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Sex & Teens

Ultimo Aggiornamento: 24/03/2014 13:42
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07/03/2014 20:30

adolescenti impazienti...
Il Fatto Quotidiano > Passate parola > Sesso a 14 anni...

Sesso a 14 anni, le adolescenti raccontano: “Se non ti fai sverginare sei una sfigata”


Inchiesta 'Sex and teens' (1 - continua) - Chiara, quinta ginnasio a Milano, dà la sua versione:
"Il 1° anno di liceo comincia la conta: entro 12 mesi bisogna 'darla via' altrimenti vieni emarginata".
E i maschi? "Non ci pressano perché non ce n'è bisogno".
Nessuna cura della contraccezione:
"Il lunedì in classe c'è il panico: non ci si ricorda se il sabato, ubriache o fumate in discoteca, si è usato o meno il preservativo"

Ragazze
 
 

La partita di pallavolo è appena cominciata e seduti per terra, in palestra, ci sono un po’ di ragazzi che usano “l’ora buca” per fare un tifo svogliato. C’è anche la professoressa di educazione fisica, che annota con una bic blu le assenze sul registro. A interrompere tutti è una ragazza di quinta ginnasio, che invade il campo: “Finalmente mi hanno stappata!”, urla, correndo attorno alla rete con le braccia alzate. “Sì, sì: mi hanno sturata ieri sera”. È settembre 2013. E Margherita (nome di fantasia) celebra così, davanti a compagni di scuola più e meno intimi, la perdita della sua verginità. A raccontare l’episodio è Chiara, che studia nello stesso liceo milanese e che quella mattina giocava nel ruolo di alzatrice. Reazioni? “Non molte. La prof l’ha guardata male, la maggioranza di noi l’ha ignorata e qualcuno le ha fatto i complimenti”. In fondo, Margherita ci ha messo un anno intero per riuscire nella missione. Chiara spiega come funziona: “All’inizio della quarta ginnasio si fa la conta. Di solito, solo tre o quattro ragazze arrivano al liceo già sverginate. La regola è che bisogna liberarsene entro l’anno successivo. Per questo, a fine estate, ci sono un sacco di noi che vanno col primo che passa, giusto per non sforare i tempi. Perché a settembre si fa il bilancio”. Chiara, capelli biondi alle spalle, occhi castani col mascara nero sulle ciglia, stelline disegnate a penna sul polso, è una delle pochissime ragazze della sua classe a essere ancora vergine. “Se sei una persona sensibile, vivi molto male il fatto di non averla ancora data. È vero: se non sei carina, se non segui la moda, vieni un po’ emarginata. Ma è il sesso l’unico argomento che tiene banco, l’unica carta d’accesso per restare nel gruppo. O sai quello di cui parli, o ti escludono per davvero. Ti trattano come una bambina, ti lasciano fuori dal gruppo, ti prendono sempre per il culo, come fossi una sfigata”.

Illustrazione di Maurizio Ceccato

Illustrazione di Maurizio Ceccato

I PRELIMINARI

Le regole sono semplici e, anche se non valgono per tutti, finisce che tutti le rispettano. Ai preliminari, spiega Chiara, non si dà alcun peso: “Se esci con un ragazzo per un paio di settimane, è normale fargli almeno una sega. Sì, lo racconti in classe, ma non è una gran notizia: nessuno si stupisce”. Non si diventa popolari nemmeno per il sesso orale: “Le mie amiche lo fanno spesso nei bagni delle discoteche, il sabato sera. Poi ci ridono su: ‘Tanto ero ubriaca’, dicono. Anche perché, quando si esce, si parte subito con i vodka-pesca o gli shot di rum e pera, quindi non ci vuole molto per perdere il controllo.

