MCE - Mostra Convegno Expocomfort, manifestazione dedicata all’impiantistica civile e industriale,
alla climatizzazione e alle energie rinnovabili, in programma a Milano tra il 15 e il 18 marzo, tra le novità
di quest'anno prevede un focus sugli Edifici a energia quasi zero, gli NZEB.
In attesa della fiera, MCE Lab – l’osservatorio sul vivere sostenibile promosso da MCE,
ha raccolto alcuni dei più importanti immobili NZEB del mondo, che producono quasi tutta
l’energia di cui hanno bisogno, garantendo allo stesso tempo un alto comfort abitativo.
Ci sono ormai molti esempi di edifici totalmente sostenibili che garantiscono benefici sia a
livello economico che ambientale, grazie alla riduzione dell’impatto prodotto dai nostri consumi.
Basti pensare che secondo un rapporto dell’Università inglese East Anglia, se lo standard
degli edifici a consumo quasi zero fosse imposto a tutte le nuove abitazioni e ai restauri,
l’Europa potrebbe puntare ad una riduzione dei consumi energetici del 40% al 2050.
Da un punto di vista normativo ricordiamo che l'Europa con la direttiva 2010/31/UE sull’efficienza energetica,
stabilisce che entro il 31 dicembre 2020, tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione siano a energia quasi zero,
e quelli privati dal 2021. L'Italia ha inoltre appena approvato il nuovo Conto Termico, che prevede incentivi fino al 65%
per la trasformazione di edifici della Pubblica Amministrazione in NZEB.
MCE Lab in particolare ha selezionato 11 NZEB nel mondo, edifici che si caratterizzano perché sono isolanti,
dotati di infissi ad alte prestazioni, impianti ad alto rendimento insieme ad altri accorgimenti strutturali,
che coprono il fabbisogno di energia grazie alle fonti rinnovabili di generazione presenti all'interno dell'immobile.
Gli immobili proposti da MCE Lab
Casa solare passiva - Edmonton (Canada)
L’edificio di oltre 220 mq a energia zero, progettato dall’architetto Shafraaz Kaba che vi abita con la moglie,
si sviluppa su 3 piani ed è costruito sulle rive del North Saskatchewan River, si riscalda attraverso energia solare passiva
e non ha una caldaia. Le finestre a tre strati orientate a sud “catturano” il calore del sole
e il pavimento in cemento restituisce alla casa il calore del terreno.
Casa solare passiva - Edmonton (Canada)
BedZED - Londra (Inghilterra)
BedZED - Beddington Zero Energy Development – è un edificio situato a Hackbridg, a 2 miglia dalla cittadina di Sutton,
progettato dall’architetto Bill Dunster per essere un edificio completamente sostenibile.
È stato costruito fra il 2000 e il 2002 e comprende 82 abitazioni e 777 mq di pannelli solari.
BedZED - Londra (Inghilterra)
Greenstone Building - Yelloknife (Canada)
Sede di 16 agenzie federali governative il Greenstone Building, è un edificio a 4 piani con la facciata
ricoperta da celle fotovoltaiche – che generano il 5% dell’elettricità consumata dall’edificio - e un
giardino sul tetto che raccoglie l’acqua piovana per gli usi non potabili. La facciata in vetro lascia
filtrare i raggi del sole nell’atrio centrale riducendo la necessità di illuminazione elettrica e il ricorso
alla caldaia a propano in inverno.
Il raffrescamento è affidato ad un condizionatore a condensazione ad alta efficienza raffreddato ad aria.
Greenstone Building - Yelloknife (Canada)
Nonostante non sia un vero e proprio edificio a energia 0, rappresenta un caso virtuoso
di edifico commerciale eco-sostenibile e a basse emissioni: consuma infatti il 57% di energia
in meno rispetto ad edifici dalle stesse caratteristiche.
Heliotrope - Germania
Heliotrope progettata dall'architetto tedesco Rolf Disch è una casa a basso consumo,
grazie principalmente alla sua capacità di ruotare secondo l’orientamento del sole
e le condizioni atmosferiche, così da sfruttare al massimo il calore e la luce del sole.
Nei mesi caldi l’edificio espone invece al sole il suo retro, schermato e isolato.
Questa capacità riduce notevolmente l’esigenza di riscaldamento e raffrescamento della casa,
entrambi soddisfatti da una pompa di calore. L’acqua calda è invece prodotta da pannelli solari,
mentre i pannelli fotovoltaici sul tetto dell’edificio producano più energia di quanta serva alla casa.
