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Centrali Biogas

Ultimo Aggiornamento: 12/10/2017 00:02
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Il Biogas che fa bene al Paese

 
Lo Speciale di QualEnergia.it, a cura del CIB - Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione, presenta gli aspetti principali del settore biogas, analizzando la filiera, gli aspetti tecnici, le potenzialità. In che modo un settore, quello del biogas e biometano, può rappresentare una grande opportunità di sviluppo economico, sociale e ambientale per l'Italia.

Il Biogas che fa bene al Paese: guida a una fonte rinnovabile virtuosa per l’ambiente

 

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  1. Introduzione
  2. Diffusione e prospettive del biogas in Italia
  3. L’impianto di biogas e le materie utilizzate: l’importanza di effluenti zootecnici,sottoprodotti e colture d’Integrazione
  4. Utilizzo del biogas e potenzialità del biometano
  5. Il digestato, fertilizzante rinnovabile, e la qualità ambientale
  6. Il manifesto del “Biogas fatto bene"

 


A cura di : CIB – Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione www.consorziobiogas.it

(Piero Gattoni – Presidente CIB; Sergio Piccinini – CRPA e Coordinatore Comitato Scientifico CIB; Lorenzo Maggioni – Responsabile Ricerca CIB; Stefano Bozzetto - Consigliere CIB; Guido Bezzi – Responsabile Agronomia CIB; Sebastiano Mundula - CIB)
  

1. INTRODUZIONE (Piero Gattoni – Presidente CIB)

Ci troviamo in un periodo in cui la situazione economica internazionale e, a cascata quella europea e nazionale, sta enfatizzando interrogativi importanti: questi, solo per citarne alcuni, vanno dall’etica del lavoro e dell’impresa alle regole della finanza internazionale; dalla sostenibilità delle produzioni all’inquinamento ambientale. Quindi, in una stagione in cui è necessario ripensare i modelli di sviluppo e i rapporti etici, in cui a livello nazionale è importante effettuare uno sforzo comune per creare lavoro e al contempo dare un’impronta di sviluppo lungimirante, riteniamo che la digestione anaerobica rappresenti una grande occasione per la crescita di un modello decentrato di produzione energetica che attraverso la sua integrazione con altre rinnovabili e alla crescita dell’efficienza energetica nei consumi può contribuire ad un modello sostenibile e meno dipendente dalle fonti fossili della nostra economia.

In questo Speciale cercheremo di mettere in evidenza gli aspetti principali del settore biogas, analizzando la filiera nel suo complesso, per offrire un quadro di semplice comprensione attraverso il quale apprendere gli aspetti tecnici, le potenzialità e gli sviluppi di un settore virtuoso, quello del biogas e biometano, che rappresenta una grande opportunità di sviluppo economico, sociale e ambientale per il Paese.

Il biogas è una miscela di gas prodotta dalla fermentazione anaerobica di materie prime organiche. La produzione di biogas avviene spontaneamente in natura nell’apparato digerente degli animali e ogni qual volta si abbia una trasformazione di materiale organico in assenza di ossigeno. Un processo spontaneo e naturale che sta quindi alla base dello sviluppo di una filiera che si è affermata come opportunità per produrre energia rinnovabile, in modo sostenibile e a totale integrazione territoriale, migliorando l'impatto sull’ambiente degli effluenti di allevamento, trasformandoli in fertilizzanti rinnovabili, nobilitando al ruolo di "risorsa" i sottoprodotti dell'attività zootecnica e agroindustriale e stimolando l’innovazione agronomica finalizzata alla coltivazione di prodotti di integrazione a fini energetici.

Per questo riteniamo che il motivo principale che ha permesso un forte sviluppo della digestione anaerobica in Italia sia legato alla capacità di questa tecnologia di integrarsi nel tessuto agricolo esistente. Il biogas è, infatti, una filiera “riciclona” ed efficiente nell’uso del suolo agricolo, in grado di utilizzare non solo biomasse vegetali ma anche effluenti zootecnici, sottoprodotti agricoli e agroindustriali per l’alimentazione degli impianti.

Per capire meglio il rapporto tra costi e benefici del settore è necessario effettuare alcuni approfondimenti. Nel 2011, il settore del biogas agricolo, per una potenza installata di quasi 250 MW, è costato ai consumatori quasi 400 milioni di euro assestandosi ad un onere medio per famiglia di circa 3 euro all'anno; in pratica il settore del biogas ha impegnato solo il 5% del totale delle risorse che il consumatore italiano ha reso disponibile per lo sviluppo dell'elettricità rinnovabile. In cambio l'elettricità da biogas ha prodotto quasi 2 TWh di energia sufficienti a coprire il fabbisogno di più di 700.000 famiglie,vale a dire l'equivalente di più di 1.500 MW di produzione fotovoltaica.

Nel contempo, è necessario considerare che l'elettricità prodotta da biogas evita l'acquisto di risorse energetiche dall'estero ed è “CO2-free”, la sua produzione non è quindi gravata dall'onere di acquisto di quote di CO2 in quello che sarà il nuovo scenario del mercato dei permessi di emissione dal 2013 in poi.

Si deve poi considerare che la produzione da biogas è una produzione di filiera a forte componente nazionale: come anche evidenziato dal recente rapporto IREX Annual Report che ha registrato come negli impianti di biogas si utilizzino prevalentemente biomasse (effluenti zootecnici, sottoprodotti e colture dedicate) prodotte dalle aziende agricole italiane e che vede anche una forte presenza dell’industria italiana nelle tecnologie. Ciò si traduce in una doppia opportunità di sviluppo economico: per le imprese agricole, per le imprese industriali e le relative maestranze. Questa forte ricaduta in termini di “lavoro italiano” è uno dei punti più importanti a sostegno dell’impegno del consumatore italiano nel sostenere questa filiera.

Per quanto concerne l'integrazione della produzione in rete, tema all’ordine del giorno, è da ricordare innanzi tutto che la produzione di elettricità da biogas è pressoché costante e quindi molto ben prevedibile. Inoltre, il biogas è l’unica fonte rinnovabile in grado di produrre energia elettrica, termica e biocarburanti. La produzione di biogas che può essere immagazzinata potrebbe anche giocare un ruolo attivo nel mantenimento della sicurezza di rete.

Come CIB riteniamo importante che il settore del biogas si sviluppi in modo equilibrato e duraturo, per consentire una crescente integrazione della digestione anaerobica nelle aziende agricole e una corretta pianificazione degli investimenti industriali necessari per raggiungere sempre maggiori livelli di efficienza e sostenibilità.

Lo Speciale si articola in 5 capitoli preparati da esperti del settore a cui va il nostro ringraziamento; mi preme richiamare, in questa introduzione, l’ultimo capitolo dove viene riportata la posizione tecnica del CIB su come deve essere fatto il biogas/biometano e che abbiamo intitolato il “Manifesto del Biogas fatto bene”; in esso, infatti, sono contenuti i nostri principi, le linee guida che vogliamo seguire per fare in modo che biogas e biometano facciano veramente bene al nostro Paese.

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