: Un uomo come dico io lo saprebbe al volo, a colpo...d'orecchio. Con un vestito così sottile basta ascoltare se c'è un sottile ma distinto fruscio che proviene da sotto il vestito, all'altezza del culetto. Se fruscia sono collant, se non fruscia autoreggenti. Secondo te fruscia o non fruscia?

Antonio: Mah...forse...

Natalia: Fruscia...sono collant! Mi toccherà insegnarti tutto, ho già capito...

(la coppia arriva nell'ufficio di Natalia, dove ora sorseggia un caffè)

Natalia: Allora, ingegner Patruno, dove vorrebbe portarmi stasera? Prima di provare a spogliarmi, beninteso...

Antonio: Ehm, io avevo pensato...alla Mela d'Oro delle Esperidi..

Natalia: Wow! E bravo il mio ingegnerino! Un ristorante greco...mi hai sorpresa...buon segno! Pensavo mi proponessi il solito sushi...

Antonio: Non mi parlar di pesce crudo, guarda...

Natalia: Facciamo lì alle nove? Non serve che mi passi a prendere, caso mai mi riaccompagni e se sei stato convincente magari vedrai con i tuoi occhi che indosso proprio i collant, visto che sei un po' duro d'orecchio!
Ah, e togliti questa cravatta rosso scialbo...o ti fai venire l'orticaria per farle da pendant o resta senza e con i primi due bottoni aperti...il look da burinazzo arrichito mi fa sempre un certo sangue....

Antonio (nascondendo a stento l'euforia): Va bene, alle nove alla Mela d'Oro, splendida principessa....

Venerdì ore 20,45

(Marciapiede opposto al ristorante Mela d'Oro: Natalia, fingendo di essere al telefono, parla con un uomo che le dà le spalle, seminascosto da un platano)

Natalia: Hai visto, Valentin? L'ingegnerino è già lì, in anticipo come un adolesente brufoloso al primo appuntamento...l'ho in pugno, pur di continuare ad annusarmela farebbe qualunque cosa.
Dopo avergli fatto assaggiare il Paradiso, poi, sarà un gioco da ragazzi convincerlo a passare la frontiera di Ventimiglia con quei 200 grammi di roba promettendogli di fuggire insieme in Venezuela...la polizia, con la soffiata di Canegallo, lo fermerà e ingabbierà e tu, due auto più indietro, passerai indisturbato con i nostri venti chili...Cinque milioni e mezzo di euro con cui ce la spasseremo tutta la vita a Papeete, bevendo dalle noci di cocco e scopando tutto il giorno...ora vado a fare la mia parte, ci vediamo tra quattro giorni all'aeroporto di Horly, tesoro!
Non fare quella faccia...lo so che ti secca che devo andare a letto con lui stasera...ma...se ho capito bene il tipo sarà roba al massimo di trenta secondi...non me ne accorgerò nemmeno, abituata al tuo pistone e ai nostri ritmi...dai tesoro, ci vediamo a Horly martedì, come da programma.


Seconda storia


Circonvallazione esterna di Milano, lunedì, ore 8,35: Cristina Zucchelli è al volante della sua Kia Sorento e sta fumando la seconda delle trenta sigarette di giornata quando squilla il telefono collegato al sistema viva voce dell'auto. Il display le rivela che si tratta del suo socio Sergio

Cristina: Ehilà Sergio, dimmi...

Sergio: Ciao carissima, come stai?

Cristina: Uh, quando ti lanci in convenevoli è perché mi stai rifilando qualche pesca...spara!

Sergio: Cristina....è che stanotte a Valentina si sono rotte le acque...siamo corsi in ospedale, potrebbe partorire da un momento alla'altro

Cristina: Beh, in bocca al lupo e congratulazioni a Vale! Puoi ritenerti libero per oggi....

Sergio: Grazie...ma...ci sono i colloqui per quel posto da web designer per il nostro nuovo sito...Mauro come sai è a Berlino a trattare quella vendita, quindi mi dovresti sostituire

Cristina: Coooooosaaaaa????? Ma io non ho mai fatto un colloquio in vita mia, io mi occupo di pianificazione economica e flussi di cassa, che cosa racconto io a questi tizi? Mi conosci, sono negata per queste cose, non ho seguito tutti i corsi human resources develpoment e le altre varie amenità zen e new age che divertono tanto te...

Sergio: Lo so, ma non preoccuparti...tu devi solo rappresentare gli azionisti e dire magari due parole sull'azienda in generale.
E' già stata fatta una grossa scrematura, sono secondi colloqui, i candidati rimasti in lizza, se non sbaglio, sono solo quattro. E poi c'è Fratoianni, che ha seguito con me le selezioni preliminari e ha tutte le schede dei candidati

Cristina: Ah, una bella notizia dopo l'altra...dovrò passare tutta la giornata con Frà' Toianni da Pietrelcina, non ne approfitterà mica per imbucare qualche suo amico ciellino, focolarino o framartino campanaro di 'sto cazzo? Ci manca solo di avere in giro per i corridoi un altro sfigato da oratorio cresciuto, o magari un sito web pieno di crocefissi...

Sergio: Ah ah ah ah...riesci sempre a farmi ridere Cris, sei una forza! No, non preoccuparti, ci ha provato ma glieli ho già cassati praticamente tutti al primo colloquio, del resto mica è difficile sgamarli, han certe facce e certi maglioncini improbabili...e poi, puntualmente, c'è il nostro amico Frato che dice “ho letto con attenzione il CV di questo candidato, mi sembra molto qualificato”....proprio della serie “non beccatemi”...l'unica sopravvisuta dovrebbe essere una certa...Naulm o Naim, un cognome del genere...tra l'altro mi sa che tra i due c'è del tenero, o quantomeno a lui piacerebbe convolare a giuste nozze...ah ah

Cristina: E com'è questa santarellina? Bella?

Sergio: Una chiattona inguardabile, secondo me pure pelosa, ma per il Frato sarebbe perfetta....ah ah

Cristina: Vabbè, sei riuscito a tirarmi su di morale...non preoccuparti, questa Naulm o Naim...no pasarà! Famoci 'sta botta di vita, chiamami se Vale partorisce!

Sergio: Certo! Grazie Cris, sei un'amica, ciao

Cristina, dopo aver parcheggiato nel sotterraneo del palazzo, si scapicolla in ufficio ed entra in corsa nella saletta dei colloqui, senza nemmeno guardare chi la occupa

Cristina: Eccomi! Buongiorno a tutti, il dottor Sergio Alessi sta per diventare papà, quindi tocca a me sostituirlo...un attimo solo che tolgo gli occhiai da sole, che mi paiono poco adatti a un colloquio e cerco quelli da vista, che come al solito saranno in fondo alla borsetta...

Fratoianni: (rivolto a Cristina) Buongiorno dottoressa Zucchelli...
(rivolto al candidato) dunque, signorina, avremo il piacere di avere la nostra responsabile economica e finanziaria, Cristina Zucchelli, con noi.
(rivolto a Cristina) dottoressa Zucchelli, abbiamo qui con noi per un secondo colloquio la signorina Veronica Melis

Cristina (pensando): Veronica Melis???? Non è possibile, fa che sia solo un'omonimia, non è possibile che LEI sia qui!

Veronica: Buongiorno dottoressa Zucchelli


Non c'è scampo....il suono cristallino di quella voce non può essere un'altra coincidenza.

Cristina trova il coraggio di alzare gli occhi e viene fulminata dall'immagine che le si para davanti.
Non è un'omonimia, seduta sulla poltroncina dei candidati c'è proprio LEI: i lunghissimi capelli neri e lisci, il corpo snello, flessuoso e aggraziato come quello di una naiade malgrado l'elevata statura, le gambe interminabili vestite con un paio di jeans blu strettissimi, le Superga bianche ai piedi e gli occhi...quegli occhi scuri che le incenerirono tutte le difese costruite in vent'anni di minuzioso celamento della propria identità sessuale l'estate prima, dietro il bancone del bar del Club Med di Djerba.
Veronica, ventun'anni (ossia dodici meno di Cristina) serviva cappuccini e cocktail vestita solo con un bikini nero e un pareo verde acquamarina e la guardava come di solito gli uomini più passionali guardano le donne per cui sarebbero pronti a uccidere.
Cristina faticò a riprendersi dai fotogrammi del viaggio a ritroso in cui era precipitata: le prime parole, scambiate con il vecchio pretesto di una sigaretta, dopo il turno al bar di Veronica, il primo bacio, pochi minuti dopo, con le lingue ancora calde di fumo, i loro corpi avvinti nel letto di Cristina, la silenziosa lotta che scandiva la loro passione, i bagni nude in piena notte, lo strazio dell'addio, quando Cristina per non dover dare spiegazioni e non soffrire troppo aveva mentito sulla data di partenza e se n'era andata alla chetichella un giorno prima di quanto Veronica pensasse.
Ora tutto questo oceano di brividi, ricordi, saliva e lacrime le premeva sul cuore e le mandava in apnea il cervello


Fratoianni: Dunque, signorina Melis, ho analizzato il materiale che ci ha portato...indubbiamente lei ha grosse doti creative e ha realizzato dei siti graficamente molto belli, però, il suo titolo di studio...è inferiorire a quello di altri nostri candidati...e poi questa esperienza professionale per sei mesi come barista in un club vacanze mi sembra...poco coerente con il profilo, ecco, di solito si punta a sviluppare le competenze professionali tramite uno stage in un'azienda grafico editoriale o in un'agenzia pubblicitaria...vuole spiegarci i motivi di questa sua scelta differente?