Heliotrope - Germania
Mill Creek NET ZERO HOME - Edmonton (Canada)
Grazie ad accorgimenti semplici come l’esposizione a sud, finestre ad alta efficienza
e il pavimento in cemento che trattiene il calore, e all’istallazione di pannelli fotovoltaici e solari,
questa casa riesce a produrre più energia di quanta ne consumi.
Mill Creek NET ZERO HOME - Edmonton (Canada)
K19B – Milano
Curato dallo studio di architettura LPzR di Milano, questo edificio residenziale di nuova costruzione
situato a Milano nei pressi di Porta Venezia, è stato progettato per essere un edificio a energia quasi zero:
l’edificio ha soluzioni tecnologiche pensate per ridurre il consumo di energia non rinnovabile, un involucro
ben isolato e progettato per rendere l’edificio particolarmente efficiente e un impianto geotermico per la
produzione del riscaldamento e del raffrescamento.
K19B – Milano
ZCB - Kowloon BAY (HONG KONG)
Zero Carbon Building (ZCB) è il primo edificio ad energia zero di Hong Kong. Ricopre un’area di 14.700 mq
ed è stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti per innovazione e alte prestazioni ambientali.
Per riuscire a esser un edificio a energia zero, sfrutta diversi elementi: dalla progettazione della struttura
fatta per ridurre il consumo energetico, ai sistemi di produzione di energia attraverso
fonti rinnovabili, a tecnologie per l’efficienza energetica.
ZCB -
Kowloon BAY (HONG KONG)
Edmonton (CANADA)
La casa è stata costruita incorporando solare fotovoltaico, solare passivo, e diverse soluzioni
ad alta efficienza energetica per ridurre al minimo gli sprechi di energia.
Edmonton (CANADA)
Fiorita Passive house – Cesena
Questo edificio, in fase di costruzione (i lavori sono iniziati a giugno 2015), composto da 8 unità immobiliari,
è stato progettato secondo lo standard del Passivehouse Institute ed ha consumi prossimi allo zero.
E’ il risultato di un intervento di ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione a parità di volume.
A differenza dell’edificio originario che non aveva alcun tipo di isolamento termico, la nuova costruzione
ha un rivestimento parietale di tipo ventilato: un moto convettivo all’interno della parete produce un
raffrescamento naturale e limita la formazione di umidità. Schermi frangisole scorrevoli installati lungo
il perimetro esterno dell’edificio consentono di gestire in maniera funzionale la radiazione luminosa a
seconda della stagione e delle esigenze climatiche, sfruttandone o limitandone la capacità riscaldante.
Per la produzione di energia elettrica ed acqua calda sanitaria l’edificio sfrutta pannelli fotovoltaici,
pannelli solari e una pompa di calore.
Fiorita Passive house – Cesena
Nist Test House Washington (USA)
Questa casa, costruita dal National Institute of Standards and Technology Washington D.C.,
è una “test-house”, cioè una casa costruita per studiare le prestazioni energetiche effettive
di impianti, tecnologie e soluzioni per l’efficienza energetica. All’interno della casa “abita” una
famiglia virtuale di 4 persone: i ricercatori simulano infatti i consumi di una nucleo abitativo
composto da 2 genitori e 2 figli che si lavano, cucinano, accendono le luci e guardano la
televisione come una normale famiglia americana. Ad un anno dall’inizio dell’esperimento,
la casa ha prodotto un surplus di energia di 491 kilowattora.
Nist Test House Washington (USA)
Nuovo campus della Bocconi - Milano
Il nuovo campus della Bocconi, che dovrebbe essere terminato entro il 2019, è stato progettato
da uno studio giapponese come un vero e proprio polo multifunzionale per tutta la città. Oltre a
residenza per gli studenti e a centro sportivo con piscina aperto a tutti, il progetto prevede
anche la riqualificazione del parco di 17.500 metri quadri dentro al quale si troverà la costruzione,
vero e proprio polmone verde della città.
Il Campus sarà costruito con una particolare attenzione all’efficienza energetica: il progetto prevede
infatti l’installazione di pannelli fotovoltaici, sistemi di ventilazione ed illuminazione naturale,
l'integrazione di muri isolanti al 50% opachi e 50% trasparenti, e un sistema di riciclaggio dell'acquapiovana.