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Convenienza del fotovoltaico nel 2014: Scambio Sul Posto & detrazioni fiscali

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2014 15:13
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29/07/2014 16:20

Formula: Scambio Sul Posto + Vendita di Energia + Detrazione = Risparmio prezzo bolletta per SEMPRE



Convenienza del fotovoltaico nel 2014: Scambio Sul Posto + Vendita di Energia + Detrazione = Risparmio prezzo bolletta per SEMPRE





Nel 2012 un Cliente che ha realizzato il suo impianto fotovoltaico tramite Lightland Soluzioni Energia ha fatto pervenire e ci ha permesso di analizzare, per voi, il suo regime di Scambio Sul Posto relativo al conguaglio percepito nel 2014 per l'anno 2013. Pubblichiamo in questo articolo questo caso reale di remunerazione in Scambio Sul Posto relativo all'anno 2013 in modo che tutti voi possiate capire meglio il meccanismo dello scambio sul posto per il fotovoltaico e quanto ancora risulti essere conveniente aderire a questo sistema di remunerazione dell'energia elettrica prodotta, immessa e prelevata.


L'impianto fotovoltaico di cui parliamo è posto nella  Maremma Toscana ed è orientato a sud est (10° gradi verso sud, -80°). L'inclinazione della falda è di circa 10 gradi, la potenza dell'impianto fotovoltaico è 2,9 kWp ed è realizzato con moduli SunPower E20 327 Wp. L'inverter è un Aurora Power One 3.0. Le strutture utilizzate sono della HILTI e la minuteria elettrica e tutta Bticino. Sono presenti SPD e scaricatori fusibili della Schneider. Completa l'impianto un sistema di monitoraggio Ecodhome.


Il sistema di remunerazione dell'impianto Fotovoltaico in scambio sul posto è dato dal confronto tra l'energia elettrica immessa e quella prelevata durante l'anno 2013. Quindi per comprendere come funziona lo scambio sul posto per il fotovoltaico è sufficiente avere a disposizione i dati annuali prelevati dal contatore di Scambio oppure analizzare in "Dettaglio Benestare" relativo al conguaglio 2013 che ogni utente dello scambio sul posto può scaricare dal suo account personale attraverso il sito del GSE


L'impianto fotovoltaico in questione ha prodotto durante l'anno 2013 una quantità di energia elettrica pari a 3700 kWh. L'utente dello Scambio Sul Posto, prima dell'installazione dell'impianto fotovoltaico, consumava e quindi prelevava annualmente una quantità di energia elettrica pari a 2700 kWh pagata al gestore (ENEL, Servizio maggior tutela) circa 0.18 Euro al kWh considerando tutte le voci in bolletta compresa l'IVA al 10 %. Come è possibile verificare dalla immagine sottostante, tramite il file "dettaglio nestare" del GSE relativo al conguaglio 2014 per il 2013 si ha:


Fotovoltaico Scambio Sul Posto Dettaglio benestare conguaglio 2013


L'energia immessa in rete dal Cliente è pari a 3059 kWh


l'energia prelevata dalla rete è 1151 kWh


Il Controvalore in Euro dell'energia immessa è 196 €


Il Controvalore in Euro dell'energia prelevata è 73 €


Lo Scambio sul posto remunera l'energia scambiata che si ottiene come il valore minimo, in euro, dell'energia immessa e di quella prelevata più il valore delle componenti variabili relativo ai servizi di rete sempre in relazione all'energia scambiata:


In questo caso si osserva che l'energia scambiata, il valore minimo tra l'energia immessa e prelevata, corrisponde al valore in euro dell'energia prelevata cioè 73 € che, per avere la remunerazione relativa allo scambio sul posto, va sommato al valore minimo tra l'energia prelevata e immessa moltiplicata il coefficinete CUS (pari a 0.059 €/kWh). Questa parte di remunarazione e dunque: 0.05019 x 1151 = 58 €. Si tenga conto che il coefficiente CUS dipende strettamente dalla quantità di energia prelevata. Infatti per prelievi superiori a 3000 kWh il coefficiente CUS può essere anche di 0.18 €/kWh. Quindi, dato che questo Utente dello Scambio Sul Posto preleva poco (solo circa 1100 kWh in un anno) allora risulta essere "piccolo" anche il CUS.