Veronica: E' vero, sono un'autodittata. I software, più che all'Istituto Professionale di Arti Grafiche, li ho imparati a usare lavorando sul mio Mac in ogni momento libero, soprattutto di notte.
Ho realizzato siti per gruppi musicali, per il bar aperto da miei amici, e per un canile gestito da un'associazione animalista e vegana.
Ho deciso di fare l'esperienza al Club Med dopo mesi passati nel chiuso della mia stanza a lavorare: avevo bisogno di luce, sole e aria aperta. E poi i siti web devono parlare a persone, quindi volevo conoscere un gran numero di persone, parlare con loro e cercare di capirle, dopo troppo eremitaggio, per così dire

Cristina: Beh, mi sembra che la signorina...Melis, giusto? stia dimostrando notevole maturità nelle sue risposte, un forte desiderio di empatia che riflette il totale orientamento al cliente della nostra azienda...inoltre vedo ora i lavori e mi paiono proprio molto belli...e leggo sulla scheda, Luca perdonami se te la rubo momentaneamente, che Sergio Alessi, che se ne intende più di me in questo campo, ha valutato molto positivamente le sue referenze...

Fratoianni: Sì, certo, però, capirà, dobbiamo ancora valutare altri candidati, alcuni dei quali, leggendo con attenzione il loro CV, mi sembrano molto qualificati

Cristina: Naturalmente tutti i candidati avranno la giusta attenzione...Luca, mi faresti l'immenso favore di andare nell'ufficio di Mauro a prendere una copia della brochure illustrativa dell'azienda...io intanto spiego brevemente alla signorina l'organigramma dell'azienda

(Fratoianni esce perplesso,in corridoio c'è Paola Neulm, una ragazza riccia in evidente sovrappeso, vestita con una scialba felpa grigia e jeans molto larghi)

Fratoianni (a bassa voce): Paola, carissima, è molto che aspetti?

Paola: No, Luca, sono arrivata da poco...sono così sulle spine, cosa dici? Andrà bene? Antongiulio e Ignazio, al primo colloquio, sono stati liquidati con superficialità...sembra quasi che in questa azienda ce l'abbiamo con noi

Fratoianni: C'è un imprevisto...c'è la Zucchelli, la responsabile economica e amminisitrativa...mi sembra stranamente colpita da questa candidata...ma ce la faremo, tu hai un titolo di studio superiore, e poi il Signore ti protegge.

Paola: Già, il Signore e Don Gius ci proteggono

(Intanto, nella sala colloqui)

Veronica: Credevi di poter sfuggire ad una hacker semi-professionista nell'era di internet?

Cristina: Veronica! Sapessi quanto sono stata male....quanto mi è mancato il tuo amore...e la tua voce, il tuo corpo caldo...ma qui nessuno sa chi e come sono veramente...né i miei genitori, né mio fratello, né i miei soci, né i dipendenti, come 'sto prete mancato

Veronica (ridendo di gusto); Già, bel tipo davvero

Cristina: Ho nascosto la mia identita e le mia pulsioni per tanti anni, interpretando fedelmente la parte della ragazza in carriera che pensa solo allo studio e poi al lavoro...a parte qualche avventura con compagne d'università ho sempre represso la mia sessualità...poi sei arrivata tu e hai sfondato la mia muraglia...mi hai tolto ogni protezione, è come se fosse crollata una diga. Mi sono sentita indifesa, impotente di fronte alla tua sensualità...e sono scappata

Veronica: Io dei giudizi della gente me ne sono sempre fregata, e ho cominciato a farmi le mie amiche fin dalla prima superiore...ma non mi ero mai innamorata davvero, prima di conoscere te.
E ora non sono qui per farmi cacciare. Non ti libererai facilmente di me, Cristina Zucchelli

Cristina: E chi ti caccia? Dio mio Veronica, il profumo della tua pelle...mi fai impazzire (si baciano)


(Le due donne stanno limonando duro, quando Luca Fratoianni rientra nella saletta con le brochure in mano)

Fratoianni: Eccomi dottoressa Zucch.....oooooohhhhhhhhhhhhhhh (sviene)

Veronica: E ora con cosa lo faremo riprendere? Basteranno i normali sali o ci vorrà l'olio della cresima?

Cristina: Ah ah ah...io lo lascerei lì dov'è, si intona bene alla moquette!


Terza storia


Ore 18,20...è un caldo pomeriggio di luglio, Ugo è appena uscito dal suo negozio di ferramenta e sta per salire in macchina.
Irene è in casa e cerca un po' di refrigerio vicino al ventilatore


Ugo (al telefono): Ciao Irene, sono Ugo...sei in casa?

Irene: Ciao Ugo! Sì, dimmi tutto

Ugo: Se non ti disturbo pensavo di passare da te a prendere quell'alzata che abbiamo lasciato dopo l'ultima cena a casa vostra...Porzia stasera vuole preparare la crostata di ricotta e cioccolato da portare dai suoi genitori domani, son gia tre o quattro giorni che mi chiede di recuperare l'alzata e se stasera torno a casa senza....beh, la conosci quanto me, sai come va a finire...

Irene: Eh eh...già...lei è Miss Precisetti, non è una stordita come me...e ia sua crostata di ricotta è da concorso...hmmm, solo a pensarci... mi sa che vi inviterò presto un'altra volta...

Ugo: Lo sai che veniamo sempre volentieri da voi

Irene: E noi vi ospitiamo sempre altrettanto volentieri...comunque passa pure quando vuoi, ti offro qualcosa di fresco da bere

Ugo arriva a casa di Irene

Ugo: Eccomi qua, come stai?

Irene: Benissimo...tu?

Ugo: Bene bene, anche se questa afa mi uccide...

Irene: Non me ne parlare, è da stamattina che boccheggio

Ugo: Fabrizio non c'è?

Irene: No, è giovedì, la sera dell'aperitivo con Gio, Alex e Max...vanno all'Irish Pub di via Mascagni e fino alle 10 o alle 11 non compare di sicuro...

Ugo: Alla faccia dell'aperitivo!

Irene: Già, più che altro è una libera uscita settimanale...meglio così in fondo...non devo sbattermi a cucinare con 'sto caldo, io mi mangio un po' di gelato e sono a posto...vado a prendere l'alzata in credenza, tu prendi pure qualcosa da bere dal frigor

Ugo si apre una bottiglietta di birra chiara tedesca e la versa nel bicchiere, pensando che c'è qualcosa di strano in Irene, qualcosa che a cui non riesce a dare un nome ma lo attira...

Irene: Ecco qui la famosa alzata...ma..perché mi guardi così? E' da quando sei entrato che hai un'espressione strana...

Ugo: Adesso ho capito! Ma questo è il vestitino da spiaggia...

Irene (sorridendo divertita): Che abbiamo preso quell'estate a Playa del Carmen, sì...

Ugo: Non pensavo lo avessi tenuto...

Irene: E perché no? Con questo caldo è una delle cose più comode e fresche che ho...

Ugo: Ma non hai mai raccontato a Fabrizio che effetto mi faceva, vero?

Irene: Ah ah ah ah, ma sei scemo? Certo che no! Anche se Fabrizio in queste cose è un po'...svedese, non mi fa mai scenate insomma...a volte mi chiedo addirittura se ci tenga davvero alla mia fedeltà o se per lui sia una cosa secondaria

Ugo: Ho capito, ma visto che non sono un'ombra del passato ma una persona che ti vede ancora, non credo avrebbe piacere a sapere che...

Irene: Ah ah ah...mi ricordo la scena...quando l'avevo comprato giù nel negozietto, poi ero tornata nel bungalow al villaggio e me l'ero provato...mi sei saltato addosso dopo due secondi scarsi e l'abbiamo fatto tre volte di fila!

Ugo: Già...e capito il gioco, continuavi a mettertelo in quella vacanza...

Irene: Ah ah sì...abbiamo veramente scopato come ricci in quelle due settimane, Sarà che eravamo anche perennemente brilli con tutte quelle piňa colada e quei margarita che ci scolavamo approfittando del bracialettino dell'all inclusive...

Ugo: Bei momenti...

