Spending review

Ultimo Aggiornamento: 15/08/2012 22:24
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05/07/2012 23:41

Ma frugando, rimestando e ravanando qualcosa di buono anche nella proposta Spending Review si può trovare, basta essere di bocca buona.

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Spending review: software libero e cloud per risparmi
30 giugno, 20:00

L'adozione del Software libero, acquisti centralizzati di un unico programma valido per tutte le realtà, database condivisi sul 'cloud' e anche i server sulla nuvola. Sono poche, semplici, ricette tecnologiche che potrebbero servire a ridurre il 'digital divide' della pubblica amministrazione e a risparmiare in tempi di spending review. E che potrebbero magari trovare spazio nell'Agenda Digitale del nostro Paese, dove qualcosa si sta muovendo. Agli ultimi esami di maturità, solo per fare un esempio recente, le tracce dei temi sono state inviate per via telematica con un risparmio di 240 mila euro, certificato dal ministro dell'Istruzione Francesco Profumo.

"L'adozione del Software libero da parte della pubblica amministrazione e il riuso, porterebbero grandi vantaggi e risparmi anche se non immediati. Ma se non si inizia non succede mai", spiega all'ANSA Flavia Marzano, docente di tecnologia per l'amministrazione digitale all'Università La Sapienza di Roma e presidente degli Stati Generali dell'Innovazione. "Si potrebbero ipotizzare acquisti centralizzati di un solo programma - aggiunge -. La carta d'identità, ad esempio, si fa nello stesso modo da Belluno a Catania, c'é davvero bisogno di decine di software diversi? Basta che il ministero dell'Interno ne compri uno e ne permetta l'uso a tutti Comuni, magari online, sul 'cloud'. E' questo è solo un esempio. Se le Regioni gestissero i server della pubblica amministrazione, magari sempre sulla nuvola - sottolinea Flavia Marzano - ci sarebbe un risparmio in hardware, software, manutenzione e si guadagnerebbe in sicurezza". Nello specifico, il software libero è un programma pubblicato con una licenza - quindi non si può usare in maniera indiscriminata - che però permette modifiche e redistribuzione. Mentre la 'cloud' o 'nuvola' è la possibilità - già sfruttata da privati e aziende - di poter archiviare dati sul web. All'estero, le realtà che stanno migrando progressivamente tutte le proprie infrastrutture tecnologiche su software open source, ci sono e sono più sostenibili.

Il comune di Monaco di Baviera, ad esempio, ha totalizzato un risparmio di 900 milioni annui anche grazie all'utilizzo di LibreOffice o OpenOffice (esempi di software libero per uffici) e il primo cittadino Christian Ude ha spiegato che bisogna "rimanere aderenti all'uso di standard aperti". Altro esempio virtuoso è quello dell'amministrazione della Extremadura, regione autonoma della Spagna, che ha scelto l'open source per il proprio sistema amministrativo. Entro la fine dell'anno 40mila desktop di uffici faranno lo 'switch' ad un sistema operativo basato su Debian (una tipologia di software libero).

Il piano - partito dal Governo e a cascata interesserà tutti gli uffici pubblici - è una delle più grandi riconversioni europee all'open source. "In Italia ci sono già esempi di risparmio in questo senso nella pubblica amministrazione locale: 160 mila euro all'anno per il Comune di Bologna, 800 mila euro annui per il Comune di Modena", spiega Flavia Marzano che aggiunge: "Ai sensi del Codice dell'Amministrazione Digitale, le PA dovrebbero fare riuso di software ma quasi nessuna lo fa anche perché, pur volendo adottare soluzioni open dove trova il software?". "Servirebbe dunque un 'repository' - conclude - per cui chi ha soluzioni 'open' le pubblica e le rende scaricabili. A sua volta chi cerca un programma aperto può scaricarlo e magari trova allegata anche un po' di consulenza".

ANSA
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Non per niente anche paesi che non hanno nessun problema economico, come la Norvegia, hanno adottato ed imposto a tutte le loro strutture l'uso esclusivo di SW open source.

Oltre al risparmio, istintivo in queste popolazioni anche quando sono pieni di soldi, c'è l'argomentazione inappellabile che è fondamentale avere tutti i documenti in formati non proprietari, aperti e di certo riuso in futuro.



Una schermata di Debian Edu (click per il link)


05/07/2012 23:46

Re:
fabius039, 05/07/2012 23.41:

Ma frugando, rimestando e ravanando qualcosa di buono anche nella proposta Spending Review si può trovare, basta essere di bocca buona.

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Spending review: software libero e cloud per risparmi
30 giugno, 20:00

L'adozione del Software libero, acquisti centralizzati di un unico programma valido per tutte le realtà, database condivisi sul 'cloud' e anche i server sulla nuvola. Sono poche, semplici, ricette tecnologiche che potrebbero servire a ridurre il 'digital divide' della pubblica amministrazione e a risparmiare in tempi di spending review. E che potrebbero magari trovare spazio nell'Agenda Digitale del nostro Paese, dove qualcosa si sta muovendo. Agli ultimi esami di maturità, solo per fare un esempio recente, le tracce dei temi sono state inviate per via telematica con un risparmio di 240 mila euro, certificato dal ministro dell'Istruzione Francesco Profumo.

