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03/12/2014 15:54 | |
La terza canzone, sempre della stessa serie
"vogliamoci bene", invece è un tentativo di
sterminio, questa volta purtroppo riuscito
quasi fino in fondo. Sto parlando degli Indiani
d'America. Piccolo massacro dopo piccolo
massacro, insomma, sono riusciti quasi a
sterminarli tutti quanti: i pochi che sono
rimasti sono nelle riserve, in condizioni
abbastanza vergognose.
La canzone si chiama "Sand Creek" e si
riferisce ad uno di quei piccoli massacri, dove
un gentiluomo (un certo colonnello
Chewington), con un'accozzaglia di ubriaconi,
neanche vestiti da soldati, riuscirono a far
fuori una cinquantina di vecchi e bambini,
perché i guerrieri nel frattempo erano andati a
caccia del bisonte.
Non la vorrei fare tanto lunga, anche perché io
riesco ad esternare meglio attraverso le
canzoni che non attraverso le chiacchiere...
Voglio soltanto dire, però, che la sera del 12
ottobre del 1992 non starò certo a brindare al
centenario... al cinquecentenario della
scoperta dell'America...
Anche perché desidero ribadire, ricordare, che
non si trattò di una scoperta: caso mai di una
riscoperta, perché quando Cristoforo Colombo,
con il solito cappello fluente, occhio sognante
e piede... sicuramente fetente... sbarcò
sull'Isola di San Domingo, c'erano... c'era una
popolazione, c'erano quelli che sarebbero poi
stati chiamati i Domenicani, ed erano lì da
circa venti o trentamila anni: avevano
attraversato lo Stretto di Bering insieme a tutti
quanti gli altri che sarebbero stati poi chiamati
a loro volta "Indiani".
Quindi, la sera del 12 ottobre 1992, almeno
per quanto mi riguarda, starò vicino agli
Indiani e ricorderò insieme a loro quello che
loro considerano il giorno del più grave lutto
nazionale.
F. De Andrè |