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Scissione Pd

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2017 15:33
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19/02/2017 09:55

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
pliskiss, 19/02/2017 01.06:



Io l'ho scritto in pugliese [SM=x44458] la madre di un mio amico una volta disse" il dottor gliolò diss papel papel, nun dev fumer!!" [SM=x44452]

Ave Maríe,
chiéne de gràzie,
u Segnòre ié che tté.
Tu si benedétte 'mménze a le fémmene,
e benedétte ié u frutte de la venda toe,
Ggesù.
Sanda Maríe,
màmme de Die,
prìghe pe nú peccatùre,
fine a ll'òre de la morta noste,
Amen.

[SM=x44457]


Ma questa tua amica è di Martina Franca? :D

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20/02/2017 19:18

La base del PD è compatta con Renzi e soprattutto è anti-berlusconiana al midollo e soprattutto vogliono la scissione per "ripulire" il loro PD dalla minoranza che per loro è solo feccia E QUINDI SAREBBE ORA DI PIANTARLA DI RACCONTARE BALLE: sono stanco di leggere stronzate allucinanti del tipo "Berlusconi ha infiltrato i suoi dentro il PD tramite Renzi" perchè gli articoli che vi ho postato derivano dalla base storica del PD che oggi sta con Renzi perchè la base storica del PD già 5 anni fa (durante il governo di Monti) era contraria alle tesi di Bersani, ma Renzi era troppo debole a quel tempo: faccio notare che alle primarie di fine 2012 Renzi andò molto bene nelle Regioni Rosse e andò male nelle Regioni Blu (Sud Italia e Lombardia) in cui Berlusconi un tempo era forte. Ergo, o Berlusconi ha mandato i suoi a infiltrarsi nel PD dentro le sezioni delle Regioni Rosse oppure la teoria dell'infiltrazione è una cazzata enorme. Perdonate i miei toni durissimi, ma questa volta sono esploso: mi sono estraniato per mesi dalle discussioni in Attualità, ma vedo che ancora ci sono utenti che diffondono teorie senza logica. I risultati delle primarie 2012 (al II turno Renzi vinse in molte provincie delle Regioni Rosse nonostante l'alleanza di Bersani con i candidati esclusi dal turno di ballottaggio) ce l'hanno dimostrato: la base elettorale del PD nelle Regioni Rosse preferisce Renzi rispetto alla minoranza e pure nel recentissimo Referendum si è visto che il SI ha vinto nelle Regioni Rosse, quindi o Berlusconi ha infiltrato i suoi nelle Regioni Rosse (e come avrà fatto?!? I suoi nelle Regioni Rosse non sono mai esistiti...) oppure sono gli elettori DI LUNGO CORSO del centrosinistra ad aver preferito le tesi di Renzi a quelle della minoranza. Renzi alle Europee 2014 non ha mai (ripeto: MAI) assorbito voti dal centrodestra: semplicemente ci fu il crollo dell'affluenza e quindi Renzi ha ottenuto il voto degli ex elettori di Monti, cioè dei centristi (NCD era nata per cercare di riportare nel centrodestra gli elettori di Monti: ovviamente Alfano ha fallito nel fare questa cosa). Addirittura su La7 in questi giorni stanno facendo vedere le interviste fatte dai giornalisti agli iscritti del PD nelle Regioni Rosse: c'è un coro continuo contro la minoranza. Ma per qualcuno sono tutti infiltrati di Berlusconi, vero?

NB - fatevi un giro su Facebook sulle pagine del PD e pure sui siti tipo quello degli articoli di cui sopra legati al PD e poi vedrete quanto la minoranza è odiata dalla base del PD
[Modificato da Robert - W la... foiga! 20/02/2017 19:28]

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20/02/2017 19:35

Re:
Robert - W la... foiga!, 20/02/2017 19.18:

