Morto Franco Califano, aveva 74 anni:
poeta di Roma ma passione per l'Inter
Se ne va l'autore della celebre Tutto il resto è noia. E' stato anche grande autore per Mia Martini (Minuetto) e Ornella Vanoni (La musica è finita)
Dopo Enzo Jannacci, Franco Califano. In nemmeno due giorni l'Italia piange due grandi interpreti della musica. Da Milano a Roma il passo è breve, dopo l'addio dato al milanesissimo (e milanista) dottor Jannacci saluta tutti anche il romano (ma nato a Tripoli e di origini salernitane) Califfo, aveva 74 anni. Solo pochi giorni fa, il 18 marzo, si era esibito al Teatro Sistina di Roma. Era tifosissimo dell'Inter, che lo ha ricordato con una nota nel suo sito ufficiale. "Tutta F.C. Internazionale ricorda la passione di un vero tifoso e si stringe alla famiglia nel ricordo di Franco Califano, un cantore di Roma, mancato come Enzo Jannacci, cantore di Milano - è la nota apparsa nel sito nerazzurro -. Passioni diverse, la musica come elemento comune".
PROGETTI SFUMATI — Il cantautore Enrico Giaretta, suo pianista e figlio artistico racconta: "Stava per partire per un mini tour. Era entusiasta di questa nuova avventura. Avremmo dovuto suonare il 4 aprile a Porto Recanati e pochi giorni dopo avevamo un appuntamento in sala di incisione ad Avezzano. Stasera, all'improvviso, la notizia della sua morte. Siamo tutti increduli".
LA MUSICA È FINITA — Vita avventurosa, piena di successi ma anche di alti e bassi quella di Califano, autore di capolavori della musica come Minuetto e La nevicata del '56 (per Mia Martini) o La musica è finita per Ornella Vanoni. Ma il suo vero capolavoro è stato Tutto il resto è noia, canzone del 1976. In una intervista a Panorama di qualche anno fa rivendicava la sua grande passione per le donne: "Ho avuto almeno 1500 donne, vivevo per loro, per il loro piacere. M’alzavo la mattina con l’unico scopo d’essere pronto la sera per il Club 84 di via Veneto. Il metodo infallibile era semplice, bastava non essere stupidi e farle sorridere. Allora c’ero fisicamente. La mia prima volta? A 13 anni, lei ne aveva 33... La madre di un mio compagno di scuola... Dopo la meningite mi sono dovuto prostituire, sceglievo donne belle e ricche che in cambio di sesso mi facevano portare la colazione a letto dal maggiordomo".
VITA INTENSA — In un'altra intervista non nascondeva la sua amicizia con uno dei principali criminali della Milano anni '70, Francis Turatello: "A Milano conobbi Turatello. Ero stato in carcere e mi ero comportato da uomo, senza lacrime, senza rompe li cojoni e soprattutto senza fare la spia. Mi stimava per questo, e diventammo amici: il bambino sulla copertina del mio disco Tutto il resto è noia è il figlio di Turatello". A 16 anni era stato arrestato una prima volta per furto, poi di nuovo guai e galera per droga. Nel '79 torna in carcere ancora per droga e possesso d'armi (poi assolto perchè "il fatto non sussiste"). Saluta dopo una vita a dir poco intensa, d'altronde. Tutto il resto è noia.
Gasport
Fonte:
gazzetta[Modificato da binariomorto 31/03/2013 00:15]