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Binario morto

Ultimo Aggiornamento: 17/07/2016 19:46
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15/07/2016 08:12

l'ennesima tragedia ricorrente: treni che si scontrano senza vedersi...
L’incidente in Puglia e il binario unico
In che modo è stato possibile che due treni si siano scontrati praticamente senza vedersi

ITALY-TRAIN-CRASH



(MARIO LAPORTA/AFP/Getty Images)

Mercoledì 13 luglio – stando all’agenzia ANSA – alcune persone sono state iscritte nel registro degli indagati della Procura di Trani per lo scontro frontale di due treni passeggeri avvenuto poco dopo le 11 del mattino di martedì 12 luglio a Corato, in provincia di Bari. ANSA scrive che gli indagati sono «probabilmente» dei dipendenti di Ferrotramviaria, la società privata pugliese che gestiva i due treni, e che i reati contestati sono «disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo». ANSA dice anche che «in occasione delle autopsie, agli indagati sarà notificata l’informazione di garanzia». Il Corriere della Sera aggiunge che le fonti di questa notizia sono «fonti inquirenti che non hanno voluto dire nulla né sul numero delle persone indagate né sul ruolo che esse avrebbero avuto nella vicenda».



Nello scontro di martedì sono morte almeno 23 persone, e ci sono 4 dispersi e decine di feriti. Le informazioni sul numero dei morti durante la giornata di martedì sono state date da fonti diverse – Protezione Civile, ASL, polizia e politici locali – e a sera il bilancio diffuso era di 27 morti, una cifra che includeva quindi anche i 4 dispersi. I due treni erano gestiti da Ferrotramviaria e non da Trenitalia. I treni stavano viaggiando contemporaneamente, l’uno verso l’altro, in un tratto ferroviario a binario unico (o semplice) tra Andria e Corato: c’era cioè un solo binario, ed era previsto il passaggio di un solo treno per volta. Uno dei due treni insomma non doveva essere lì.



Martedì mattina il treno alla stazione di Andria è partito quando il treno partito da Corato stava ancora percorrendo la tratta. Non si sa ancora quale sia il motivo dell’errore e se sia stato umano (l’ipotesi considerata più probabile) o meccanico. I due treni – uno del 2005 e uno del 2009, quindi moderni – viaggiavano intorno ai 100 chilometri orari: a quella velocità impiegano circa 250 metri per fermarsi. Martedì però si sono scontrati dopo che uno dei due era uscito da una curva, e quindi non si sono visti.

Dei circa 16mila chilometri di linee ferroviarie gestite in Italia da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), società partecipata interamente da Ferrovie dello Stato, più della metà è a binario unico, così come lo sono 6mila dei 6500 chilometri di linee sulle quali operano società ferroviarie private in concessione (come Ferrotramviaria). Sono a binario unico, per esempio, molte tratte della Genova-Ventimiglia, una linea molto frequentata. Parte della Bari-Barletta, la tratta su cui viaggiavano i due treni che si sono scontrati, è a doppio binario, parte no: l’incidente è avvenuto nella tratta a binario unico.

Il sistema a binario unico ha alcuni problemi, per esempio il fatto che possono circolare sulla stessa tratta meno treni contemporaneamente: non è però, di per sé, un sistema poco sicuro. Quando due treni devono percorrere in sensi opposti una tratta a binario unico, uno dei due viene fatto rimanere fermo nella stazione più vicina, per aspettare che passi l’altro treno. I due treni che si sono scontrati martedì viaggiavano in senso opposto: il treno diretto a Barletta (quindi verso nord) era qualche minuto in ritardo quando è arrivato alla stazione di Corato, mentre quello diretto a Bari è arrivato ad Andria in orario.

