Negozi cinesi, ci si può fidare?

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2020 00:12
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21/07/2016 19:25

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Fatascalza, 21/07/2016 18.56:




Noi capiamo quando uno va di fretta e ce ne andiamo o lasciamo il passo [SM=x44450]




Ma per Dom potremmo fare un'eccezione [SM=x44453]
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21/07/2016 20:18

assolutamente [SM=x44451]
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21/07/2016 20:22

Dom, è meglio se cambi cassa!
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Dom Pérignon, 21/07/2016 18.51:




Spero di non incontrare mai voi due insieme a cincischiare col cassiere davanti a me in coda quando vado di fretta! [SM=x44510] [SM=x44456] [SM=x44512]




stavolta dom ha ragione, se vedete in un negozio fata e raggio insieme cercate di fuggire il prima possibile [SM=x44457]

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22/07/2016 09:34

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
their, 21/07/2016 23.18:




stavolta dom ha ragione, se vedete in un negozio fata e raggio insieme cercate di fuggire il prima possibile [SM=x44457]



Potremmo anche farti fare la coda [SM=x44456]

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Clicca ed entra ... ti aspettiamo ;o))

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22/07/2016 21:17

ma tu lo sai che io nemmeno conosco tutte le persone del mio condominio? [SM=x44457]

mi si è rotto il caricabatterie del mio cell, secondo voi lo trovo da cinesi? [SM=x44466]
[Modificato da their 22/07/2016 21:17]

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29/08/2016 21:55

ci sono ricascato nuovamente, ho comprato sabato una sveglia dai cinesi e non funziona bene, suona con 30 minuti di ritardo dall'ora fissata

poco prima dell'acquisto avevo fatto un giro per trovare una sveglia di marca ma tutti mi dicevano: vai dai cinesi

si vado dai cinesi ma quelle cose funzionano male, giuro che la prossima volta faccio acquisti su amazon dove ho visto bellissime sveglie di marca casio [SM=x44467]
[Modificato da their 29/08/2016 21:56]

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Re:
their, 29/08/2016 21.55:

ci sono ricascato nuovamente, ho comprato sabato una sveglia dai cinesi e non funziona bene, suona con 30 minuti di ritardo dall'ora fissata

poco prima dell'acquisto avevo fatto un giro per trovare una sveglia di marca ma tutti mi dicevano: vai dai cinesi

si vado dai cinesi ma quelle cose funzionano male, giuro che la prossima volta faccio acquisti su amazon dove ho visto bellissime sveglie di marca casio [SM=x44467]



Con i tuoi esperimenti va a finire che ti licenziano!!! [SM=x44512]
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30/08/2016 21:36

ormai ti dicono tutti: vai da cinesi

ma se la roba dei cinesi non vale un cazzo

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31/08/2016 15:25

Re:
their, 30/08/2016 21.36:

ormai ti dicono tutti: vai da cinesi

ma se la roba dei cinesi non vale un cazzo



La gente non ha soldi, poi questi hanno tutto e si traformano pure in sarti, devi accorciare i pantaloni nuovi? Vai da Xing che con 3euro te li accorcia, piove? Sei stato colto di sorpresa? Entra da Xing che con 2 euro ti porti un ombrello, fa caldo e non ho il ventilatore? Vai da Xing con 15 euro ti porti il ventilatore, mi dovevo svegliare presto e non mi fidavo della Radio Sveglia vecchia, ammetto sono andato pure io da Xing e a 12 euro me la sono portata [SM=x44458]
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31/08/2016 21:56

si ma è inutile spendere 3 euro dai cinesi per cose elettroniche tanto non funzionano

per ora orologi e sveglie esperienza negativa [SM=x44467]
[Modificato da their 31/08/2016 21:56]

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19/02/2017 17:51

Negozi cinesi, frode sull’abbigliamento ad Olbia in Sardegna

Le fiamme gialle sequestrano migliaia di vestiti: acrilico e poliammide al posto delle fibre di qualità indicate in etichetta

ma non si butta nulla. I capi d’abbigliamento, anche in base ai provvedimenti che adotterà l’Autorità giudiziaria, non finiranno al macero. I vestiti sono non conformi alle etichette, ma non pericolosi per le salute delle persone. Per questo motivo, non potranno essere rimesse in vendita ma potranno essere donate a delle famiglie bisognose del territorio

lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2016/11/26/news/negozi-cinesi-frode-sull-abbigliamento-1.14474815?re...
[Modificato da their 19/02/2017 17:52]

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21/03/2017 11:45

Re:
their, 19/02/2017 17.51:

