È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Ventilazione Meccanica Controllata

Ultimo Aggiornamento: 13/03/2015 22:44
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 172.029
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
24/01/2015 15:37

Come far entrare aria fresca senza disperdere calore...

La VMC puntuale e gli altri sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata



Nell’ambito del settore impiantistico della ventilazione residenziale esistono diversi sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC), riconducibili sommariamente a tre grandi categorie: VMC canalizzata collettiva, VMC canalizzata individuale e VMC puntuale (o decentralizzata).


In questo articolo cercheremo di chiarire tutti i dubbi sui sistemi di VMC puntuale, che sono addirittura cinque diversi, ma vedremo anche la differenza tra l’impiego di semplici “estrattori” per aria viziata e l’utilizzo di un sistema vero e proprio di VMC puntuale.


Cercheremo, quindi, di dare una sintetica risposta a tutti questi dubbi, riassumendo caratteristiche, vantaggi e svantaggi di ciascun sistema di VMC, in particolare concentrandosi sui sistemi e sulle relative unità di VMC puntuale.


 





     

Ventilazione Meccanica Controllata

   

La premessa essenziale è che non esistono categorie e definizioni univoche e condivise, per cui può variare la terminologia utilizzata in Paesi diversi o in regioni diverse o in ambiti diversi (anche all’interno di norme tecniche nazionali e internazionali o di regolamenti e direttive Europee). In questa sede, al di là delle definizioni e dei raggruppamenti in categorie, l’essenziale è capire pro e contro dei vari sistemi di VMC.

Con “Ventilazione Meccanica Controllata” (VMC) si intende un sistema mediante il quale viene garantito un continuo e controllato ricambio dell’aria negli ambienti chiusi. Casualmente, l’acronimo VMC è lo stesso in Italiano così come l’originale Francese (Ventilation Mècanique Contrôlée), mentre per esprimere lo stesso concetto, pur con termini leggermente diversi, in Inglese si usa l’acronimo MEV (Mechanical Extract Ventilation).

Il ricambio dell’aria ottenuto mediante l’apertura delle finestre si definisce areazione e non è, con tutta evidenza, né continuo né controllato.

 

Anche il ricambio dell’aria ottenuto mediante l’utilizzo di classici ventilatori di estrazione, dal funzionamento intermittente (on/off), non è né continuo né controllato. Non è continuo in quanto l’estrattore viene attivato solo quando serve il ricambio dell’aria in locali definiti e circoscritti, tipicamente nei bagni ciechi. Non è controllato in quanto gli estrattori tradizionali non sono regolabili in velocità e non possono essere settati durante l’installazione: la loro portata d’aria effettiva, quindi, dipende dal punto di incontro della curva caratteristica del ventilatore e quella della canalizzazione a cui questi è collegato. Il risultato è che il ricambio dell’aria medio, orario o giornaliero, è un valore casuale e certamente non controllato.

Come già detto, esistono, nell’ambito della VMC residenziale tanti e diversi sistemi, tutti in grado di garantire un continuo e controllato ricambio dell’aria. Questi sistemi si dividono sostanzialmente in tre grandi categorie: la VMC CANALIZZATA COLLETTIVA, la VMC canalizzata individuale e la VMC puntuale.

VMC canalizzata collettiva

La VMC canalizzata collettiva (o centralizzata) è quella “condominiale” e prevede l’installazione di un’unica unità di ventilazione in grado di servire diverse unità abitative. Caso tipico è quello dell’edificio residenziale condominiale multipiano.

La VMC collettiva può essere a singolo flusso o a doppio flusso con recupero di calore.

 

Dossier Aerauliqa Srl

Unità a singolo flusso

   

In questo caso, si prevede l’installazione di un potente ventilatore di estrazione (generalmente un cassonato) in grado di estrarre aria viziata, tramite un opportuno sistema di canalizzazioni, dai locali di servizio (ovvero bagni e cucina) di ciascuna unità abitativa e l’installazione di ingressi aria nei locali nobili (ovvero camere da letto e soggiorno).
Le bocchette di estrazione e gli ingressi aria possono essere standard, autoregolabili o igroregolabili.
Le bocchette di estrazione e gli ingressi aria standard sono tarabili manualmente durante l’installazione.

