...un luogo in cui egli si sente libero ma che vuol trovare libero...
Ecco, vi propongo questa interessante disquisizione su questa annosa problematica dell'uomo medio e del suo rapporto con il cesso, in specie quello dell'ufficio. Essì perché in quanto non cesso di sua proprietà, per una serie di incredibili considerazioni...esso diventa un luogo di tremende libertà e disinibizioni che mai e poi mai uno proverebbe nel cesso pulito magari da sua moglie o che, più equamente, è di sua competenza.
Ecco cosa ho potuto notare nei cessi dell'ufficio.
a) il cesso deve essere libero... se viene trovato occupato... l'uomo medio (da ora uo.me., uome) si inalbera, sbatacchia la maniglia e va via mugugnando qualcosa che abbia molte zeta o sul fatto di cadere o dormire...
b) controllare se il bagno sia occupato è assolutamente disdicevole, in genere si impugna e si scuote la maniglia con forza.
c) controllare la
vacatio coessii prevede che l'uome bussi e subito scuota la maniglia... in un tempo che è circa un decimo di quel che ci vuole al cervello dell'occupante per rispondere "occopàààto".
d) una volta appropriatosi del cesso, l'uome ne è il signore assoluto. In quel piccolo spazio ha diritto di vita o di morte su tutto ciè che di organico ed inorganico vi sia. Perciò può manifestare la sua potenza con
- pipì a shotgun;
- pipì a spray, anche detta a fuoco di soppressione;
- sgommatona intratazzale;
- sgommatona extratazzale, anche detta "Blair's witch project";
- esposizione dell'estruso, anche detto "per me è sempre Pasqua" o "frogia mia frogia mia per piccina che tu sia";
- volantinaggio della carta igienica;
- onanismo autoreferenziale, anche detto "e questa me la paga la ditta!!! thèèè thèèèèèè!!!";
- altro che è giusto e pietoso tacere....
Che dire, secondo voi, come si colloca questo comportamento nella variegata avarianza umana?
E le donne che combinano inderposto? Sono anch'esse delle bucefale indiane?
[Modificato da RickRape 28/05/2012 14:28]