Misteri (paranormale, UFO, egittologia, Atlantide...)

Ultimo Aggiornamento: 29/09/2006 02:08
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06/07/2002 11:49

Re:

Scritto da: sperminator 05/07/2002 19:57
MA LA VERA DOMANDA BASE DA FARSI E' ... SE LE ALTRE FORME DI VITA, LEGGENDO L'IPERCAFORUM, COME PRIMO POST ABBIANO LETTO UN POST DI G.. CHE IMPRESSIONE AVRANNO DELLA RAZZA UMANA?




intanto penserebbero che tutti i terrestri si esprimano utilizzando frasi tipo sqs kzz + o - xbakko e rinuncerebbero a decifrare il nostro complesso linguaggio...
______

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06/07/2002 13:31

Guardate ke spettacolo (c provo)


[Modificato da Gugovaz 08/07/2002 11:32]

06/07/2002 13:33

come s fa ad inserire le immagini? ho provato ad inserirne 1, era 1 foto d 1 pittogramma nel cerchio[SM=x44465] [SM=x44468] [SM=x44469] [SM=x44470]
10/07/2002 13:27

ATLANTIDE
Credete alla storia d Atlantide? La misteriosa città-isola descritta da Platone sulla base d antichi racconti d Assiri-Babilonesi, in cui una fiorente civiltà viveva in pace e prosperità, con delle città bellissime, irruigate da geniali condotti d'acqua, ove c'erano graziosi giardini...

Si dice che era localizzata oltre le Colonne d'Ercole, quindi oltre lo Stretto d Gibilterra. Esatto, peccato che le Colonne d'Ercole al tempo dei Greci erano spostate centinaia d km + a est, ed esattamente tra Malta e l'attuale Algeria!
Infatti, dopo tanti studi, è stata scoperto che circa duemila anni fa, il livello dell'acqua del Mar Mediterraneo era molto più basso d adesso, e gli antichi abitanti ellenici, navigando navigando, segnarono il limite (le Colonne di Ercole-Eracle) all'altezza dell'isola d Malta, all'incirca.
Quindi è probabile ke quest'Atlantide nn era per forza nell'Atlantico: lo testimonierebbe il fatto che popolazioni <> attaccarono gli antichi Egizi per due volte, battendosi alla morte, fino a trovare rifugio in Marocco + o -, come se qualcuno li avesse cacciati dal loro territorio... ki erano queste genti, e xkè s racconta ke avessero sviluppate tecnologie impensabili d allora?

Su un libro (devo vedere un pò l'autore e il titolo) scritto da un italiano, basato su studi seri, è raccontato tutto questo...

ciao [SM=x44505]
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10/07/2002 18:46

Atlantide è un argomento su cui non sono ferrato. Ne so davvero poco, anzi quasi nulla.
C'è qualcun altro oltre ad Asgeir che si interessa di Atlantide?

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11/07/2002 17:00

un po' di anni fa mi ero abbastanza appassionato (per riflesso al mio grande amore per le civiltà precolombiane - sulle quali potremmo disquisire lungamente qui... se vi va...) alla leggenda di atlantide...
ero partito a leggermi i dialoghi di platone in cui veniva ipotizzato questo fantomatico continente perduto, avevo seguito la dotta diatriba sulla sua collocazione (in fondo uno zero di differenza la faceva spostare dal cuore delll'atlantico alle isole greche nei dintorni di creta, Thera per l'esattezza, che è effettivamente stata devastata da un eruzione vulcanica)

le nuove rivelazioni di Asgeir mi colgono però impreparato pur se stupito ed un po' scettico... in fondo è stato provato che ifenici avevano scambi commerciali con la Britannia e le popolazioni che abitavano ai piedi dell'Atlante (attuale Marocco), non solo... Cartagine (colonia fenicia) sorgeva già al di là delle nuove "presunte" colonne d'Ercole, senza contare Marsiglia ed altri porti sorti sulle rive del mediterraneo...
ma ho divagato...
per tornare ad atlantide non sono mai stato un seguace di uno dei due schieramenti(atlantidei o mediterranei) perchè nesuno dei due riesce a motivare con sufficente forza le proprie opinioni...
certo però che di fatti strani ve ne sono tanti a cominciare dalla tradizione del diluvio universale che appare nella leggendografia di popoli assolutamente diversi fra loro sia geograficamente che culturalmente... e con nomi molto simili...
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11/07/2002 18:20

Re:

Scritto da: Gugovaz 11/07/2002 18:00
...per riflesso al mio grande amore per le civiltà precolombiane - sulle quali potremmo disquisire lungamente qui... se vi va...