Le bocchette di estrazione e gli ingressi aria autoregolabili permettono il passaggio di una precisa portata d’aria, indipendentemente dalla prevalenza, tra l’altro semplificando la taratura del sistema durante la messa in servizio.

Le bocchette di estrazione e gli ingressi aria igroregolabili aumentano automaticamente la portata d’aria all’aumentare dell’umidità, ma necessitano per questo di essere utilizzate con un estrattore che garantisca una pressione costante nel sistema di distribuzione.

Aerauliqa Srl

 

Unità a doppio flusso

In questo caso, viene installata una unità di ventilazione a doppio flusso con recupero di calore, in grado di evacuare l’aria viziata dai locali di servizio e di fornire aria di rinnovo ai locali nobili di ciascuna unità abitativa tramite un opportuno sistema di canalizzazioni.

Una possibile variante prevede l’installazione di unità di ventilazione centralizzate e di recuperatori individuali “passivi” (provvisti di scambiatore di calore ma senza ventilatori) in ciascuna unità abitativa, al fine di evitare che il calore recuperato da una unità abitativa (nel caso in cui gli cui occupanti preferiscano mantenere una temperatura più elevata) contribuisca a preriscaldare l’aria di rinnovo di un’altra unità (magari con il sistema di riscaldamento spento o al minimo).

Le bocchette di immissione e estrazione possono essere standard, autoregolabili o igroregolabili.

Aerauliqa Srl

VMC canalizzata individuale

La VMC CANALIZZATA INDIVIDUALE prevede l’installazione di una unità di ventilazione per ciascuna singola abitazione, sia nel caso di un appartamento che di abitazione individuale (es. villetta).
Come per la VMC collettiva, la VMC canalizzata individuale può essere a singolo flusso o a doppio flusso con recupero di calore.

Unità a singolo flusso

In questo caso, una unità di ventilazione centralizzata a singolo flusso provvede al ricambio d’aria della unità abitativa tramite l’estrazione dell’aria dai locali di servizio (ovvero bagni e cucina), mentre l’aria di rinnovo arriva da ingressi aria installati nei locali nobili (ovvero camere da letto e soggiorno).
Le bocchette di estrazione e gli ingressi aria possono essere standard, autoregolabili o igroregolabili.

 
Aerauliqa Srl

Unità a doppio flusso

   

E’ la situazione nella quale una unità di ventilazione centralizzata a doppio flusso con recupero di calore provvede al ricambio d’aria della unità abitativa tramite l’estrazione dell’aria dai locali di servizio e all’immissione nei locali nobili dell’aria di rinnovo, filtrata e preriscaldata. Sono provviste di due ventilatori (uno per il flusso di aria in estrazione ed uno per il flusso d’aria in immissione) e di uno scambiatore di calore a doppio flusso (incrociato, controcorrente o rotativo) per il passaggio (e quindi il recupero) di energia termica tra un flusso e l’altro, ovviamente senza che i due flussi si mescolino.

Aerauliqa Srl

 

Le unità a doppio flusso necessitano di una opportuna rete canalizzata di distribuzione. Le bocchette di immissione e estrazione possono essere standard, autoregolabili o igroregolabili.

Grazie a questi sistemi di recupero di calore, la maggior parte (fino a oltre il 90%) del calore contenuto nell’aria estratta viene trasferito al flusso dell’aria in ingresso, riducendo i consumi energetici e migliorando il comfort nelle stanze dove avviene l’immissione dell’aria.

E’ significativo notare che, nelle unità più performanti, l’energia termica risparmiata annualmente grazie all’utilizzo di una unità con recupero di calore (rispetto alla ventilazione singolo flusso o all’areazione) varia da tre a cinque volte l’energia elettrica consumata annualmente dall’unità stessa (ovviamente questo dato cambia a seconda dalla zona climatica), senza considerare il comfort aggiuntivo raggiunto con il preriscaldamento e la filtrazione dell’aria in ingresso.