Quindi la remunerazione relativa allo scambio sul posto è data dalla somma di 73 € e 57 € paria a:


SSP = 73 + 58 = 131 €.


Il nostro Cliente ha prelevato durante l'anno 2013, 1151 kWh pagando tale energia (comprensiva di IVA) circa 0.18 €/kWh. Quindi l'utente dello scambio sul posto ha anticipato un costo della bolletta pari ad, Costo Bolletta Annuale = 1151 x 0.18 = 207 Euro.


Tramite il solo scambio sul posto l'utente ha ottenuto " un rimborso" di 131 Euro quindi l'utente in scambio sul posto, per l'esercizio 2013 ha pagato la bolletta elettrica solo


207 - 131 = 76 € in un anno.


Considerando dunque il solo scambio sul posto l'utente si è visto rimborsare il 72 % [(207/76)/100] della bolletta elettrica anticipata durante il 2013 (considerando anche l'IVA!!!).


Questa percentuale di "rimborso" tramite lo scambio sul posto è una caratteristica comune a tutti gli utenti dello scambio sul posto grazie al fatto che il parametro CUS può variare fino ad un ordine di grandezza o più in base alla quantità di prelievo dell'utente stesso.


Non è finita qui, infatti l'utente dello scambio sul posto ha anche una porzione abbastanza grande di energia immessa in rete che è ben maggiore dell'energia prelevata (e quindi scambiata). Facendosi ACCREDITARE LE ECCEDENZE dal GSE il nostro Utente riceve nel 2014 anche:


Eccedenze 2013 = 196 - 73 = 123 € annui.


Questa voce, che non entra nel conteggio dello Scambio Sul Posto si prefigura come una vera e propria vendita di energia effettuata dal GSE per conto dell'utente dello scambio sul posto. Come vendita essa deve essere dichiarata all'atto della dichiarazione dei redditi in "altri redditi" e verrà decurtata della percentuale relativa allo scaglione irpef dell'utente stesso. Pur Ipotizzando una aliquata del 50%, si avranno circa 62 Euro netti.


A questo punto sommando anche il netto della vendita dell'eccedenza si ottiene annualmente dal GSE,


Introito Totale da GSE = SSP + Eccedenza netta = 131 + 62 = 193 € 


In questo modo il nostro utente dello scambio sul posto recupera non più il 72% della bolletta elettrica anticipata ad enel ma il 93% di ciò che ha anticipato (considerando uno scaglione irpef del 50%). Se lo scaglione irpef fosse il più basso, il 23%, allora si avrebbe:


Eccedenza Netta 123 / 1,23 = 100 €, Introito Totale = 131 + 100 = 231 €.


Quindi in questo caso tramite lo scambio sul posto e l'accredito dell'eccedenza ottiene un rimborso superiore al costo dell'energie elettrica sostenuto del 2013. Quindi è possibile, tramite questo meccanismo, ottenre il RIMBORSO TOTALE del costo dell'energia elettrica sostenuto. Basta sovraddimensionare l'impianto fotovoltaico opportunamente.


Ora non ci resta che analizzare quanto l'utente in conto scambio ha risparmiato per aver autoconsumato una pozione di energia elettrica prodotta dal suo impianto fotovoltaico. Avendo immesso 3059 kWh e avendo prodotto 3700 kWh ne consegue che l'autoconsumo di tale utente è di circa 700 kWh che, moltiplicato per il costo al kWh di 0.18 €/kWh, si ottiene:


Risparmio da Autoconsumo = 700 x 0.18 = 126 €


Quindi con il solo regime di Scambio Sul Posto ed autoconsumo si ottiene un introito annuale di (con aliquota irpef al 23%):


Risparmio+SSP+Eccedenza= 126 + 100 + 131 = 357 € annui


Dato che per tutto il 2014 è possibile detrarre il 50% della spesa dell'impianto fotovoltaico, ed ipotizzando un costo compreso di IVA dell'impianto stesso di 7500 €, è possibile calcolare una detrazione annuale di:


Detrazione Fiscale= [ 7500 / 2 ] / 10 = 375 €


Quindi sommando la detrazione Fiscale, i proventi dallo scambio sul posto, delle eccedenze e del risparmio in bolletta si ottiene (con aliquota irpef al 23%):


Risparmio da Fotovoltaico Risparmio+SSP+Eccedenza + Detrazione Fiscale = 357 + 375 = 732 €

Se si considerasse l'aumento di bolletta elettrica annua media, ricordando che l'introito derivante dallo scambio sul posto, il valore dell'eccedenza e il valore del risparmio in bolletta, si attualizzano sulla base del costo dell'energia elettrica ne consegue che l'installazione di un impianto fotovoltaico di qualità si ripaga in circa 6/7 anni.