La base del PD è compatta con Renzi e soprattutto è anti-berlusconiana al midollo e soprattutto vogliono la scissione per "ripulire" il loro PD dalla minoranza che per loro è solo feccia E QUINDI SAREBBE ORA DI PIANTARLA DI RACCONTARE BALLE: sono stanco di leggere stronzate allucinanti del tipo "Berlusconi ha infiltrato i suoi dentro il PD tramite Renzi" perchè gli articoli che vi ho postato derivano dalla base storica del PD che oggi sta con Renzi perchè la base storica del PD già 5 anni fa (durante il governo di Monti) era contraria alle tesi di Bersani, ma Renzi era troppo debole a quel tempo: faccio notare che alle primarie di fine 2012 Renzi andò molto bene nelle Regioni Rosse e andò male nelle Regioni Blu (Sud Italia e Lombardia) in cui Berlusconi un tempo era forte. Ergo, o Berlusconi ha mandato i suoi a infiltrarsi nel PD dentro le sezioni delle Regioni Rosse oppure la teoria dell'infiltrazione è una cazzata enorme. Perdonate i miei toni durissimi, ma questa volta sono esploso: mi sono estraniato per mesi dalle discussioni in Attualità, ma vedo che ancora ci sono utenti che diffondono teorie senza logica. I risultati delle primarie 2012 (al II turno Renzi vinse in molte provincie delle Regioni Rosse nonostante l'alleanza di Bersani con i candidati esclusi dal turno di ballottaggio) ce l'hanno dimostrato: la base elettorale del PD nelle Regioni Rosse preferisce Renzi rispetto alla minoranza e pure nel recentissimo Referendum si è visto che il SI ha vinto nelle Regioni Rosse, quindi o Berlusconi ha infiltrato i suoi nelle Regioni Rosse (e come avrà fatto?!? I suoi nelle Regioni Rosse non sono mai esistiti...) oppure sono gli elettori DI LUNGO CORSO del centrosinistra ad aver preferito le tesi di Renzi a quelle della minoranza. Renzi alle Europee 2014 non ha mai (ripeto: MAI) assorbito voti dal centrodestra: semplicemente ci fu il crollo dell'affluenza e quindi Renzi ha ottenuto il voto degli ex elettori di Monti, cioè dei centristi (NCD era nata per cercare di riportare nel centrodestra gli elettori di Monti: ovviamente Alfano ha fallito nel fare questa cosa). Addirittura su La7 in questi giorni stanno facendo vedere le interviste fatte dai giornalisti agli iscritti del PD nelle Regioni Rosse: c'è un coro continuo contro la minoranza. Ma per qualcuno sono tutti infiltrati di Berlusconi, vero?

NB - fatevi un giro su Facebook sulle pagine del PD e pure sui siti tipo quello degli articoli di cui sopra legati al PD e poi vedrete quanto la minoranza è odiata dalla base del PD




Comunque sia Renzi sta facendo molte mosse discutibili, ora anche il congresso turbo, dalla durata ridotta, ha già fissato il termine entro cui chiudere tutto e votare per la nuova dirigenza PD.
Sembra che voglia imbavagliare la minoranza, non lasciarla esprimere, non confrontarsi con loro. Ma perchè? Di cosa ha paura?
Se è vero che la maggioranza del PD è con lui dovrebbe dare almeno una parvenza di maggiore democrazia nella gestione del partito.
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20/02/2017 19:37

succederebbe la stesa cosa che è successo al pdl con il ritorno a forza italia e fratelli d'italia (ex AN)

in questo caso a DS e Margherita (PD) ossia post comunisti e post democristiani

è stata una cazzata il tentativo di unire partiti con storie così diverse

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20/02/2017 19:51

Re:
their, 20/02/2017 19.37:

succederebbe la stesa cosa che è successo al pdl con il ritorno a forza italia e fratelli d'italia (ex AN)

in questo caso a DS e Margherita (PD) ossia post comunisti e post democristiani

è stata una cazzata il tentativo di unire partiti con storie così diverse




Questa è la prima volta che ti vedo scrivere qualcosa che non sia una fesseria [SM=x44459]

Però non ti inorgogliere, vedrai che Robert ti spiegherà alcune cosucce... [SM=g1700002]
[Modificato da Pipallo 20/02/2017 19:52]
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20/02/2017 20:02

Re: Re:
Pipallo, 20/02/2017 19.35:

