Io Sanremo ovviamente non l'ho visto (non ho la marocchinata della parabola sul tetto), ma mi e' capitato sotto gli occhi questo articoletto
I razzisti “radical-sciocchi” anti Garko.
L’ Italia adiposa, brevilinea , panzuta , ” a busta di latte” si è , finalmente, vendicata. Cascate niagariche di ataviche frustrazioni hanno travolto il feticcio garkiano dagli occhi di smeraldo.Un regolamento di conti che nemmeno il Giudizio Universale.
Bicipiti in disuso, caviglie a tronchetto Algida e ventri di margarina,per la prima volta,in orgiastico tripudio. Uniti nella lotta contro Gabriel.
A capeggiare la rivolta, un manipolo di sfigati “radical-sciocchi “, capaci di forsennato autoerotismo solo a bordo del ricordo hard dei Consigli di fabbrica di Porto Marghera.Con l’effigie di Guevara sul petto a piccione. A pensarci bene, anche Claudio Lolli, cantore delle felicità zingaresche, aveva un non so che di sexysimbolico.
Si tratta di razzisti a mezz’asta fallica che non falliscono un colpo nel tiro a bersaglio “sanremese”.
Razzisti di nuovo conio intenti a dar voce alla cover rovesciata della Rupe Tarpea : a picco il bonazzone fisicato, in luogo del non vigorosissimo Nicola Di Bari.
La tartaruga dolente di Gabriel quale asfalto per furiosa danza dionisiaca dei nuovi mostri. A far più male sono i mocassini tacco 4 , calzati da malandate cozze con il punto G sepolto nel 18 Brumaio di Karl Marx.
La bellezza è l’unica colpa che non prevede riti abbreviati : a morte l’alieno!
-” E’ uno stoccafisso che non argomenta, un coglionazzo”- dicono le gramsciane terze elementari dello scibile politically correct. Gli stessi che non hanno mai chiesto a Magalli di esibire il benché minimo indizio di addominale obliquo. Nè , tantomeno, alla Serracchiani, il certificato di intervenuta vaccinazione primaria,in età infantile. Gli stessi a cui Civati non è tenuto a dar conto della sua irredimibile foruncolosi, e che si ubriacano degli occhi di Padoan, così come D’Annunzio (Gabriele per antonomasia) degli occhi della Duse.
Insomma : gli “intellet-toilettes” dei quali non si rinviene traccia, quando si tratta di emettere un pur flebile rantolo critico rispetto al flaccido pensiero Matteorenziano, nemmeno con l’ausilio dei cani molecolari.
Per non parlare dei cosiddetti Bugiardi noi. I medesimi che, mentre inneggiano alla Cirinnà , danno della “valletta” al Nostro , intendendo significare con ciò ” culattone”.
E poi, c’è il femminino pensoso.Quello che s’ingrifa solo se legge la Mazza(ntini). Frotte di cessette, in perenne orfananza da sciacquone,pronte a giurare che Garko non attizza.Vuoi mettere ? Meglio la buonanima di Sergio Endrigo, vero e proprio propulsore di ormoni in disarmo.
Siamo al solito bipolarismo antropologico, di chiara marca xenofoba : la bellezza è boccalona, per definizione; di contro, la bruttezza rifulge di lampi di genio.Lo strafigo è, per statuto, “straniero” . Da avversare con ogni mezzo.
V’è da dire che il Garkone si è molto prodigato per avvalorare l’assunto suddetto. E, pur tuttavia, assolviamolo! Perché i suoi detrattori non sussistono.
Assolviamolo, non foss’altro che per la
immotivata plusvalenza di cretini brutti e senza occhi di smeraldo.
Blog di Antonella Grippo
[Modificato da Quak150 17/02/2016 14:42]
Il mago Oronzo mi fa un baffo