Chiaramente i sistemi a doppio flusso con recupero permettono di recuperare energia termica non solo in inverno, in presenza di riscaldamento, ma anche in estate in condizioni di raffrescamento. Le efficienze reali degli scambiatori, in estate, possono diminuire in modo significativo in caso di elevata umidità esterna per via della condensa.

VMC Puntuale

La VMC PUNTUALE (o decentralizzata) prevede l’installazione di una unità di ventilazione o un ingresso aria in ciascun ambiente dell’abitazione. Le unità di ventilazione puntuali (o decentralizzate) sono di varie tipologie: singolo flusso, singolo flusso alternato, doppio flusso, doppio flusso alternato e infine le particolari unità a pressione positiva.

   

Unità a singolo flusso

   

Le unità a singolo flusso assomigliano esteticamente ai tradizionali ventilatori di estrazione a parete. La differenza fondamentale è che, rispetto a questi, le unità di VMC puntuale a singolo flusso sono progettate per funzionare in continuo (devono quindi avere un bassissimo consumo ed essere estremamente silenziose) e in più sono ben settabili e regolabili in velocità. Inoltre hanno sempre la possibilità di essere spinte a velocità superiore con conseguente maggiore ricambio d’aria tramite comandi dedicati, ad esempio sensori ambientali di umidità o CO2, a volte integrati nell’unità di ventilazione stessa.

Aerauliqa Srl

 

Esistono diversi tipi di unità di VMC puntuale a singolo flusso: assiali e centrifughe, da scegliere in funzione della tipologia di collegamento verso l’esterno (come sempre lunghe canalizzazioni necessitano per forza di una unità centrifuga).

La possibilità di regolare la velocità permette di tarare opportunamente l’unità, in funzione della portata desiderata e della perdita di carico del collegamento dell’ambiente verso l’esterno che può essere costituito, ad esempio, da un breve tratto di tubo per attraversare il muro ed una semplice griglia esterna, oppure da un lungo tratto di canale, con diverse curve e un terminale a tetto.

Esistono infine versioni particolarmente sofisticate auto-regolanti a portata costante: si seleziona la portata desiderata e l’unità regola automaticamente la propria velocità per fornire esattamente la portata richiesta in funzione della perdita di carico del collegamento verso l’esterno e della pressione esercitata dal vento sul terminale esterno.

I parametri principali con cui valutare queste unità rispetto ad altre della propria categoria sono il fattore estetico, la silenziosità, la controllabilità e, soprattutto, l’efficienza aeraulica, definita in termini di SFP (Specific Fan Power) ovvero del consumo elettrico per quantità di aria estratta.

Unità a singolo flusso alternato

   

Le unità a singolo flusso alternato (dette anche unità “push-pull”) sono dotate tipicamente di un ventilatore assiale reversibile e di un elemento rigenerativo ad elevata capacità termica (generalmente pacchi ceramici).

Il funzionamento del ventilatore è alternato: in un senso per circa un minuto (flusso dell’aria in estrazione) e nell’altro senso per lo stesso periodo di tempo (flusso dell’aria in immissione). In inverno, durante la fase di estrazione l’aria espulsa riscalda il pacco ceramico, così che durante la fase di immissione l’aria di rinnovo si riscalda assorbendo il calore accumulato nel pacco ceramico.

Tipicamente queste unità vengono installate in coppia e sincronizzate tra di loro: quando una unità estrae, l’altra immette aria nuova, e viceversa.

 

Questo genera un benefico flusso d’aria all’interno dell’abitazione da una unità all’altra, quindi da una stanza all’altra, permettendo il ricambio dell’aria anche nei corridoi. Ma proprio per questo motivo i locali ideali dove installare queste unità sono quelli nobili: certamente è indesiderabile che si crei un flusso d’aria dal bagno verso le altre stanze della casa.