Comunque sia Renzi sta facendo molte mosse discutibili, ora anche il congresso turbo, dalla durata ridotta, ha già fissato il termine entro cui chiudere tutto e votare per la nuova dirigenza PD.
Sembra che voglia imbavagliare la minoranza, non lasciarla esprimere, non confrontarsi con loro. Ma perchè? Di cosa ha paura?
Se è vero che la maggioranza del PD è con lui dovrebbe dare almeno una parvenza di maggiore democrazia nella gestione del partito.
their, 20/02/2017 19.37:

succederebbe la stesa cosa che è successo al pdl con il ritorno a forza italia e fratelli d'italia (ex AN)

in questo caso a DS e Margherita (PD) ossia post comunisti e post democristiani

è stata una cazzata il tentativo di unire partiti con storie così diverse


Hai perfettamente ragione: ma Renzi vuole fare le Primarie e il Congresso a metà aprile, invece la minoranza vuole farlo a dicembre. Il vero problema è che entrambe le fazioni non si sopportano e quindi cercano un pretesto per rompere: D'Alema è dal luglio 2016 che sta organizzando la sua rete politica (soldi, sedi di partito, militanti, capibastone, dirigenti, strutture partitiche locali) per creare un partito parallelo (anzi, un partito rivale). Ah, se solo la Meloni avesse le capacità organizzative di D'Alema... a quest'ora Fratelli d'Italia sarebbe al 7% fisso! Ora, io detesto Renzi... ma su una cosa ha ragione lui: non è possibile che Emiliano e gli altri della minoranza rompano i coglioni su ogni singola cosa dall'alto del loro zerovirgola (l'unico che ha i voti è Michele Emiliano, gli altri non hanno nulla in mano: si veda il floppone di Civati). Ammettiamo che Renzi vinca di nuovo la Segreteria: credete sul serio che la minoranza accetterà il risultato? No, quindi è meglio separare i due partiti (DS e Margherita) e il sistema proporzionale è perfetto per fare questa cosa. Il caso del PDL era diverso: FI non aveva strutture e Fini ha venduto AN per una poltrona. Servono i soldi della Fondazione AN per far salire la Meloni al 20% nel Sud Italia assorbendo i voti dell'ala destra del popolo grillino, ma la Fondazione AN è ostaggio di Alemanno (che si è creato, insieme a Storace, un suo partitino contro la Meloni) e di Matteoli (storico dirigente di AN, oggi fa parte di FI insieme a Gasparri). Ergo, senza soldi non si va da nessuna parte... Renzi ha i soldi dei Davide Serra di turno, D'Alema è in grado di raccogliere i soldi del sistema Coop, la Meloni invece non ha nessun soldo da nessuno: tutto merito di Grillo che ha fatto cancellare il finanziamento pubblico per poi gridare agli inciuci tra i privati e i politici (di sinistra, ma questo Grillo dimentica di dirlo visto che Grillo ha di fatto distrutto la destra assorbendo i voti in fuga dal centrodestra impedendo alla Meloni di crescere e di insidiare la leadership di Berlusconi nel polo di centrodestra: vi ricordo che FI resta in piedi solo grazie ai voti del Sud dove Salvini per ovvi motivi NON può andare, quindi solo la Meloni - che però non ha soldi - può demolire FI ma l'assenza di strutture impedisce alla Meloni di raccogliere i voti che quindi vanno al M5S)
[Modificato da Robert - W la... foiga! 20/02/2017 20:12]

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Re:
their, 20/02/2017 19.37:

succederebbe la stesa cosa che è successo al pdl con il ritorno a forza italia e fratelli d'italia (ex AN)

in questo caso a DS e Margherita (PD) ossia post comunisti e post democristiani

è stata una cazzata il tentativo di unire partiti con storie così diverse



Vero

Ma la cazzata non per loro, hanno unito interessi e idee per riempire i loro c/c

Correnti e controcorrenti PD

- RENZIANI: sono i fedelissimi del segretario. Tra loro Maria Elena Boschi, Lorenzo Guerini, Debora Serracchiani e Luca Lotti. Un profilo leggermente distinto lo hanno assunto nel tempo i cosiddetti 'cattorenziani', da Graziano Delrio a Matteo Richetti e Angelo Rughetti, ma non si sono mai costituiti in area autonoma. Dopo le elezioni 2013, con Bersani segretario, i parlamentari renziani erano in tutto una cinquantina.

