Che libro state leggendo in questo periodo??

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11/01/2011 14:30


"Danza Macabra" di Dan Simmons

Bello.
Per chi vuole apprezzare dei vampiri diversi da quelle checche di Twilight. [SM=x44455]

Ottimi colpi di scena, peccato solo per il finale scontato.



_________________

"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




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12/01/2011 16:29

ho appena finito di leggere "La solitudine dei numeri primi"
di Paolo Giordano,libro estremamente interessante ke consiglio a tutti di leggere.

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26/01/2011 22:03

Quasi finito Il predicatore di Camilla Lackberg

[SM=x44462]

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"Cinque anni fa la Puglia era conosciuta in Europa per inquinamento e criminalità. Oggi siamo una Regione-modello per il turismo, la cultura, la bellezza. Non abbiamo ceduto al ricatto delle imprese che volevano farci bere e respirare veleno per farci lavorare e abbiamo fatto comunque crescere l'economia. I pugliesi, oggi, sono orgogliosi di esserlo" - NICHI VENDOLA

"[...]però la tanto contestata Puglia ha dato tante soddisfazioni al suo capo: le escort a Palazzo Grazioli" - NICHI VENDOLA
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26/01/2011 22:27

Re:
orckrist, 11/01/2011 14.30:


"Danza Macabra" di Dan Simmons

Bello.
Per chi vuole apprezzare dei vampiri diversi da quelle checche di Twilight. [SM=x44455]

Ottimi colpi di scena, peccato solo per il finale scontato.







Di Simmons ho letto Ilium e il primo libro di Olympos (il secondo non riesco a trovarlo)
Molto bello Ilium, un pò più stiracchiato Olympos finora, ma nel complesso una buona lettura


Ora sto leggendo STORIA DELL'ESOTERISMO E DELLE SCIENZE OCCULTE di Jean Paul Corsetti
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31/01/2011 14:57

Mi sto leggendo tutti i racconti di Philip K. Dick, sono agli anni 1955-1963.

Alcuni sono un po' datati, altri sono assolutamente geniali e senza tempo.
[Modificato da Arjuna 31/01/2011 15:02]

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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Uomini che odiano le donne, Stieg Larsson... [SM=x44515]


inizio un pochino... [SM=x44513]

speriamo vada in crescendo [SM=x44464]

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IL MIO 8 MARZO [SM=x44624]

La musica non è mai un'isola... la musica è il mare
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06/02/2011 20:07

Re:
Il vecchio Gio, 31/01/2011 17.25:

Uomini che odiano le donne, Stieg Larsson... [SM=x44515]


inizio un pochino... [SM=x44513]

speriamo vada in crescendo [SM=x44464]



gio!!! è bellissimooooooooo [SM=x44479]

io invece sto leggendo la solitudine dei numeri primi, ma mi sa che non mi piace -.-


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07/02/2011 13:59

Re:
Il vecchio Gio, 31/01/2011 17.25:

Uomini che odiano le donne, Stieg Larsson... [SM=x44515]


inizio un pochino... [SM=x44513]

speriamo vada in crescendo [SM=x44464]




Io l'ho finito a fatica, non è riuscito a prendermi.

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And love was there in vain, PROFOUND and deep but traced with pain - too early for a child of TEN
Loving the pure and sane he sought the goddess unstained - watching them turn to flesh again
HUNGRY for both the PURITY and SIN
Life seemed to him merely like a GALLERY of how to be
And he was always much more HUMAN than he wished to be
But there is a LOGIC to his world, if they could only see
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07/02/2011 14:28

Re: Re:
!absolut.ste!, 06/02/2011 20.07:



gio!!! è bellissimooooooooo [SM=x44479]

io invece sto leggendo la solitudine dei numeri primi, ma mi sa che non mi piace -.-






In effetti.... 3-4 capitoli dopo, sembra prendere quota [SM=x44458]

è che io ho i miei tempi per focalizzare i personaggi [SM=x44472]

La caduta dei giganti è in lista d'attesa.... lo inizio appena finisco questo [SM=x44452]

Tu Ste hai dei ritmi da paura... [SM=x44466] [SM=x44466]

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08/02/2011 08:51

Re: Re:
!absolut.ste!, 06/02/2011 20.07:





io invece sto leggendo la solitudine dei numeri primi, ma mi sa che non mi piace -.-






Non è un brutto libro, ma secondo me è inconcludente e superficiale.
Non superficiale per i temi che tratta, ma per come li tratta e descrive.