"L'adozione del Software libero da parte della pubblica amministrazione e il riuso, porterebbero grandi vantaggi e risparmi anche se non immediati. Ma se non si inizia non succede mai", spiega all'ANSA Flavia Marzano, docente di tecnologia per l'amministrazione digitale all'Università La Sapienza di Roma e presidente degli Stati Generali dell'Innovazione. "Si potrebbero ipotizzare acquisti centralizzati di un solo programma - aggiunge -. La carta d'identità, ad esempio, si fa nello stesso modo da Belluno a Catania, c'é davvero bisogno di decine di software diversi? Basta che il ministero dell'Interno ne compri uno e ne permetta l'uso a tutti Comuni, magari online, sul 'cloud'. E' questo è solo un esempio. Se le Regioni gestissero i server della pubblica amministrazione, magari sempre sulla nuvola - sottolinea Flavia Marzano - ci sarebbe un risparmio in hardware, software, manutenzione e si guadagnerebbe in sicurezza". Nello specifico, il software libero è un programma pubblicato con una licenza - quindi non si può usare in maniera indiscriminata - che però permette modifiche e redistribuzione. Mentre la 'cloud' o 'nuvola' è la possibilità - già sfruttata da privati e aziende - di poter archiviare dati sul web. All'estero, le realtà che stanno migrando progressivamente tutte le proprie infrastrutture tecnologiche su software open source, ci sono e sono più sostenibili.

Il comune di Monaco di Baviera, ad esempio, ha totalizzato un risparmio di 900 milioni annui anche grazie all'utilizzo di LibreOffice o OpenOffice (esempi di software libero per uffici) e il primo cittadino Christian Ude ha spiegato che bisogna "rimanere aderenti all'uso di standard aperti". Altro esempio virtuoso è quello dell'amministrazione della Extremadura, regione autonoma della Spagna, che ha scelto l'open source per il proprio sistema amministrativo. Entro la fine dell'anno 40mila desktop di uffici faranno lo 'switch' ad un sistema operativo basato su Debian (una tipologia di software libero).

Il piano - partito dal Governo e a cascata interesserà tutti gli uffici pubblici - è una delle più grandi riconversioni europee all'open source. "In Italia ci sono già esempi di risparmio in questo senso nella pubblica amministrazione locale: 160 mila euro all'anno per il Comune di Bologna, 800 mila euro annui per il Comune di Modena", spiega Flavia Marzano che aggiunge: "Ai sensi del Codice dell'Amministrazione Digitale, le PA dovrebbero fare riuso di software ma quasi nessuna lo fa anche perché, pur volendo adottare soluzioni open dove trova il software?". "Servirebbe dunque un 'repository' - conclude - per cui chi ha soluzioni 'open' le pubblica e le rende scaricabili. A sua volta chi cerca un programma aperto può scaricarlo e magari trova allegata anche un po' di consulenza".

ANSA
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Non per niente anche paesi che non hanno nessun problema economico, come la Norvegia, hanno adottato ed imposto a tutte le loro strutture l'uso esclusivo di SW open source.

Oltre al risparmio, istintivo in queste popolazioni anche quando sono pieni di soldi, c'è l'argomentazione inappellabile che è fondamentale avere tutti i documenti in formati non proprietari, aperti e di certo riuso in futuro.



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noi da almeno 2 anni utilizziamo Openoffice...il problema è che non lo usano gli altri [SM=x44464]
Sono stati sviluppati dei programmi di gestione dai tecnici interni per risparmiare e già credo che ci siamo dotati da tempo di quello che chiamano "cloud" che dovrebbe corrispondere alla nostra intranet [SM=x44473]
[Modificato da killing zoe 05/07/2012 23:50]
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05/07/2012 23:54

Re:
fabius039, 05/07/2012 23.41:

Ma frugando, rimestando e ravanando qualcosa di buono anche nella proposta Spending Review si può trovare, basta essere di bocca buona.

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Spending review: software libero e cloud per risparmi
30 giugno, 20:00

L'adozione del Software libero, acquisti centralizzati di un unico programma valido per tutte le realtà, database condivisi sul 'cloud' e anche i server sulla nuvola. Sono poche, semplici, ricette tecnologiche che potrebbero servire a ridurre il 'digital divide' della pubblica amministrazione e a risparmiare in tempi di spending review. E che potrebbero magari trovare spazio nell'Agenda Digitale del nostro Paese, dove qualcosa si sta muovendo. Agli ultimi esami di maturità, solo per fare un esempio recente, le tracce dei temi sono state inviate per via telematica con un risparmio di 240 mila euro, certificato dal ministro dell'Istruzione Francesco Profumo.

"L'adozione del Software libero da parte della pubblica amministrazione e il riuso, porterebbero grandi vantaggi e risparmi anche se non immediati. Ma se non si inizia non succede mai", spiega all'ANSA Flavia Marzano, docente di tecnologia per l'amministrazione digitale all'Università La Sapienza di Roma e presidente degli Stati Generali dell'Innovazione. "Si potrebbero ipotizzare acquisti centralizzati di un solo programma - aggiunge -. La carta d'identità, ad esempio, si fa nello stesso modo da Belluno a Catania, c'é davvero bisogno di decine di software diversi? Basta che il ministero dell'Interno ne compri uno e ne permetta l'uso a tutti Comuni, magari online, sul 'cloud'. E' questo è solo un esempio. Se le Regioni gestissero i server della pubblica amministrazione, magari sempre sulla nuvola - sottolinea Flavia Marzano - ci sarebbe un risparmio in hardware, software, manutenzione e si guadagnerebbe in sicurezza". Nello specifico, il software libero è un programma pubblicato con una licenza - quindi non si può usare in maniera indiscriminata - che però permette modifiche e redistribuzione. Mentre la 'cloud' o 'nuvola' è la possibilità - già sfruttata da privati e aziende - di poter archiviare dati sul web. All'estero, le realtà che stanno migrando progressivamente tutte le proprie infrastrutture tecnologiche su software open source, ci sono e sono più sostenibili.

