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Spree killer

Ultimo Aggiornamento: 21/11/2022 07:19
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18/11/2022 20:00

nel quartiere più esclusivo di Roma


“A Prati ha agito uno spree killer. Può colpire ancora”: al vaglio siti di escort e tracce video
18 Nov 2022 18:36 - di Penelope Corrad


Telecamere di sorveglianza, siti di escort e cellulari delle tre vittime: gli inquirenti stanno passando in queste ore al setaccio tutte le eventuali tracce lasciate dal killer di Prati. I giornali non hanno esitato a usare il termine abusato, cinematografico, ma stavolta calzante: serial killer. Il timore che serpeggia in queste ore è che l’assassino che ha sgozzato ieri mattina prima una 65enne colombiana e pochi minuti dopo due donne cinesi, possa colpire ancora.

Bruzzone: “È uno spree killer, non nasconde le tracce e può colpire ancora”

«In questo caso, se le ipotesi investigative fossero confermate – spiega al Tempo la criminologa Roberta Bruzzone – siamo davanti a uno scenario psicopatologico. Probabilmente l’assassino ha vissuto un momento di frustrazione con la prima vittima, uccidendola, dopodiché ha cercato altre potenziali partner e le ha uccise. Questi omicidi maturano in preda a frustrazioni estemporanee»
A differenza di un serial killer che tende a nascondere ogni traccia
e a sfuggire alle forze dell’ordine,

lo “spree killer” potrebbe colpire ancora.

Il killer di Prati ha contattato Martha su un sito d’incontri?

Si passano quindi al vaglio alcuni siti di escort, piattaforme nelle quali le pubblicità (e le recensioni) delle prostitute vengono commentate dai clienti come si fa appunto con i ristoranti. Non è escluso, infatti, che il killer sia un cliente che abbia contattato le donne proprio attraverso i canali telematici. Le tre vittime hanno in comune un contesto umano di solitudine e di degrado che fa da contrasto al quartiere signorile dove sono avvenuti i delitti. Martha Castano Torres, la 65enne colombiana, si prostituiva nel sottoscala di un palazzo di via Durazzo, a pochi metri dagli studi televisivi de La7. Risultava praticamente sconosciuta ai più. Condivideva il locale con la sorella trans: nel palazzo la ricordano solo per le sue passeggiate per portare a spasso suo cagnolino.

Erano praticamente “fantasmi” anche le due cinesi martoriate a via Riboty 28. “Quell’appartamento al primo piano era sempre chiuso, la porta come un muro. Delle due donne a malapena sapevo l’esistenza, non le ho mai conosciute, sapevo solo che erano cinesi ma quello che facevano in casa era affar loro”. Lo racconta all’Adnkronos l’amministratore di condominio del palazzo.  “Ieri mattina sono stato avvertito da un condomino che era in casa per un trasloco e che mi ha chiesto se sapessi cosa era appena successo. Poi ho chiamato il portiere, ma non l’ho sentito fino alla sera; però lui è ancora sconvolto”.

Prima Martha, sgozzata durante un rapporto sessuale

“In questi casi si deve arrivare a dama nelle prime 48 ore dopo i fatti”, spiegano gli inquirenti all’Ansa. I due luoghi del crimine separati da poche centinaia di metri e a due passi dal tribunale di Roma. Castano è stata uccisa nel corso di un rapporto sessuale con una arma da taglio simile ad uno stiletto. La donna è stata colpita più volte al torace ed è morta in un lago di sangue riversa sul letto.

A via Riboty: una donna uccisa in casa, l’altra trovata nuda sul pianerottolo

Dopo essersi allontanato con l’arma dal sottoscala al civico 38, è la ricostruzione degli investigatori, l’assassino ha raggiunto poi via Riboty 28, un percorso di circa 850 metri, circa 10 minuti a piedi molti meno, circa 4, con l’auto o un motorino. Lì l’uomo ha raggiunto una delle due donne cinesi nell’appartamento al primo piano: si è appartato per avere un rapporto sessuale durante il quale l’ha aggredita. Sentendo il trambusto e forse le grida d’aiuto la seconda donna presente nell’abitazione è intervenuta per bloccarlo ma il killer l’ha accoltellata a morte. In quel frangente l’altra ragazza, completamente nuda, ha tentato una drammatica fuga ma è stata raggiunta sul pianerottolo e colpita.

Il killer di Prati è fuggito sporco di sangue in pieno giorno

Poi l’assassino, probabilmente ancora sporco di sangue, si è dato alla fuga: un dettaglio questo tutto da chiarire, perchè nessuno ha notato un uomo sporco di sangue scappare, eppure era già mattina e la zona è molto frequentata. Ha usato una via di fuga alternativa? Si è nascosto nel palazzo? Domande a cui gli inquirenti dovranno dare una risposta. Ciò che è altamente probabile invece è che l’assassino ha utilizzato la stessa arma per i tre delitti e ciò potrebbe far suppore un’azione premeditata. E il timore concreto è che il killer di Prati possa colpire ancora.