_________________





08/02/2011 12:53



Grandi rossi, bianchi da amare, perfette bollicine. Trentotto indimenticabili bicchieri, dal Brunello di Montalcino alla Falanghina, dal Pinot Nero al Franciacorta, dal Cabernet al Porto, dal Syrah all’Amarone, dal Barbaresco al Tokaji, dal Primitivo di Manduria allo Champagne.

Ci sono molti libri che si propongono di abbinare un vino a un piatto, ma questo vuole abbinare il vino alla vita, tutta intera. Non solo racconta di ogni vino che storia ha, da dove viene – e spesso sono racconti e aneddoti tanto straordinari da sembrare impossibili, epici o drammatici, romantici e guerreschi, erotici ed eroici – ma soprattutto che sensazioni offre, cosa dice a tutti noi oggi, mentre lo beviamo, e in quale momento dell’esistenza ci può accompagnare. Perché la terra conosce profondità che l’uomo non immagina.

Utile e seducente al tempo stesso, un nuovo viaggio nella filosofia del vino, della vite, della vita, dedicato a quanti hanno compreso che non si beve per dimenticare, ma per ricordare.

Vinosofia. La giusta temperatura della vita. Il giusto frutto, nella giusta occasione. Chissà che non sia proprio questa la più autentica e appropriata Guida dei Vini.

Formato 13x21 cm
Pagine 400
Data di pubblicazione ottobre 2008
ISBN 978-88-566-0203-6


E



Roberto G. Colombo, chitarrista e filosofo, dopo Django Reinhardt, affronta il "caso Christian", un maestro della sei corde che ha influenzato, più di ogni altro, pletore di chitarristi e non solo. Ci si aspetterebbe un approccio classico: biografia, stile, musica. E invece Colombo parte da altre angolazioni, punti di vista da astuto "criminologo" che sfuggono all'osservatore medio. Non si fa della vita dell'artista una cronaca a-la-tuttoilcalciominutoperminuto e della sua opera un'autopsia dalla quale desumere ogni possibile causa/effetto su scrittura, interpretazione, tecnica. Non c'è smania di identificare elementi biografici in modo maniacale, bensì vi è una nutrita serie di considerazioni estetiche, stilistiche, del modus operandi di Christian effettuato innanzitutto attraverso un parallelo - lungo tutta la storia - tra i principali esponenti della chitarra nel jazz. Sono dei veri e propri "combattimenti" diretti, tra chitarristi abbinati in modo attento. Avvincente e dettagliato il confronto tra Kessel e Farlow, ad esempio, o il duello di fioretto tra Jimmy Raney e Jim Hall; à-la-Clay vs. Frazier quello tra Wes Montgomery e Kenny Burrell e solo apparentemente amichevole e impari quello tra Herb Ellis e Joe Pass. Non si lesinano poi giustificate e condivisibili - ma feroci - critiche come nel caso di Charlie Byrd planando infine nella conciliante e rassicurante perfezione metronomica della "sintesi" Freddie Green. Sono tutti confronti entusiasmanti in cui l'autore fornisce innumerevoli parametri comparativi che non incespicano in accostamenti tecnico-stilistici, ma spaziano nel mistero della sfera creativa e nelle influenze che possano essere riconducibili alla radice identificata nei due basilari precursori: Django Reinhardt e, appunto, Charlie Christian.