Se l'impianto è di qualità, cioè se l'inverter gode di 10 anni di garanzia e i moduli risultano avere garanzie di 25 anni sui difetti e sulle potenze, appare evidente che l'installazione di un impianto fotovoltaico è un ottimo investimento per la famiglia per il suo risparmio e non ultimo per l'ambiente. (Link)


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Fotovoltaico scambio sul posto





E’ compatibile con la vendita dell’energia?
No, non è ammessa la vendita dell’energia in esubero ma solo il credito in bolletta valido per sempre.

L’adesione al meccanismo dello scambio sul posto costa annualmente 30 euro che verranno versati al GSE per la gestione della pratica.

Secondo quanto riportato nella nuova circolare dell’agenzia delle entrate relativa al trattamento fiscale del contributo in conto scambio di cui alla Delibera AEEG N.74/2008:

1. Per impianti fotovoltaici fino ai 20 kWp (situati sul tetto dell’abitazione/area di pertinenza dell’abitazione del produttore) il contributo non assume rilevanza fiscale.

2. Per impianti superiori ai 20 kWp (situati sul tetto dell’abitazione/area di pertinenza dell’abitazione del produttore) il contributo è rilevante sia ai fini IVA sia ai fini delle imposte dirette.

E’ però importante segnalare che, a prescindere dalla taglia di impianto (quindi anche inferiore ai 20 kWp), se l’impianto per sua collocazione non è posto al servizio dell’abitazione (quindi situato in un’area separata/non di pertinenza dell’abitazione stessa) il contributo in conto di scambio risulta essere rilevante sia ai fini dell’IVA sia che delle imposte dirette.

Ci sono però dei casi specifici per i quali il contributo in conto scambio risulta essere sempre rilevante ai fini dell’IVA e delle imposte dirette:
a) In caso di produttore imprenditore  - soggetto passivo di IRES
b) in caso di produttore – lavoratore autonomo. In questo caso il professionista è tenuto a tenere una contabilità separata per la produzione – cessione di energia e per la propria attività.

Per calcolare il risparmio si moltiplica la produzione dell’impianto fotovoltaico per il costo dell’energia elettrica. Il costo dell’energia elettrica per gli impianti di piccole-medie dimensioni (utenze residenziali e piccole aziende) si aggira intorno a 0,18 – 0,20 €/kWh e si prevede un ulteriore aumento nei prossimi anni in relazione all’esaurimento progressivo delle fonti fossili (petrolio, gas e carbone). 


Es: un impianto fotovoltaico da 2 kWp installato nel centro Italia (irraggiamento medio: 1300 kWh/anno) ha una produzione stimata di 2.700 kWh/anno. Moltiplicando 2.700 kWh/anno per il costo dell’energia elettrica di 0,20 € avremo un risparmio sulla bolletta annua pari a 540 euro.

E' sicuro che per tutti gli impianti fotovoltaici di piccola ptenza (minore di 50 kWp) sia per aziende che per privati, lo scambio sul posto è il regime di "vendita di energia" più conveniente. Con lo scambio sul posto, l’impianto fotovoltaico lavora in regime di interscambiocon la rete elettrica locale, permettendoti di avere il rimborso della bolletta elettrica e il contributo del GSE sulla base del giorno in cui il tuo impianto è stato messo in rete (NB: RISPARMIO BOLLETTA+INCENTIVO GSE)

Vediamo qui le novità del regime scambio sul posto in relazione in particolare alla bolletta elettrica

Non si scambia più l’energia ma si immette e, per quanto immesso, si riceve un contributo in conto scambio. Contemporaneamente si acquista l’energia dal Gestore.

Il rimborso del GSE è pari al valore minimo tra il valore attribuito all’energia immessa e quello pagato al gestore per l’acquisto dell’energia.