Negozi cinesi, frode sull’abbigliamento ad Olbia in Sardegna

Le fiamme gialle sequestrano migliaia di vestiti: acrilico e poliammide al posto delle fibre di qualità indicate in etichetta

ma non si butta nulla. I capi d’abbigliamento, anche in base ai provvedimenti che adotterà l’Autorità giudiziaria, non finiranno al macero. I vestiti sono non conformi alle etichette, ma non pericolosi per le salute delle persone. Per questo motivo, non potranno essere rimesse in vendita ma potranno essere donate a delle famiglie bisognose del territorio

lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2016/11/26/news/negozi-cinesi-frode-sull-abbigliamento-1.14474815?re...




Ma poi se te ne intendi un pochetto di vestiti basterebbe toccarli per capire che si tratta di acrilico anzichè cotone o fibre naturali...
a parte che già il prezzo troppo basso dovrebbe insospettirti...
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21/03/2017 16:29

Re: Re:
lady considine, 21/03/2017 11.45:




Ma poi se te ne intendi un pochetto di vestiti basterebbe toccarli per capire che si tratta di acrilico anzichè cotone o fibre naturali...
a parte che già il prezzo troppo basso dovrebbe insospettirti...




secondo me Their rilancia troppo spesso su questi negozi cinesi.... non voglio pensar male, ma stai a vedere che ha qualche interesse su queste catene di negozi cinesi... rileggiti i vecchi post su questa discussione e ti farai un'idea [SM=g1700002] [SM=x44461]
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21/03/2017 19:08

