mister Piss
… ormai è arcinoto che il berluska è politicamente “crepato” da un pezzo (l’attuale 7-8x100% dall’oltre il 35x100% del passato) e sono altrettanto finite tutte le sue badanti, dalla gelmini alla bernini, dalla carfagna – che fa l’occhiolino al rottamato di italia-morta – alla pitonessa santanchè che da anni ha smesso di sbrodolarlo quando interpellata nei rotocalchi in tv … senza parlare poi dei suoi più noti portaborse e leccaculo, basti ricordare l’arrivista tajani e la scorreggetta brunetta – che si sta ancora sguazzando nell’acqua alta a venesssia, non quella eccezionale da 1metro e 85cm, ma l’altra normalissima da 1,20 dell’altro giorno …
… quanto all’Emilia Romagna, da un verso non è determinante la candidatura della Lucia Borgonzoni sebbene essa conosca perfettamente il territorio e sia apprezzata dai romagnoli, ma piuttosto è da rilevare l’indiscusso e ampio consenso verso il Salvini e la Lega … dall’altro verso, però, il Bonaccini pur con la sua furberia di rimanere dirigente nel Partito di Bibbiano ma di scollarsi da esso sull'appoggio ufficiale alla sua ricandidatura, vuole invece farsi valere più per i propri presunti o effettivi meriti acquisiti durante la sua presidenza alla Regione, anzichè per l’efficienza del partito di bibbiano, ex democratico e nel quale, pur meno grave che nell'Umbria, più di qualche dirigente e lui stesso furono messi sotto inchieste con accuse di vario peso …
… perciò, fuori dai sondaggi fasulli o di parte che preventivano una parificazione o un leggero vantaggio del piddino bonaccini sulla leghista borgonzoni, e fuori dalla reclame operata dal finto fenomeno delle sardine fatte dai soliti giovinastri sinistroidi che manipolano le piazze incitandole alla violenza e contro inesistenti nemici – se non proprio loro! - della democrazia, la maggioranza della gente romagnola – stufa e non stupita - vuole il nuovo, il cambiamento reale, un risanamento vero che risollevi la produzione, non minacci le aziende, crei posti di lavoro, che ci siano meno tasse per le famiglie etc, cosa che soltanto l’emergente partito di Salvini può effettivamente dare, a beffa di quanti invece, “sardee” in primis, lo sputtanano, lo offendono, lo vorrebbero fuori dai coglioni se non vederlo penzolante con la testa ingiù, morto e sepolto … e a questo “nuovo” passaggio, non c’è alternativa alcuna se non il bluff continuato dalla ormai fatiscente Sinistra … lo si voglia o no, lo si accetti o meno, è il turno di Salvini e dei suoi candidati leghisti, anche in Emilia Romagna …
… inoltre, l’uscente presidente e ricandidato dem alla Regione, deve pure tener conto della grandissima leader Giorgia Meloni … e c’è da credere che essa sia veramente tale, visto l’aperto apprezzamento per la sua dialettica politica e la sua coerenza e onestà non solo intellettuale, sentito giorni fa proprio nel talck della sinistroide Gruber, nientemeno che da uno dei giornalisti italiani più seri, più obiettivi e più credibili di altri pur bravi professionisti – alcuni de “Il Fatto Quotidiano” -, ma purtroppo venduti all’opportunismo e allo share, se non addirittura servi del sistema … intendo il giornalista, saggista e storico, con i suoi numerosi e prestigiosi incarichi, cioè: Paolo Mieli ...