Al termine di ciascun anno si effettua il conguaglio facendo la differenza tra le immissioni e i prelievi di energia dalla rete.

> Se il saldo è negativo verrà addebitato in bolletta;
> se il saldo è positivo il credito di energia resterà valido per sempre.

Questa soluzione è particolarmente vantaggiosa se l’impianto è dimensionato in modo tale da produrre un quantitativo di energia elettrica minore o uguale all’energia elettrica consumata.

Grazie alla nuova Delibera ARG/elt 74/08 lo scambio sul posto è possibile per impianti fotovoltaici fino ad un massimo di 200 kWp.

A chi conviene?
Lo scambio sul posto o net-metering conviene in particolare:

- ai privati (prima casa) 
- alle piccole-medie aziende

Quando conviene?
L’adozione dello scambio sul posto, o net-metering, conviene quando l’energia elettrica che può produrre l’impianto fotovoltaico(in funzione degli spazi e dell’orientamento dell’edificio) è inferiore o uguale a quella consumata dall’utenza.

Mentre con la precedente versione dello scambio sul posto si utilizzava la corrente elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico per alimentare le utenze elettriche di casa o dell’azienda, riducendo sensibilmente o addirittura azzerando la bolletta energetica, con l’attuale meccanismo é possibile utilizzare l’energia istantaneamente prodotta dal fotovoltaico chiedendo alla rete solo quella necessaria per soddisfare i fabbisogni negli orari diversi da quelli della produzione. La bolletta si ridurrà, ma non è detto che si  azzeri come succedeva prima (quantomeno non in tempo reale ma solo successivamente ai pagamenti già effettuati: il rimborso del GSE è infatti successivo al pagamento delle bollette).

 E’ compatibile con la vendita dell’energia?

No, non è ammessa la vendita dell’energia in esubero ma solo il credito in bolletta valido per sempre.

L’adesione al meccanismo dello scambio sul posto costa annualmente 30 euro che verranno versati al GSE per la gestione della pratica.

Secondo quanto riportato nella nuova circolare dell’agenzia delle entrate relativa al trattamento fiscale del contributo in conto scambio di cui alla Delibera AEEG N.74/2008:

1. Per impianti fotovoltaici fino ai 20 kWp (situati sul tetto dell’abitazione/area di pertinenza dell’abitazione del produttore) il contributo non assume rilevanza fiscale.

2. Per impianti superiori ai 20 kWp (situati sul tetto dell’abitazione/area di pertinenza dell’abitazione del produttore) il contributo è rilevante sia ai fini IVA sia ai fini delle imposte dirette.

E’ però importante segnalare che, a prescindere dalla taglia di impianto (quindi anche inferiore ai 20 kWp), se l’impianto per sua collocazione non è posto al servizio dell’abitazione (quindi situato in un’area separata/non di pertinenza dell’abitazione stessa) il contributo in conto di scambio risulta essere rilevante sia ai fini dell’IVA sia che delle imposte dirette.

Ci sono però dei casi specifici per i quali il contributo in conto scambio risulta esseresempre rilevante ai fini dell’IVA e delle imposte dirette:
a) In caso di produttore imprenditore  - soggetto passivo di IRES
b) in caso di produttore – lavoratore autonomo. In questo caso il professionista è tenuto a tenere una contabilità separata per la produzione – cessione di energia e per la propria attività.

Per calcolare il risparmio si moltiplica la produzione dell’impianto fotovoltaico per il costo dell’energia elettrica. Il costo dell’energia elettrica per gli impianti di piccole-medie dimensioni (utenze residenziali e piccole aziende) si aggira intorno a 0,18 – 0,20 €/kWh e si prevede un ulteriore aumento nei prossimi anni in relazione all’esaurimento progressivo delle fonti fossili (petrolio, gas e carbone) .

Es: un impianto fotovoltaico da 2 kWp installato nel centro Italia (irraggiamento medio: 1300 kWh/anno) ha una produzione stimata di 2.700 kWh/anno. Moltiplicando 2.700 kWh/anno per il costo dell’energia elettrica di 0,20 € avremo un risparmio sulla bolletta annua pari a 540 euro.