A me va di sicuro...
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Re: ATLANTIDE

Scritto da: Asgeir Mickelson 10/07/2002 14:27
Credete alla storia d Atlantide? La misteriosa città-isola descritta da Platone sulla base d antichi racconti d Assiri-Babilonesi, in cui una fiorente civiltà viveva in pace e prosperità, con delle città bellissime, irruigate da geniali condotti d'acqua, ove c'erano graziosi giardini...




Ultimamente mi sto interessando anch'io al mistero di Atlantide. Riporto in ordine sparso un po' di informazioni trovate in Internet.
Prima del grande filosofo Platone parlarono di Atlantide Solone e Dionisio di Mileto. Questi ultimi (dai quali attinse Platone) vennero a conoscenza dell’isola attraverso delle tavole conservate in Egitto, nel tempio di Sais (oramai andate perdute).
Nel “Timeo” e nel “Crizia”, Platone ci parla di Atlantide come di un’isola molto estesa, di cui forse l’arcipelago delle Azzorre, al largo del Portogallo, potrebbe essere l’ultima traccia.
" (…) Infatti, a quel tempo, era possibile attraversare quel mare (l'Atlantico, n.d.a.), perché davanti a quella foce chiamata Colonne d'Ercole (l'attuale stretto di Gibilterra, n.d.a.), c'era un'isola. Tale isola, poi, era più grande della Libia e dell'Asia messe insieme, e a coloro che procedevano da essa si offriva un passaggio alle altre isole, e dalle isole a tutto il continente che stava dalla parte opposta, intorno a quello che è veramente mare. (…) In questa Isola Atlantide, dunque, si era formata una grande e mirabile potenza di re, che dominava tutta quanta l'isola, e molte altre isole e parti del continente, e inoltre, dominavano anche su regioni da questa parte dello stretto sulla Libia fino all'Egitto e sull'Europa fino alla Tirrenia. (…) In tempi successivi però, essendosi verificati terribili terremoti e diluvi, nel corso di un giorno e di una brutta notte, tutto il complesso dei vostri guerrieri (ateniesi) di colpo sprofondò sotto terra, e l'Isola di Atlantide, allo stesso modo sommersa dal mare, scomparve." [dal "Timeo" di Platone]

Avvolte nel mistero sono le cause della sua scomparsa, ma pare che qualcuno si salvo' al cataclisma. I superstiti partirono in diverse direzioni in cerca di nuove terre da abitare. Un gruppo potrebbe essere arrivato in America (e da questo sarebbero discesi gli Aztechi, i quali affermavano di provenire da una terra di nome Aztlan), un altro in Italia (l’origine degli Etruschi è tuttora solo ipotizzabile…), in Inghilterra (questo spiegherebbe una certa affinità tra le leggende celtiche e quelle greche della creazione, in cui compaiono sempre 12 dei ma con nomi diversi…), e un altro gruppo potrebbe essere arrivato in Egitto, dove troviamo geroglifici che raccontano di “sette saggi” che dopo un grande diluvio arrivarono in quelle terre e diedero vita ad una civiltà. E se questo fosse vero l’Egitto, con la sua Sfinge e le sue piramidi, potrebbe davvero aver rappresentato parte dell'eredità di quella civiltà perduta. Furono questi saggi a riportare la storia di Atlantide e del cataclisma che l’aveva distrutta sulle tavole custodite nel tempio di Sais? Potrebbe essere.
Ma non si hanno prove certe. L’enigma rimane irrisolto. Qual era la scienza di Atlantide? Probabilmente conoscevano il laser e tecniche antigravitazionali a noi ancora sconosciute. Ciò avrebbe sicuramente permesso loro una più facile realizzazione di piramidi, templi e statue così imponenti, sparsi per tutto l’Egitto e non solo. Così si potrebbe spiegare l’affinità architettonica che avvicina le piramidi dell’Egitto a quelle del centro America. Ma anche tali conoscenze, in parte, andarono perdute in quell’immane cataclisma che cancellò una grande civiltà, relegandola per sempre nel profondo degli abissi.

