radcla, 19/06/2012 14.31:
ok, ammetto che sotto questo aspetto la proposta forse merita maggiori approfondimenti
ma si tratta, pur sempre, solo di un limitare i danni, ridurre o eliminare il danno economico. Resta inalterato il problema che porta a dover soddisfare il bisogno compulsivo.
Però anche volendo consentire le giocate poker live, non credo sia difficile per lo stato studiare una forma di introitare comunque gettito (che ripeto, io non ritengo che sia scandalosa). Mi viene in mente, come prima e immediata cosa (di certo possono esserci anche soluzioni diverse e forse anche migliori, per lo stato, per il contribuente e per il gestore di questi servizi), l'aggiunta di una tassa fissa alle quote di iscrizione.
E poi resta l'altro punto sul quale Adinolfi intende battersi: il sostegno alla Fornero
....sul sostegno alla fornero preferisco non pronunciarmi
...ma tanto
.. nel pd ha trovato spazio perfino calearo..figurarsi
il problema che porta a dover soddisfare il bisogno compulsivo...resta...cosi' come il problema di tutti quei vizi che possono risultare dannosi per l'uomo...ed e' ormai palese che non esiste ricetta per risolverlo dato che il proibizionismo notoriamente non ha effetti positivi in tal senso
(ricordo negli anni 80 videopoker che in 2 minuti potevano essere trasformati in innocui videogames
)
pero'..visto che ormai lo stato si e' arreso (molto facilmente visti gli incassi
) all'idea di una sterzata liberale in tal senso...diventa curioso (diciamo ipocrita) l'ostracismo delle istituzioni, motivato da considerazioni morali, verso una forma di gioco che:
1) per tanti motivi e' piu' "onesta" e al tempo stesso meno pesante economicamente per il giocatore rispetto a tante altre forme di gioco attualmente accettate senza problemi di ordine morale...
2) e' comunque disponibile legalmente online...e anche nella versione cash...dove ..ok..certo..e' sempre un gioco comunque anche di abilita'...ma ci si puo' far decisamente piu' male potendo arrivare a giocare cifre veramente elevate....