- AREA DEM: è la componente guidata da Dario Franceschini, che è entrata in maggioranza sostenendo Renzi al congresso e poi la sua decisione di sostituire Letta. E' la rappresentanza più nutrita in Parlamento. Tra i suoi esponenti anche i capigruppo di Camera e Senato Ettore Rosato e Luigi Zanda.

- GIOVANI TURCHI: è l'area che raccoglie un gruppo di quarantenni di provenienza Ds. E' guidata dal ministro Andrea Orlando e dal presidente del partito Matteo Orfini. Al congresso del 2013 sostenevano Gianni Cuperlo, poi sono entrati nella maggioranza del partito.

- SINISTRA E' CAMBIAMENTO: è la componente che fa capo al ministro Maurizio Martina. Si è staccata dalla minoranza del partito, assumendo una posizione 'responsabile', nel voto sull'Italicum, poi ha sostenuto il Sì al referendum.

- SINISTRA RIFORMISTA: l'area bersaniana è la componente più numerosa della minoranza. Guidata dall'ex capogruppo alla Camera Roberto Speranza, dopo la rottura con Renzi sulla legge elettorale, si è schierata per il No al referendum.

- SINISTRA DEM: è l'area che fa capo a Gianni Cuperlo. Dopo l'accordo sulle modifiche all'Italicum, si è schierata per il Sì al referendum costituzionale.

- RETE DEM: sono gli ex civatiani, che non hanno seguito Pippo Civati fuori dal Pd, ma sono rimasti fuori dalla maggioranza del partito.

- POPOLARI: le componenti che facevano capo a Enrico Letta e Rosy Bindi si sono formalmente sciolte. I popolari di Beppe Fioroni, che al congresso avevano appoggiato Cuperlo, non sono entrati negli organi di partito e quindi nella maggioranza, ma sono considerati vicini ai 'cattorenziani' e hanno sempre sostenuto Renzi, dal jobs act alle riforme.

- OUTSIDER: dal presidente della Toscana Enrico Rossi, già formalmente candidato alla segreteria, al presidente della Puglia Michele Emiliano, che si è schierato sul No al referendum, sono soggetti che al momento sono fuori da altre correnti ma potrebbero entrare in gioco al prossimo congresso.

Che si sbrigassero a mettersi apposto che hanno cagato il cazzo, e che poi a Giugno si vada a votare per vedere di salvare il salvabile, tanto da quella merda elencata sopra non ce ne tiri fuori uno neanche a morire, da quando hanno preso potere solo merda hanno creato.

Il partito si deve mettere apposto, poi l'Italia si deve mettere apposto, poi c'è pure l'Europa che si deve mettere apposto, morale?

VAFFANCULO!!

Giovani o vi svegliate o pregate.
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20/02/2017 23:36

Re: Re:
Pipallo, 20/02/2017 19.51:




Questa è la prima volta che ti vedo scrivere qualcosa che non sia una fesseria



ma smettila di fare il pagliaccio

io all'epoca dissi molte volte a berlusconi di non fare il PDL [SM=g1700002]


[Modificato da their 20/02/2017 23:38]

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21/02/2017 23:03

Re: Re: Re:
Robert - W la... foiga!, 20/02/2017 20.02:

Hai perfettamente ragione: ma Renzi vuole fare le Primarie e il Congresso a metà aprile, invece la minoranza vuole farlo a dicembre. Il vero problema è che entrambe le fazioni non si sopportano e quindi cercano un pretesto per rompere: D'Alema è dal luglio 2016 che sta organizzando la sua rete politica (soldi, sedi di partito, militanti, capibastone, dirigenti, strutture partitiche locali) per creare un partito parallelo (anzi, un partito rivale). Ah, se solo la Meloni avesse le capacità organizzative di D'Alema... a quest'ora Fratelli d'Italia sarebbe al 7% fisso! Ora, io detesto Renzi... ma su una cosa ha ragione lui: non è possibile che Emiliano e gli altri della minoranza rompano i coglioni su ogni singola cosa dall'alto del loro zerovirgola (l'unico che ha i voti è Michele Emiliano, gli altri non hanno nulla in mano: si veda il floppone di Civati). Ammettiamo che Renzi vinca di nuovo la Segreteria: credete sul serio che la minoranza accetterà il risultato? No, quindi è meglio separare i due partiti (DS e Margherita) e il sistema proporzionale è perfetto per fare questa cosa. Il caso del PDL era diverso: FI non aveva strutture e Fini ha venduto AN per una poltrona. Servono i soldi della Fondazione AN per far salire la Meloni al 20% nel Sud Italia assorbendo i voti dell'ala destra del popolo grillino, ma la Fondazione AN è ostaggio di Alemanno (che si è creato, insieme a Storace, un suo partitino contro la Meloni) e di Matteoli (storico dirigente di AN, oggi fa parte di FI insieme a Gasparri). Ergo, senza soldi non si va da nessuna parte... Renzi ha i soldi dei Davide Serra di turno, D'Alema è in grado di raccogliere i soldi del sistema Coop, la Meloni invece non ha nessun soldo da nessuno: tutto merito di Grillo che ha fatto cancellare il finanziamento pubblico per poi gridare agli inciuci tra i privati e i politici (di sinistra, ma questo Grillo dimentica di dirlo visto che Grillo ha di fatto distrutto la destra assorbendo i voti in fuga dal centrodestra impedendo alla Meloni di crescere e di insidiare la leadership di Berlusconi nel polo di centrodestra: vi ricordo che FI resta in piedi solo grazie ai voti del Sud dove Salvini per ovvi motivi NON può andare, quindi solo la Meloni - che però non ha soldi - può demolire FI ma l'assenza di strutture impedisce alla Meloni di raccogliere i voti che quindi vanno al M5S)




Che ci sia voglia di rottura tra le varie anime del PD si è capito anche dal fatto che molti big del PD hanno rinunciato persino a fare i loro interventi, preludio alla loro imminente fuoriuscita.

Per il resto non credo sia solo mancanza di soldi se gli elettori scelgono Grillo anzichè Meloni.

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Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 21/02/2017 23.03:




Che ci sia voglia di rottura tra le varie anime del PD si è capito anche dal fatto che molti big del PD hanno rinunciato persino a fare i loro interventi, preludio alla loro imminente fuoriuscita.

Per il resto non credo sia solo mancanza di soldi se gli elettori scelgono Grillo anzichè Meloni.



26/10/2014 20.28

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Chiusura di Renzi alla Leopolda.
" NON VOGLIAMO TORNARE AL 25%, NOI ANDIAMO AVANTI! " questo non ha capito che al 25% ci è già tornato, con questa Leopolda l hanno capito pure i morti che vuole creare un partito a parte.
Finanzieri(Serra) con la tessera del PD.
MAI VISTI. [SM=x44451]
Un Leader di sinistra che và contro le manifestazioni sindacali.
MAI VISTO [SM=x44451]
Tanti ex democristiani cosi nella sinistra.
MAI VISTI [SM=x44451]
Per mè è partita ufficialmente la guerra a RENZI. [SM=x44458]

Mio post sulla Leopolda ottobre 2014

Partito a parte, è cosi che voleva e cosi che sarà, con qualche d'uno che ha fatto il doppio gioco [SM=x44522] e gli strizza l'occhio.
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Re: Re: Re: Re: Re:
pliskiss, 22/02/2017 00.33:



Partito a parte, è cosi che voleva e cosi che sarà, con qualche d'uno che ha fatto il doppio gioco [SM=x44522] e gli strizza l'occhio.




Lo sa benissimo che se i big del PD lo abbandonano ne risentiranno anche i consensi alle prossime elezioni, ma sembra che Renzi preferisca rimanere circondato da pochi buoni fedelissimi che gli possano garantire vita lunga e mani libere su tutte le scelte più indigeste ai veri politici di sinistra.