Il tratto ferroviario tra Andria e Corato è lungo 17 chilometri, per un totale di undici minuti di percorrenza. Normalmente, per gestire il passaggio dei due treni, il capostazione di Corato segnala al collega di Andria che deve tenere il suo treno fermo in stazione, e fa partire quello nella propria stazione. Undici minuti dopo, quando il treno da Corato arriva ad Andria, parte quello da Andria a Corato. La comunicazione tra le due stazioni avviene attraverso un fonogramma, cioè una comunicazione che avviene attraverso le linee telefoniche: al fonogramma è associato un diverso colore del semaforo per il treno, che viene azionato dal capostazione, che in più segnala al macchinista del treno quando può partire con una paletta. Questo sistema è conosciuto come blocco telefonico.

Martedì mattina, però, qualcosa in questa procedura – quella con cui i capostazione di Andria e Corato comunicano tra loro, oppure in quella con cui il capostazione dà il permesso di partire al macchinista – non ha funzionato, non si sa ancora perché. Il treno che era fermo alla stazione di Andria è partito quando il treno partito da Corato stava ancora percorrendo la tratta a binario unico, e i due treni si sono ritrovati sullo stesso binario, scontrandosi. La polizia ferroviaria ha sequestrato i Registratori cronologici di eventi, dispositivi sigillati che registrano le azioni dei capostazione.

Nella tratta dell’incidente non c’era il Sistema controllo marcia treno (Scmt), un sistema che controlla se i macchinisti rispettano i semafori, le procedure corrette e i limiti di velocità. Se c’è qualcosa che non va, il Scmt invia un segnale al macchinista, e se il problema non viene risolto interviene automaticamente frenando il treno. Il sistema è presente su quasi 12mila chilometri della rete ferroviaria italiana, ma non è il solo: esistono altri dispositivi simili, come il Sistema Supporto Condotta (SSC), e in totale tutta la rete Rfi è coperta da un qualche tipo di sistema automatico di sicurezza. Sulla tratta dell’incidente, invece, non erano presenti questi sistemi. Repubblica scrive che il Scmt era installato sui treni, ma non funzionava perché non poteva dialogare con i binari della tratta, che sono troppo vecchi.

Ferrotramviaria opera sulla tratta Bari-Barletta su concessione di Rfi. Sulle linee ferroviarie dove circolano treni di Trenitalia, i sistemi di sicurezza automatici sono obbligatori. Su alcune delle linee date in concessione, invece, sono state previste delle deroghe dall’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi (Ustif), un’agenzia del Ministero dei Trasporti: queste deroghe permettono di circolare anche ai treni gestiti solo con il blocco telefonico. Il tratto tra Andria e Corato era uno di questi: le deroghe valevano finché non fossero stati installati i dispositivi di sicurezza, nei prossimi due anni. La tratta Bari-Barletta, però, è stata interessata negli ultimi anni da un vasto progetto di riammodernamento, finanziato in parte dall’Unione Europea e in parte dalla Regione Puglia. Metà della linea era stata attrezzata con i sistemi di controllo automatici, e i binari erano stati fatti passare anche per l’aeroporto Aeroporto Karol Wojtyla di Bari. E per buona parte della linea, tra Bari e Ruvo di Puglia, era stato aggiunto un secondo binario. Entro il 2015 avrebbe dovuto essere raddoppiata l’intera tratta, ma ci sono stati dei ritardi, e l’appalto per l’assegnazione dei lavori doveva essere deciso proprio in questi giorni.

www.ilpost.it/2016/07/13/treni-incidente-puglia-binario-s...
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15/07/2016 08:34

Ricordo ancora la tristezza che mi prese 11 anni fa nell'apprendere la notizia dell'altro incidente di Crevalcore, ne parlammo in questaltra discussione: LINK

"Due treni si scontrano: 14 i morti
"L'interregionale doveva fermarsi"
Bologna, c'era la nebbia fitta
Lo scontro è avvenuto in località Bolognina di Crevalcore, nella pianura bolognese. Due convogli, un merci e un passeggeri - l'interregionale Verona-Bologna - si sono scontrati su un tratto di linea a binario unico. Tre carrozze sono state sventrate nell'urto. Uno dei due treni avrebbe dovuto fermarsi per consentire l'incrocio fra i due convogli"