Lo Scambio sul Posto, è un meccanismo che consente di immettere in rete l'energia elettrica prodotta ma non immediatamente autoconsumata, per poi prelevarla in un momento successivo per soddisfare i propri consumi. 
La sua principale caratteristica è quella di non vincolare l’utente ad utilizzare l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico solo ed esclusivamente nel momento in cui questa viene prodotta dall’impianto stesso, cioè di giorno o nei periodi più assolati dell’anno quando è maggiore l’irraggiamento solare captato dai pannelli fotovoltaici.Se l’impianto produce energia elettrica si utilizzerà quest’ultima per i consumi. Per i consumi che avvengono di notte o in giornate non produttive si utilizzerà la connessione alla rete già presente.

L’utente rimane comunque connesso alla rete elettrica, consuma l’energia che serve quando serve, a prescindere dalla produzione dell’impianto fotovoltaico, senza alcuna differenza con quello che avveniva prima dell’installazione dell’impianto fotovoltaico.Il GSE (dal 1 Gennaio 2009) tiene conto dell’energia prodotta in eccesso e immessa in rete, e RIMBORSA i consumi avvenuti in assenza di produzione fotovoltaica, con il limite della quantità di energia prodotta in eccesso (Contributo in Conto Scambio).Per effettuare le misurazioni che sono necessarie perché il meccanismo funzioni, si deve sostituire il contatore esistente con uno bidirezionale, che cioè effettua la misurazione dell’energia elettrica sia in entrata che in uscita (Contatore 1).In entrata, il contatore conteggerà il prelievo di energia elettrica dalla rete, ovviamente al netto dei consumi alimentati dall’impianto fotovoltaico.In uscita, il contatore conteggerà la produzione dell’impianto fotovoltaico che non viene consumata e quindi immessa in rete.Serve però un altro contatore (2), che serve per misurare la quantità TOTALE di energia elettrica prodotta dall’impianto, perché è su questa quantità che viene calcolato l’importo erogato dal GSE a titolo di incentivo (kWh prodotti x Tariffa incentivante).Riassumendo, le componenti di ricavo (effettivo e figurativo) per un impianto connesso secondo la modalità “Scambio sul posto” sono:

1) Incentivi, calcolati sull’intera produzione fotovoltaica

2) Rimborso per la quota di energia consumata, non eccedente la quantità di energia immessa in rete

3) Risparmio ottenuto autoconsumando direttamente energia prodotta.

 Esempi:

Esempio 1 - Produzione superiore ai consumi da rete

I contatori segnano:
Produzione totale: 10.000 kWh
Consumo effettivo al contatore del distributore: 4.000 kWh
Energia immessa in rete: 6.000 kWh
Riporto periodo precedente: 0 kWh

Di conseguenza:
Energia autoconsumata direttamente: 4.000 kWh (10.000 - 6.000)
Consumi totali di energia: 4.000 prelevati dalla rete + 4.000 autoconsumati = 8.000 kWh

Energia pagata in bolletta: 4.000 kWh 
Energia rimborsata dal GSE in conto scambio: 4.000 kWh (fino quindi alla quantità di energia prelevata dalla rete)
Energia pagata effettivamente: 0 kWh
Riporto per il periodo successivo: 2.000 kWh (6.000 kWh immessi in rete - 4.000 rimborso GSE)

Esempio 2 - Produzione inferiore ai consumi da rete

I contatori segnano:
Produzione totale: 5.000 kWh
Consumo effettivo al contatore del distributore: 6.000 kWh
Energia immessa in rete: 2.000 kWh
Riporto periodo precedente: 0 kWh

Di conseguenza:
Energia autoconsumata direttamente: 3.000 kWh (5.000 - 2.000)
Consumi totali di energia: 6.000 prelevati dalla rete + 3.000 autoconsumati = 9.000 kWh

Energia pagata in bolletta: 6.000 kWh 
Energia rimborsata dal GSE in conto scambio: 2.000 kWh (fino quindi alla quantità di energia immessa in rete)
Energia pagata effettivamente: 4.000 kWh
Energia da riportare nel periodo successivo: 0 kWh

Esempio 3 - Produzione superiore ai consumi da rete, con riporto precedente

I contatori segnano:
Produzione totale: 10.000 kWh
Consumo effettivo al contatore del distributore: 7.000 kWh
Energia immessa in rete: 6.000 kWh
Riporto periodo precedente: 1.000 kWh