si ho investito molto nei negozi cinesi, ne posseggo 5

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21/03/2017 19:38

L’invasione dei mercati commerciali internazionali da parte della Cina è oramai un dato purtroppo assodato, ma pare che i nostri politici, così come quelli dell’Europa, non se ne preoccupino troppo. Il risultato è che, da anni, assistiamo al lento ma progressivo e inesorabile disfacimento di intere fasce produttive e commerciali della nostra economia, sopraffatte da una concorrenza sleale e inaffrontabile.I cinesi, infatti, hanno inondato l’Italia di prodotti venduti a prezzi irrisori, monopolizzando così l’interesse dei consumatori e sostituendosi alla normale e tradizionale filiera nazionale. Flussi costanti di container provenienti dalla Cina, hanno alimentato per anni il rifornimento di prodotti cinesi, con cui le miriadi di aziende da loro gestite hanno messo in ginocchio l’economia nazionale. I meno attenti potranno obiettare che se il costo di questi prodotti è nettamente inferiore a quelli nostrani, ben vengano! Ciò che non viene detto, però, è COME e SU COSA questa enorme e spietata concorrenza si regge! E’ importante sapere, come antefatto, che in Cina vige tutt’ora una tra le più abiette forme di COMUNISMO ancora esistenti sul globo, che si manifesta con i parametri preferiti di una feroce e spietata dittatura: la tortura e la schiavitù degli oppositori politici. Premesso ciò, va detto che le dissidenze vengono piegate al volere governativo, oppure spezzate, tramite la pena di morte e la deportazione in strutture carcerarie, che in realtà sono dei veri e propri lager, chiamati Laogai. In questi luoghi di terrore e di orrore, in cui la violenza è all’ordine del giorno, si costringono i detenuti al lavoro forzato, coinvolgendo in questo piano produttivo anche donne e bambini. Spesso, per ingannare l’Occidente, queste strutture vengono camuffate con nomi altisonanti, dal sapore commerciale, quali “Wuhan Xinsheng Construction Engineering Company”, oppure “ Shaghai Nanling Industrial General Company”, mentre in realtà sono il crudele tramite coercitivo per mezzo del quale il regime comunista obbliga la popolazione a subire passivamente i dictat governativi, pena l’internamento, o la tortura, e anche la soppressione fisica. Lo scopo dell’oppressione ha anche lo scopo di produrre quantità enormi di materiali a costo vicino allo zero con i quali invadere i mercati di mezzo mondo, e con cui scalzare le aziende ivi presenti, sostituendosi ad interi ecosistemi produttivi. Il nostro substrato commerciale nazionale è stato finora devastato e ridotto ai limiti storici di sopravvivenza, a causa di questa concorrenza sleale, che è fondata sul disprezzo totale della dignità umana. In Italia, oramai da anni, il settore tessile è in mano ai cinesi. Tutta la zona di Prato, originariamente fiore all’occhiello delle industrie manifatturiere toscane e nazionali, è oggi una grande “Chinatown” in cui ogni singola ditta parla cinese. Con gli introiti miliardari derivati da una crescente superiorità nei settori in cui le aziende italiane sono state schiacciate, i figli del “Celeste Impero” stanno ora dando l’attacco al settore della ristorazione, a livello nazionale, inglobando nel loro sistema chiuso, i bar, i ristoranti, le pizzerie, i pub, ecc, ecc. La stessa strategia è già stata attuata per quanto riguarda i negozi di scarpe, di borse e di pellame, in un crescendo a cui noi assistiamo impotenti. L’unica forza politica italiana che si è espressa contro questo strapotere del terrore, è stata fino ad ora solamente la Lega Nord, che ha proposto l’introduzione di DAZI per arginare il fenomeno. In alcuni Comuni italiani sono state approvate leggi in materia di commercio che permettono ai Sindaci di limitare il proliferare di attività della stessa tipologia, quali minimarket etnici, venditori di kebab, parrucchieri cinesi o centri di massaggio orientali, ecc., la cui concentrazione crea anche degrado e problemi di ordine pubblico. Gli esercizi commerciali cinesi usano un loro canale di distribuzione, gestito esclusivamente dai cinesi stessi, per cui i prodotti hanno provenienze sconosciute, senza alcuna garanzia di qualità e di sicurezza per la salute. Fermiamo le scempio che è in atto della nostra economia e l’attacco della Cina comunista al commercio italiano. Ridiamo alle famiglie italiane la possibilità di reinserirsi nel circuito commerciale ora monopolizzato dai cinesi, riappropriandoci dei prodotti locali, dei nostri marchi e della qualità che da sempre ci contraddistingue. BOICOTTIAMO I PRODOTTI CINESI, RIFIUTANDO DI ACQUISTARLI!
Facciamolo per noi e per i nostri figli, in nome del futuro della nostra economia, dei nostri valori e della nostra identità nazionale. Guardate cosa sta succedendo in Tibet, oggetto dell’aggressione cinese. I Tibetani, non hanno più quasi modo di opporsi, fagocitati dalla violenza comunista, che si sta insinuando e sostituendo ad ogni livello della loro società. In Tibet è stato VIETATO tutto ciò che riconduce alla tradizione culturale del Paese stesso, come la lingua, la bandiera, i canti, la religione, la politica, in nome del comunismo cinese. CINA = COMUNISMO = DITTATURA = MORTE = SANGUE = DOLORE. Come possiamo noi occidentali rimanere in silenzio di fronte a tutto ciò? Come se tutto ciò non bastasse, STANNO ROVINANDO LA NOSTRA ECONOMIA, facendo chiudere interi sistemi produttivi. Guardatevi intorno, anche nei mercatini rionali … ma non solo …  quanti italiani sono rimasti, in confronto a qualche anno fa? Vogliamo diventare forse un satellite cinese? Ribadisco con forza che dobbiamo BOICOTTARE i prodotti cinesi ed evitare quei negozi che, gestiti dai cinesi, alimentano il turpe mercato dello sfruttamento e del disprezzo della vita umana.
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18/12/2018 00:28

siamo alle solite, una settimana fà ho comprato dai cinesi delle batterie per il telecomando della tv e oggi sono già scariche, le pagai 1 euro ma per 7 giorni non vale la pena

meglio spendere 5 euro per la duracell

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18/12/2018 14:38

purtroppo molte cose cinesi sono vendute in negozi italiani [SM=x44495]

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18/12/2018 18:05

Re:
io.donna, 18/12/2018 14.38:

purtroppo molte cose cinesi sono vendute in negozi italiani [SM=x44495]



verissimo

cambia solo il prezzo

ho preso ieri dai Cinesi un paio di ciabatte medical per la casa tipo quelle degli infermieri, costo euro 7.99 le stesse se vai da Pittarello costano 15 euro

avanti con i Cinesi [SM=x44458]
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18/12/2018 22:23

Re:
io.donna, 18/12/2018 14.38:

purtroppo molte cose cinesi sono vendute in negozi italiani [SM=x44495]




Purtroppo questo succede per una questione di sopravvivenza:
i negozianti spesso sono costretti a mettere in vendita prodotti più economici, perchè molti clienti guardano e scelgono il prezzo più basso, senza curarsi della qualità. [SM=x44464] Questo poi ogni tanto succede anche negli ipermercati, dove non di rado mettono degli scaffali con oggetti a pochi euro, ma andando bene a vedere la qualità è infima ed i prezzi poi non sono nemmeno tanto proporzionali [SM=x44465]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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