Oggi però alla tristezza si somma la rabbia, perchè lo Stato, il Governo, non hanno fatto il loro dovere, col senno di poi, per evitare il ripetersi di queste tragedie. [SM=x44465]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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15/07/2016 08:50

C'era da aspettarselo, coi primi caldi i pugliesi hanno fatto la corsa a prendere le ferie e a gestire le stazioni è rimasto il personale più svogliato e più inadeguato, quando la sciatteria regna sovrana le conseguenze sono sempre catastrofiche. Dobbiamo solo ringraziare che in Italia non ci sono centrali nucleari, se non riusciamo a gestire pochi km di binario unico figuriamoci cosa potremmo combinare coi reattori nucleari!

Ora spero tanto che oltre a quei poveri pendolari dilaniati tra le lamiere del treno cadano anche le teste dei responsabili di questa sciagura annunciata e prevedibile.

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15/07/2016 09:53

l’Ustif Puglia, e quindi il ministero dei Trasporti, era il controllore di quella linea ferroviaria. E avrebbe dovuto conoscere perfettamente quel che è emerso in queste ore ed è la causa principale del terribile incidente ferroviario: l’assenza proprio di quel sistema di segnalamento e sicurezza di cui è dotata tutta la rete ferroviaria italiana su cui passano treni veloci e meno veloci di Ferrovie dello Stato.

I dispositivi Sctm- sistemi di sicurezza per controllare la marcia dei treni- non c’erano e non erano in funzione sull’intera tratta Bari-Ruvo di Puglia, e ci fossero stati come nel resto di Italia quei due treni non si sarebbero scontrati perché sarebbero stati automaticamente fermati prima di trovarsi uno di fronte all’altro. Quell’assenza avrebbe dovuto essere nota al ministero dei Trasporti che ancora oggi se ne lava le mani, e conosciuta pure da tutte le autorità istituzionali della Puglia. Che invece si spellavano le mani raccontando frottole e facendo pure i complimenti a chi non li meritava proprio.

Tutta la stampa ieri se l’è presa con il binario unico, che c’entra poco o nulla con quel che è accaduto. La maggiore parte della rete ferroviaria italiana corre su binari unici, e così è anche negli altri paesi di Europa. Ma su quei binari ci sono sistemi automatici di sicurezza che fermerebbero i treni in caso di errore umano. Perché non c’è solo l’errore colposo fra le eventualità possibili: un macchinista potrebbe sentirsi male, magari essere colpito da infarto, e così chi da una stazione dovrebbe dare il via libera o meno al passaggio dei treni. I Scmt servono anche a a supplire ad eventualità simili. Poi certo, il doppio binario per cui era in corso una gara avrebe ridotto i rischi, ed è vero che l’apertura delle buste è stata rinviata dal 6 al prossimo 26 di luglio. Ma sarebbe stata solo il primo passo di un lungo lavoro: si sarebbe aggiudicata la gara, e poi il secondo binario ci avrebbe meso mesi e forse anni prima di essere costruito, collaudato ed entrare in funzione. Sarebbe bastato assai meno invece acquistando i sistemi di segnalamento e sicurezza che su quella linea non esistevano.




Lo sapevano tutti che quello era il rischio di Ferrotramviaria. Tanto è che la Regione Puglia nell’aprile 2014 ha finanziato l’acquisto con fondi europei tratti dal Po Fesr 2007-2013. Mica un investimento da restare in mutande: 4,8 milioni di euro per la tratta Bari-Bitonto e altri 8,78 milioni di euro per la tratta Bitonto-Ruvo di Puglia. Per la prima il contratto è stato firmato dopo una procedura negoziata con Alstom Ferroviaria spa nel gennaio 2015. Nell’ultimo bilancio approvato nel maggio scorso Ferrotramviaria scrive che “le attività sono ancora in corso, essendo state interferite da diverse altre attività e dall’intenso esercizio ferroviario”. Parole misteriose, perché che i treni corrano è evidente, ma quali diverse altre attività erano più urgenti di quella della sicurezza della linea, che tale non era? Per la tratta Bitonto-Ruvo sempre Alstom Ferroviaria aveva firmato un contratto nel marzo 2015 “e i lavori sono in corso di esecuzione. Si ritiene che detti sistemi Scmt sia sulla tratta Bari-Bitonto sia quelli sulla Bitonto-Ruvo potranno essere attivati entro settembre 2016”. Troppo tardi, purtroppo per i 23 che non ci sono più.