Di conseguenza:
Energia autoconsumata direttamente: 4.000 kWh (10.000 - 6.000)
Consumi totali di energia: 7.000 prelevati dalla rete + 4.000 autoconsumati = 11.000 kWh
Energia pagata in bolletta: 7.000 kWh 
Energia rimborsata dal GSE in conto scambio: 7.000 kWh (fino quindi alla quantità di energia immessa in rete = 6.000, + 1.000 riporto periodo precedente)
Energia pagata effettivamente: 0 kWh
Riporto periodo successivo: 0 kWh

Il Decreto Ministeriale emanato il 19/12/08 prevede la possibilità di usufruire dello Scambio sul Posto per impianti alimentati da fonti rinnovabili fino a 200 kW, connessi in data successiva al 31/12/2007, e non più solo fino a 20 kW come era in precedenza.
Con la Delibera 9 dicembre 2009 - ARG/elt 186/09 - l'AEEG ha modificato il “Testo integrato delle modalità e delle condizioni tecnico-economiche per lo scambio sul posto” (ARG/elt 74/08), in vigore dal 1 gennaio 2009. La modifica più rilevante, che impatta tutti gli utenti dello Scambio sul Posto, è quella che prevede la possibilità di richiedere al GSE il rimborso monetario delle eccedenze di produzione rispetto ai consumi, su base annuale. In precedenza, le eccedenze di produzione venivano accantonate e, se non utilizzate nei tre anni successivi, perdute.
Dato che l’impianto ha una durata molto lunga, si dovranno tenere in considerazione eventuali ipotesi di incremento dei consumi, e dimensionare di conseguenza l’impianto.

Nei vantaggi derivanti è da tenere in considerazione favorevolmente che il prezzo dell'energia non rimarrà costante e il suo incremento, molto verosimilmente, sarà maggiore dell’inflazione. Basti solo pensare che l’aumento medio dei prezzi al consumo per “abitazione, acqua, elettricità e combustibili” dal 2003 al 2008 è stato del 4,7% annuo (dati ISTAT). (Link)


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News - RISPARMIO ENERGETICO


Impianti fotovoltaici, incompleta l’attuazione dello Spalma Incentivi


assoRinnovabili: i ritardi del Governo impediscono agli operatori di scegliere



18/11/2014 - Entro il 30 novembre le aziende titolari di impianti fotovoltaici oltre 200 kW devono scegliere la modalità di riduzione delle tariffe incentivanti, prevista dal decreto Spalma Incentivi, ma ad oggi il Ministero dell’Economia e Finanze (MEF) non ha ancora emanato il decreto con i criteri per l’accesso ai finanziamenti garantiti dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che dovrebbero mitigare gli effetti negativi dei tagli.



Impianti fotovoltaici, incompleta l’attuazione dello Spalma Incentivi

La denuncia arriva da assoRinnovabili che chiede di posticipare il termine del 30 novembre ad almeno 60 giorni dall’emanazione del decreto MEF che regolerà l’intervento di Cassa Depositi e Prestiti, per dare alle imprese un tempo sufficiente per valutare quale opzione sia la più idonea per ciascun impianto.

Il decreto relativo ai finanziamenti garantiti dalla CDP è “un provvedimento fondamentale e molto atteso dagli operatori che rappresentiamo - ha dichiarato Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili - in quanto essenziale per l’applicazione dello Spalma Incentivi”.
 
“Il Governo, incredibilmente, impone agli operatori fotovoltaici di scegliere la modalità con cui sarà ridotta la tariffa - ha proseguito Re Rebaudengo - ma non fornisce gli strumenti e le informazioni necessarie affinché tale decisione possa essere presa in maniera seria e consapevole. Ad oggi, restano ancora poco più di 10 giorni lavorativi, un tempo assolutamente insufficiente!”.

“Sembra che non si voglia tener conto della complessità della scelta cui va incontro l’operatore: oltre all’analisi dell’impatto economico e finanziario delle singole opzioni, infatti, la decisione finale del produttore dovrà poi essere condivisa e approvata dagli organi decisionali dei principali istituti bancari” - ha concluso.
 
Intanto, continua a crescere il numero delle aziende che stanno aderendo al ricorso contro lo Spalma Incentivi promosso da assoRinnovabili.
 


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