Il comune di Monaco di Baviera, ad esempio, ha totalizzato un risparmio di 900 milioni annui anche grazie all'utilizzo di LibreOffice o OpenOffice (esempi di software libero per uffici) e il primo cittadino Christian Ude ha spiegato che bisogna "rimanere aderenti all'uso di standard aperti". Altro esempio virtuoso è quello dell'amministrazione della Extremadura, regione autonoma della Spagna, che ha scelto l'open source per il proprio sistema amministrativo. Entro la fine dell'anno 40mila desktop di uffici faranno lo 'switch' ad un sistema operativo basato su Debian (una tipologia di software libero).

Il piano - partito dal Governo e a cascata interesserà tutti gli uffici pubblici - è una delle più grandi riconversioni europee all'open source. "In Italia ci sono già esempi di risparmio in questo senso nella pubblica amministrazione locale: 160 mila euro all'anno per il Comune di Bologna, 800 mila euro annui per il Comune di Modena", spiega Flavia Marzano che aggiunge: "Ai sensi del Codice dell'Amministrazione Digitale, le PA dovrebbero fare riuso di software ma quasi nessuna lo fa anche perché, pur volendo adottare soluzioni open dove trova il software?". "Servirebbe dunque un 'repository' - conclude - per cui chi ha soluzioni 'open' le pubblica e le rende scaricabili. A sua volta chi cerca un programma aperto può scaricarlo e magari trova allegata anche un po' di consulenza".

ANSA
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Non per niente anche paesi che non hanno nessun problema economico, come la Norvegia, hanno adottato ed imposto a tutte le loro strutture l'uso esclusivo di SW open source.

Oltre al risparmio, istintivo in queste popolazioni anche quando sono pieni di soldi, c'è l'argomentazione inappellabile che è fondamentale avere tutti i documenti in formati non proprietari, aperti e di certo riuso in futuro.



Una schermata di Debian Edu (click per il link)






Purtroppo però sembra che quelle riportate dall'ANSA siano solo le parole di un docente universitario, che illustra i possibili vantaggi.
Non è una proposta del governo o, comunque, una proposta che il governo abbia deciso di far propria. Almeno fino ad ora.

E in tempi di guerre leghiste al centralismo, ho anche seri dubbi che possa andare in porto [SM=x44465]
OFFLINE
06/07/2012 07:48

Re:
fabius039, 05/07/2012 23.41:

Ma frugando, rimestando e ravanando qualcosa di buono anche nella proposta Spending Review si può trovare, basta essere di bocca buona.






A parte che la riduzione della spesa sarebbe molto modesta, in quanto a livello ministeriale si acquistano pacchetti di Office a prezzi molto bassi, il problema sta innanzitutto nell'incapacità del dipendente pubblico "medio" di utilizzare la tecnologia libera e/o a pagamento.

Puoi anche utilizzare una macchina "ecologica" o una fuoriserie, ma se la dai ad uno che non ha la patente il disastro è assicurato.

Altro problema è l'obsolescenza delle apparecchiature: per legge nella pubblica amministrazione i Pc diventano "vecchi" e sostituibili dopo 5 anni, da me mi arrabatto con Pc che hanno più di 10 anni e la possibilità di sostituirli è molto remota. [SM=x44463]
OFFLINE
06/07/2012 08:21

Obbligo di ferie e riposi. Le ferie e i riposi spettanti al personale, anche dirigenti, sono obbligatoriamente fruiti e in nessun caso "danno diritto alla corresponsione di trattamenti economici sostitutivi".

Peccato che le forze di polizia continueranno a fruire di questi benefici, facendosi riformare per malattia

COSA NON C'E'

Escluso il taglio dei piccoli ospedali, che tante polemiche aveva scatenato. La norma che prevedeva il taglio automatico delle strutture con meno di 80 posti letto (o addirittura con meno di 120, come circolato in una prima bozza) era presente nella bozza del provvedimento, ma il ministro della Salute Renato Balduzzi, si era impegnato a non farla passare. "Ma serve - ha detto il ministro - una riorganizzazione della rete ospedaliera".

Mancano, dal dl approvato, anche le norme sui tribunali, per cui è stato deciso un mini rinvio, fino a oggi. Al centro di queste altre misure, i 295 uffici giudiziari destinati alla soppressione o all'accorpamento: 37 tribunali, 38 procure e 220 sezioni distaccate.


Personale in soprannumero. E' prevista la "risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro nei confronti dei dipendenti che, in base alla disciplina vigente prima dell’entrata in vigore dell’ultima riforma introdotta dal decreto legge n. 201 del 2011, avrebbero ottenuto la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2014". Questi individui avranno la pensione da subito ma riceveranno il trattamento di fine rapporto solo alla data in cui avrebbero maturato il diritto ad andare in pensione. Gli ulteriori dipendenti pubblici in esubero andranno in mobilità.

Scuole e atenei non statali. Saltano i fondi per scuole non statali, mentre 10 milioni vanno alle Università non statali, con un taglio del 50%. Sono le spese autorizzate per il 2013. È anche previsto un incremento di 90 milioni di euro per il Fondo di intervento integrativo per la concessione dei prestiti d'onore e l'erogazione delle borse di studio da ripartire tra le regioni. [SM=x44450]


Più visite fiscali. Trasferita alle regioni una somma forfettaria di 23 milioni che consentiranno alle scuole di poter usufruire delle visite fiscali senza oneri finanziari e amministrativi.