Continua a leggere su L'imbeccata di Franco Bechis
www.liberoquotidiano.it/news/505/11929594/binario-unico--una-balla--in-puglia-sono-morti-per-que...

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15/07/2016 10:18

Ma se allora tutti sapevano che mancavano questi sistemi di controllo e di sicurezza, perchè non si è usata più accortezza e prudenza? Perchè si lasciavano circolare i treni sui binari unici con tutta questa incoscienza?
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15/07/2016 13:20

Chissà perché mi sento tirato in ballo ...

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15/07/2016 13:26

Re:
binariomorto, 15/07/2016 13.20:

Chissà perché mi sento tirato in ballo ...




A proposito, ieri tra i titoli di giornali campeggiava in una prima pagina: "Binario morto" proprio su questa tragedia, mi sembra fosse Il Giorale [SM=g1700002]
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15/07/2016 17:16

Re:
binariomorto, 15/07/2016 13.20:

Chissà perché mi sento tirato in ballo ...




A dirla tutta pensavo che fossi tu, come al solito, ad aprire la discussione su questo disastro ferroviario, ti sei fatto bruciare sul tempo?
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16/07/2016 10:16

Re: Re:
c'eraunavodka, 15/07/2016 17.16:




A dirla tutta pensavo che fossi tu, come al solito, ad aprire la discussione su questo disastro ferroviario, ti sei fatto bruciare sul tempo?




Sta perdendo i colpi, sta diventando vecchio [SM=x44452]
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Re:
lady considine, 15/07/2016 10.18:

Ma se allora tutti sapevano che mancavano questi sistemi di controllo e di sicurezza, perchè non si è usata più accortezza e prudenza? Perchè si lasciavano circolare i treni sui binari unici con tutta questa incoscienza?




Ho sentito che erano in piedi le trattative per eseguire il raddoppio del binario, forse temporeggiavano pensando di poter risparmiare quei soldi grazie appunto al raddoppio del binario che avrebbe reso inutile quei dispositivi di sicurezza... ma tra il dire e il fare passano di mezzo sempre troppi anni e poi possiamo facilmente immaginare come vanno a finire le cose quando ci sono di mezzo i lavori pubblici e i finanziamenti di stato... [SM=x44465]
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16/07/2016 15:30

Re:
Aggredire il declino, 15/07/2016 08.50:

C'era da aspettarselo, coi primi caldi i pugliesi hanno fatto la corsa a prendere le ferie e a gestire le stazioni è rimasto il personale più svogliato e più inadeguato, quando la sciatteria regna sovrana le conseguenze sono sempre catastrofiche. Dobbiamo solo ringraziare che in Italia non ci sono centrali nucleari, se non riusciamo a gestire pochi km di binario unico figuriamoci cosa potremmo combinare coi reattori nucleari!

Ora spero tanto che oltre a quei poveri pendolari dilaniati tra le lamiere del treno cadano anche le teste dei responsabili di questa sciagura annunciata e prevedibile.