Da buon scettico devo dire che, personalmente, credo poco a tutte queste congetture, come pure dubito che Atlantide, cosi' come viene descritta, sia mai realmente esistita.
Pero' il fatto che tanti ne abbiano parlato significa che "qualcosa", in quella zona oltre le colonne d'ercole, deve essere successo (e questo spiega forse perche' gli antichi avessero tanta fifa ad oltrepassarle). Puo' darsi benissimo che Atlantide non fosse altro che un'isoletta sprofondata nell'oceano a seguito di una violenta eruzione vulcanica (tipo quella del Krakatoa del 1883). Le leggende ed i racconti dei cantastorie hanno poi fatto il resto.
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12/07/2002 15:49

una delle cose strane ed affascinanti legate ai misteri di Atlantide è la strana comunanza di nomi e di avvenimenti che si incontrano in posti del mondo che, almeno in teoria, non avrebbero dovuto avere il benchè minimo contatto fra loro, non avrebbero nemmeno dovuto sapere l'esistenza l'uno dell'altro...
ad esempio, le lettere A, T, L ed N compaiono non solo nel nome stesso di Atlantide ma anche nella catena montuosa dell'Atlante (attuale Marocco), nella tradizione Azteca (Aztlàn e Mazatlan... Messico Centrale), in quella Inca (attuale Perù), in quella Maya, presso i Fenici, gli Ebrei, i Greci, i Britanni, popolazioni della valle dell'Indo eccetera eccetera... (mi ricordo che avevo da qualche parte una tabella, parte di un qualche libro, che li elencava tutti con i loro significati... chissà se riesco a ritrovarlo)
inoltre il racconto biblico del diluvio universale pare essere un avvenimento comune a molte civiltà del passato che certamente non sapevano nulla di Noè e della sua arca...
per i greci ad esempio, quando Zeus decise di punire l'umanità salvò solo il buon Deucalione e la sua devota moglie Pirra che si preoccuparono di salvare una coppia di ogni animale, approdarono, al calare delle acque sulle pendici del monte Olimpo (e dove se no...?) e ripopolarono il mondo lanciandosi alle spalle ciotoli mentre la luna piena si rifletteva nelle acque cristalline di un laghetto...
anche i romani hanno preso e rielaborato questo "mito" (giustamente influenzati dalla cultura greca...), ma di certo non conoscevano l'equivalente mito ebraico (quello appunto della Bibbia) o quello assiro o uno simile che si ritrova nella tradizione giapponese, o nei racconti che spiegano la scomparsa dei maya o in quelli che giustificano l'inaccessibilità delle città incas...
moltissimi altri popoli dell'antichità (fra cui, se ben ricordo, anche alcune tribù di indiani d'America) hanno storie e leggende che narrano della "grande acqua" mandata dagli dei di turno contro i lascivi e corrotti esseri umani...
comunque sia, esulando da libere interpretazioni religiose, è quanto meno singolare una simile comunanza di fatti e di storie in popoli agli antipodi fra loro e che, a nostro modo di sapere, non avevano alcun modo di avere contatti fra loro...

sinceramente, pur comprendendo lo scetticismo di base, qualche dubbio viene...
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12/07/2002 20:16

Gugovaz,. interessante!
La questione è lunga e burrascosa... il mito del Diluvio Universale s ritrova in molte civiltà diverse..
T risponderò in un prox post, devo scrivere un pò.

:) :)
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Re:

Scritto da: Gugovaz 12/07/2002 16:49
inoltre il racconto biblico del diluvio universale pare essere un avvenimento comune a molte civiltà del passato che certamente non sapevano nulla di Noè e della sua arca...



Posso arrischiarmi a dare una spiegazione razionale alla cosa?
Immaginiamo un antico villaggio di capanne in un'epoca attorno al 4000 avanti Cristo. Come molti insediamenti dell'epoca ha pochi contatti con le popolazioni vicine, data la scarsa densita' demografica e la quasi totale assenza di vie di comunicazione. Per i suoi abitanti, quindi, il mondo conosciuto non esce dai confini del villaggio.
Ipotizziamo ora una terribile alluvione che sommerga case e persone; in questo villaggio c'e' sicuramente qualcuno un po' piu' previdente degli altri che, vedendo piovere per parecchi giorni consecutivi, decide di costruire una barca, una zattera o quant'altro, su cui caricare la propria famiglia e qualche animale (asino, pecora, polli) con cui campare.
Al termine dell'inondazione i pochi superstiti cercano di ricostruire il villaggio, tramandando poi alle generazioni future la storia di un diluvio "universale" da cui solo uno o pochi coraggiosi sono scampati grazie ad una "grande arca" su cui furono caricate tutte le specie animali (le leggende hanno il potere di ingigantire le cose). Col passare del tempo la storia si arricchisce anche di contenuti "morali" (i buoni si salvano, i cattivi periscono) e religiosi (gli dei hanno mandato il diluvio per punire l'umanita' corrotta).
In quante zone della terra sara' capitata una vicenda simile? E' quindi cosi' strano che il racconto del diluvio universale sia cosi' diffuso fra le popolazioni del mondo antico?
13/07/2002 18:20

