Etrusco, 23/02/2017 18.25:
Se ti riferisci alle associazioni umanitari o alle ONG ovviamente non sono libiche, sono europee, italiane, di solito anche cooperative internazionali.
Tornando al quesito, sicuramente all'interno di queste ONG i volontari sono ispirati da buoni propositi e lavorano in buona fede senza sapere i veri intenti di chi presiede quelle ONG, ma possiamo presumere che se girano troppi soldi e se c'è troppo interessamento per intervenire ad agevolare l'ingresso dei migranti in Europa, dispiegando notevoli mezzi e risorse, forse qualche interesse che va oltre al semplice spirito umanitario potrebbe anche esserci. Le buone intenzioni umanitarie potrebbero essere usate come scudo di facciata, come pretesto per poter realizzare obiettivi più subdoli e reconditi.
Parla il commandante dell'operazione "Sophie" 2015
Come? «Sophia», comandata dall'Italia, ma con navi di vari Paesi, è entrata a fine 2015 nella fase due, ottenendo il permesso, oltre al compito primario di salvare gli immigrati, anche di abbordare gli scafisti, arrestarli e distruggere i barconi.
L'ammiraglio Enrico Credendino, comandante della missione, non accusa le Ong e, anzi, spiega di non essere a conoscenza di eventuali collusioni tra le stesse e gli scafisti. Ma al Giornale risponde: «Personalmente mi rifaccio alle dichiarazioni del direttore di Frontex. E prendo atto di ciò che avete pubblicato». La conclusione cui arriviamo, però, non è di poco conto. Credendino spiega: «Il nostro compito è quello di combattere gli scafisti e i trafficanti di esseri umani. Per questo stiamo lavorando in acque internazionali. Non potremmo andare in acque territoriali se non invitati dal governo legittimo, ogni volta che ci vogliono invitare. Tutto ciò che avviene in Libia avviene solo su richiesta libica. Quindi lavoriamo lì, nella zona di maggior traffico, in modo da riuscire a combattere nella migliore maniera possibile gli scafisti che oggi non possono più uscire dalle acque libiche e, quindi, stanno perdendo tutte le barche che utilizzano. Prima le riprendevano per riutilizzarle, adesso non possono più. Ogni volta che escono dalle acque territoriali vengono arrestati».
Le Ong, invece, come spiegato anche nel rapporto Frontex 2017, varcano la soglia delle acque internazionali, contribuendo, di fatto, a fare da taxi per il Mediterraneo ai migranti. Con l'operazione «Sophia» e l'arresto, come conferma Credendino, di «103 scafisti e la distruzione di 400 imbarcazioni», il numero degli arrivi in Italia sarebbe dovuto diminuire. Invece no. «Il numero dei migranti - tiene a dire ancora l'ammiraglio - non diminuisce. Anzi, lo scorso anno è cresciuto del 18 per cento, ma non tanto quanto sarebbe aumentato, probabilmente, se non avessimo fatto questa azione di contrasto al traffico dei migranti. L'incremento è dovuto al fatto che le partenze dai Paesi d'origine sono aumentate già lo scorso anno. È stato sempre il direttore di Frontex a dire che ci si deve aspettare lo stesso numero di migranti dello scorso anno...».
La domanda che ne consegue è, dunque, questa: ma se le Ong evitassero di andare fino alle coste libiche per far salire gli immigranti, facilitando, quindi, il lavoro dei militari nel contrasto del traffico internazionale di esseri umani, non è che, forse, il numero delle persone in partenza verso l'Italia diminuirebbe? E che, dunque, anche chi organizza illegalmente i viaggi sarebbe disincentivato nel proseguire l'azione criminosa?
La sigla ong sta per Organizzazione Non Governativa, si tratta di organizzazioni di volontariato e cooperazione internazionale indipendenti dal potere pubblico o governo, dal quale però sono riconosciute e possono ricevere finanziamenti per progetti specifici. In Italia oggi le ong riconosciute dal Ministero sono 256 e molte di loro si riuniscono in aggregazioni o federazioni per condivisione di valori o di linee operative.
Questi si spingono fino alle coste libiche per aiutare i migranti e di conseguenza gli scafisti, arrivati a meta tragitto non si può fare più niente e ti acchiappi tutto il rambaradam, 256? Siamo pronti a scommettere che sono tutti puliti? Io non scommetterei.
Magari a Roma ne sanno qualcosa di più di queste aggregazioni o cosi dette Federazioni.