Irene: Eh già, con Porzia la regina delle astemie una vacanza così non la potresti fare sicuro...magari poi a letto è molto meglio di me...

Ugo guarda Irene senza parlare, fa due passi, l'afferra, la bacia, le stringe il sedere tra le mani e la prende in braccio, portandola verso la camera da letto

Irene (poco convinta): Ehi, mettimi giù....

Ugo: Se non lo faccio con te adesso scoppio, impazzisco!

Irene: No, ti prego, torna a casa dalla tua valchiria bionda! Che poi è la mia migliore amica..
.
Ugo: Voglio rifare l'amore con te, fosse l'ultima cosa in vita mia...

La resistenza di Irene è solo una sceneggiata. I due finiscono avvinghiati a letto e cominciano a fare l'amore con grande entusiasmo.
Ugo ora è sopra Irene, che tiene le gambe tese verso l'alto. Lui sta per eiaculare, lei gli stringe forte la schiena...in prenda alla foga copulatoria non si sono accorti che qualcuno ha aperto la porta con le chiavi


Fabrizio: Tesorooooo, sorpresina! Sono tornato!

Irene: Sì sì sì sì sì sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì

Fabrizio: Ehi amore, quanto entusiasmo, arrivo subito...

Ugo: Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

Fabrizio entra in camera un secondo dopo che Ugo ha abbondantemente versato il suo seme nel ventre di Irene, i due giacciono soddisfatti e spossati uno sull'altro

Fabrizio: Ma che cazz.......Bastardi! Figli di quella cagna impestata di vostra madre, vacca, sporca, lurida puttana! Puttana proprio come te, brutta troia, lo sapevo che scopavi ancora con il baffettino del cazzo qui, lo sapevo! Mi è sempre stato sul cazzo, l'ex fidanzato dei miei coglioni...adesso vi sistemo io!

Fabrizio corre in cucina e torna con un coltello dalla lunga e affilatissima lama

Ugo: No, Fabrizio, aspetta, calmati, non è come sembra...

Irene (ancora stordita dall'orgasmo): in effetti no, è molto meglio di quello che sembra...

Fabrizio: Zitta tu, brutta zoccola!

Ugo: Fabrizio, ragioniamo da adulti, possiamo superare questo momento...

Fabrizio: Certo che lo superiamo, vedrai che bel passo avanti facciamo adesso (impugna il telefono, sempre reggendo il coltello nell'altra mano, e compone un numero)

Porzia (al telefono): Pronto?

Fabrizio: Oh, ciao Porzia, sono Fabrizio

Porzia: Dimmi, hai bisogno di qualcosa?

Fabrizio: Sì Porzia, in effetti mi devi qualcosa...

Porzia: Cioè? A quanto mi risulta siete voi che dovere restituirmi la mia alzata per dolci. Ugo dovrebbe passare da casa vostra proprio per questo

Fabrizio: Oh, l'alzata...certo! Solo che a Ugo si è alzato pure qualcos'altro e quando qualche minuto fa son tornato l'ho trovato che stava...ecco...scopando Irene...quindi, seguendo l'antica ma sempre valida legge del taglione, dovresti venire qui subito, dare un'occhiata a questo bel quadretto e scopare con me!

Porzia: Ma sei scemo? Io dovrei venir lì e fare “su e giù” con te solo perché Ugo lo ha fatto con Irene?
Io stasera devo preparare la crostata di ricotta con i chicchi di cioccolato e l'arrosto di maiale con le patate da portare domani per il pranzo con i miei genitori, quindi dì a Ugo di rivestirsi e venire subito a casa con quella benedetta alzata!

Fabrizio: Porzia, ma sei scema tu? Ti ho appena detto che il tuo fidanzato sta scopando con un'altra e tu pensi all'arrosto e alla crostata?

Porzia: Senti Fabrizio, se Ugo fosse arrivato a casa con quell'idea in testa, avrebbe cominciato a tampinarmi impedendomi di cucinare....Non sopporto quando fa così, come quando cerca di portarmi a letto dopo che ho appena fatto la messa in piega. Dio santo, spendo 25 Euro dalla parrucchiera e lui vuol subito rovinare tutto il lavoro! Sembra che non gli interessi altro che di infilarmelo dentro! E sempre nei momenti meno opportuni, poi!
Quindi se anziché farmi perdere tempo si sfoga altrove, ben venga, l'importante è che non porti a casa malattie...Irene da questo punto di vista mi dà abbastanza garanzie...tu fai regolarmente le analisi del sangue, Fabrizio?

Fabrizio: Io, io, guarda....mi sembrate tutti deficienti, cazzo! Beh, se non posso scoparmi te, mi scoperò lui! La legge del taglione vuole la sua esecuzione!

Porzia: Che rottura 'sta legge del taglione! Che poi è primitiva e non riconosciuta da alcun trattato internazionale. Ho capito che la cosa va per le lunghe, dovrò prendere la macchina e venire io a prendermi la MIA alzata!

Fabrizio riaggancia il telefono e si rivolge a Irene

Fabrizio: Puttana, fa qualcosa di utile! Visto che mi devo inculare il tuo amico, che non è esattamente il mio tipo, succhiamelo un po'

Irene: No!!

Fabrizio (puntando il coltello ai testicoli di Ugo): Fallo o il tuo amico finisce al piccolo coro dell'Antoniano!

Irene, rassegnata, pratica una fellatio al fidanzato, che, quando è sufficientemente eccitato prende Ugo puntandogli il coltello alla gola e lo sodomizza

Ugo si rialza faticosamente in piedi, quando qualcuno suona il campanello. Fabrizio si riallaccia i pantaloni e va aprire con un sorriso cattivo e soddifatto

Porzia: Ciao Fabrizio, allora la legge del taglione?

Fabrizio: La sentenza è stata eseguita...

Porzia: Bene, ora dammi la mia alzata così posso andarmene

Fabrizio consegna il piatto a Porzia, Ugo compare dalla stanza con lo sguardo affranto, la camicia aperta e la cintura slacciata

Porzia (rivolta a Ugo): Alla buon'ora! Ben ti sta, spero tu abbia capito che non è 'sta gran cosa prendersi dentro quel cetriolo! Dai, andiamo che è tardissimo e devo ancora preparare la crostata e cucinare le patate al forno!

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07/05/2012 23:35

1° storia
Protagonisti: Antonio, Natalia.
Ambientazione: Ufficio
Trama: Antonio, giovane ingegnere tenta di broccolare Natalia (dirigente di un’azienda), dopo vari tentativi riuscirà a strapparle un appuntamento al ristorante “La mela d’oro”


1° giorno : "Signora Natalia, posso prendere la sua gomma per cancellare?"
"E che devi cancellare, lo schermo? Non usiamo gomme per cancellare dall'86!"
"..."

2° giorno : "Antonio, mi hai fatto recapitare tu questo mazzo di rose rosse?"
( Antonio, imbarazzato ) : "No, anche se condivido il pensiero di chi l'ha fatto".
"Ma dai, lo so che sei stato tu, queste rose hanno lo stesso pessimo odore del tuo dopobarba!"
"..."

3° giorno : "Signora Natalia.... mi ha fatto recapitare lei questo cestino di... broccoli?"
"Certo, trovo s'intonino bene all'odore del tuo dopobarba!"
"..."

4° giorno : "Signora Natalia, so che noi non ci conosciamo ancora molto, ma...."
"Appunto!"
"...!"

5° giorno : "Signora Natalia, sa che lei mi... mi..."
"Do, re, mi, fa, sol"
"..."

6° giorno : Signora Natalia, lei mi... mi piace....
"Non si era mica capito sai??"
"..."

7° giorno : Signora Natalia............
"Siiiiiiiii??"
"............"

8° giorno : Signora Natalia, po.. po.. po.. potrei invitarla a mangiare un giorno?"
"Ti sembro un'affamata??"
"...!"

9° giorno : Signora Natalia, po.. potrei invitarla a mang.. cioè, in un locale una sera?"
"Beh, certo la sera è meglio del giorno!"
"...!"

10° giorno : Signora Natalia.. potrei invitarla al ristorante "la mela d'oro" domani sera?"
"E che cazzo è, un locale per vegetariani??"
"...! No... è... è... un locale romantico ispirato al... al film il tempo delle mele".
"Marò, deve essere una cagata pazzesca!"
"...!"
"Vabbè, ci vengo, tanto per vedere quante parole riesci a dire in un paio d'ore"
"...!"
"Ecco, appunto.."

Il giorno dopo Natalia trova un biglietto sulla scrivania.
"Mi scusi signora Natalia, sono Antonio, questa sera non posso venire all'appuntamento, ieri sera ho portato fuori il cane e ho incontrato ai giardini una ragazza deliziosa anche lei con il cane. E' muta e pendeva dalle mie labbra per i miei silenzi e balbettamenti, mi ha scritto su un foglietto : "potessi parlare io così!". Credo di essermi innamorato! Mi scuso ancora. Antonio".