I parametri con cui valutare queste unità rispetto ad altre della propria categoria, tralasciando il fattore estetico, la silenziosità, la controllabilità e l’efficienza aeraulica (SFP), sono l’efficienza dello scambio termico, la facile pulizia dei filtri (da parte dell’utente) e del pacco ceramico (generalmente da parte di personale qualificato) e la possibilità di comandarne il funzionamento in una sola direzione per evitare il recupero termico quando indesiderato (es. free cooling).

Unità a doppio flusso

Le unità a doppio flusso con recupero di calore sono provviste di due ventilatori (uno per il flusso di aria in estrazione ed uno per il flusso d’aria in immissione) e di uno scambiatore di calore a doppio flusso (incrociato, controcorrente o rotativo) per il passaggio (e quindi il recupero) di energia termica tra un flusso e l’altro, ovviamente senza che i due flussi si mescolino.

Dal punto di vista dei componenti e della funzionalità sono sostanzialmente identiche alle unità a doppio flusso centralizzate, con la differenza che queste non prevedono una rete canalizzata di distribuzione e, per questo motivo, sono adatte alla ventilazione di singoli ambienti, generalmente di ampie dimensioni, sia in ambito residenziale che terziario-commerciale (bar, ristoranti, studi medici...).

 
Aerauliqa Srl

Unità a doppio flusso alternato

Le unità a singolo flusso alternato sono costituite, concettualmente, da due unità a singolo flusso alternato combinate in un unico prodotto.
Questo significa che in ogni momento vi sono sia un flusso d’aria in estrazione che uno in immissione, i quali si alternano tra loro.

Rispetto alle unità a doppio flusso, sfruttando il principio dei pacchi ceramici rigenerativi, sono in generale più compatti, fornendo però portate decisamente inferiori.

Rispetto alle unità a singolo flusso alternato hanno il vantaggio di garantire una costante situazione di equilibrio tra i due flussi, evitando in questo modo che vi siano flussi d’aria che lasciano l’ambiente nel quale sono installate (sono quindi ideali nei bagni).
D’altro canto, a parità di dimensione, forniscono portate complessive inferiori.

 

Unità di immissione a pressione positiva

Il sistema che utilizza queste unità è detto “positive pressure” o anche PIV (Positive Input Ventilation) ed è sono utilizzato prevalentemente nelle unità abitative indipendenti (es. villette). E’ un sistema a singolo flusso ed è sostanzialmente una variante del sistema canalizzato individuale, con la differenza che il flusso d’aria non viene estratto ma immesso e con il vantaggio dell’assenza di canalizzazioni. Viene usato principalmente nelle ristrutturazioni per la sua semplicità di posa in opera.

Queste unità di ventilazione immettono aria , eventualmente filtrata e riscaldata, nel vano scale o nel corridoio principale, prelevandola dall’esterno, o da un giardino d’inverno, o dal sottotetto di una casa indipendente, in questi ultimi due casi sfruttando quindi il calore ivi accumulato.

L’aria così immessa viene spinta e tende quindi a distribuirsi in tutti i locali dell’abitazione, dove opportune aperture, in modo controllato, permettono l’uscita dell’aria viziata. A tale scopo vengono usati gli “ingressi aria” facendoli lavorare al contrario, ovviamente quei modelli che lo permettono.

Sistemi di VMC puntuale

I sistemi di ventilazione meccanica controllata puntuale, in alcuni casi, si basano su unità di ventilazione di una sola tipologia. Ad esempio un sistema prevede l’utilizzo di sole unità di ventilazione a singolo flusso (con i relativi ingressi aria). Oppure un altro sistema prevede l’utilizzo di sole unità a doppio flusso alternato. Nella realtà, in molti casi si utilizzano dei sistemi ibridi, costituiti da un mix delle diverse tipologie di unità di ventilazione sopra descritti.

Ad esempio, un sistema ibrido molto usato è quello che prevede l’installazione di unità puntuali a singolo flusso alternato nei locali nobili e di unità puntuali a singolo flusso (quindi sola estrazione) nei bagni e in cucina.