Peccato che la normativa preveda che non ci sia controllo per le malattie dipendenti da causa di servizio [SM=x44463]
06/07/2012 10:31

Re: Re:
radcla, 7/5/2012 11:08 PM:




calma però, in svizzera campano anche, se non soprattutto, con i soldi sporchi (riciclo, evasione, ecc...) provenienti da tutto il mondo. Non è che sia proprio da portare ad esempio per i nostri governanti.




ecco che qui mi tocca darti dell'ignorante... mi spiace Filì, ma è così... come cavolo fai a dire "soprattutto"??? [SM=x44465]


se fossi un pò meno leghista in simili uscite, sapresti che la maggior parte delle società farmaceutiche sono qui - Novartris, Roche - o passano da qui - convenienza e ottima gestione della logistica.
Per non parlare di alcune tra le migliori aziende al mondo:
- Schindler
- Franke
- per gli orologi manco te le elenco tutte...
- una delle migliori società di catering in volo (Gate Gourmet) è qui
- Hilti
- ABB
... e se vuoi continuo fino a domani...
Senza contare che anche le aziende che non sono svizzere hanno la loro sede per la logistica qui, per una serie di vantaggi - per l'appunto - logistici e fiscali!

per una nazione che è grossa poco meno di Lombardia e Piemonte!

Ovvio, ci sono vantaggi fiscali per le aziende nel lavorare qui da un punto di vista della tassazione.
Ma è altrettanto vero che la forza lavoro qui è costosa e specializzata.


Qui l'iva è del 8% e le tasse le pagano TUTTI, anche quelle che sarebbe facile evadere (leggi quella dei rifiuti, poichè cambia da cantone a cantone e si paga con l'acquisto delle buste, del peso dichiarato, ecc...).


Non nego che ci sono eventi incresciosi come quelli di alcune banche che non hanno verificato la provenienza in passato.
Ma sfido chiunque a dirmi che ora la trasparenza non è migliore dello IOR, di San Marino, del Liechtenstein e di molti altri posti che sono al limite del riciclaggio!


Quindi magari, prima di sparare cazzate alla Borghezio-maniera, è meglio informarsi meglio... [SM=x44462]
06/07/2012 10:33

ah.... manco te lo dico che la sede di Google è a Zurigo, per l'europa. Giusto per citarne un'altra che mi è venuta in mente proprio ora [SM=x44461]
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06/07/2012 10:44

Re: Re:
Etrusco, 05/07/2012 17.16:



Spiegati meglio, cosa vuoi dire? Cosa proponi? [SM=x44473]


No no, capiamoci, io non propongo niente e non ho assolutamente le idee chiare in merito! Solo che mi sembra che non pagare le tasse sia una soluzione zoppa, se non accompagnata da un reale programma alternativo di cambiamento (chi lo possa mettere in atto, e come, non ho idea. Sicuramente non Beppe Grillo, ecco) - finisce per fare il gioco degli evasori fiscali che lo fanno per comodo proprio.


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06/07/2012 12:04

Re: Re: Re:
KuntaKinte77, 06/07/2012 10.31:




ecco che qui mi tocca darti dell'ignorante... mi spiace Filì, ma è così... come cavolo fai a dire "soprattutto"??? [SM=x44465]


se fossi un pò meno leghista in simili uscite, sapresti che la maggior parte delle società farmaceutiche sono qui - Novartris, Roche - o passano da qui - convenienza e ottima gestione della logistica.
Per non parlare di alcune tra le migliori aziende al mondo:
- Schindler
- Franke
- per gli orologi manco te le elenco tutte...
- una delle migliori società di catering in volo (Gate Gourmet) è qui
- Hilti
- ABB
... e se vuoi continuo fino a domani...
Senza contare che anche le aziende che non sono svizzere hanno la loro sede per la logistica qui, per una serie di vantaggi - per l'appunto - logistici e fiscali!

per una nazione che è grossa poco meno di Lombardia e Piemonte!

Ovvio, ci sono vantaggi fiscali per le aziende nel lavorare qui da un punto di vista della tassazione.
Ma è altrettanto vero che la forza lavoro qui è costosa e specializzata.


Qui l'iva è del 8% e le tasse le pagano TUTTI, anche quelle che sarebbe facile evadere (leggi quella dei rifiuti, poichè cambia da cantone a cantone e si paga con l'acquisto delle buste, del peso dichiarato, ecc...).


Non nego che ci sono eventi incresciosi come quelli di alcune banche che non hanno verificato la provenienza in passato.
Ma sfido chiunque a dirmi che ora la trasparenza non è migliore dello IOR, di San Marino, del Liechtenstein e di molti altri posti che sono al limite del riciclaggio!