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10/02/2011 21:23

Re:
KuntaKinte77, 08/02/2011 12.53:



Grandi rossi, bianchi da amare, perfette bollicine. Trentotto indimenticabili bicchieri, dal Brunello di Montalcino alla Falanghina, dal Pinot Nero al Franciacorta, dal Cabernet al Porto, dal Syrah all’Amarone, dal Barbaresco al Tokaji, dal Primitivo di Manduria allo Champagne.

Ci sono molti libri che si propongono di abbinare un vino a un piatto, ma questo vuole abbinare il vino alla vita, tutta intera. Non solo racconta di ogni vino che storia ha, da dove viene – e spesso sono racconti e aneddoti tanto straordinari da sembrare impossibili, epici o drammatici, romantici e guerreschi, erotici ed eroici – ma soprattutto che sensazioni offre, cosa dice a tutti noi oggi, mentre lo beviamo, e in quale momento dell’esistenza ci può accompagnare. Perché la terra conosce profondità che l’uomo non immagina.

Utile e seducente al tempo stesso, un nuovo viaggio nella filosofia del vino, della vite, della vita, dedicato a quanti hanno compreso che non si beve per dimenticare, ma per ricordare.

Vinosofia. La giusta temperatura della vita. Il giusto frutto, nella giusta occasione. Chissà che non sia proprio questa la più autentica e appropriata Guida dei Vini.

Formato 13x21 cm
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Data di pubblicazione ottobre 2008
ISBN 978-88-566-0203-6


E



Roberto G. Colombo, chitarrista e filosofo, dopo Django Reinhardt, affronta il "caso Christian", un maestro della sei corde che ha influenzato, più di ogni altro, pletore di chitarristi e non solo. Ci si aspetterebbe un approccio classico: biografia, stile, musica. E invece Colombo parte da altre angolazioni, punti di vista da astuto "criminologo" che sfuggono all'osservatore medio. Non si fa della vita dell'artista una cronaca a-la-tuttoilcalciominutoperminuto e della sua opera un'autopsia dalla quale desumere ogni possibile causa/effetto su scrittura, interpretazione, tecnica. Non c'è smania di identificare elementi biografici in modo maniacale, bensì vi è una nutrita serie di considerazioni estetiche, stilistiche, del modus operandi di Christian effettuato innanzitutto attraverso un parallelo - lungo tutta la storia - tra i principali esponenti della chitarra nel jazz. Sono dei veri e propri "combattimenti" diretti, tra chitarristi abbinati in modo attento. Avvincente e dettagliato il confronto tra Kessel e Farlow, ad esempio, o il duello di fioretto tra Jimmy Raney e Jim Hall; à-la-Clay vs. Frazier quello tra Wes Montgomery e Kenny Burrell e solo apparentemente amichevole e impari quello tra Herb Ellis e Joe Pass. Non si lesinano poi giustificate e condivisibili - ma feroci - critiche come nel caso di Charlie Byrd planando infine nella conciliante e rassicurante perfezione metronomica della "sintesi" Freddie Green. Sono tutti confronti entusiasmanti in cui l'autore fornisce innumerevoli parametri comparativi che non incespicano in accostamenti tecnico-stilistici, ma spaziano nel mistero della sfera creativa e nelle influenze che possano essere riconducibili alla radice identificata nei due basilari precursori: Django Reinhardt e, appunto, Charlie Christian.

[SM=x44515] [SM=x44515] [SM=x44515]




Una volta leggevo anch'io più di un libro contemporaneamente, forse sarei ancora capace per due titoli entrambi di saggistica, ma se si tratta di romanzi la mia concentrazione si disperde troppo: meglio concentrarsi su uno alla volta
[SM=x44450]

[Modificato da texdionis 10/02/2011 21:24]
10/02/2011 22:18

Re: Re:
texdionis, 10/02/2011 21:23:




Una volta leggevo anch'io più di un libro contemporaneamente, forse sarei ancora capace per due titoli entrambi di saggistica, ma se si tratta di romanzi la mia concentrazione si disperde troppo: meglio concentrarsi su uno alla volta
[SM=x44450]





Vinosofia sono brevi storie che puoi leggere quando non vuoi concentrarti troppo. In 5-10 pagine ti racconta una storia e ti fa vivere un vino.