Un altro sistema, poco conosciuto ma che garantisce risultati ottimali in unità abitative relativamente piccole, prevede l’installazione di un’unità puntuale a doppio flusso in soggiorno o in ingresso (per il ricambio d’aria principale verso l’esterno) e di una unità puntuale in camera (per il ricircolo interno dell’aria tra i locali nobili). In questo caso l’unità a singolo flusso non estrae verso l’esterno, ma funge da “ricircolatore” d’aria tra i locali nobili, in modo che tutti siano adeguatamente ventilati. Nel bagno si prevede una unità puntuale a singolo flusso (quindi sola estrazione).

Questa soluzione ha i vantaggi della silenziosità, del recupero di calore ad altissima efficienza e della filtrazione (anche F7) dell’aria in immissione tipiche delle unità di ventilazione a doppio flusso più importanti e, allo stesso tempo, garantisce il ricambio dell’aria in tutti i locali nobili.

Dossier Aerauliqa Srl

 
Aerauliqa Srl

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 173.528
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
13/03/2015 22:44

Unità Trattamento Aria: breve guida per un vero risparmio energetico


Quali sono le diverse tecnologie per il recupero del calore e come scegliere quella più adatta ad ogni progetto


I sistemi per il rinnovo dell’aria o Unità Trattamento Aria (UTA) all’interno degli ambienti, sono elementi impiantistici ormai conosciuti e  ampiamente diffusi, soprattutto perché giocano un ruolo fondamentale per quanto riguarda la salubrità dell’aria interna denominato Indoor Air Quality IAQ.

Purtroppo, però, questi sistemi sono gli elementi che comportano il maggiore dispendio energetico, soprattutto considerando che gli stessi sono inseriti in contesti edilizi dove l’efficienza dell’involucro è massima, e pertanto le perdite di calore per trasmissione attraverso le strutture opache o vetrate, sono sempre più basse.

È pertanto necessario che i sistemi di trattamento dell’aria vengano dotati di nuove tecnologie atte a ridurre la richiesta di energia. È proprio da tale assunto che il progettista e l’installatore, devono ampliare il loro campo visivo e adottare nuove soluzioni da integrare, oltre ai sistemi di recupero del calore già ampiamente diffusi e conosciuti nell’ambito impiantistico.

Già da anni il mercato impiantistico offre sistemi di recupero del calore da installare nelle normali Unità Trattamento Aria, tra cui si possono citare i recuperatori statici a flussi incrociati, i recuperatori rotativi, a doppia batteria e recuperatori del tipo heat pipe. Ma a questo punto la domanda più normale da porsi è se e quali siano ulteriori accorgimenti che possono essere adottati per ridurre ulteriormente la richiesta di energia.

La risposta si può trovare nell’applicazione di alcune semplici, ma ad oggi ancora poco conosciute, tecnologie, che sono:

  • Raffreddamento adiabatico indiretto;
  • Recuperatori di calore rigenerativi;
  • Recuperatori di calore termodinamici;
  • Pozzi provenzali o canadesi.

Ovviamente ognuna di queste soluzioni richiede un’attenta analisi, perché l’inserimento di ulteriori sezioni o sistemi di recupero possono, se applicati in modo indiscriminato e senza alcuna analisi preliminare, portare ad ottenere risultati opposti rispetto alle aspettative, trasponendo il risparmio illusorio prevedibile, in costi di altro tipo.

Questo significa che molte volte è più vantaggioso equipaggiare l’unità trattamento aria con recuperatori di calore con efficienza più bassa, perché il risparmio ottenibile da tale elemento, può essere completamente perso a causa dell’aumento di assorbimento elettrico del ventilatore, che si trova a dover sopperire all’aumento di perdita di carico interna della macchina stessa.

Pertanto, nuovi sistemi che possono ridurre ulteriormente i consumi energetici, non vanno visti come elementi a sé stanti, ma vanno collocati e contestualizzati all’interno di complesso edificio-impianto globale.


Recuperatori di calore a flussi incrociati


I recuperatori di calore a flussi incrociati sono sistemi di recupero di tipo statico, ossia non hanno alcun elemento in movimento.

