Questo post sarà un colpo al cuore di tutti gli amici noddici, che non dispongono del finocchietto selvatico, senza il quale questa pasta non si può preparare.
La preparazione è semplicissima, si cucinano le sarde con un po' di cipolla, pinoli, uvetta di Corinto e, una volta cotte, si spappolano. Si potrebbero anche friggere e mettere sopra per motivi estetici, ma io preferisco mangiare, anziché stare a perdere tempo con le decorazioni, come i cuochi televisivi che stanno a sistemare i fiori eduli!
Quindi si pulisce accuratamente il finocchietto, lo si bollisce per 10 minuti in acqua poco salata, lo si scola conservando l'acqua di bollitura e lo si trita. Poi si riparte con una base di cipolla stufata, si aggiungono le sarde e il finocchietto tritato, si mescola bene e si lascia il condimento a riposare.
Si lessa la pasta nell'acqua di bollitura del finocchietto, la si scola e la si condisce in una pirofila con parte del condimento preparato. Dopo avere assestato la pasta condita nella pirofila si guarnisce il tutto col condimento rimasto, poi si inforna il tutto a 180° per 15 minuti.
Poi si mangia la pasta. Io, oggi ho mangiato quella che vedete in foto.
Giorgione
Chi sa fa. Chi non sa insegna. Chi non sa insegnare, dirige. Chi non sa neanche dirigere è del tutto incompetente; può darsi alla politica.
Giorgione (credo, nonno del forum...)
Vecchietto, sì. Ma le belle fanciulle continuo ad apprezzarle, finchè dura la Grazia Divina...
Io sono un coglione... Continuo ad esserlo anche dopo che il cainano si è ritirato. Spero per sempre.