Secolo d'Italia



[Modificato da Pipallo 18/11/2022 20:02]
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18/11/2022 20:02

Inquietante
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18/11/2022 20:05

Agghiacciante pensare che tra i palazzi della Roma bene, in pieno giorno, un criminale possa uccidere in rapida successione ben 3 persone in 3 luoghi diversi e passarla liscia senza che nessuno riesca a rintracciarlo [SM=x44465]
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18/11/2022 20:22

Diamo tempo alle indagini nel quartiere sono presenti molte telecamere di sicurezza che dovrebbero aver immortalato il criminale
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18/11/2022 20:54

La roma bene nasconde il male
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19/11/2022 22:39

Sembra che lo abbiano acciuffato, ma vedrete che era momentaneamente incapace di intendere e volere perchè drogato o simile... [SM=g1700002]
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19/11/2022 23:10

Purtroppo penso che tu abbia ragione ma la condanna ci deve essere
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20/11/2022 14:35

E' previsto per l'inizio della settimana prossima l’interrogatorio di convalida del fermo per Giandavide De Pau, il 51enne accusato dell'omicidio delle tre prostitute la colombiana 65enne Marta Castano Torres e due cittadine cinesi ancora non identificate accoltellate a morte tra le 10 e le 13 di giovedì scorso nel quartiere romano di Prati. L'atto istruttorio non sarà però prima di martedì: il pm titolare del fascicolo dovrà chiederne la convalida e poi verrà fissata l’udienza davanti al gip. A De Pau – che ha passato la prima notte nel carcere di Regina Coeli – è contestato il triplice omicidio aggravato, ma al momento la premeditazione.

Il 51enne, con un passato da autista per il boss Michele Senese e numerosi precedenti a suo carico, tra i quali anche un’accusa di violenza sessuale, ieri nel corso dell'interrogatorio in Questura, durato oltre 7 ore, cui gli sono stati contestati il duplice omicidio di via Riboty e il delitto di via Durazzo, ha raccontato di ricordare solo «tanto sangue». Intanto vanno avanti le indagini: al momento non è stata l'arma del delitto. Si presume sia un’arma da taglio tipo stiletto ma, nonostante le ricerche, sono solo ipotesi, visto che di fatto ancora non è in mano a chi indaga.
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20/11/2022 14:36

Giandavide De Pau, il 51enne accusato del triplice omicidio di Prati, è un personaggio noto alle cronache romane. Il suo nome compare in alcune vicende giudiziarie recenti che lo caratterizzano tutte e più o meno unanimemente come il tuttofare di Michele Senese, il boss della Camorra a Roma. 

Sono le carte dell'inchiesta Mondo di Mezzo a dargli questa connottazione. Mai indagato nell'ambito di questa indagine, vi compare perché presente all'incontro tra Carminati e Senese. Celebre un'immagine, finita agli atti, che immortala proprio De Pau con i due elementi di spicco del crimine romano. Si legge nelle carte in merito all'incontro: "I tre soggetti accedevano all’interno del bar e si sedevano a un tavolo sotto la veranda dello stesso, rimanendo in conversazione fino alle ore 13.21, quando si alzavano e proseguivano a dialogare lungo la strada. Carminati Massimo e Senese Michele si appartavano a discutere, mentre il De Pau si tratteneva in disparte conversando al proprio telefono cellulare".

De Pau però non è solo accompagnatore, ma diventa anche parte attiva nei crimini. Nel 2020 finisce coivolto nell'operazione Alba Tulipano e viene posto agli arresti domiciliari. Le accuse sono quelle di traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, lesioni personali gravissime. Nell'ordinanza viene così descritto: "Fornisce un apporto costante alla gestione dell'attività criminosa dell'organizzazione, operando nel settore del narcotraffico e nelle attività di recupero dei crediti con modalità violente e intimidatorie". 

Il 15 maggio 2013, in una conversazione intercettata dagli inquirenti, "autocelebrava il proprio modus vivendi, osservando che con un investimento di 80mila euro era in grado di percepire rendite mensili di 12mila euro 'senza fare un cazzo', aggiungendo infine che di lì a poco sarebbe andato a cena con Michele Senese".

Ma ancora prima De Pau, 52 anni a giugno prossmo, era finito dei guai perché a due passi da piazza Ungheria, De Pau venne bloccato e arrestato dai carabinieri per tentata violenza sessuale ai danni di una brasiliana. La stessa, per sfuggire allo stupro, si lanciò dal balcone procurandosi gravi fratture. Fu lei stessa ad inchiodare De Pau, che per entrare in casa si era finto un idraulico. 

Guai con la legge, ma anche problemi personali. Oltre alla dipendenza dalla cocaina, emergono anche due ricoveri in strutture psichiatriche, a Montelupo Fiorentino. Guai che ancora oggi lo portano a curarsi e ad assumere farmaci.
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21/11/2022 07:19

Re:
(max77), 20/11/2022 14:36:

Giandavide De Pau, il 51enne accusato del triplice omicidio di Prati, è un personaggio noto alle cronache romane. Il suo nome compare in alcune vicende giudiziarie recenti che lo caratterizzano tutte e più o meno unanimemente come il tuttofare di Michele Senese, il boss della Camorra a Roma. 

Sono le carte dell'inchiesta Mondo di Mezzo a dargli questa connottazione.

De Pau però non è solo accompagnatore, ma diventa anche parte attiva nei crimini. Nel 2020 finisce coivolto nell'operazione Alba Tulipano e viene posto agli arresti domiciliari. Le accuse sono quelle di traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, lesioni personali gravissime. Nell'ordinanza viene così descritto: "Fornisce un apporto costante alla gestione dell'attività criminosa dell'organizzazione, operando nel settore del narcotraffico e nelle attività di recupero dei crediti con modalità violente e intimidatorie". 



Ma con tutti questi precedenti perchè non era già al sicuro in galera?
Cosa deve fare un crimnale per finire nella rete della giustizia? [SM=x44465]
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