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22/02/2017 14:58

Re: Re: Re: Re: Re:
pliskiss, 22/02/2017 00.33:

Etrusco, 21/02/2017 23.03:

Che ci sia voglia di rottura tra le varie anime del PD si è capito anche dal fatto che molti big del PD hanno rinunciato persino a fare i loro interventi, preludio alla loro imminente fuoriuscita.

Per il resto non credo sia solo mancanza di soldi se gli elettori scelgono Grillo anzichè Meloni.

Partito a parte, [Renzi - ndr] è cosi che voleva e cosi che sarà, con qualche d'uno che ha fatto il doppio gioco [SM=x44522] e gli strizza l'occhio.

Mediaset sta pompando Michele Emiliano contro Renzi perchè con il proporzionale NON serve più sostenere Renzi. Mi spiego meglio: con il proporzionale Berlusconi ha bisogno che FI riesca a prendere i voti di centro (Stefano Parisi e Antonio Tajani sono stati chiarissimi con Silvio), quindi bisogna distruggere (o indebolire molto) la posizione di Renzi e l'unico che può farlo è Michele Emiliano (che è stato a cena con Silvio pochi giorni fa...) in modo tale da riportare il PD verso sinistra, quindi gli elettori di centro scapperanno verso FI: lo ribadisco, con il proporzionale FI ha bisogno dei voti di centro per sopravvivere e soprattutto "per contare qualcosa", quindi bisogna riportare il PD verso sinistra in modo da scippargli i voti di centro che Renzi aveva conquistato alle Europee 2014 (Bersani infatti nel 2013 aveva perso i voti di centro a favore di Monti e quindi la teoria di Parisi e Tajani è che FI deve diventare un partito di centro per assorbire UDC - in Sicilia si sta muovendo il partito: Casini, che era per il SI al referendum è stato buttato fuori insieme al Ministro Galletti, quindi il Segretario Lorenzo Cesa, che era per il NO al referendum, vuole tornare alleato di FI - e NCD - notare che Maurizio Lupi e Formigoni al Nord, cioè "Comunione e Liberazione", si stanno riavvicinando a FI tramite il lavoro di Parisi, cioè di Tajani per interposta persona - e per prendere i voti di centro in uscita dal PD). Per quanto riguarda la Meloni, il problema elettorale coincide con i soldi: senza soldi la Meloni non può dichiarare guerra ad Arcore, ma senza la guerra contro Arcore i voti non arrivano... non a caso, infatti, Salvini vuole chiedere i soldi alla destra USA apposta per andare contro Arcore (se quelli della destra USA vogliono attaccare l'Euro, allora la destra USA, secondo Salvini, deve scaricare Arcore). FI deve quindi spostarsi al centro per lasciare alla Meloni i voti più a destra (che a Silvio non servono per fare il centrista)
[Modificato da Robert - W la... foiga! 22/02/2017 15:05]

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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Robert - W la... foiga!, 22/02/2017 14.58:

Mediaset sta pompando Michele Emiliano contro Renzi perchè con il proporzionale NON serve più sostenere Renzi. Mi spiego meglio: con il proporzionale Berlusconi ha bisogno che FI riesca a prendere i voti di centro (Stefano Parisi e Antonio Tajani sono stati chiarissimi con Silvio), quindi bisogna distruggere (o indebolire molto) la posizione di Renzi e l'unico che può farlo è Michele Emiliano (che è stato a cena con Silvio pochi giorni fa...) in modo tale da riportare il PD verso sinistra, quindi gli elettori di centro scapperanno verso FI: lo ribadisco, con il proporzionale FI ha bisogno dei voti di centro per sopravvivere e soprattutto "per contare qualcosa", quindi bisogna riportare il PD verso sinistra in modo da scippargli i voti di centro che Renzi aveva conquistato alle Europee 2014 (Bersani infatti nel 2013 aveva perso i voti di centro a favore di Monti e quindi la teoria di Parisi e Tajani è che FI deve diventare un partito di centro per assorbire UDC - in Sicilia si sta muovendo il partito: Casini, che era per il SI al referendum è stato buttato fuori insieme al Ministro Galletti, quindi il Segretario Lorenzo Cesa, che era per il NO al referendum, vuole tornare alleato di FI - e NCD - notare che Maurizio Lupi e Formigoni al Nord, cioè "Comunione e Liberazione", si stanno riavvicinando a FI tramite il lavoro di Parisi, cioè di Tajani per interposta persona - e per prendere i voti di centro in uscita dal PD). Per quanto riguarda la Meloni, il problema elettorale coincide con i soldi: senza soldi la Meloni non può dichiarare guerra ad Arcore, ma senza la guerra contro Arcore i voti non arrivano... non a caso, infatti, Salvini vuole chiedere i soldi alla destra USA apposta per andare contro Arcore (se quelli della destra USA vogliono attaccare l'Euro, allora la destra USA, secondo Salvini, deve scaricare Arcore). FI deve quindi spostarsi al centro per lasciare alla Meloni i voti più a destra (che a Silvio non servono per fare il centrista)