La questione del Diluvio Universale è lunga e complessa.
In molti testi di civiltà del passato s trovano tracce d esso.
Racconti babilonesi, egizi, sumeri, greci e altri raccontano in modi e tempi diversi, d una eccezionale pioggia venuta x punire il genere umano.
Ne ho letto in un libro ("Il misteo d Sirio" d West, se nn ricordo male), dove oltre al Diluvio generalizzato s racconta ANKE delle coincidenze delle origini delle civiltà, sopratutto tra Egizi e Babilonesi), e m sono stupito ed incuriosito.
Com'è possibile ke popoli diversi tra loro raccontino un fatto comune, se pur con modalità diverse?
Allora ha un significato che riguarda tutti?

X ARSENIO LUPIN: è anke possibile ciò che hai ipotizzato, dato ke s parla senza avere prove CERTE del fatto, ma sicuramente ciò è accaduto prima del 4000 a.C. (Babilonesi e Sumeri c'erano prima, o su per giù), e cmq, nn può essere stata una pioggia ecczionale, ma davvero una cosa colossale, come nn s era mai vista prima, dato ke le leggende raccontano d 40 giorni, o cose simili!
E' vero che le leggende col tempo s'ingigantiscono, ma una cosa simile è davvero da Guinness.
Ad ogni modo, secondo te quindi c deve essere stato una xsona ke ha riferito ciò agli altri popoli.. ma ki ha potuto far questo a tutti? E se l'ha raccontato solo ad un popolo, le altre civiltà come lo hanno fatto a saxe essendo così distanti tra loro?
Credo ke una base d verità debba esserci sopra tutta sta storia.

Sono scettico su molte tematiche, ma nn x questo mi chiudo e rinuncio a saperne d +.

ciao ciao
13/07/2002 18:21

IL MISTERO DEL TITANIC
Ecco una domanda che pochi si pongono. Quando si legge o si sente parlare di questo transatlantico, il pensiero immediato è senza alcun dubbio la strage causata dal suo affondamento. Pochi però si chiedono se esiste una ragione specifica per la quale la grande nave, chiamata “l’innafondabile” ,invece,affondò. Ma sarà poi stato un incidente? Bene, forse è arrivato il momento per chiarire le idee a coloro che ancor oggi rimangono stupefatti dalla grande quantità di morti, avvenuta il 15 aprile del 1912, e che non conoscono alcuni particolari…

In un imprecisato giorno del 1910,un egittologo inglese, di nome Douglas Murray, venne fermato da un folle americano che continuava a farneticare riguardo ad un sarcofago. Con notevole sforzo riuscì finalmente ad afferrare il significato delle sue parole. L’americano voleva vendergli il sarcofago di un’importante principessa di rango, rinvenuta nel tempio di Amon-Ra, vissuta probabilmente verso il 1600 a.C., a Tebe. Murray, un irrefrenabile collezionista, non poté rifiutare l’offerta. Ma il pagamento non avvenne mai…e l’americano morì pochi giorni dopo. L’inglese era troppo razionale e materialista per credere alle superstizioni e agli avvertimenti delle pareti della camera mortuaria della principessa, finché non le provò di persona. Il sarcofago lasciava dietro il suo passaggio morti inspiegabili e improvvisi incidenti, per uno dei quali lo stesso Murray perse un braccio. Quest’ultimo decise, ormai con orrore, di donare il relitto al British Museum, ma anche qui le maledizioni non finirono. Dopo che un fotografo morì a seguito dello scatto di una fotografia alla mummia e che un egittologo venne trovato morto nel suo letto, il museo decise di sbarazzarsi del sarcofago che venne accettato di buon grado da un museo di New York, con la condizione che viaggiasse su un mezzo sicuro… Questo mezzo fu il Titanic… La sfortuna non fu da meno nemmeno per “l’innafondabile”, e la morte colpì ben 1498 passeggeri. Un incidente?
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13/07/2002 18:33