".......!!!!!"


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2° storia
Protagonisti: Cristina, Sergio, dott. Fratoianni, ???
Ambientazione: Ufficio
Trama: Cristina è una giovane donna che lavora nell'azienda che ha creato insieme a 3 suoi ex colleghi. L'azienda è un'azienda emergente e in espansione grazie ad alcuni contratti con importanti società cinesi. Una mattina Cristina è in auto, al solito in ritardo, per andare in ufficio e la chiama Sergio, uno dei soci, per dirle cha la moglie sta per partorire e che dovrà sostituirlo nelle interview che si dovranno tenere in giornata. Cristina è titubante, non ha seguito i progetti né si è mai occupata dei colloqui. Sergio la tranquillizza perché si tratta di secondi colloqui a cui parteciperà il responsabile dell'area e lei dovrà fare solo presenza. Cristina arriva trafelata in ufficio e si dirige nella saletta dei colloqui, si siede e si immerge nella sua borsa alla ricerca degli occhiali, che non riesce a trovare. Intanto il Dott Fratoianni presenta il primo candidato. Cristina si ferma, sente pronunciare quel nome e rimane come paralizzata, comincia a ripetere dentro di sè "Fà che sia solo una omonimia, fà che sia solo una omonimia..." ma quella voce la riconoscerebbe tra mille........L’epilogo è a vostra libera scelta.


( voce fuori campo : se dopo sto po po di racconto vi aspettate che ve lo riscriva con i dialoghi ve lo sognate! ).


Fratoianni : "Cristina, che succede? Si è abbioccata? La vedo in trance".
Cristina : "Anch'io vedo un trans, cioè, volevo dire.. si, ero un po' in trance.."

Cristina ripensa a quella volta che il marito organizzò una serata a 4, con, oltre a loro due, la moglie di Sergio e quel bel trans.. Vladimiro Malgioglia La Foglia si chiamava, proprio il nome pronunciato da Fratoianni..
Oddio, proprio bello forse no, sembrava un po' un muratore travestito da donna, molto meglio ora, senza trucco e vestito da uomo, per presentarsi al meglio al colloquio.
Però, anche se un po' pacchiano, che bel cazzo aveva.. ( sospiro ).
Come detto, c'era anche la moglie di Sergio quella sera ( all'insaputa di Sergio ) e, poichè con il marito non riusciva ad avere figli, decise, complice anche qualche bicchierino di troppo, di unire l'utile al dilettevole e cercare di.. "farsi aiutare" dagli occasionali amici...
In effetti, non molto tempo dopo quella serata, si ritrovò incinta, mi sa che il trans aveva ben funzionato ( fu lei stessa, un po' brilla, a richiedere a Vladimiro di non trattenere l'orgasmo, ma di trattenersi dentro di lei in quel momento, e Vladimiro l'accontentò ).
Con lei non si spinse a tanto, pur non avendo usato profilattici nemmeno con lei, ma l'incontro di sesso le era piaciuto un sacco, e le rimase in mente a lungo.

Vladimiro : "Ho saputo dei vostri impianti criogenici appena acquistati, per cui propongo il mio progetto : una imponente banca del seme cinese, procurata mostrando ai miei operai del calzaturificio video di Sandra Milo e Ric e Gian, per avere un futuro esercito di cinesi da far lavorare a poco prezzo facendo estinguere questi obsoleti e costosi operai italiani! Ho anche una scorta di miei campioncini personali, forse alla signora Cristina potranno interessare!"

Cristina aveva appena trovato gli occhiali in borsa e li mollò immediatamente a terra quando sentì quest'ultima frase!

Cristina : "E... e perchè dovrebbero interessarmi?"

Vladimiro : "Ma che domande, ma per formare un piccolo esercito di marcantoni pari a me per la sfilata all'orgoglio day, no?"

Cristina : "Ah già, che stupida, come ho fatto a non pensarci.....?"


Cristina si risvegliò al pronto soccorso.. ne fu stupita, poi realizzò che l'esercito di lavoratori cinesi.. la sfilata di duplicati di Vladimiro all'orgoglio gay.. era stato solo un sogno, o meglio, un incubo. Forse Valdimiro stesso candidato era stato solo un sogno, ma di questo non era sicura..
No, in effetti.. no, non ricordava cosa Vladimiro avesse proposto, ma lui era stato là davvero, gli aveva pure stretto la mano e... nulla, forse aveva avuto un malore proprio in quel momento, ricorda che era molto emozionata, e anche eccitata, ricordando dettagli di quella sera, e pure spaventata, all'idea che egli fecesse trapelare agli altri l'accaduto, e forse per quello era svenuta.

Si ritrovò in tasca una busta.. era per lei, da parte di Vladimiro! Doveva avergliela infilata in tasca di soppiatto! La aprì e rimase a bocca aperta! In effetti pure nelle foto polaroid che la busta conteneva era a bocca aperta, però tappata dalla grossa trave di Vladimiro, per non parlare di quella in cui dava sfogo ad una Radchiana pratica!
C'era anche una dedica di Vladimiro, che diceva : "ne ho anche altre molto simili, spero accetterà la proposta di produrre profilattici per nostro conto per potenziare la nostra produzione con alcuni dei vostri macchinari, del resto sarebbe disdicevole veder divulgate queste immagini nelle quali proprio la titolare mostra di non praticare il sesso sicuro!"


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3° storia
Protagonisti: Ugo, Irene, Porzia, Fabrizio
Ambientazione: Casa di Irene
Trama: Ugo e Irene sono due ex fidanzati, adesso sono in coppia rispettivamente con Porzia e Fabrizio. Porzia inoltre è la migliore amica di Irene. Ugo va a trovare Irene per riprendersi un suo oggetto, ma il ricordo del passato è più forte e finisce a letto con Irene. Arriva Fabrizio, che si incazza come una tigre cui un elefante ha pestato la coda quando li trova in deshabillé. Per vendetta chiama Porzia ad assistere allo spettacolo e … (anche qui finale a scelta)


"Su, incazzati, e tu Porzia ( sei Porzia vero? ) fai la finta scandalizzata e poi... fai la Porza!"

Irene : "ma io sono Irene, lei è Porzia!"

"E tu non la sei?"

Irene : "in che senso, scusi?"

"In QUEL senso!"

Irene : "Ah, beh, certo, siamo qui apposta!"

"Ok, e allora porzate!"

Irene inizia a lappare Porzia ( ma forse era il contrario... ) poi inizia una doppia con Ugo e Fabrizio.

Fabrizio : "ma mi si toccano le palle con quelle di Ugo!"

"E chi se ne frega!!"

Fabrizio : "a me frega!"

Ugo : "e pure a me!"

Irene ( ma forse era Porzia ) : "ecco, meglio, toglietevi che mi brucia il culo! Prendete almeno un po' di vaselina!"

Porzia ( ma forse era Irene ) : "brava, passali a me allora che non vedo l'ora di farmi bruciare il culo!"

"Finalmente un po' d'iniziativa!"

Fabrizio : "dov'è la vaselina?"

Ugo : "ho solo un po' di burro in frigo"

Irene ( ma forse era Porzia ) : "e volete mettermi nel culo della roba ghiacciata??"

Ugo ( ammiccante ) : "vedrai che si scioglie subito lì"

Fabrizio : "se ci facessimo due spaghi?"

"due seghe vi fate tra poco!!"

Fabrizio : "scusi, vada per la vaselina"

Intanto Porzia e Irene assalgono Ugo.

Ugo : "Piano, sapete che mi hanno tolto l'appendicite da poco!"

Suona il telefono, Ugo mette in salvo l'appendicite e risponde.

"ciao Ugo, sono mammà, volevo sapere come va la cicatrice dell'appendicite"

Ugo : "ciao mamma, devi sapere che l'hai appena messa in salvo!"

Fabrizio : "ecco il burro!!!"

Mammà : "burro? chi c'è in casa? sembra la voce di quel cornuto di Fabrizio"

Fabrizio : "cornuto sarà suo figlio, che ho iniziato prima io a scoparmi la sua ex prima che lui mettesse gli occhi sulla mia!"

Mammà : "ah si? Che tu possa rimanere acciso!!"

Fabrizio si tocca i coglioni e risponde : "ah, è così? e sa che ci devo fare con il burro?"

Mammà : "du spaghi?"

Fabrizio : "no! mi ci stavo per inculare la morosa di Ugo!!"

Mammà : "aaaaaaargh, cosa sentono le mie orecchie innocenti, il demonio sei, chiamo Don Girolamo che te appiccica l'esorcismo!"

"BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA, NE HO PIENI I COGLIONI!!!!!!!! ME NE VADO, ARRANGIATEVI, QUESTA E' L'ULTIMA VOLTA CHE ACCETTO DI DIRIGERE UN CAZZO DI PORNO AMATORIALE, CON ATTORI AMATORIALI DEL CAZZO CON LE LORO CASE/LOCATION DEL CAZZO CON CAZZI DI PARENTI ED ESORCISTI A ROMPERE IL CAZZOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!"