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23/02/2017 09:46

Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Robert - W la... foiga!, 22/02/2017 14.58:

Mediaset sta pompando Michele Emiliano contro Renzi perchè con il proporzionale NON serve più sostenere Renzi. Mi spiego meglio: con il proporzionale Berlusconi ha bisogno che FI riesca a prendere i voti di centro (Stefano Parisi e Antonio Tajani sono stati chiarissimi con Silvio), quindi bisogna distruggere (o indebolire molto) la posizione di Renzi e l'unico che può farlo è Michele Emiliano (che è stato a cena con Silvio pochi giorni fa...)

No Robert, Emiliano intervistato ha smentito questa storia della cena con Berlusconi, non c'è stata nessuna cena, si sono solo incontrati fugacemente nei palazzi della politica. Tutto il resto sono ricami fantasiosi dei giornalisti.

Robert - W la... foiga!, 22/02/2017 14.58:

...in modo tale da riportare il PD verso sinistra, quindi gli elettori di centro scapperanno verso FI: lo ribadisco, con il proporzionale FI ha bisogno dei voti di centro per sopravvivere e soprattutto "per contare qualcosa", quindi bisogna riportare il PD verso sinistra in modo da scippargli i voti di centro che Renzi aveva conquistato alle Europee 2014 (Bersani infatti nel 2013 aveva perso i voti di centro a favore di Monti e quindi la teoria di Parisi e Tajani è che FI deve diventare un partito di centro per assorbire UDC - in Sicilia si sta muovendo il partito: Casini, che era per il SI al referendum è stato buttato fuori insieme al Ministro Galletti, quindi il Segretario Lorenzo Cesa, che era per il NO al referendum, vuole tornare alleato di FI - e NCD - notare che Maurizio Lupi e Formigoni al Nord, cioè "Comunione e Liberazione", si stanno riavvicinando a FI tramite il lavoro di Parisi, cioè di Tajani per interposta persona - e per prendere i voti di centro in uscita dal PD). Per quanto riguarda la Meloni, il problema elettorale coincide con i soldi: senza soldi la Meloni non può dichiarare guerra ad Arcore, ma senza la guerra contro Arcore i voti non arrivano... non a caso, infatti, Salvini vuole chiedere i soldi alla destra USA apposta per andare contro Arcore (se quelli della destra USA vogliono attaccare l'Euro, allora la destra USA, secondo Salvini, deve scaricare Arcore). FI deve quindi spostarsi al centro per lasciare alla Meloni i voti più a destra (che a Silvio non servono per fare il centrista)

Globalmente condivido il tuo ragionamento, però se tutti vanno al centro poi il rischio è che si snaturino le ideologie dei vari partiti, dove andranno a finire le istanze liberali? E l'idea della grande rivoluzione liberale promessa 20-23 anni fa dove va a finire?
Considera poi che tra gli elettori cresce il malcontento e di pari passo sale il populismo di destra, percepito come unica risposta possibile a quest'immobilismo politico.
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23/02/2017 15:33

C'è un'altra brutta notizia per i renziani, Vasco Errani seguirà Bersani, Speranza e Rossi nell'uscita da questo Pd.
Considerando che rimane commissario straordinario per la ricostruzione delle zone terremotate e considerando che il governo Gentiloni non ha nessuna intenzione di sostituirlo, sarà un'altra spina nel fianco per Renzi.
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