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29/08/2003 16:43 | |
MILANO, 29 agosto 2003 - Sì alla serie B a 24 squadre, con inizio il 7 settembre, sfiducia al presidente della Figc, Franco Carraro, mentre viene confermato il sostegno al presidente della Lega, Galliani. Questo il riassunto dell'assemblea di Lega ancora in corso a Milano. L'organismo dei club ha votato la sfiducia a Carraro con 26 voti favorevoli, 12 contrari e 4 astenuti.
Nel frattempo il campionato di serie A partirà regolarmente nel pomeriggio di domani, con l'anticipo tra Reggina e Sampdoria. In mattinata è stato raggiunto un accordo tra Sky e Gioco Calcio per la trasmissione delle partite in tv. Le gare della piattaforma Gioco Calcio saranno trasmesse attraverso i canali di Sky, così come aveva chiesto la stessa neonata emittente. In settimana poi i rappresentanti delle due parti si incontreranno con il Garante per l'Authority per perfezionare l'intesa.
Ottimismo, per il via del massimo campionato, si era già intravisto all'arrivo dei presidenti all'Assemblea di Lega in via Rosellini. "Per tutti noi e per tutti i tifosi, mi auguro e penso che la A parta tranquillamente", aveva detto Moratti, numero uno dell'Inter. "La serie A parte al 100%", era stato l'annuncio di Galliani, presidente del Milan e della stessa Lega.
Ancora in alto mare, invece, la diatriba riguardante la serie B. Tengono duro i presidenti più decisi a proseguire sul blocco a oltranza del campionato cadetto. Massimo Cellino, presidente del Cagliari, ha notato la piccola manifestazione che si sta svolgendo davanti alla Lega Calcio e ha spiegato che "questo è solo l'inizio. La gente non è stupida e purtroppo questa è la situazione che si è venuta a creare. Carraro (presidente della Figc; n.d.r) ha superato ogni limite, è stato pesato e valutato e possiamo dire che si sono già dimessi da soli. È una vergogna". Deciso a proseguire sul blocco della B anche Maurizio Zamparini, presidente del Palermo: "La Serie B non giocherà per motivi tecnici e logistici". Attilio Romero, presidente del Torino, ha spiegato che "si proseguirà sulla strada della fermezza". Analogamente si è espresso Ivan Ruggeri, presidente dell'Atalanta: "Sicuramente proseguiremo sulla linea dura. Indietro non si torna fino a che non ci sono proposte che stanno in piedi. E quella di Galliani non sta in piedi". |