SLAM!!!!!! ( la porta che sbatte ).


Ugo : "ma questo poi chi lo aveva chiamato?"

Fabrizio : "tu"

Ugo : "sicuro? a me sembrava tu e Irene"

Irene : "io no di certo, figurarsi!"

Porzia : "ma allora con sto burro? non se ne fa più nulla?"

Mammà : "ma in quanti siete lì? che state affà??"

Don Girolamo : "eccomi per l'esorcismo, 'ndo sta l'indemoniato che gli schiaffo sta corona di aglio su per il culo??"

Fabrizio : "quello se usa per li vampiri, a cogliò!"


( e potrebbe andare avanti all'infinito, ma possiamo anche tagliare qua, del resto pure il regista se n'è già andato.. )

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IperCafone Doc 2012
07/05/2012 23:42

1° storia
Protagonisti: Antonio, Natalia.
Ambientazione: Ufficio
Trama: Antonio, giovane ingegnere tenta di broccolare Natalia (dirigente di un’azienda), dopo vari tentativi riuscirà a strapparle un appuntamento al ristorante “La mela d’oro”


Lunedì mattina ore 9.00, Natalia è da poco arrivata in ufficio quando la segretaria le passa l’ennesima telefonata di Antonio.
N.- Buongiorno Antonio, mi dica…
A.- Buongiorno Natalia, mi ha riconosciuto dalla voce? Allora un po’ le sono entrato nel cuore.
N.- Come no, infatti la segretaria la pago per limarsi le unghie e spettegolare con le colleghe.
A.- Lo sa che io, invece, potrei riconoscerla anche solo dal suo profumo…
N. – Devo ricordarmi di fare la doccia più spesso…
A. – Mi piace sentire la sua voce …
N. – Se vuole le mando un CD…
A. – Mi piacciono molto anche le sue mani… chissà cosa si prova a sentirsele addosso…
N.- Possono fare del bene e del male… perché sfidare la sorte?
A.- Passato bene il week end?
N. – Il fine settimana si, è il lunedì che è iniziato nel peggiore dei modi
A. – Perché? Qualche scocciatura di prima mattina?
N. - Io direi qualche scocciatore, ma lasciamo perdere, tanto è inutile.
A. – Stavo pensando, che lei è troppo stressata, troppi impegni di lavoro, mai uno svago…
N. – Ecco appunto, mi ha… sono stressata, ho mille impegni di lavoro… quindi? Veniamo al succo del discorso…
A. – Woww, mi piacciono le donne di carattere come lei, dritte alla meta…
“ Io saprei dove mandare dritto te” pensa Natalia, ma l’ingegnere ha un ruolo di rilievo in un’azienda che è un importante cliente e quindi bisogna fare buon viso a cattivo gioco.
A.- Senta, ho sulla scrivania la copia del contratto di fornitura che ci avete inviato, potremmo parlarne più approfonditamente, magari stasera a cena, hanno da poco aperto un ristorante molto carino , “La mela d’oro”…
Alcuni attimi di silenzio, Natalia sta valutando la situazione, il contratto è importantissimo per la sua azienda, come cavarsela in questa situazione? Ma si dai, una cena non è la fine del mondo, e poi firmato il contratto potrà finalmente mandare a quel paese l’ingegnere imbranato.
N.- D’accordo, conosco il locale, ci vediamo direttamente lì stasera alle 20.00.

2° storia
Protagonisti: Cristina, Sergio, dott. Fratoianni, ???
Ambientazione: Ufficio
Trama: Cristina è una giovane donna che lavora nell'azienda che ha creato insieme a 3 suoi ex colleghi. L'azienda è un'azienda emergente e in espansione grazie ad alcuni contratti con importanti società cinesi. Una mattina Cristina è in auto, al solito in ritardo, per andare in ufficio e la chiama Sergio, uno dei soci, per dirle cha la moglie sta per partorire e che dovrà sostituirlo nelle interview che si dovranno tenere in giornata. Cristina è titubante, non ha seguito i progetti né si è mai occupata dei colloqui. Sergio la tranquillizza perché si tratta di secondi colloqui a cui parteciperà il responsabile dell'area e lei dovrà fare solo presenza. Cristina arriva trafelata in ufficio e si dirige nella saletta dei colloqui, si siede e si immerge nella sua borsa alla ricerca degli occhiali, che non riesce a trovare. Intanto il Dott Fratoianni presenta il primo candidato. Cristina si ferma, sente pronunciare quel nome e rimane come paralizzata, comincia a ripetere dentro di sè "Fà che sia solo una omonimia, fà che sia solo una omonimia..." ma quella voce la riconoscerebbe tra mille........L’epilogo è a vostra libera scelta.

“Buongiorno a tutti” esclamò Cristina entrando in ufficio trafelata “ Speriamo sia che sia veramente una buona giornata, il Dott. Fratoianni è già arrivato? La moglie di Sergio ha le doglie, proprio oggi doveva nascere la creatura… e a chi tocca esaminare i candidati? Speriamo che Dio me la mandi buona… e magari anche bono, mica sarebbe male un collaboratore strafigo”
E sempre di corsa si dirige verso la saletta dei colloqui, lei è fatta così, un piccolo uragano.
“ Quando arriva il Dott. Fratoianni digli che lo aspetto in salettaaaaaa” urla alla segretaria .
Si siede dietro la scrivania e cerca di assumere una posa seriosa, un po’ di fumo negli occhi , anche se non sa niente dei progetti e non sa nemmeno che tipo di domande fare… gli occhiali ecco, quelli servono per mascherare l’imbarazzo… ma dove cavolo staranno… in questa borsa c’è di tutto e mai quello che serve…
E intanto sente i passi del Dott. Fratoianni.
“ Buongiorno Cristina, la segretaria mi ha spiegato il contrattempo, ma non si preoccupi , oggi i candidati devono solo fare un colloquio per dimostrare la loro capacità di integrazione con gli eventuali colleghi. Faccio entrare il primo candidato, Stefano Momi .”
“ Come… che… come ha detto che si chiama?” farfuglia Cristina e intanto inizia a pregare in silenzio : ti prego no, fa che non sia lui, giuro che se non è lui faccio un fioretto, smetto di fumare, regalo le scarpe che mi sono appena comprata a mia sorella, inizio a fare una vita regolata, a letto presto la sera, niente alcool, divento vegetariana…
E invece ecco che entra nella saletta Stefano Momi “Buongiorno”
Oddio, è la sua voce,è proprio lui, il compagno di liceo più ambito da tutte le studentesse, uno di quei bonazzi da paura che ti guardavano sempre dall’alto del loro piedistallo, che se non eri bionda, con una quarta di reggiseno e la minigonna ascellare, ti facevano sentire una merda. La sua prima cotta, coronata da una infinita serie di figure di m….
Finalmente Cristina trova gli occhiali e appena li inforca…
Ommioddio, ma quanti anni sono passati? Dieci? Forse per lui anche 30. A fatica Cristina riesce a trattenere una sonora risata: il ciuffo di capelli ribelle che fine ha fatto? Più che una fronte alta mi sembra il deserto dei tartari… almeno gli occhi sono gli stessi, certo che con gli anni abbiamo preso anche una decina di chili in più…
“Cristina, ma sei tu? Ti ricordi di me? Sono Stefano, al liceo …”
“Stefano… Stefano… ah si, adesso mi ricordo!!! Certo, ne son passati di anni!”
“ Sei sempre la stessa, Cristina, per te gli anni non sembrano essere passati”
“ Ma dai… ma anche tu… Ti trovo bene, dimmi come mai ti sei presentato per questo lavoro?”
“ Beh, non è andato tutto come pensavo, sai finita l’università mi sono sposato con Cecilia, quella con cui uscivo al liceo, bionda, quarta di reggiseno, sempre in minigonna… Avevo messo su una piccola azienda di import- export, poi una sera rientrando da un viaggio di lavoro all’estero l’ho trovata a letto con il mio contabile… abbiamo divorziato, ma nel frattempo i due mi avevano messo sul lastrico. Così adesso ho bisogno di lavorare”
“ Capisco, vedrò quello che posso fare, certo l’ultima parola spetta al Dott. Fratoianni e al mio socio Sergio, ma se posso dare una mano ad un vecchio compagno di scuola… in ricordo dei vecchi tempi”
“ Grazie Cristina, allora posso andare?”
“ Certo, ti faremo sapere”
E appena si chiude la porta Cristina può sfogare la propria ilarità, anzi deve proprio raccontarlo a qualcuno, prende il cellulare e compone il numero del suo socio.
“ Sergio, la puerpera?... Bene, procede tutto bene. Appena torni in azienda ti devi raccontare… non immagineresti mai chi si è presentato al colloquio … Il mio principe azzurro… Si, proprio lui, Stefano… ma non ci crederai… si è trasformato in un piccolo rospo”