L’altra scusa è che si erano fumate tre o quattro canne, che erano ‘fatte’. Ma nessuna si pente, e pochissime si ricordano anche solo il nome del ragazzo a cui hanno fatto un pompino”. Se si incontrano il weekend dopo, spiega, i due nemmeno si salutano. E ancora, a scuola l’argomento non esalta un granché: “Una di quinta ginnasio ha avuto un rapporto orale a tre prima di perdere la verginità, per prepararsi, e il racconto non ha creato grande scalpore”. Poi, i ragazzi sono gli unici a beneficiare dei preliminari: “Su di noi? Figurati, i maschi non sanno nemmeno da che parte cominciare. Non ho mai sentito parlare di sesso orale su una mia amica. Magari se esci con quelli più grandi, ma dubito”.

IL SESSO

Scopare è come fumare una sigaretta”. In che senso? “È una piccola trasgressione, nulla di più. Si fa per diventare grandi. Non che gli altri ti vedano poi diversamente, ma tu stessa proietti un’immagine più matura e di conseguenza entri nel gruppo più figo”. All’inizio c’è la spinta delle amiche: “Per chi te la stai tenendo? Guarda che se non la molli ti molla lui… E poi a qualcuno la dovrai pur dare, o no?”. Chiara è molto carina, ha ai piedi stivaletti di cuoio, e addosso una magliettina di Zara e una felpa blu col cappuccio. Potrebbe avere 14 anni come 18. Parla di sesso come se, appunto, l’avesse studiato meticolosamente a scuola, pur non avendolo ancora mai provato. E descrive un mondo capovolto: “I ragazzi non ci pressano mai per andare a letto. Anzi, sono terrorizzati dal fare figuracce, perché non sanno bene cosa devono fare. Anche perché noi siamo cattive, se uno se la cava male poi rischia che lo roviniamo. Sono le femmine – spiega Chiara – a sentirsi in dovere di sverginarsi in fretta. E poi gli uomini non hanno bisogno di insistere, perché le ragazze sono indemoniate”.

Quando decidi di farlo, lo annunci alle amiche: “Questo weekend ho deciso che scopo”. Poi c’è l’immancabile resoconto del lunedì: “Di solito dicono ‘mi hanno sfondata’, oppure ‘mi hanno aperta’”. Da quel momento in poi perdi l’inibizione: “Una volta che l’hai data, la tua vita sessuale diventa super attiva. Se sei a casa di un’amica e c’è un tipo carino, non è che te la meni. Gliela dai senza fare troppe storie. Il ragazzo neanche se l’aspetta, così lo stupisci”.

L’ORGASMO

Il sesso e il piacere non hanno proprio nulla a che spartire, nelle storie che raccontano Chiara e le sue amiche. L’obiettivo non è quello, e i ragazzi sono troppo inesperti. “A nessuna è mai piaciuto scopare. La prima volta fa stra-male, e anche le volte dopo, comunque, tutto è tranne che piacevole. Ripeto: non lo fai per venire, ma per liberarti di un peso. È una questione d’immagine, di status. Anche perché i ragazzi durano pochissimo”. Per quelle che decidono di affidarsi al primo fidanzato, il momento prescelto è quello di una gita fuori città: “Stai con uno da un paio di settimane e ti invita a passare il weekend da qualche parte? Gliela dai. Matematico”.

PANICO DEL LUNEDI’

Le precauzioni più usate, racconta Chiara, sono il preservativo e la pillola anticoncezionale. Chi prende quest’ultima, di solito, ha già condiviso la propria vita sessuale con i genitori. E le altre? “Non sai quanti lunedì mattina vedo le mie amiche completamente in paranoia. Il sabato erano strafatte e non riescono a ricordarsi se hanno usato il preservativo o no. In più, non sanno chi è il ragazzo con cui hanno scopato, oppure si vergognano a chiamarlo per chiedere.
Quindi le più furbe vanno in consultorio e prendono la pillola del giorno dopo – succede ogni due o tre mesi – e le altre aspettano e pregano che il ciclo arrivi”.

Chi vuole condividere storie ed esperienze su adolescenti e sesso può scrivere a sexandteens@gmail.com

da Il Fatto Quotidiano del 5 marzo 2014


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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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08/03/2014 14:09

...che tristezza!
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08/03/2014 15:21

Re:
ste382, 08/03/2014 14:09:

...che tristezza!