Re: Re:

Scritto da: Arsenio Lupin 12/07/2002 23:18
Posso arrischiarmi a dare una spiegazione razionale alla cosa?
Immaginiamo un antico villaggio di capanne in un'epoca attorno al 4000 avanti Cristo. Come molti insediamenti dell'epoca ha pochi contatti con le popolazioni vicine, data la scarsa densita' demografica e la quasi totale assenza di vie di comunicazione. Per i suoi abitanti, quindi, il mondo conosciuto non esce dai confini del villaggio.
Ipotizziamo ora una terribile alluvione che sommerga case e persone; in questo villaggio c'e' sicuramente qualcuno un po' piu' previdente degli altri che, vedendo piovere per parecchi giorni consecutivi, decide di costruire una barca, una zattera o quant'altro, su cui caricare la propria famiglia e qualche animale (asino, pecora, polli) con cui campare.
Al termine dell'inondazione i pochi superstiti cercano di ricostruire il villaggio, tramandando poi alle generazioni future la storia di un diluvio "universale" da cui solo uno o pochi coraggiosi sono scampati grazie ad una "grande arca" su cui furono caricate tutte le specie animali (le leggende hanno il potere di ingigantire le cose). Col passare del tempo la storia si arricchisce anche di contenuti "morali" (i buoni si salvano, i cattivi periscono) e religiosi (gli dei hanno mandato il diluvio per punire l'umanita' corrotta).
In quante zone della terra sara' capitata una vicenda simile? E' quindi cosi' strano che il racconto del diluvio universale sia cosi' diffuso fra le popolazioni del mondo antico?



La tua teoria è sicuramente interessante.

Mi domando però come mai c'è questa convergenza di leggende sul gran diluvio e non su eventi altrettanto catastrofici come eruzioni vulcaniche o terremoti.
Gugovaz ha citato Maya, Inca...I loro territori erano situati su quella specie di anello che abbraccia l'oceano Pacifico, chiamato "cintura di fuoco", sede della più intensa attività vulcanica e sismica del pianeta.
Anche le antiche civiltà mediterranee-medioorientali erano situate in zone piuttosto "calde" dal punto di vista sismico e vulcanico, a causa della costante frizione tra la zolla tettonica africana e quella euroasiatica.

Se fosse vera la teoria di Arsenio, dovrebbero essere molto diffusi anche racconti su sismi ed eruzioni catastrofiche, perché anche questi fenomeni hanno sicuramente interessato le civiltà di cui parliamo.
Voi ne sapete qualcosa?

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13/07/2002 18:52

Re:

Scritto da: Asgeir Mickelson 13/07/2002 19:20

X ARSENIO LUPIN:
.....
Ad ogni modo, secondo te quindi c deve essere stato una xsona ke ha riferito ciò agli altri popoli.. ma ki ha potuto far questo a tutti? E se l'ha raccontato solo ad un popolo, le altre civiltà come lo hanno fatto a saxe essendo così distanti tra loro?



Aspetta, Asgeir.
Se non ho capito male, Arsenio Lupin non intendeva dire questo.
Lui dice che il racconto del gran diluvio è molto diffuso semplicemente perché di grandi diluvi ce ne sono stati sicuramente MOLTI in diverse zone del pianeta, nel corso della sua lunga storia. Quindi ogni civiltà che abbia conosciuto questo evento catastrofico se ne è costruita una leggenda per proprio conto.
Almeno, penso che così vada intesa la sua teoria.


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Re: Re:

Scritto da: Franz rex 13/07/2002 19:52

Scritto da: Asgeir Mickelson 13/07/2002 19:20

X ARSENIO LUPIN:
.....
Ad ogni modo, secondo te quindi c deve essere stato una xsona ke ha riferito ciò agli altri popoli.. ma ki ha potuto far questo a tutti? E se l'ha raccontato solo ad un popolo, le altre civiltà come lo hanno fatto a saxe essendo così distanti tra loro?



Aspetta, Asgeir.
Se non ho capito male, Arsenio Lupin non intendeva dire questo.
Lui dice che il racconto del gran diluvio è molto diffuso semplicemente perché di grandi diluvi ce ne sono stati sicuramente MOLTI in diverse zone del pianeta, nel corso della sua lunga storia. Quindi ogni civiltà che abbia conosciuto questo evento catastrofico se ne è costruita una leggenda per proprio conto.
Almeno, penso che così vada intesa la sua teoria.