3° storia
Protagonisti: Ugo, Irene, Porzia, Fabrizio
Ambientazione: Casa di Irene
Trama: Ugo e Irene sono due ex fidanzati, adesso sono in coppia rispettivamente con Porzia e Fabrizio. Porzia inoltre è la migliore amica di Irene. Ugo va a trovare Irene per riprendersi un suo oggetto, ma il ricordo del passato è più forte e finisce a letto con Irene. Arriva Fabrizio, che si incazza come una tigre cui un elefante ha pestato la coda quando li trova in deshabillé. Per vendetta chiama Porzia ad assistere allo spettacolo e … (anche qui finale a scelta)

Dlin dlon
Irene – Ciao Ugo, come mai da queste parti? E Irene?
Ugo – Irene non c’è. Ieri sera eravamo a cena quando abbiamo iniziato a parlare di musica, di cantautori, di Vasco e mi è venuto in mente che tu dovresti avere ancora il cd che mi ero fatto autografare…
I – Si mi ricordo, dovrei averlo di là in salotto… entra.
Seduti sul divano, Irene ed Ugo vengono assaliti dai ricordi.
U – Certo che ne abbiamo fatte di caxxate insieme…
I – Eh si, siamo due caxxari per fortuna poi abbiamo incontrato Fabrizio e Porzia che ci hanno riportato sulla retta via.
U- Ma tu, hai mai la nostalgia delle nostre pazzie?
I – Qualche volta mi manca l’adrenalina di certe avventure, come quella volta …
U - … che abbiamo fatto sesso sulla spiaggia mentre passava la processione di Ferragosto…
I – Ci eravamo fatti anche un paio di canne…
U – Ma tu lo fai ancora?
I – Cosa? Sesso? Certo!!!
U – Ma no, fumare un po’ di erba… Porzia su questo non ha mai voluto transigere… magari su altro si…
I – Fabrizio dice che non ne ha bisogno, ci abbiamo provato una volta…dice che gli è venuto sonno… anzi dovrebbe esserne rimasta un poco in qualche cassetto…
U – Dai, facciamoci una fumatina, in ricordo dei tempi passati…
I – Secondo me è l’ennesima caxxata…
U – Ma dai, che vuoi che succeda…
Così si mettono alla ricerca della famosa erba rimasta. La rollano e fra un tiro e l’altro è tutto un riaffiorare di ricordi e sensazioni che li porta inevitabilmente a fare sesso.
Ma proprio sul più bello … si apre il portone ed ecco Fabrizio.
F – Ma che cazzo state facendo?!!
Irene , cercando di coprirsi alla meglio – Aspetta, Fabrizio, adesso ti spiego- ma l’aver fumato non aiuta ad avere le idee chiare.
Ugo, che intanto è riuscito a recuperare i boxer , cerca di guadagnare la porta e svicolare via.
Fermi! – urla Fabrizio – adesso chiamo Porzia – deve vedere cosa combinano la sua migliore amica e il suo fidanzato.
I – Fabrizio, aspetta, non mi sembra il caso…
Ma intanto Fabrizio ha già composto il numero di Porzia che per caso si trovava a passare sotto casa di Irene e quindi sta salendo per le scale.
I – Scusa Fabrizio, ma tu come fai ad avere il numero della mia migliore amica?
F – Me lo avrai dato tu.
I – No, non te l’ho mai dato!
F – L’avrai chiamata dal mio cellulare e poi per abitudine io ho salvato il numero…
I – Non credo proprio, il tuo telefonino non si può toccare mai…
Suonano alla porta : è Porzia trafelata
P- Cosa è successo?
I – Porzia, da quanto tempo Fabrizio ha il tuo numero?
F – Non cambiare discorso Irene, confessa alla tua amica del cuore che ti stavi scopando...
P- Irene, che ne so, ce lo saremo scambiati … ma chi ti stavi scopando?
U – Fermi… ma tu Porzia, oggi non dovevi essere ad una riunione di lavoro fino a tardi
I – Ora che ci penso, anche tu Fabrizio, mi hai detto che dovevi accompagnare tua madre fuori città!!
U – Mi sa che qui, fra tutti non ci siamo scambiati solo il numero di telefono.
Morale della favola: Rivangare il passato fa fare delle caxxate, ma lasciarsi prendere dall’ira fa fare passi falsi.


( se ho fatto qualche errore di ortografia... perdonatemi, ho scritto di getto)
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Utente Power



Smart Ass Queen
IperEuropei 2012
C.Pron.Mondiali 2010
08/05/2012 12:38

1° storia
Protagonisti: Antonio, Natalia.
Ambientazione: Ufficio
Trama: Antonio, giovane ingegnere tenta di broccolare Natalia (dirigente di un’azienda), dopo vari tentativi riuscirà a strapparle un appuntamento al ristorante “La mela d’oro” .


A: La Signorina Estrada?
N: Prego?
A: Umorismo da ingegnere. Piacere Kunt...ops Antonio.
N: Natalia, cosa posso fare per lei?
A: Darmi del tu! Volevo complimentarmi per le sue grosse doti manageriali.
N: Si chiamano tette.
A: Cosa?
N: Le doti manageriali che sta fissando.
A: Ah no mi scusi è solo che ha un bellissimo sorriso e fissavo quello, ma per via della mia altezza magari ho dato l'impressione sbagliata.
N: Quella di essere strabico?
A: Lei è proprio simpatica, lo sa?
N: Devo tradurre anche questa?
A: mmm no no. Solo che mi sarebbe piaciuto chiacchierare un po' con lei, magari davanti ad un caffè.
N: Pure tirchio?
A: Eh no sa ma non volevo sembrare sfacciato.
N: No ma va. In effetti il suo modo di fissarmi era assolutamente discreto!
A: Ha ragione, e se le offrissi una cena, magari alla Mela d'oro?
N: Ecco ora iniziamo a ragionare. Io adoro le cene, e pensa caro Albanese che a quelle sfoggio un sorriso ancora più bello di quello che ho ora!


2° storia
Protagonisti: Cristina, Sergio, dott. Fratoianni, ???
Ambientazione: Ufficio
Trama: Cristina è una giovane donna che lavora nell'azienda che ha creato insieme a 3 suoi ex colleghi. L'azienda è un'azienda emergente e in espansione grazie ad alcuni contratti con importanti società cinesi. Una mattina Cristina è in auto, al solito in ritardo, per andare in ufficio e la chiama Sergio, uno dei soci, per dirle cha la moglie sta per partorire e che dovrà sostituirlo nelle interview che si dovranno tenere in giornata. Cristina è titubante, non ha seguito i progetti né si è mai occupata dei colloqui. Sergio la tranquillizza perché si tratta di secondi colloqui a cui parteciperà il responsabile dell'area e lei dovrà fare solo presenza. Cristina arriva trafelata in ufficio e si dirige nella saletta dei colloqui, si siede e si immerge nella sua borsa alla ricerca degli occhiali, che non riesce a trovare. Intanto il Dott Fratoianni presenta il primo candidato. Cristina si ferma, sente pronunciare quel nome e rimane come paralizzata, comincia a ripetere dentro di sè "Fà che sia solo una omonimia, fà che sia solo una omonimia..." ma quella voce la riconoscerebbe tra mille........L’epilogo è a vostra libera scelta.



D.F.: La Sig.ra Mangiagalli.
M: Buongiorno, molto piacere.
C: Salve, il piacere è mio.
M: Ma non ci conosciamo per caso?
C: No, mi pare proprio di no.
D.F.: Scusatemi devo assentarmi qualche minuto.
C: No!
D.F.: No?
C: è cioè, non sarebbe il caso di finire il colloquio e poi assentarsi qualche minuto, per rispetto alla candidata.
M: Ma lei è sicura che non ci siamo già visti?
C: Le ho già detto di no. Dott. Frantoianni procediamo.
D.F. Come vuole...Allora Sig.ra Mangiagalli, lei è qui per il posto di assistente.
M: Guardi mi scusi ma io sono certa di averla già vista.
C: Ma si, può darsi che ci siamo incrociate qua e là. Senta continuiamo il colloquio. Qui si sta divagando.
M: Si si ha ragione è che, sa non è tanto il viso, ma io la sua voce la ricordo proprio. Sa io sono una di quelle che ha memoria, ma non visiva....come si dice...
D.F.: Uditiva!
C: Si ma adesso non ci si metta pure lei!!!
D.F.: mi scusi!
M: ecco ora che sta alzando il tono della voce mi sembra di riconoscerla ancora meglio! Mannaggia a me e alla mia poca memoria per i nomi!!!
C: Senta ora basta! Qui non siamo a sistemarci i colpi di sole! È una cosa seria e se lei non è interessata...
D.F.: Signorina Moretti, non si agiti così, non urli!
C: Non urli!!! Io non sto urlando!!! Se stessi urlando farei così: Ahhhhhhhhhhhh!!!!
M: Moretti??? Questo urlo!!! Ma si, lei è quella del 5B!!!! Cristina Moretti! Signorina, la prego, gliel'ho detto già tante volte al telefono, io capisco che lei e il suo fidanzato siete giovani, che vi piace sperimentare, ma almeno la mattina appena svegli! Un po' di tregua! Poi lo vede che arriva sempre in ritardo in ufficio e diventa nervosa!
D.F.: Direi di concludere qui. Signora Mangiagalli...le faremo sapere.