Quando avevo 16 anni sarebbe stato un sogno trovare coetanee più disponibili di allora, chiuse come ricci che mi facevano sudare anche il più casto dei baci, ora però col senno e con gli anni di poi il panorama dipinto è desolante, ma non credo che le ragazzine di oggi siano tutte così
10/03/2014 10:47

Pur essendo in una fascia d'età relativamente vicina a quella di queste ragazze, faccio fatica a riconoscere atteggiamenti o modi di pensare. (per fortuna, aggiungo [SM=x44465] )
Quando andavo io a liceo (la mia classe era totalmente femminile, tra l'altro) succedeva che le meno "esperte" chiedessero di farsi raccontare i particolari da chi aveva avuto qualche esperienza in più. Ma tutto ciò era lontanissimo dalla logica reverenziale delle une sulle altre: anzi, a volte, non si voleva far partecipi dei racconti un po' per mantenere un segreto intimo col partner, un po' per non passare per quelle "troppo navigate" (in fondo, tra solo donne, la lingua biforcuta era d'obbligo [SM=x44455] )
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10/03/2014 14:09

per come la vedo io, è tutta colpa di Maria De Filippi..
[SM=x44472] [SM=x44463]
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16/03/2014 20:12

Re:
rorina!, 10/03/2014 10:47:

Pur essendo in una fascia d'età relativamente vicina a quella di queste ragazze, faccio fatica a riconoscere atteggiamenti o modi di pensare. (per fortuna, aggiungo [SM=x44465] )
Quando andavo io a liceo (la mia classe era totalmente femminile, tra l'altro) succedeva che le meno "esperte" chiedessero di farsi raccontare i particolari da chi aveva avuto qualche esperienza in più. Ma tutto ciò era lontanissimo dalla logica reverenziale delle une sulle altre: anzi, a volte, non si voleva far partecipi dei racconti un po' per mantenere un segreto intimo col partner, un po' per non passare per quelle "troppo navigate" (in fondo, tra solo donne, la lingua biforcuta era d'obbligo [SM=x44455] )



Penso che questo articolo, da solo, non può dare una panoramica completa di come pensano oggi le ragazze di oggi, non tutte, perchè sono convinto che di ragazze, come te al liceo, ce ne sono tantissime, ma vivendo senza troppi clamori sembra che tutte loro non esistano, invece penso che siano la maggioranza silenziosa [SM=x44458] e per fortuna aggiungo! [SM=x44462]
17/03/2014 00:52

Re: Re:
c'eraunavodka, 3/16/2014 8:12 PM:



Penso che questo articolo, da solo, non può dare una panoramica completa di come pensano oggi le ragazze di oggi, non tutte, perchè sono convinto che di ragazze, come te al liceo, ce ne sono tantissime, ma vivendo senza troppi clamori sembra che tutte loro non esistano, invece penso che siano la maggioranza silenziosa [SM=x44458] e per fortuna aggiungo! [SM=x44462]




Frase tristemente vera [SM=x44463]
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17/03/2014 10:10

Re: Re:
c'eraunavodka, 16/03/2014 20:12:



Penso che questo articolo, da solo, non può dare una panoramica completa di come pensano oggi le ragazze di oggi, non tutte, perchè sono convinto che di ragazze, come te al liceo, ce ne sono tantissime, ma vivendo senza troppi clamori sembra che tutte loro non esistano, invece penso che siano la maggioranza silenziosa [SM=x44458] e per fortuna aggiungo! [SM=x44462]



Sono pienamente d'accordo con te.
C'è un proverbio che dice che
"Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce"
e spesso in una società come questa (sempre alla ricerca dello scoop, della notizia scandalistica) si rischia che l'idea pensiero di un gruppo di ragazzine possa essere esteso a tutte le adolescenti.

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24/03/2014 13:42

Nn penso sia così realmente

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