tredici 2 stagione

Finita solo oggi (il tempo purtroppo è quello che è...).
Confermo la prima impressione che ne avevo avuto: non è che si possa parlare di brutta stagione, il vero problema è che aggiunge davvero poco alla 1°.
Anche se devo ammettere che il finale mi invoglia a vedere cosa succederà nella 3°, con Clay che ancora una volta si dimostra molto coraggioso e con un gran cuore, ma anche abbastanza fesso nel mettersi di nuovo in una situazione di merda (anche peggiore della precedente) anziché farsi i cazzi propri.

Alla fine è una serie che si rivela il classico teen drama che parte dalla storia di Hannah per trattare varie problematiche che fondamentalmente tutti conoscono ma che in pochi affrontano.
Bullismo, violenza sessuale, omertà, ipocrisia, emarginazione... c'è praticamente tutto, non manca nulla.

Hannah esce di scena definitivamente, non tanto quando la vediamo uscire dalla chiesa (lei o il suo "fantasma", diciamo) quanto nel pianto liberatorio di Clay alla sala da ballo, stretto dall'abbraccio di tutti gli altri protagonisti della vicenda.
Quello è il momento effettivo in cui la lascia andare.
Nella 3° stagione non ci sarà più lei -al netto di essere inevitabilmente citata in qualche occasione-, non ci sarà più Bryce che si trasferisce in un'altra scuola (anche se la sua fidanzata rivela di essere incinta, e quindi potrebbero anche seguire le loro vicende staccate dal resto del gruppo), non ci sarà più la madre di Hannah che si trasferisce a New York, non ci sarà Ryan che parte per l'Europa e secondo me non ci sarà nemmeno la "cinesina", che già pochissimo spazio ha avuto in questa stagione.

Presumibilmente sarà tutto impostato sul farci vedere come Clay uscirà dal casino in cui si è messo, sul patrigno di Justin che lo sta seguendo per vendicarsi di avergli rubato i soldi e di aver convinto la madre a lasciarlo, e infine sulla storia per niente chiusa tra lo stesso Justin e Jessica, con Alex -poveraccio- destinato ad essere cornificato ulteriormente...

Rimango dell'idea che questa serie, se adeguatamente spiegata e introdotta nel verso giusto (ad esempio sotto la supervisione di psicologi), potrebbe essere molto utile se fatta vedere nelle scuole.
Nella maggior parte dei casi una testa di cazzo resterebbe una testa di cazzo, ma magari qualcuno in grado di recepire il messaggio ne potrebbe imparare qualcosa.