3° storia
Protagonisti: Ugo, Irene, Porzia, Fabrizio
Ambientazione: Casa di Irene
Trama: Ugo e Irene sono due ex fidanzati, adesso sono in coppia rispettivamente con Porzia e Fabrizio. Porzia inoltre è la migliore amica di Irene. Ugo va a trovare Irene per riprendersi un suo oggetto, ma il ricordo del passato è più forte e finisce a letto con Irene. Arriva Fabrizio, che si incazza come una tigre cui un elefante ha pestato la coda quando li trova in deshabillé. Per vendetta chiama Porzia ad assistere allo spettacolo e … (anche qui finale a scelta)


Irene e Ugo sono in bagno, i vestiti a terra sporchi di vino, due bicchieri rotti nel lavandino...


I: Non è come pensi amore!
U: No infatti!!! Se siamo qui, nudi un motivo c'è!
F: Un motivo certo che c'è! Ci stavate dando dentro come ricci!
P: (Singhiozza in un pianto disperato)
I: Macchè ricci e ricci! Lascia che ti spieghi!
F: Spiegare! Cosa vuoi spiegare! Guarda la povera Porzia come è ridotta!
P: (tenta di parlare...ma con scarsi risultati) Si...io...io. i...o....
U: Porzia, coniglietta, ascoltami, sai che ti amo, sai che non ti farei mai una cosa simile...
F: No infatti si vede! Siete qui nudi in bagno! Volevate provare la lavatrice????
I: Lavatrice? Amore, si la lavatrice! Ecco si noi volevamo fare la lavatrice!
U: Lavatrice? (guardando Irene con faccia stupita)
Irene fulmina Ugo con uno sguardo e lui si zittisce.
I: Si lavatrice! Cioè io stavo per fare la lavatrice, Ugo non è capace, e poi la lavatrice è mia!
U: Io non sono capace! Figurati se sono capace!
P: No, infatti non sai fare niente! Solo andare a letto con la mia migliore amica!!!
U: Coniglietta io non sono andato a letto con nessuno! Stavamo facendo la lavatrice! Irene mi spiegava come farla proprio per poterti dare una mano in casa!
F: NUDIIII????
I: Senti Frabrizio adesso basta! Non ti fidi delle mie parole??? Non ti fidi di me che lavo, cucino, stiro per te???? Lascia almeno che ti spieghi no????
U: si lascia che ti spieghi...
P: tu taci!
I: Si taci!
P: tu non parlare così al mio uomo!
I: Senti Porzia, prima di essere il tuo uomo, era il mio uomo, quindi io gli parlo come mi pare!
P: Vedi! Non hai mai accettato la nostra storia! E ci vai a letto per vendetta!
I: Vendetta??? Che vendetta!!! Ma se l'ho pregato di prenderti per pietà, che almeno ti divertivi un po'! Speravo che con un uomo ti svegliassi un po'! Invece di stare a lagnarti depressa tutti i giorni!
P: Come ti permetti!
F: Sentite smettetela tutte e due! Se volete spiegare vi ascolto, altrimenti per me è chiusa qui!
I: Macchè chiusa! Amore vedi! Ugo è passato a riprendere quella cavolo di bottiglia di rosso degli anni 20! Ma è talmente maldestro che ha rotto il collo e allora sai abbiamo pensato di berne un sorso, ma poi i bicchieri ci sono caduti di mano da quanto era cattivo e ci siamo sporcati completamente!
Sai che fatica fa il vino a togliersi dai vestiti????
P: Bè in effetti...
F: No io invece non lo so!
I: Certo che non lo sai! Facessi qualcosa in casa!!! Stai sempre davanti alla tv! Calcio, macchine, moto! Nemmeno la spazzatura! Figurati se smacchi una camicia! E quante volte ti ho detto di usare il sottobicchiere sulle tovaglie pulite...

Porzia nel frattempo si avvicina a Ugo e lo abbraccia sussurandogli: Amore scusa se ho pensato male, con una così isterica di certo non potevi tradirmi...e piano piano escono di scena.

...e invece tu niente! Metto la tovaglia pulita e prima ancora di sedersi a tavola ci sono gocce ovunque!
F: Tesoro calmati...
I: Calmarmi????? Io sono calma! Sono calma quando ti svuoto la borsa del calcetto, quando lavo le divise dei tuoi amici, quando cucino, quando stiro le tua camicie con i tuoi collettini e polsini perfetti che altrimenti non le indossi! Stiro pure i calzini, perchè la tua mamma lo faceva!
F: Amore non esagerare adesso...su...non è successo niente...
I: Esagerare????? Io non esagero mai! Se non ci fossi io qui sarebbe tutto un casino e mi vuoi rimproverare perchè cercavo di ripulire casa perchè tu la trovassi in ordine al tuo ritorno?
F: Amore scusami...sono un idiota, dai fatti bella che ti porto fuori a cena per farmi perdonare!

Verso sera, uno scambio di sms:

I: Brutto idiota, la prossima volta quando ti dico di lasciare la chiave infilata nella serratura che è più sicuro così, non significa: vai tranquillo prendo la pillola!

U: Scusa sono un coglione, ma ti è piaciuto vero?
[Modificato da +cecily+ 08/05/2012 12:41]

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La Pecorina
08/05/2012 15:56

1° storia
Protagonisti: Antonio, Natalia.
Ambientazione: Ufficio
Trama: Antonio, giovane ingegnere tenta di broccolare Natalia (dirigente di un’azienda), dopo vari tentativi riuscirà a strapparle un appuntamento al ristorante “La mela d’oro”

Antonio: Natalia..non so come dirtelo, ma vorrei invitarti a cena..
Natalia: Uh?
Antonio: Sì..a cena. So che ti piace molto il ristorante "La pera di platino"...
Natalia: Sì ..mi piace.
Antonio: Volevo prenotare, ma non ho trovato posto..così avrei pensato di portarti alla " Mela D'Oro"
Natalia: Ok..accetto! Sempre meglio dell'astinenza...

2° storia
Protagonisti: Cristina, Sergio, dott. Fratoianni, ???
Ambientazione: Ufficio
Trama: Cristina è una giovane donna che lavora nell'azienda che ha creato insieme a 3 suoi ex colleghi. L'azienda è un'azienda emergente e in espansione grazie ad alcuni contratti con importanti società cinesi. Una mattina Cristina è in auto, al solito in ritardo, per andare in ufficio e la chiama Sergio, uno dei soci, per dirle cha la moglie sta per partorire e che dovrà sostituirlo nelle interview che si dovranno tenere in giornata. Cristina è titubante, non ha seguito i progetti né si è mai occupata dei colloqui. Sergio la tranquillizza perché si tratta di secondi colloqui a cui parteciperà il responsabile dell'area e lei dovrà fare solo presenza. Cristina arriva trafelata in ufficio e si dirige nella saletta dei colloqui, si siede e si immerge nella sua borsa alla ricerca degli occhiali, che non riesce a trovare. Intanto il Dott Fratoianni presenta il primo candidato. Cristina si ferma, sente pronunciare quel nome e rimane come paralizzata, comincia a ripetere dentro di sè "Fà che sia solo una omonimia, fà che sia solo una omonimia..." ma quella voce la riconoscerebbe tra mille........L’epilogo è a vostra libera scelta.

Dott. Fratoianni: Cristina su..non dormire ho detto che questo è il signor Gaetano Scannapiecoro..pe caso lo conosci?
Cristina (visibilmente alterata): Sì!
Gaetano Scannapiecoro (visibilmente impaurito): No..signorina non credo ci siamo mai conosciuti..
Cristina (sempre più alterata): Ah no? Ma come! Maledetto verme... mi hai lasciata sull'altare!
Gaetano Scannapiecoro: Beh? Avevo un piccolo impegno...
Cristina ( urlando): Sì, come no..durato 6 anni!
(Nel frattempo Cristina si sfila una scarpa e la lancia a Scannapiecoro che cade a terra colpito in pieno viso)
Gaetano (con un filo di voce): Cri..po-potevi dirmi ch-che non usi pi-più i-il Divor Odor argh
Dott. Fratoianni: Nooo..è morto ..siamo rovinati!
(Irrompe sulla scena Sergio)
Sergio: Il bimbo è nato! è nato! Però è tutto nero..i medici dicono che è sano, ma io non ci credo..sarà una cosa grave? Voi che ne pensate?

