Per scoprire come abbia fatto l’imprenditore calabrese a diventare un rinomato uomo d’affari, Kuciak inizia ad indagare su
Maria Troskova, avvenente ex modella arrivata in poco tempo fino ai piani alti della politica slovacca. E’ così che il reporter scopre che
Troskova è tra i soci della Gia Management, una società fondata nel 2011 proprio da Vadalà. Ma la bella Troskova lascia gli affari quasi subito per essere assunta da Viliam Jasan, ex parlamentare dello Smer (il Partito della Sinistra Democratica fondato dall'attuale premier Fico). Anche Jasan, nominato nel frattempo capo del Consiglio per la sicurezza nazionale, è stato un socio di Vadalà e i rapporti tra i due sono così buoni che il figlio del politico figurava tra gli amministratori delle società dell’imprenditore calabrese. Sarà proprio Jasan a presentare l’ex modella e socia in affari di Vadalà al premier Robert Fico che la prende a lavorare nel suo gabinetto.
Il premier slovacco Robert Fico indica la ricompensa di 1 milione di euro promessa a chi offrirà informazioni utili all’arresto del killer di Kuciak (Gettyimges)in foto: Il premier slovacco Robert Fico indica la ricompensa di 1 milione di euro promessa a chi offrirà informazioni utili all’arresto del killer di Kuciak (Gettyimges)
Kuciak, pur riconoscendo di non avere le prove che l’imprenditore italiano abbia riciclato denaro per conto della ‘Ndrangheta in Slovacchia, esprime diversi dubbi sulla provenienza dei capitali e, soprattutto, sui metodi con cui Vadalà si è fatto largo nel mondo degli affari. Ma l’interrogativo più grave sollevato dal giornalista è come sia possibile che due persone vicine al primo ministro Fico abbiano rapporti con un imprenditore italiano coinvolto in inchieste per mafia. Una domanda per adesso senza risposta perché, come ricorda il suo giornale, Kuciak non ha potuto concludere l’inchiesta.
Dopo la pubblicazione del reportage postumo,
Maria Troskova e Viliam Jasan, le due figure più esposte si sono dimesse dai loro incarichi. Non sono state le uniche teste a cadere: anche il ministro della cultura, Marek Madaric, ha annunciato le sue dimissioni. "Dopo quello che è successo, non riesco ad immaginare di rimanere in carica come ministro. La mia decisione è collegata all'assassinio del giornalista", ha detto Madaric. In Slovacchia, la morte del giovane reporter sta provocando un terremoto politico e le opposizioni reclamano le dimissioni anche del ministro dell'interno e del capo della polizia.
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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.