Sono caratterizzati dall’accoppiamento di piastre solitamente metalliche, anche se esistono recuperatori con piastre di carta, opportunamente trattate per irrigidirle e renderle autoestinguenti.

Nel caso di recuperatori a flussi incrociati con piastre metalliche, è possibile trovare in commercio unità con piastre in alluminio naturale, alluminio rivestito con speciali vernici epossidiche nel caso di utilizzo in ambienti corrosivi, ma anche con piastre in acciaio inox utilizzate in tutte quelle situazioni dove è richiesta la massima igienicità interna della macchina o dove l’aria che lo attraversa ha temperature particolarmente elevate (200°C).

In alcuni casi, infine, per ridurre i costi o nel caso di ambienti aggressivi, possono essere utilizzate materie plastiche o anche vetro.

La spaziatura tra la piastre è variabile a seconda del tipo di impiego. Il trasferimento di calore all’interno di un recuperatore a flussi incrociati, avviene attraverso il passaggio di calore per convezione, su entrambe le facce della piastra, e per conduzione attraverso lo spessore della piastra stessa. Dato che i coefficienti convettivi risultano essere molto più piccoli rispetto alla conducibilità termica delle piastre stesse, ne deriva che l’efficienza dello scambio termico non è sostanzialmente influenzata dallo spessore e dal materiale con cui e realizzato il recuperatore.

Solitamente i recuperatori a piastre sono equipaggiati con una serranda di bypass che esclude dal trattamento di recupero una parte o tutta l’aria esterna. Questo metodo di riduzione della portata, si impiega anche in caso di rischio di brina nel periodo invernale, o molto più semplicemente per sfruttare il free-cooling o direct-cooling, ossia in tutte quelle situazioni in cui l’aria esterna ha condizioni di temperatura tale da poterla utilizzare direttamente per riscaldare o raffrescare gli ambienti, senza necessitare di alcun ulteriore trattamento.

Sono sistemi che permettono rendimenti compresi del 40-70%, con possibilità di raggiungere anche valori pari all’80% nel caso di utilizzo di recuperatori di calore con flussi d’aria in controcorrente.

VANTAGGI

SVANTAGGI

Bassi costi d'installazione e di esercizio;

Completa separazione dei flussi; 

Assenza di parti in movimento;

Facile adattabilità a ogni impiego;

Prodotti con materiali adeguati alle caratteristiche dei diversi ambienti; 

Basse perdite di carico;

Alta efficienza;

Facile pulizia e minima manutenzione;

Azione efficace per lo smorzamento dei rumori.

Non può essere completamente esclusa la possibilità di contaminazione tra i flussi e pertanto sono da evitare dove è richiesta la massima asepsi;

Notevole ingombro richiesto per l’installazione;

Il trasferimento di calore latente avviene solo se la temperatura della superficie del recuperatore scende sotto il punto di rugiada di una delle due correnti d’aria, condensandone l’umidità presente.



Recuperatori di calore rotativi


I recuperatori di calore rotativi sono costituiti da un rotore cilindrico caratterizzato da migliaia di micro canali che garantiscono una superficie complessiva di scambio molto elevata, da un telaio di contenimento completo di guarnizioni a spazzola per minimizzare il trafilamento fra i flussi d'aria di immissione e di espulsione e da un sistema di azionamento formato da un motore elettrico che può essere munito di un regolatore di velocità.

Nei recuperatori di calore rotativi lo scambio avviene per accumulo di calore nel rotore. Il ciclo di scambio avviene tramite la rotazione del cilindro nel quale l'aria di espulsione attraversa una metà dell'involucro e cede calore alla matrice del rotore che lo accumula. L'aria di rinnovo, che attraversa l'altra metà, assorbe il calore accumulato. Proseguendo la rotazione, le parti che assorbono e cedono calore si invertono continuamente, ed il processo può continuare in maniera infinita.