Intendevo dire esattamente questo ;)

Per quanto riguarda il tuo precedente post, effettivamente non saprei se esistano antiche leggende riguardanti altre catastrofi naturali; dovrei documentarmi. L'unica che mi viene in mente e' la vicenda biblica della distruzione di Sodoma e Gomorra, che potrebbe essere avvenuta a causa di un terremoto o di un'eruzione. Sarei curioso di sapere se anche presso altri popoli esiste una storia simile...
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15/07/2002 10:02

in effetti, a parte Sodoma e Gomorra, già citate da Arsenio, non ricordo altre storie, leggende, narrazioni o mitologie riguardanti terremoti o eruzioni vulcaniche... o perlomeno, non così diffuse a livello planetario...
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15/07/2002 10:07

Re: Re:

Scritto da: Franz rex 13/07/2002 19:52

Scritto da: Asgeir Mickelson 13/07/2002 19:20

X ARSENIO LUPIN:
.....
Ad ogni modo, secondo te quindi c deve essere stato una xsona ke ha riferito ciò agli altri popoli.. ma ki ha potuto far questo a tutti? E se l'ha raccontato solo ad un popolo, le altre civiltà come lo hanno fatto a saxe essendo così distanti tra loro?



Aspetta, Asgeir.
Se non ho capito male, Arsenio Lupin non intendeva dire questo.
Lui dice che il racconto del gran diluvio è molto diffuso semplicemente perché di grandi diluvi ce ne sono stati sicuramente MOLTI in diverse zone del pianeta, nel corso della sua lunga storia. Quindi ogni civiltà che abbia conosciuto questo evento catastrofico se ne è costruita una leggenda per proprio conto.
Almeno, penso che così vada intesa la sua teoria.





questo potrebbe anche essere accaduto, ma un punto che molti racconti del "diluvio" hanno in comune è quello che tratta della scomparsa di una ricca e fiorente civiltà prorpio a causa di questo cataclisma, civiltà che, guarda caso, era ad occidente oltre le colonne d'Ercole per le popolazioni attorno al mediterraneo e "oltre il grande mare, vicino al sorgere del sole (quindi ad est)" per i popoli dell'america centrale
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15/07/2002 10:08

che fine hanno fatto?

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15/07/2002 10:46

che fine hanno fatto?
a questo punto, vista la varità di temi interessanti, spero vogliate dedicare un paio di riflessioni ad una domanda secondo me molto affascinante:
che fine hanno fatto i Maya???

antichi abitanti del Messico meridionale (penisola dello Yucatan) e della parte settentrionale dell'istmo di Panama (Belize, guatemala, Honduras) hanno lasciato monumenti e templi di incredibile bellezza e complessità architettonica, astronomicamente avevano un calendario (tutt'ora conservato nel museo di storia naturale di città del messico... museo che se capitate per una settimana da quelle parti vi consiglio molto caldamente di visitare...[SM=x44515] ) molto complesso ma precisissimo, molto più preciso di quello giuliano ad esempio, conoscevano alla perfezione i moti dei corpi celesti e soprattutto delle tre stelle che formano la cosiddetta "cintura di Orione" (sono tre stelle ben allineate e facili da individuare anche ad occhio nudo data la loro luminosità)...

molto si è scritto su queste stelle anche a proposito delle piramidi egizie di Giza che riprodurrebbero con la loro posizione e le loro dimensioni...

ma torniamo ai maya... hanno lasciato templi e costruzioni incredibili e ancor più incredibile è il fatto che non conoscevano la ruota...
per darvi una minima idea:


il "Castello" di Chichén Itzà (notate la ripidezza della gradinata per salire in cima... e considerate che ogni gradino è largo non più di 15 cm)





l'Osservatorio, unica costruzione con un diverso orientamento rispetto alle altre del sito e con una cupola tondeggiante anzichè quadrata...



la piramide del "Mago" di Uxmal... ellittica(!!!)

bene... questo popolo è letteralmente scomparso dalla faccia della terra... non sono mai state trovate tombe o necropoli così comuni nelle altre civiltà e, soprattutto, i discendenti odierni (discendenti dei contadini e del popolo) narrano che stregoni, scienziati e guerrieri si imbarcarono un giorno verso est, per raggiungere la terra delle loro origini...

fatto sta che molte cose rimangono ancora un mistero...
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[Modificato da Gugovaz 15/07/2002 11:49]

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