Quindi magari, prima di sparare cazzate alla Borghezio-maniera, è meglio informarsi meglio... [SM=x44462]




il "soprattutto" l'ho usato in forma dubitativa, ora francamente non so quanta rilevanza possa aver avuto, nella situazione attuale svizzera, il loro rastrellar soldi un poco ovunque senza stare a guardare da dove provenissero, ma certo non dovrebbe trattarsi di un qualcosa di irrilevante.
Le tante aziende che hai citato, e le tante altre che per ovvi motivi di brevità avrai omesso, credo abbiano anche beneficiato delle possibilità che uno stato ricco può concedere, e non solo sotto forma di regime fiscale agevolato, ma anche per l'accesso al credito, le infrastrutture, ecc ...
Che poi ora vi sia maggior trasparenza è notizia che accolgo con piacere, ma restano i benefici di quanto fatto nel passato.
06/07/2012 14:16

Re: Re: Re: Re:
radcla, 7/6/2012 12:04 PM:




il "soprattutto" l'ho usato in forma dubitativa, ora francamente non so quanta rilevanza possa aver avuto, nella situazione attuale svizzera, il loro rastrellar soldi un poco ovunque senza stare a guardare da dove provenissero, ma certo non dovrebbe trattarsi di un qualcosa di irrilevante.
Le tante aziende che hai citato, e le tante altre che per ovvi motivi di brevità avrai omesso, credo abbiano anche beneficiato delle possibilità che uno stato ricco può concedere, e non solo sotto forma di regime fiscale agevolato, ma anche per l'accesso al credito, le infrastrutture, ecc ...
Che poi ora vi sia maggior trasparenza è notizia che accolgo con piacere, ma restano i benefici di quanto fatto nel passato.




guarda che quanto fatto nel passato è stato anche per colpa e con la compiacenza di tutti i paesi confinanti e non, a cui faceva un grandissimo piacere avere un paese non belligerante dove mettere in salvo i risparmi rubati alle popolazioni.

Intendiamoci, gli svizzeri - in senso generale - non sono dei santi. Ma nella quotidianità, quando anche le piccole cose, come vedere dei nanetti di mezzo metro che vanno a scuola da soli, perchè tanto nessuno li investirà, ma darà loro la precedenza, ti fa capire che anche nelle grandi hanno lo stesso criterio morale.

Le tasse si pagano e le regole si rispettano. Stop. Nulla da aggiungere.
Poi a partire da questo si può migliorare e far di più. Dappertutto.

Non è il paradiso qui, ma neanche l'inferno che l'Italia sta pian piano diventando.Anzi in alcuni posti già lo è...

scusa, ma io a Roma già non riuscivo a viverci più nel 2007! A Torino mi son trovato molto meglio per la qualità della vita... ma dio mio, il rapporto salari/costo della vita è un massacro un pò ovunque in Italia!

Se poi leggo cosa scrivono quei pirla dell'Istat! "Spesa ferma a 2.488 euro Una su tre taglia consumi alimentari"

A parte che mi chiedono come fanno i calcoli e le medie...
ma voi, quante cavolo di famiglie conoscete che spendono 2488 € al mese? Mi aspetto che pur non mettendo nulla o poco da parte ne prendano almeno 2500 netti. E se dividiamo per due fan 1250€ a genitore. Ora se lavorano entrambi avranno bisogno della tata... ecc...
eppure io so per certo che in puglia un sacco di famiglie sono monoreddito e non prendono oltre i 1200-1300 al mese, quando gli dice culo!
Per non parlare delle pensioni minime, di reversibilità ecc...

ma dove stracazzo vivono quelli dell'istat? Chi fa le statistiche una dell'Olgettina?
E anche se volessimo fare una media, dico, quanti ricchi ci sono in giro con oltre 3000-3500 di netto in giro??? MAH! [SM=x44465]
OFFLINE
06/07/2012 16:22

- si riducono gli spazi ad uso ufficio a disposizione delle
amministrazioni statali. Negli uffici di nuova costruzione (o che, in generale, abbiano
strutture tali da consentire una notevole flessibilità nella configurazione degli spazi interni)
il parametro di riferimento è compreso tra i 12 e i 20 metri quadrati per addetto. Negli
uffici che non sono di nuova costruzione (o hanno limitata flessibilità nell’articolazione
degli spazi interni) il parametro di riferimento è fissato tra i 20 e i 25 metri quadrati per
addetto. Spetterà all’Agenzia del demanio il compito di definire gli strumenti e le
indicazioni metodologiche di supporto alle amministrazioni per il monitoraggio e la
redistribuzione;


Gli statali devono mettersi a dieta [SM=x44467]
OFFLINE
06/07/2012 16:31

si riduce ulteriormente il limite entro cui gli enti territoriali
possono procedere alla spesa per assunzione di personale e si pone il divieto
per le Province di assumere personale a tempo indeterminato,
fino a che non
sarà data attuazione alla riduzione e razionalizzazione delle Province stesse.


A partire dal 1° gennaio 2011 i crediti maturati nei confronti delle regioni, degli enti
locali e degli enti del Servizio sanitario nazionale per somministrazione, forniture e appalti,                   
possono essere compensati con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo. A tal fine il
creditore acquisisce l’apposita certificazione e la utilizza per il pagamento, totale o parziale,
delle somme dovute a seguito dell’iscrizione a ruolo. Viene ora previsto che qualora la
Regione, l’ente locale o l’ente del Servizio sanitario nazionale non versino all’agente della
riscossione l’importo oggetto della certificazione le somme sono recuperate mediante
riduzione delle risorse dovute, a qualunque titolo, dallo Stato all’ente territoriale
inadempiente.



I Comuni capoluogo di Regione sono esclusi dagli interventi di accorpamento e
riduzione. Le province che “restano in vita” avranno le seguenti competenze:
ambiente (soprattutto per il settore discariche); trasporti e viabilità (anche per quanto
attiene la costruzione, la classificazione e la gestione delle strade). In attuazione del decreto
“Salva Italia”, vengono devolute ai Comuni tutte le altre competenze che finora lo Stato
aveva attribuito alle province.
Entro il 1° gennaio 2014 vengono istituite le Città metropolitane, dieci in
tutto: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio
Calabria. Contestualmente, verranno soppresse le relative province.