3° storia
Protagonisti: Ugo, Irene, Porzia, Fabrizio
Ambientazione: Casa di Irene
Trama: Ugo e Irene sono due ex fidanzati, adesso sono in coppia rispettivamente con Porzia e Fabrizio. Porzia inoltre è la migliore amica di Irene. Ugo va a trovare Irene per riprendersi un suo oggetto, ma il ricordo del passato è più forte e finisce a letto con Irene. Arriva Fabrizio, che si incazza come una tigre cui un elefante ha pestato la coda quando li trova in deshabillé. Per vendetta chiama Porzia ad assistere allo spettacolo e … (anche qui finale a scelta) [SM=x44453]

Ugo: Fabrizio, Porzia...non è quello che pensate!
Irene (In tono sarcastico): Già..infatti.
Fabrizio: Certo che non è così Ughino mio...ti ho sequestrato tutte le pilloline blu...Lo sai tesoro che puoi usarle solo con me!
(Ugo, irene e Fabrizio se ne vanno allegramente.Resta in scena solo Porzia con l'espressione da stoccafisso)

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Ka cimm a fe?




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Brave Ass
08/05/2012 17:33

1

A: dott.ssa Kiddo, buongiorno
N: buongiorno Gunn
A: la stavo giusto cercando perchè volevo sapere la sua opinione in merito al nuovo prototipo del dr Hanzo
N: ho già esposto tutto nella relazione presentata ieri
A: trovo poco precisa l'alternativa che dà sui materiali
N: ….
A: a tal proposito le volevo chiedere se volesse fermarsi dopo l'orario di lavoro per discuterne. Magari per cena, conosco un ristorantino discreto nel quale è possibile discutere senza essere disturbati dal chiasso dei locali
(La d.ssa intanto, nervosa, si accende una red apple)
N: ffffuuuuu credo di doverla deludere dottore, dopo il lavoro di solito vado al two pines per una sauna ed un bagno turco per rilassarmi. Devo purtroppo declinare l'invito
A: ah bene sono socio, mia cugina Sophie fa la massaggiatrice
N: che ne pensa di portare sua cugina a cena? (intanto si accende un'altra red apple)
A: mmmm ci siamo già visti stamattina dalla zia, poi se ci vediamo troppo magari si stufa
N: dice? Ma si figuri lei è così simpatico
A: ah grazie, perchè muove l'occhio?
N: no niente è un tic che mi prende ogni tanto, quando sono particolarmente a mio agio
A: sa, da piccolo anch'io avevo un tic quando ero nervoso, cominciavo a muovere le dita dei piedi, ma mica tutti insieme, uno per volta finchè
N: si si è abbastanza chiaro, la ringrazio
A: ah bene di solito quando racconto questa storiella ho l'impressione che non venga apprezzata
N: ma va cosa dice? È simpaticissima (terza sigaretta)
A: quindi per stasera?
N: (stremata) senta conosco un ottimo ristorante dove fanno dell'ottimo riso con teste di pesce, si chiama “La mela d'oro” lo conosce?
A: ah si conosco la proprietari O-ren, è cinese mi pare opp
N: si quello, ci vediamo lì per le 21,30
A: ah ottimo, a stasera allora
N: fidati




2

DF: ecco il candidato nr4, Vincenzo Vega
VV: buongiorno
DF: buongiorno
C: buongiorno
VV: buongiorno
DF: buongiorno
C: immagino che tra un po' sarà il caso di dire buonasera
VV: buonasera
DF: buonasera
C: si appunto. (rivolta al df) cominciamo?
DF: si si giusto. Allora Vega, lei sa già di che mansione si dovrà occupare nel caso venga assunto
VV: speriamo
C: cominciamo bene in effetti
DF: noi invece siamo interessati più al lato umano. Mi dica, cosa le piace fare nel tempo libero
VV: mangio hamburger, riscuoto crediti, mi piace guidare e col mio amico Giulio abbiamo messo su un piccolo centro di massaggi ai piedi
C: e siete bravi?
VV: oh si i migliori direi (tira fuori un pacchetto di red apple), fumate?
C: (sbatte la mano sul tavolo) qui non si fuma!
VV: va bene, ma credo che un per favore sarebbe l'ideale
C: senti ho poco tempo, quindi penso veloce e parlo veloce. Adesso, metti via il pacchetto, PER FAVORE
VV: va bene, va bene, quante storie. MA noi ci conosciamo?
C: no
VV: sicura?
C: si
VV: mmmm io dico di si invece
C: va beh continuiamo?
VV: ah ecco dove ci siamo conosciuti. In quel locale per scambisti. Si si tu eri con tuo marito, Marcello mi pare, e mi hai chiesto di massaggiarti i piedi mentre...si mentre...va beh ci siamo capiti...
DF: davvero d.ssa Vallace?
C: ma si figuri DF, questo pazzo mi ha scambiata per qualcun altro
VV: no no me lo ricordo, eri proprio tu, e ti sei arrabbiata perchè mentre massaggiavo fumavo, tu no invece...ihihihih
C: dottore, credo che il colloquio possa finire qui
VV: ma si, c'era anche una vostra amica infermiera, che stava con voi, mentre il marito guardava e beveva caffè...sisi sei proprio tu...sisi senza dubbio
C: basta!!! Se ne vada...non la voglio vedere mai più
VV: mai più solo qui o altrove va bene?
C: SE NE VADA!!!
VV: va bene, arrivederci. DF mi faccia sapere se mi assumete
DF: si si non si preoccupi
VV: buonasera
C: (mentre ritira la sua roba) cose da pazzi!
DF: davvero da non credere. Ah dottoressa che si fa questa sera?
C: …..



3

F: pronto Porzia, vieni qui da me...si adesso...è urgente...dai ti aspetto
(Fabrizio si siede su una poltrona)
I: se ti dico che non è come sembra sono credibile?
U: (sottovoce) prova a dirgli che ti stavi allenando per fargli uno striptease come ti ha consigliato la tua amica Giulia della radio
I: amore, Giulia mi ha consigliato di farti uno spogliarello e volevo un parere maschile perchè volevo essere perfetta per te
F: ci risiamo
I: cosa?
(suonano alla porta, F va ad aprire e torna in camera con P)
P. ommiodddio, ma che sta succedendo qui?
U: I mi stava facendo uno spogliarello per F come le ha consigliato Giulia, quella della radio
P: si è la prima cosa a cui ho pensato in effetti
I: scusa amo, ma che vuol dire ci risiamo?
F: ci risiamo, ogni volta che mi distraggo te la fai con qualcuno. Eh ma adesso basta
P: potrei dire la stessa cosa di te idiota
U: ma quando mai scusa?
P: ah ti sei dimenticato quando ti ho beccato con una in macchina a slinguazzare per ben 6 minuti mentre fuori pioveva?
U: ah non me lo ricordavo
F: e tu invece? Quando sei andata nella casa al lago della tua amica, giurando che eravate solo ragazze e invece quando sono venuto a prenderti eri seduta in braccio a quel tipo che fa la controfigura? No basta non ce la faccio più
I: ma si ero solo seduta in braccio a lui, mica abbiamo fatto niente
F: no immagino, infatti era senza pantaloni per abbronzare meglio le gambe
U: ah e se non sbaglio tu invece ti sei messa a ballare per un tipo in un locale leccandogli la faccia mentre io ero fuori a parcheggiare la macchina
P: ah questo però te lo ricordi
U: certo, mica sono scemo
I: ah si vero vero, anche tu non sei mica un santo. Ti ricordo quando volevi vendere la macchina che sono venute 4 tipe e tu sei rimasto solo con una di loro mentre le altre tre la provavano. E vi siete chiusi in garage. Te l'hanno portata ammaccata e tu non hai detto niente...ho sempre saputo il perchè!
F: si si va beh solito discorso, io ho fatto questo perchè tu hai fatto quello
I: si tanto alla fine è sempre colpa mia
F: si tanto alla fine sono io a letto nudo con U
P: va beh ho capito qui non ne usciamo più, basta, me ne vado
F: vengo con te
I: e io con chi vado?
U: ti accompagno io
I: stai zitto cretino
F: Ti accompagna lui
I: ma io voglio tornare con te
F: si ci penso magari
U: quanto?
P: secondo me ti ci impegni a non capire una minkia
F: va beh P andiamo e lasciamo soli i piccioncini. Adios
P: ascolta I, questo deficiente non sa quello che fa, è un povero idiota in effetti. Presto però si accorgerà di quello che ha perso per tornare da te, tornare nella media, ma tu mia cara hai ancora molte miglia da percorrere prima di arrivare a me, mi hai sentita I? Miglia da percorrere...







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