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Violenza sulle donne

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2023 13:50
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14/12/2021 20:18

E dopo anni siamo ancora ad affrontare questo problema della violenza sulle donne
e chissà come e quando troveremo una soluzione... [SM=x44471]
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Re:
Arcanna Jones, 14/12/2021 20:18:

E dopo anni siamo ancora ad affrontare questo problema della violenza sulle donne
e chissà come e quando troveremo una soluzione... [SM=x44471]




è anche colpa delle donne che si vestono come delle prostitute, un uomo cosa deve pensare se vede un donna per strada mezza nuda? poi vi lamentate se uno come possum vi avvicina, vestitevi più castigate e non avrete problemi

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Re: Re:
their, 14/12/2021 22:48:




è anche colpa delle donne che si vestono come delle prostitute, un uomo cosa deve pensare se vede un donna per strada mezza nuda? poi vi lamentate se uno come possum vi avvicina, vestitevi più castigate e non avrete problemi



Questa tua affermazione dimostra quanto sei retrogrado.
Ora è colpa delle donne vero? Tu puoi andare in giro vestito come più ti piace, perché la donna non potrebbe fare lo stesso?
E se a essere violentata fosse una tua parente, diresti che è colpa sua o di chi l'ha violentata? Non vorresti giustizia?
L'essere umano è stato dotato di raziocinio e, dovrebbe sapere controllare i più bassi istinti. Un animale invece non può farlo, deve seguire la propria natura, il proprio istinto. Quindi, gli uomini che violentano le donne o altri uomini, non sono degli esseri umani, ma delle bestie, degli animali e, dovrebbero essere trattati di conseguenza. Magari andrebbero marchiati a fuoco come si fa con i bovini e i cavalli, inserito un microchip di controllo, venire rinchiusi in gabbie, mettergli collare e museruola e cintura di castità, subire la castrazione chimica, etc..

Ma perché non te ne vai in un paese islamico, dove le donne devono essere coperte, così non subiresti le tentazioni del loro modo di vestirsi. Soprattutto, sarebbe il modo di liberarci di un maschilista, retrogrado, scassa zebedei. [SM=x44458]

p.s.: poveretta quella santa donna che ti starà vicino, dovranno farla santa subito. [SM=x44458] [SM=g1470351]


[Modificato da rufusexc 14/12/2021 23:52]

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15/12/2021 00:04

Forse è anche colpa di questa mentalità se c'è ancora tanta violenza....
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Re:
Arcanna Jones, 15/12/2021 00:04:

Forse è anche colpa di questa mentalità se c'è ancora tanta violenza....



Certamente che è questo uno dei motivi. Se soggetti come their pensano che è colpa delle donne non si risolverà mai la situazione e, non si potrà neanche circoscrivere. Anche molte donne delle generazioni precedenti danno colpa alle donne, non a come hanno educato i figli.


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30/11/2023 13:49

Mai tante donne vittime di femminicidio, i dati del 2023 lanciano l'allarme

Secondo il rapporto del Viminale ad oggi sono oltre 100 le donne assassinate, di cui più di 80 nell'ambito affettivo

Headshot of Elena Fausta GadeschiDi Elena Fausta GadeschiPubblicato: 20/11/2023

È una lunga scia di sangue quella che lega il destino di Giulia Donato, la 23enne che il 4 gennaio è stata raggiunta da un proiettile esploso dall'ex partner a Pontedecimo di Genova, e quello di Giulia Cecchettin, la 22enne scomparsa l'11 novembre, il cui corpo è stato ritrovato in un canale, ultima vittima delle oltre 100 donne che dall'inizio dell'anno sono state assassinate, di cui 82 nell'ambito familiare/affettivo. I dati sono quelli riportati dal Viminale, che nel report settimanale — che non tiene conto della morte di Giulia e di quella della guardia medica assassinata a colpi d'arma da fuoco in provincia di Reggio Calabria mentre si trovava in auto con il marito, rimasto ferito — evidenzia un bilancio drammatico.


Stando ai dati a disposizione del Ministero dell'Interno apprendiamo che dal 1 gennaio al 12 novembre 2023 "sono stati registrati 285 omicidi, con 102 vittime donne, di cui 82 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 53 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner". "Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato rispetto a quello analogo dello scorso anno, si registra — si legge nel report — un incremento sia del numero degli eventi, che da 274 arrivano a 285 (+4%), sia delle vittime di genere femminile, che da 101 passano a 102 (+1%). In aumento, rispetto allo stesso periodo del 2022, sia il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 56 diventano 58 (+4%), che quello delle relative vittime donne, le quali da 51 passano a 53 (+4%)".
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Nel 2022 le donne uccise furono in totale 125 e anche se per il momento è difficile sapere se il numero sarà eguagliato o, addirittura, superato, è impossibile non riflettere sulla quota di femminicidi ossia di delitti commessi con il preciso scopo di annientare la donna, privandola della sua libertà e della sua dignità, in una parola del suo diritto a esistere. È la dinamica consueta e ormai tristemente nota di comportamenti violenti o persecutori messi in atto dall'uomo, spesso ex fidanzato, marito, talvolta padre o fratello, che arriva a concepire il gesto omicida come soluzione finale alle proprie frustrazioni. A quella ferita narcisistica di chi non accetta di essere messo da parte, di essere rifiutato o respinto.


"Con me o con nessun altro" è la frase che spesso sentiamo ripetere a questi soggetti che attingono a piene mani da modelli patriarcali perpetuati in famiglia, veicolati attraverso i social, ma anche conosciuti e avallati da testi di canzoni violente. Per riconoscere la violenza non bisogna andare poi così lontano, anzi forse è proprio a ciò che ci accade da vicino che si deve prestare più attenzione. Atteggiamenti ricattatori, umiliazioni, manipolazioni, comportamenti intrusivi di controllo e persecuzione, gelosia, imposizione di uno stile di vita che includa l'esclusione dalla cerchia familiare, degli amici e dei colleghi, e gesti intimidatori sono i segnali spia — le cosiddette red flag — che dovrebbero accendere un campanello d'allarme.

Dover chiedere al proprio ragazzo il permesso per poter andare a ballare o andare a un concerto, accettare di farsi controllare pc e telefono dietro ricatto, sottostare a regole di convivenza che penalizzano la propria qualità della vita non sono comportamenti normali né accettabili. Ma forme di violenza subdola, non sempre riconoscibili, ma su cui va fatta più informazione e sensibilizzazione. Le pene più severe servono, ma non possono bastare. Occorre introdurre l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole — per un giovane su due è online —, ma anche finanziare i centri antiviolenza che si fanno carico di situazioni difficili dove spesso le donne che trovano il coraggio di denunciare non godono di indipendenza economica e per questo sono più facilmente ricattabili e vulnerabili. E poi naturalmente ci devono essere le famiglie, che devono perpetuare modelli educativi sani, affrontando con i ragazzi il tema della violenza di genere, del consenso, delle relazioni tossiche e della cultura dello stupro, affinché "i figli del patriarcato" non crescano più.
[Modificato da Pipallo 30/11/2023 13:50]
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