In regime estivo è l'aria esterna a essere raffreddata e deumidificata; in regime invernale l'aria entrante, fredda e secca, assorbe calore dal rotore ed eventualmente umidità, negli apparecchi predisposti con superfici igroscopiche.

La regolazione della velocità di rotazione permette di escludere il surriscaldamento dell’aria soprattutto nelle stagioni intermedie, garantendo al contempo di massimizzare il recupero energetico dell’unità. La quantità di calore recuperata, infatti, aumenta all'aumentare della velocità di rotazione ed è per questo motivo che la velocità viene regolata sulla rilevazione della temperatura dell’aria.

Questo tipo di recuperatore permette rendimenti fino a valori pari a 85%.

VANTAGGI

SVANTAGGI

Rese particolarmente elevate;

Possibilità di recupero dell'umidità oltre che del calore;

Minore ingombro rispetto ai recuperatori di tipo a flussi incrociati.

Contaminazione tra i due flussi per trascinamento e per trafilamento.



Speciale 83 - UTA - Download



Cudicio Maurizio – Libero Professionista www.proenco.it


Anatomia di una UTA: come si valuta una macchina

Intervista all’ing. Massimo Nicoli, responsabile R&D Cetra, Galletti Group

La ricerca e sviluppo delle UTA Cetra è mirata al raggiungimento dei più alti standard di efficienza energetica e di qualità dell’aria indoor (IAQ), lo dimostra l'appartenenza al programma Eurovent per le centrali di trattamento aria.

Dal punto di vista del risparmio energetico, Cetra offre otto diverse tipologie di involucro con caratteristiche di isolamento termico via via crescenti per minimizzare le dispersioni di calore verso l’esterno, oltre a una vasta serie di accessori di ultimissima generazione.

Tra questi vale la pena citare i ventilatori plug-fan (rigorosamente made in Germany), con motore a magneti permanenti ed elettronica integrata, sui quali il Gruppo Galletti, di cui l'azienda fa parte, sta puntando ormai da diversi anni.


Ing. Nicoli, quali sono i vantaggi più interessanti che derivano dall’installazione di una UTA di ultima generazione e quali innovazioni tecnologiche avete introdotto negli ultimi anni?


«Una delle nostre linee guida è la massimizzazione dei rendimenti di ventilazione che, da un punto di vista meramente quantitativo, comportano le maggiori riduzioni dei consumi di energia elettrica attuabili all’interno di una centrale di trattamento aria. Parallelamente, la nostra azienda è da sempre molto attenta ad adottare soluzioni mirate a ridurre a 360° i costi di gestione e l’impatto ambientale. Ad esempio, abbiamo ormai abbandonato tecnologie di controllo umidità, quali il pacco bagnato o il lavatore adiabatico: oltre a causare grandi sprechi di acqua potabile, queste soluzioni potevano infatti causare oneri di manutenzione che, se non adempiuti, avrebbero potuto generare importanti problemi sanitari. Per questa ragione, nelle nuove UTA si utilizzano quasi esclusivamente dispositivi di umidificazione ad altissima efficienza, quali i produttori a ultrasuoni e a elettrodi immersi.
Al termine di questo breve excursus, non dobbiamo trascurare il fatto che ogni UTA deve necessariamente interagire con altre unità di produzione di energia termica (e/o frigorifera), motivo per cui abbiamo sviluppato, all’interno del gruppo, un sistema proprietario di supervisione di impianto (sia a livello software che hardware) in grado di massimizzare l’efficienza di tutto l’impianto, per esempio composto da Pompa di calore, UTA e fancoils. Esso permette la gestione contemporanea di tutti gli organi dell’impianto, garantendo in ogni istante il massimo comfort e risparmio energetico. In questo senso, a mio avviso, le UTA di nuova generazione non possono prescindere dall’integrazione con il resto dell’impianto all’interno del quale vanno a collocarsi, e noi stiamo lavorando molto in questa direzione».


Tipicamente in quali tipologie di edifici si installa una UTA?