- servizi di tesoreria per le scuole e fondo per il loro finanziamento. Viene
istituito un servizio di tesoreria unica per le scuole nel quale confluiranno tutte le risorse
finanziarie attualmente depositate presso istituti bancari privati. In questo modo Banca
d’Italia disporrà di una maggiore disponibilità di cassa di circa 1 Miliardo di euro, con
conseguente economia data dal miglioramento dei saldi di cassa e una minore spesa di
interessi sul debito pubblico quantificabile in circa 8 milioni per il 2012 e 29 milioni a
regime. Le scuole a questo punto potranno gestire la propria liquidità come fanno già ora
gli enti di ricerca.


- Altre disposizioni di carattere finanziario ed esigenze indifferibili. Vengono
stanziati 10 milioni per le università non statali. Questa cifra è inferiore a quella assegnata
negli scorsi anni agli atenei privati, pari a 20 milioni. Si destinano 90 milioni in più per il
diritto allo studio. In questo modo si riporta lo stanziamento al valore storico. Infine, si
destinano 103 milioni per la gratuita dei libri di testo nella scuola secondaria di primo
grado ( per le primarie i libri di testo sono assicurati gratuitamente dai Comuni).
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07/07/2012 04:48


Già pronta la prossima proposta di spending review:





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PRINCIPALE



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Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
09/07/2012 13:09

Re: Re:
KuntaKinte77, 06/07/2012 10.31:

radcla, 7/5/2012 11:08 PM:

calma però, in svizzera campano anche, se non soprattutto, con i soldi sporchi (riciclo, evasione, ecc...) provenienti da tutto il mondo. Non è che sia proprio da portare ad esempio per i nostri governanti.

ecco che qui mi tocca darti dell'ignorante... mi spiace Filì, ma è così... come cavolo fai a dire "soprattutto"??? [SM=x44465] se fossi un pò meno leghista in simili uscite, sapresti che la maggior parte delle società farmaceutiche sono qui - Novartris, Roche - o passano da qui - convenienza e ottima gestione della logistica. Per non parlare di alcune tra le migliori aziende al mondo: - Schindler - Franke - per gli orologi manco te le elenco tutte... - una delle migliori società di catering in volo (Gate Gourmet) è qui - Hilti - ABB ... e se vuoi continuo fino a domani...Senza contare che anche le aziende che non sono svizzere hanno la loro sede per la logistica qui, per una serie di vantaggi - per l'appunto - logistici e fiscali! --CUT-- Ma è altrettanto vero che la forza lavoro qui è costosa e specializzata. Qui l'iva è del 8% e le tasse le pagano TUTTI, anche quelle che sarebbe facile evadere (leggi quella dei rifiuti, poichè cambia da cantone a cantone e si paga con l'acquisto delle buste, del peso dichiarato, ecc...). --CUT-- sfido chiunque a dirmi che ora la trasparenza non è migliore dello IOR, di San Marino, del Liechtenstein e di molti altri posti che sono al limite del riciclaggio!Quindi magari, prima di sparare cazzate alla Borghezio-maniera, è meglio informarsi meglio... [SM=x44462]

Ovviamente è un'opinione personale, un po' superficiale, da cui devo dissociarmi. Se poi si volesse fare i moralisti, bisognerebbe guardare innanzitutto in casa propria (Banca di Roma, Geronzi, IOR, Marcinkus, Calvi, Sindona, De Pedis, Banco Ambrosiano, etc.) prima d'andare a condannare gli altri... Se volessimo ragionare diversamente, articolando meglio il discorso fuori dai luoghi comuni più scontati, dovremmo valutare quanto sulla realtà Svizzera incide una gran serie di parametri, tra cui anche la diversa mentalità. Solo per far 1 es. in Italia, nonostante la lex 626, ancora non si adottano tutte le previste misure di sicurezza e si verificano, purtroppo, molti sinistri, troppi!
Invece in Svizzera, ancor prima d'avere un'altrettanto dettagliatissima lex sulla sicurezza, nei cantieri si adottavano già i pur costosi accorgimenti e DPI.
Poi si potrebbe passare a parlare d'una burocrazia più efficiente. E tanto altro... non solo banche.
radcla, 06/07/2012 12.04:


il "soprattutto" l'ho usato in forma dubitativa,



[SM=x44516] Bellissima questa: la voto come post dell'anno [SM=x44457] [SM=x44462]

PS ma poi, nella sostanza, non cambia moltissimo [SM=x44461]

radcla, 06/07/2012 12.04:

ora francamente non so quanta rilevanza possa aver avuto, nella situazione attuale svizzera, il loro rastrellar soldi un poco ovunque senza stare a guardare da dove provenissero, ma certo non dovrebbe trattarsi di un qualcosa di irrilevante.--CUT--
Che poi ora vi sia maggior trasparenza è notizia che accolgo con piacere, ma restano i benefici di quanto fatto nel passato.



E le nostre banche han fatto meglio? [SM=x44467]
Anzi, una delle più grandi, sponsor d'un importante evento religioso, non solo "rastrellava", ma investiva pure in attività moralmente discutibili (di sicuro incompatibili con l'evento sponsorizzato) come industrie belliche, etc. [SM=x44471] (ne avevamo ampiamente discusso anni fa, in Attualità).

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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09/07/2012 18:24


Tagliare hanno tagliato, a me preoccupa, come sempre, l'applicazione... [SM=x44472]

Tanto per dire, a Pinerolo pare che sia a rischio il Tribunale.
Ignoro quale sia il numero di cause, l'esatta attività che svolge, ma il punto è che sono almeno 10 anni che ci buttano dentro milioni di euro.
Si tratta di un edificio in pieno centro storico, in perenne restauro/adeguamento. Ora, non sarebbe stato meglio, per tutti, anzichè buttare milioni per recuperare un edificio in zona sfigatissima come parcheggi, ecc. sistemare il tribunale in una zona più decentrata in un edificio nuovo, con parcheggi, ecc., con un costo di manutenzione meno elevato?

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

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I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
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09/07/2012 23:51


Ospedali, 7 mila posti letto in meno

La Sanità dopo la spending review, parla Balduzzi: «In tre anni 7,9 miliardi di euro in meno»





ECONOMIA Nella contabilità anche gli effetti delle manovre estive del precedente governo. Ma il ministro della Sanità difende l'opera dell'esecutivo: «Tecnicamente non sono tagli, è un de-finanziamento con più componenti» [SM=x44457]

Corriere della Sera
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Evidentemente anche i nostri "tecnici" qualcosa hanno imparato del precedente governo, visto che il 21 aprile dell'anno scorso http://ipercaforum.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7946965&p=8 per difendere la Gelmini Mario Sechi, direttore de "Il Tempo", se ne uscì con la mitica frase:

"Non sono tagli, sono minori spese!"

Evidentemente ha fatto scuola.
10/07/2012 20:22

Re: Re: Re:
Etrusco, 7/9/2012 1:09 PM:








Etrù, ti manca Paperino??? [SM=x44456]

No, perchè vedo che con il radculaz stai tornando a fare questi attachi ad personam [SM=x44455]

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Utente Power



11/07/2012 16:08

La spending review in 22 punti, brevi

Le cose da sapere sul decreto del governo per ridurre la spesa, dalla sanità alla scuola passando per gli uffici della pubblica amministrazione

Dopo un lungo Consiglio dei ministri, ieri sera il governo Monti ha presentato il decreto legge sulla cosiddetta “spending review”, la riduzione della spesa nel settore pubblico. Il nuovo provvedimento, che è stato varato sotto forma di decreto legge, dovrebbe consentire un risparmio iniziale di 4,5 miliardi di euro per quest’anno. Salvo cambiamenti, ha spiegato il governo, nel 2013 il denaro risparmiato dovrebbe essere pari a circa 10,5 miliardi di euro. Le nuove risorse economiche ottenute con la “spending review” – cui ha principalmente lavorato il commissario per la razionalizzazione della spesa Enrico Bondi nominato dal governo a fine aprile – dovrebbero escludere l’aumento automatico dell’aliquota IVA dopo l’estate, evitando altre conseguenze pesanti sui consumi. Il denaro risparmiato sarà anche utilizzato per la copertura di altre 55mila persone in attesa di tutele previdenziali, i cosiddetti “esodati”.

Questa mattina, inoltre, un nuovo Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie: in quel campo è stato previsto l’accorpamento di 37 tribunali e di 38 procure e la soppressione di 220 sezioni distaccate di tribunali.

Le soluzioni adottate dal governo per ridurre la spesa sono numerose e introducono importanti novità o provvedimenti attesi da tempo, e su cui si discute da anni. Abbiamo riassunto le cose più importanti da sapere per farsi un’idea sulle decisioni del Consiglio dei ministri.

1. Salvo non siano state trovate condizioni più vantaggiose, per la Pubblica Amministrazione sono validi solo i contratti attivati tramite Consip, la società che funziona come “centrale acquisti” del ministero dell’Economia. Il settore sanitario è escluso e ha un suo regolamento.

2. Nel caso dei contratti già in corso, le amministrazioni possono tirarsi indietro se i fornitori non adeguano le loro prestazioni alle migliori condizioni previste da Consip.

3. I ministeri applicano già da quest’anno sistemi di riduzione della spesa per quanto riguarda l’acquisto di beni e servizi.

4. La prevista riduzione del personale nella pubblica amministrazione non riguarda la scuola, la sicurezza, i soccorsi e la magistratura.

5. I ministeri dovranno ridurre del 20 per cento il numero dei dirigenti e del 10 per cento i dipendenti. È previsto anche l’obbligo di razionalizzare le risorse, riordinando le competenze ed eliminando le duplicazioni.

6. Per le Forze armate è prevista una riduzione degli organici di almeno il 10 per cento.

7. I dipendenti in eccesso della pubblica amministrazione potranno usufruire del prepensionamento, a patto di avere maturato i requisiti necessari prima che entrasse in vigore la riforma delle pensioni. In alternativa il dipendente potrà andare in mobilità per due anni con l’80 per cento dello stipendio e rimarrà senza impiego se non sarà stato collocato in un’altra amministrazione.

8. Per le auto della pubblica amministrazione (le cosiddette “auto blu”) è richiesta a partire dal 2013 una riduzione della spesa pari al 50 per cento rispetto a quanto si spendeva nel 2011. La regola non si applica o si applica con eccezioni per i mezzi di soccorso e di sicurezza.

9. I buoni pasto della pubblica amministrazione non potranno superare il valore di 7 euro per buono, anche per i dirigenti.

10. Il personale della pubblica amministrazione deve andare in ferie: non è possibile lavorarle in cambio di trattamenti economici ulteriori.

11. Fino al 2014 non sarà applicato l’aggiornamento dell’indice ISTAT per gli edifici in affitto della pubblica amministrazione, il locatore avrà la facoltà di recedere dal contratto. È inoltre prevista la rinegoziazione dei contratti per ottenere una riduzione del 15 per cento sull’affitto.

12. Gli spazi usati come uffici dalle amministrazioni saranno ridotti: in quelli nuovi sono previsti tra i 12 e i 20 metri quadrati per addetto, in quelli vecchi tra i 20 e i 25 metri quadrati. Saranno anche ridotti gli spazi per gli archivi.

13. Sarà accelerato il sistema per la vendita degli appartamenti di servizio di proprietà dell’Esercito.

14. I consigli di amministrazione delle società a totale controllo pubblico dovranno avere solo tre membri, e due di questi dovranno essere dipendenti dell’amministrazione che detiene la partecipazione nell’azienda (o della società controllante in caso di partecipazione indiretta). Dal 2014 la pubblica amministrazione dovrà procedere all’acquisto di beni e servizi sul mercato tramite sistemi che tutelino la concorrenza, come previsto nel “Codice appalti”.

15. Per ministeri ed enti statali ci sono tagli per 1,5 miliardi quest’anno e per 3 miliardi nel 2013.

16. Sono soppressi numerosi enti e fondazioni, le cui competenze saranno nuovamente trasferite ai ministeri.

17. I trasferimenti dello Stato alle Regioni si riducono di 700 milioni di euro quest’anno e di 1 miliardo di euro nel 2013, fatta eccezione per le risorse necessarie per la sanità.

18. La riduzione delle province è prevista, sulla base della dimensione territoriale e del numero di abitanti, ma sarà affrontata con un provvedimento a parte entro dieci giorni dall’entrata in vigore del decreto sulla spesa. Approfondimento

19. Le scuole avranno un sistema di tesoreria unica per tutte le risorse finanziarie depositate fino a ora nelle banche private. Il personale docente impiegato nelle scuole italiane all’estero sarà ridotto e razionalizzato. Il trasferimento di 23 milioni di euro alle Regioni eliminerà il problema del costo delle visite fiscali per le scuole. Il Corriere della Sera ha riassunto qualche altra misura economica che riguarda la scuola e sarebbe contenuta nel decreto (il cui testo integrale non è stato ancora reso pubblico), oltre ad alcuni annunci del ministro Profumo su diverse innovazioni tecnologiche nel settore per il futuro.

20. Le università non statali ricevono 10 milioni di euro, la metà di quanto stanziato in passato. Sono previsti 90 milioni di euro in più per il diritto allo studio. 103 milioni di euro sono stanziati per i libri gratuiti nella scuola secondaria di primo grado (le medie, alle elementari ci pensano già i Comuni).

21. I contratti di fornitura nella sanità saranno ridotti del 5 per cento, per quelli già in corso le aziende sanitarie potranno tirarsi indietro nel caso in cui i prezzi applicati siano più alti del 20 per cento rispetto a quelli di riferimento. Sempre in ambito sanitario, il Corriere della Sera (che ha pubblicato una bozza non definitiva del testo integrale del decreto) ha scritto che verranno ridotti gli organici degli ospedali e tagliati alcuni posti letto, stimati in 18-20 mila: i tagli, a cura delle regioni, verrebbero fatti tramite l’abolizione di primariati ritenuti inutili o ridondanti rispetto alle strutture già esistenti negli stessi ospedali.

22. Lo sconto obbligatorio applicato per la sanità pubblica aumenta già quest’anno: le farmacie dovranno applicarne uno pari al 3,85 per cento (prima era 1,82 per cento) e le aziende farmaceutiche sconteranno del 6,5 per cento (prima era 1,83 per cento).

Fonte

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11/07/2012 20:49

Re: La spending review in 22 punti, brevi
Arjuna, 11/07/2012 16.08:


5. I ministeri dovranno ridurre del 20 per cento il numero dei dirigenti e del 10 per cento i dipendenti. È previsto anche l’obbligo di razionalizzare le risorse, riordinando le competenze ed eliminando le duplicazioni.
Fonte



non solo nei Ministeri, ma anche negli enti pubblici, da noi stanno iniziando a fare un "censimento" e già ci sarebbero i nomi di alcuni dei papabili e la stessa cosa per il comparto dove dovrebbero ridurre del 10%

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Utente Power



13/07/2012 13:15


Tagli, tagli, tagli e poi si leggono queste notizie:

Washington venderà le armi per i droni italiani

In cui si legge:

"L'acquisto di UAS e velivoli pilotati statunitensi F-35 costringerà gli alleati ad acquistare anche armi e munizioni Made in Usa poiché l'integrazione su questi velivoli di armi europee risulta costoso o impossibile (il missile da crociera MBDA Storm Shadow non entra nella stiva armi dell'F-35) consentendo così all'industria statunitense di assicurarsi per decenni quel mercato che solo fino a pochi anni or sono sembrava destinato a diventare esclusiva dell'industria europea della Difesa."

[mode cinico ON]

Quindi non solo ci tolgono la sanità e il lavoro, ma ci fottono pure l'industra bellica.
Chissà come saranno contenti i pacifinti italioti.


Questo è il bello di avere un militare ex segretario NATO al governo.

[mode cinico OFF]

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"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




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