Guarda che non e' solo la Puglia o l'Italia. In altri paesi accadono le stesse cose. Qualche anno fa in Belgio due treni si sono scontrati perche' in macchinisti si sono rifiutati di parlare l'uno la lingua dell'altro. Eppure nessuno ha detto con disprezzo: questo e' il Belgio. Solo noi italiani abbiamo questo atteggiamento disfattista e autodistruttivo. Nichilista, che non ammette soluzione. Perche' e' piu' facile dare la colpa agli italiani che rimboccarsi le maniche e cambiare le cose.
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16/07/2016 16:31

A dirla tutta si, non solo la Puglia, ma fatta esclusione di alcune zone del nordest, più scendi verso il meridione e più trovi quella mentalità seduta di chi come massima ambizione ha il posto fisso da dipendente pubblico e lo svolge senza impegnarsi, pensando a come meglio impiegare il suo tempo fuori dal lavoro...

Comunque voglio vedere quando e se riusciranno a scoprire le cause e i responsabili di questa sciagura.
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16/07/2016 20:05

Ormai sono anni che ho imparato a viaggiare:
se posso evito i treni, non solo per i perenni ritardi, ma se proprio li devo prendere evito la carrozza di testa e quella di coda.
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Re:
camilllo mandrilllo, 16/07/2016 20.05:

Ormai sono anni che ho imparato a viaggiare:
se posso evito i treni, non solo per i perenni ritardi, ma se proprio li devo prendere evito la carrozza di testa e quella di coda.



Io invece avevo i biglietti per andare a Reggio Emilia Sabato con il freccia rossa, ho rinunciato vado in macchina, se mi devo impastare mi impasto per conto mio ma non per mano di altri, questa è una nazione allo sfascio conviene andare a cavallo, non c'è più da fidarsi di nessuno.
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17/07/2016 11:41

Re:
camilllo mandrilllo, 16/07/2016 20.05:

Ormai sono anni che ho imparato a viaggiare:
se posso evito i treni, non solo per i perenni ritardi, ma se proprio li devo prendere evito la carrozza di testa e quella di coda.




e coi treni regionali di 2 sole carrozze come fai? quale scegli? [SM=x44452]

Comunque è assurdo, se fino a qualche anno fa il problema più grosso dei treni era il ritardo e la scarsa pulizia, adesso è di rimanere schiacciati tra le lamiere dei vagoni... sempre peggio [SM=x44452]
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Re: Re:
cannonball, 17/07/2016 11.41:




e coi treni regionali di 2 sole carrozze come fai? quale scegli? [SM=x44452]

Comunque è assurdo, se fino a qualche anno fa il problema più grosso dei treni era il ritardo e la scarsa pulizia, adesso è di rimanere schiacciati tra le lamiere dei vagoni... sempre peggio [SM=x44452]



Si cmq teniamo presente che c'è una percentuale di incidente del genere come un aereo che cade.
Io cmq il freccia rossa non lo prendo [SM=x44458]
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Re: Re: Re:
pliskiss, 17/07/2016 19.18:



Si cmq teniamo presente che c'è una percentuale di incidente del genere come un aereo che cade.
Io cmq il freccia rossa non lo prendo [SM=x44458]




Ma il Freccia Rossa dovrebbe essere più sicuro, proprio perchè è un treno ad alta velocità e non viaggia sui binari unici, ha tutti i dispositivi di sicurezza più evoluti.

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17/07/2016 19:46

Re: Re:
pliskiss, 17/07/2016 01.05:



Io invece avevo i biglietti per andare a Reggio Emilia Sabato con il freccia rossa, ho rinunciato vado in macchina, se mi devo impastare mi impasto per conto mio ma non per mano di altri, questa è una nazione allo sfascio conviene andare a cavallo, non c'è più da fidarsi di nessuno.




io ho preseo il frecciarossa ad Aprile che ero andato due gg a Firenze,ho fatto Milano-Firenze e ritorno e mi sono trovato bene.
sono arrivato nell'orario stabilito senza problemi.
tieni presente che la linea AV che va giù a Roma e Napoli è solo per i frecciarossa e a doppio binario.
Dopo se deve succedere il disastro,succede,ma allora potresti anche essere investito da una macchina stando tranquillamente fermo su un marciapiede,per dire...

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