Lo puoi leggere in pausa pranzo, sul cesso o prima di addormentarti.
Anzi, non leggerlo tutto d'un fiato ti permette di leggerlo e gustarlo meglio.

Il secondo è abbastanza corposo, anche perchè lo scrittore è denso e fa dei rimandi a diverse arti e fa rimandi anche ad altri musicisti.
Anche quello, se lo leggi tutta d'un fiato non te lo gusti. [SM=x44450]
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10/02/2011 22:36

io non leggo mai sul cesso, se no il mio intestino perde la concentrazione
[SM=x44451]
11/02/2011 20:11

Re:
texdionis, 10/02/2011 22:36:

io non leggo mai sul cesso, se no il mio intestino perde la concentrazione
[SM=x44451]




ecco un altro stitico [SM=x44463]

[SM=x44456]
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12/02/2011 06:13

Re: Re:
texdionis, 26/01/2011 22.27:




Di Simmons ho letto Ilium e il primo libro di Olympos (il secondo non riesco a trovarlo)
Molto bello Ilium, un pò più stiracchiato Olympos finora, ma nel complesso una buona lettura


Ora sto leggendo STORIA DELL'ESOTERISMO E DELLE SCIENZE OCCULTE di Jean Paul Corsetti




Devo ancora leggere Olympos ma Ilium mi è piaciuto. Comunque a mio parere il ciclo di Hyperion è il lavoro migliore di Simmons.

Quello di corsetti è un buon libro abbastanza completo, ma personalmente preferisco i libri della Gatto Trocchi.


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15/02/2011 12:37

Re: Re:
!absolut.ste!, 06/02/2011 20.07:



io invece sto leggendo la solitudine dei numeri primi, ma mi sa che non mi piace -.-






+cecily+, 08/02/2011 8.51:




Non è un brutto libro, ma secondo me è inconcludente e superficiale.
Non superficiale per i temi che tratta, ma per come li tratta e descrive.



finito ieri a fatica. a parer mio, è un libro davvero pessimo.
tratta temi delicatissimi, ma lo fa in modo criminale: io, che mi ritengo psicologicamente sana ero angosciata, figuriamoci uno che ha davvero problemi! e poi, se vogliamo tirare fuori una sorta di morale, quale sarebbe? che se nasci numero primo, numero primo devi morire? che non puoi avere riscatto? che tanto sei destinato alla solitudine?
tanta pubblicità, un tormentone. ma de che? [SM=x44463]

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18/02/2011 18:13

Rilettura dei grandi classici della letteratura mondiale
Recentemente ho deciso di rileggermi tutti quei grandi classici della letteratura mondiale che avevo letto due o tre decenni fa, rispolverandoli dalla mia libreria.

Ho cominciato rileggendomi Il processo di Kafka, che, pur pesante da seguire in alcuni passi, adoro per tutto quel senso di angoscia, inquietudine e impotenza che pervade la storia fino al suo tragico e inquietante finale.

Adesso sto rileggendo Madame Bovary di Flaubert.
[Modificato da Rocco 18/02/2011 18:16]

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18/02/2011 19:52

Io ho riletto la Divina Commedia [SM=g1700000]

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18/02/2011 22:05

Re: Rilettura dei grandi classici della letteratura mondiale
ipercafone, 18/02/2011 18.13:

Recentemente ho deciso di rileggermi tutti quei grandi classici della letteratura mondiale che avevo letto due o tre decenni fa, rispolverandoli dalla mia libreria.

Ho cominciato rileggendomi Il processo di Kafka, che, pur pesante da seguire in alcuni passi, adoro per tutto quel senso di angoscia, inquietudine e impotenza che pervade la storia fino al suo tragico e inquietante finale.

Adesso sto rileggendo Madame Bovary di Flaubert.




non ti facevo così dark [SM=x44466]
[Modificato da texdionis 18/02/2011 22:07]
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