«Quasi ogni tipologia di edificio può essere condizionata tramite una centrale di trattamento aria; per questo motivo parlare di UTA come un unico prodotto è riduttivo. Cetra offre, infatti, quattro diverse gamme di prodotti per assecondare le richieste specifiche di altrettanti settori che hanno necessità solitamente ben definite. Sulla base di quanto riporta il nostro sito, mi riferisco ai seguenti settori:
Settore farmaceutico: si tratta di centrali trattamento aria progettate per garantire la massima tenuta delle sezioni filtranti ad alta efficienza, con particolare attenzione al posizionamento delle sezioni ventilanti. Vanno menzionate inoltre le applicazioni con rotore di essiccazione e unità di processo/rigenerazione, per il rigoroso mantenimento dei parametri di temperatura/umidità ambientale e per garantire le condizioni di sterilità e purezza richieste dalle aziende chimiche e dalle aziende farmaceutiche.
Settore Alimentare: per questo settore abbiamo elaborato centrali trattamento aria con struttura priva di sporgenze interne, nelle quali tutte i componenti interni sono accessibili ed estraibili per permettere con estrema facilità il lavaggio e il drenaggio dei prodotti di igienizzazione. Qui si installano ventilatori plug-fans verniciati a polvere per garantire il minimo di spigoli vivi ed assicurare la massima resistenza alla corrosione nel tempo.
Settore ospedaliero: le centrali trattamento aria per questo settore sono progettate per garantire le massime condizioni di igiene interna, hanno come peculiarità la facilità di pulizia e di sanificabilità di tutte le sezioni, con particolari accorgimenti nelle vasche e sotto-vasche di raccolta condensa/drenaggio fluidi di sanificazione, con doppie inclinazioni e pilette di scarico. CTA con telaio in alluminio, i principali componenti che caratterizzano la costruzione di questi prodotti sono in acciaio inox AISI 304 o AISI 316.
Settore piscina: per questo campo di applicazione le CTA sono progettate per garantire la massima durata della componentistica soggetta a usura veloce, in quanto sottoposta a condensa di vapori carichi di cloro. Si presta particolare attenzione alle verniciature/trattamenti anticorrosivi, nonché all’impiego di batterie e ventilatori appositamente selezionati. Su queste centrali trattamento aria è necessario che venga “prodotta” aria secca che sia in grado di deumidificare la piscina, funzione fondamentale per evitare danneggiamenti strutturali all’edificio.
Oltre alle macchine progettate appositamente per i settori sopra elencati, possiamo realizzare macchine completamente customizzate per incontrare qualsiasi esigenza, come resistenza a temperature estreme, resistenza all’aggressione di agenti chimici, sterilità delle sezioni, etc. Come dicevo, il mondo UTA si presta praticamente a qualsiasi campo di applicazione nel campo del condizionamento e trattamento dell’aria».


Oltre al grado di recupero del calore, quali sono gli altri parametri che consentono di valutare l’efficienza globale di una macchina?


«Come risulta da tutte le nostre schede tecniche, vengono tenuti in considerazione i seguenti aspetti:
Trafilamento dell’involucro a pressione, che indica qual è la portata di aria che trafila dalla carpenteria verso l’esterno a una pressione di prova di 700Pa;
Fattore di ponte-termico, che indica qual è la potenza termica dissipata attraverso i ponti termici presenti sulla struttura;
Trasmittanza termica dell’involucro, che indica qual è la trasmittanza termica dell’involucro dell’UTA con considerazioni molto simili a quelle che vengono solitamente fatte in ambito civile per caratterizzare la classe energetica degli involucri edilizi;
By-pass filtri: indica qual è il fattore di by-pass delle sezioni filtranti.
Oltre ai suddetti parametri di efficienza energetica, in ogni nostra scheda tecnica viene indicata la classe di resistenza meccanica dell’involucro, realizzabile da Cetra su specifica del cliente con diverse tipologie di profilati e sistemi di giunzione per soddisfare tutte le necessità della committenza.
Tornando a un concetto che esprimevo in precedenza, tutti questi parametri sono controllati e garantiti dall’ente Eurovent che certifica le prestazioni delle nostre macchine».



_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:13. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone