Ecco le mie prove. Ma le tue?
INTRODUZIONE
1. Il Governo [britannico] è giunto a queste chiare conclusioni:
• Osama Bin Laden e Al Qaida, il network terroristico da lui capeggiato, ha pianificato e commesso le atrocità dell'11 settembre 2001 ;
• Osama Bin Laden e Al Qaida sono in possesso della volontà e delle risorse per portare a segno ulteriori attacchi;
• il Regno Unito e i suo cittadini sono potenziali obiettivi;
• Osama Bin Laden e Al Qaida sono stati in grado di commettere queste atrocità a causa della loro stretta alleanza con il regime dei talebani che ha permesso loro di operare impunemente, portando avanti la propria attività terroristica.
2. Il materiale relativo agli attentati del 1998 e all’attentato al cacciatorpediniere Uss Cole proviene da accuse e fonti di intelligence. Il materiale relativo all'11 settembre proviene dall’intelligence e da investigazioni criminali raccolte fino ad oggi. I dettagli di alcuni aspetti non possono esser rivelati, ma i fatti sono stati chiariti dall'intelligence.
3. Questo documento non contiene la totalità del materiale conosciuto dal governo a causa della continua necessità di proteggere le fonti di intelligence.
RIASSUNTO
4.1 fatti rilevanti dimostrano che:
Antefatti
• Al Qaida è un'organizzazione terroristica che ha legami con un network globale che esiste da oltre 10 anni. È stata fondata, ed è stato guidata per tutto questo tempo, da Osama Bin Laden.
• Osama Bin Laden e Al Qaida sono implicati nel jihad contro gli Stati Uniti e i loro alleati. Dei loro obiettivi è stato rivendicata l'uccisione dei cittadini americani e gli attacchi agli alleati americani.
• Osama Bin Laden e Al Qaida sono acquartierati in Afghanistan dal 1996, ma contano su un network operativo diffuso in tutto il mondo. Il network include campi di addestramento, magazzini, servizi di comunicazione e operazioni commerciali in grado di raccogliere considerevoli somme di denaro volte a sostenere la loro attività. L'attività include lo sfruttamento del narcotraffico che parte dall'Afghanistan. ;
• Al Qaida di Osama Bin Laden e il regime talebano sono legate da una stretta alleanza di reciproca dipendenza. Osama Bin Laden e Al Qaida forniscono ai talebani sostegno materiale, finanziario e militare. Congiuntamente sfruttano il narcotraffico. Il regime talebano consente a Bin Laden di rendere operativi i suoi campi di addestramento e le sue attività dall'Afghanistan, lo protegge dagli attacchi esterni e protegge i suoi depositi di stupefacenti. Osama Bin Laden non potrebbe perpetrare la sua attività terroristica senza l'alleanza e il supporto del regime dei talebani. La forza dei talebani risulterebbe indebolita dall'assenza del supporto militare e finanziario di Osama Bin Laden.
• Osama Bin Laden e Al Qaida sono in grado di portare a termine attacchi terroristici di grandissima portata.
• Osama Bin Laden ha rivendicato gli attacchi contro i soldati americani in Somalia nell'ottobre del 1993, che hanno causato 18 vittime; gli attacchi contro le ambasciate Usa in Kenya e in Tanzania nell'agosto del 1998 che hanno ucciso 224 persone ferendone circa 5000; ed è implicato nell'attacco all'Uss Cole del 12 ottobre 2000, nel quale 17 membri dell'equipaggio sono rimasti uccisi e altri 40 feriti.
• Osama Bin Laden e Al Qaida hanno cercato di acquistare materiale nucleare e chimico da utilizzare come armi per il terrorismo. In relazione agli attacchi dell'11 settembre
5. Dopo l'11 settembre abbiamo appreso che, poco tempo prima Bin Laden aveva affermato di essere in procinto di lanciare un grande attacco all'America. Artefici della pianificazione nel dettaglio degli attacchi terroristici dell'11 settembre sono alcuni degli uomini vicini a Bin Laden. Dei 19 dirottatori coinvolti nella strage dell'11 settembre 2001 è stato chiaramente stabilito che almeno tre di loro avevano legami con Al Qaida. Gli attacchi dell'11 settembre 2001 erano simili, sia per l'ambizione che per l'impatto voluto, ai precedenti attacchi orditi da Osama Bin Laden e da Al Qaida e avevano anche altre caratteristiche in comune. In particolare:
• Attentatori suicidi
0. Attacchi coordinati nello stesso giorno
1. Lo scopo di causare il maggior numero di vittime americane
2. Totale noncuranza delle altre vittime, incluse quelle musulmane
• Meticolosa pianificazione a lungo termine
0. Nessun avvertimento
6. Al Qaida possiede la capacità e la volontà per realizzare attacchi agli Usa e ai suoi alleati, incluso il Regno Unito
7. Al Qaida non lancia alcun monito di attacchi terroristici
I FATTI
Osama Bin Laden e Al Qaida
8. Nel 1989 Osama Bin Laden e altri hanno fondato un gruppo terroristico internazionale conosciuto con il nome di Al Qaida (la Base). Il leader della cellula è sempre stato Osama.
9. Dal 1989 al 1991 Osama Bin Laden ha avuto le sue basi in Afghanistan e a Peshawar, in Pakistan. Nel 1991 si è spostato in Sudan, dove è rimasto sino al 1996. In quell'anno ha fatto ritorno in Afghanistan, dove si è stabilito.
Il regime dei talebani
10.1 talebani sono nati nei campi dei rifugiati afghani in Pakistan all'inizio degli Novanta. Dal 1996 hanno preso il controllo di Kabul. Sono ancora coinvolti in una sanguinosa guerra civile per controllare l'intero Afghanistan. Sono guidati dal Mullah Ornar.
11. Nel 1996 Osama Bin Laden è tornato in Afghanistan. Ha stabilito un sodalizio con il Mullah Omar, e ha fornito il suo supporto ai talebani. Osama Bin Laden e il regime dei talebani hanno un sodalizio dal quale sono reciprocamente dipendenti per la loro esistenza. Condividono anche gli stessi valori e e la stessa visione religiosa.
12. Osama Bin Laden ha fornito al regime dei talebani truppe, armi, e soldi per combattere contro l'Alleanza del Nord. È direttamente coinvolto nell'addestramento militare, nei piani e nelle operazione dei talebani. Ha rappresentanti nella struttura del comando militare dei talebani. Ha anche fornito aiuti umanitari e infrastrutture per l'assistenza. Le forze sotto il controllo di Osama Bin Laden hanno lottato a fianco dei talebani nella guerra civile afgana.
13. Omar ha fornito a Bin Laden un rifugio sicuro nel quale operare, e gli ha permesso di stabilire i suoi campi di addestramento terroristici in Afghanistan. Hanno sfruttato congiuntamente il narcotraffico. In cambio di sostegno attivo a Al Qaida, i talebani permettono a Al Qaida di operare liberamente con attività di pianificazione, addestramento e preparazione di attività terroristiche. Inoltre i talebani provvedono alla sicurezza dei depositi di stupefacenti.
14. Dal 1996, quando i talebani hanno preso il controllo di Kabul, il governo degli Stati Uniti ha regolarmente indirizzato ai talebani una serie di domande, fra le quali l'aiuto umanitario e terrorismo. Molto prima dell'11 settembre 2001 gli Usa avevano fornito ai talebani prove della responsabilità di Al Qaida per gli attacchi terroristici nell'Africa orientale. Questa prove sono state fornite ad alti dirigenti talebani su loro richiesta.
15. Il governo americano ha dimostrato al regime dei Talebani che Al Qaida ha ucciso cittadini Usa e pianificato di ucciderne altri. Gli Stati Uniti si sono offerti di lavorare con i Talebani per espellere i terroristi dall'Afghanistan. Queste trattative, che vanno avanti dal 1996, non hanno prodotto alcun risultato.
16. Nel giugno del 2001, di fronte alla crescente minaccia di Al Qaida, gli Stati Uniti hanno ammonito i Talebani: era loro diritto difendersi e avrebbero ritenuto il regime responsabile degli attacchi contro i cittadini americani perpetrati dai terroristi nascosti in Afghanistan.
17. In questo, gli Stati Uniti hanno avuto il sostegno delle Nazioni Unite. Il Consiglio di Sicurezza, con la risoluzione 1267, ha condannato Osama Bin Laden per avere sponsorizzato il terrorismo internazionale e attivato un network di campi terroristici, e ha richiesto venisse consegnato alla giustizia.
Laden ha tentato di procurarsi armi nucleari e chimiche per usi terroristici.
18. Nonostante le prove delle responsabilità di Bin Laden e Al Qaida negli attacchi del 1998 in Africa Orientale fomite dall'Onu, nonostante le esplicite minacce di ulteriori atrocità, e nonostante le richieste dell'Onu, il regime dei talebani ha risposto dichiarando che non esisteva alcuna prova contro Osama Bin Laden, e che né lui né la sua organizzazione sarebbero stati espulsi dal Paese.
19. Un vecchio membro del governo dell'Afghanistan ha descritto Osama e i talebani come "le due facce di una stessa moneta. Osama non può esistere in Afghanistan senza i talebani e i talebani non possono esistere senza Osama".
Al Qaida
20. Lo scopo di Al Qaida è di opporsi ai governi arti-islamici dei Paesi musulmani con forza e violenza.
21. Al Qaida si oppone con veemenza agli Stati Uniti. Osama Bin Laden ha pregato e incitato i suoi seguaci a uccidere i cittadini americani, in termini inequivocabili.
22. Il 12 ottobre 1996 Bin Laden ha dichiarato a proposito della Jihad:
“La gente dell'Islam ha sofferto aggressioni, ha subito iniquità ingiustizie imposte dall'alleanza dei crociati sionisti e dai loro collaboratori...
È diritto di ogni tribù della Penisola Arabica combattere la Jihad e ripulire il Paese da questi crociati occupanti. La loro ricchezza è il bottino per quanti li uccideranno.
Miei fratelli musulmani: i vostri fratelli in Palestina e nella terra dei due Luoghi Sacri (cioè l'Arabia Saudita) stanno invocando il vostro aiuto e vi chiedono di prendere parte nella lotta contro il nemico - gli americani e Israele. Vi chiedono di fare qualunque cosa per espellere i nemici dalle terre sante dell'Islam.”
Più avanti, nello stesso anno, ha detto che
"terrorizzare gli occupanti (dei Luoghi Sacri islamici) è un obbligo religioso e logico".
Nel febbraio del 1998 ha emesso una "fatwa" che include un'ordinanza a tutti musulmani:
«... l'uccisione degli americani, e dei loro civili, e alleati militari è un dovere religioso per tutti i musulmani da applicare in qualsiasi Paese si trovino finché la moschea di Al Aqsa sia liberata dal loro pugno, finché i loro eserciti abbiano abbandonato le terre musulmane».
Nella stessa "fatwa" si è appellato agli studiosi musulmani, ai loro leader e ai loro giovani affinchè
"lancino un attacco ai soldati americani di Satana".
E ha concluso dicendo:
«Noi - con l'aiuto di Dio - ci appelliamo a ogni musulmano che crede in Dio e desidera essere ricompensato per avere osservato l'ordine di Diodi uccidere gli americani e saccheggiare il loro denaro quando e ovunque lo trovino; Noi ci appelliamo ai musulmani per lanciare il raid alle truppe di Satana e ai sostenitori del male alleati con loro, e per scalzare chi sta dietro di loro».
Alla richiesta, nel 1998, per ottenere armi chimiche o nucleari, lui disse:
«L'acquisto di simili armi per la difesa dei musulmani (era) un dovere religioso».
In un'intervista trasmessa dall'emittente televisiva Al Jazira ha dichiarato:
«II nostro nemico è ogni uomo americano, se ci fa la guerra o se si limita a pagare le tasse».
Nelle due interviste trasmesse alla tivù americana nel 1997 e nel 1998 si è riferito ai terroristi che hanno portato a termine i primi attacchi al World Trade Center nel 1993 indicandoli come ''modelli da seguire". Ha poi proseguito esortando i suoi seguaci a "portare la lotta in America".
23. A partire dagli inizi degli anni 90, Osama bin Laden ha tentato di procurarsi armi nucleari e chimiche per usi terroristici.
24. Nonostante gli obiettivi americani avessero la priorità per Al Qaida, gli alleati degli Stati Uniti hanno ricevuto ugualmente minacce esplicite. I riferimenti all' "alleanza dei crociati e de sionisti e loro collaboratori" e alle "truppe americane di Satana e dei sostenitori del Diavolo che si sono alleati con loro" includono senza alcun dubbio il Regno Unito.
25. La minaccia continua. Sulla base della nostra esperienza circa il modo in cui l' organizzazione ha funzionato nel passato, possiamo: pensare che cellule, come quella che ha condotto l'attacco terroristico dell'11 settembre, esistono.
26. Al Qaida funziona di per sé e attraverso una rete di altre organizzazioni terroristiche- Queste annoverano la Jihad islamica egiziana e altri gruppi terroristici estremisti dell'Africa settentrionale così come numerosi altri gruppi in altri paesi quali il Sudan, lo Yemen, la Somalia, il Pakistan e I india. Al Qaida ha inoltre cellule e persone in un certo numero di altri Stati per appoggiare le sue attività.
27. Osama bin Laden dirige il gruppo Al Qaida. Sotto di lui troviamo un organismo chiamato "Shura" che include i rappresentanti dì altri gruppi terroristici come il leader della jihad islamica egiziana Ayman Zawahiri e comandanti di primo piano di Bin Laden come Abu Hafs Al-Masri. La Jihad islamica, in effetti, si e’ unita a Al Qaida.
28. Oltre alla 'Shura' Al Qaida conta molti gruppi incaricati di questioni militari, dei media, delle finanze e delle questioni religiose.
29. Mohamed Atef è membro del gruppo che è incaricato di questioni militari e delle operazioni terroristiche. I suoi compiti includono la responsabilità della formazione dei membri di Al Qaida.
30. I membri di Al Qaida devono pronunciare giuramento di fedeltà e impegnarsi a seguire gli ordini di Osama Bin Laden.
31. Una grande quantità di prove su Osama Bin Laden si è resa disponibile nei processi intentati negli Stati Uniti per crimini precedenti.
32. Dal 1989, Osama ha condotto consisterti transazioni finanziarie e commerciali per e commerciali per conto di Al Qaida, in linea con i suoi obiettivi. Questi includono l'acquisizione di terreni per i campi d'addestramento, l’acquisto di deposito per immagazzinare i beni strumentali, fra cui esplosivi, l'acquisto di impianti di comunicazione e di apparecchiature elettroniche e il trasporto di valuta e armi destinate ai membri di Al Qaida e ai gruppi terroristici collegati nel mondo;
33. Dal 1989, Osama Bin Laden ha creato campi d'addestramento e rifugi in Afghanistan, Pakistan, Sudan, Somalia e Kenya, a favore di Ai Qaida e dei gruppi terroristici collegati. Sappiamo, attraverso i servizi segreti, che esistono attualmente almeno una dozzina di basi in Afghanistan, di cui almeno quattro sono utilizzati per la formazione dei terroristi.
34. Dal 1989, Osama bin Laden ha fondato una serie di società allo scopo di procurare risorse ad Al Qaida e di fornire coperture per procurarsi esplosivi, armi e prodotti chimici e per lo Spostamento di agenti di Al Qaida. Queste società annoverano una holding finanziaria conosciuta sotto il nome di WadI al Aqiq, un'impresa di costruzioni nota come Al-Hijra, un'impresa agricola (Al Themar Al Mubaraka) e delle società d'affari conosciute col nome di Laden Intemational e Taba Investments. Osama bin Laden e gli attacchi precedenti
35. Nel 1992 e 1993, Mohamed Atef si recò in diverse occasioni in Somalia allo scopo di organizzare atti di violenza contro gli Stati Uniti e le truppe delle Nazioni Unite allora di stanza in Somalia. In ogni occasione, ha presentato rapporto a Osama Bin Laden, nella sua base di Riyadh, nel distretto di Khartoum.
36. Nella primavera del 1993, Atef, Saif al Adel, un altro membro anziano di Al Qaida e altri appartenenti iniziarono a fornire addestramento militare alle tribù somale allo scopo di combattere contro le forze delle Nazioni unite.
37. Il 3 e il 4 ottobre 1993, agenti di Al Qaida hanno partecipato all'attacco contro il personale militare statunitense in servizio in Somalia all'interno dell'operazione "Restore Hope". Diciotto militari statunitensi rimasero uccisi nell'attacco.
38. Dal 1993 membri di Al Qaida si sono stabiliti a Nairobi e vi hanno impiantato alcune società, tra cui la Asma Ltd. e la Tanzanite King. Ricevevano regolarmente visite dai membri più anziani di Al Qaida, e particolarmente da Atef e Abu Obadiah al Banshiri.
39. Verso la fine del 1993, membri di Al Qaeda in Kenya iniziarono a discutere la possibilità di attaccare l'ambasciata statunitense a Nairobi per rappresaglia contro la partecipazione degli Stati uniti all'operazione "Restore Hope" in Somalia. Ali Mohamed, cittadino statunitense e membro confesso di Al Qaida, effettuò sopralluoghi presso l'ambasciata statunitense come possibile obiettivo di un attacco terroristico. Scattò fotografie e tracciò schizzi che presentò a Osama Bin Laden, mentre questi era in Sudan. Confessò anche di aver addestrato terroristi di Al Qaida in Afghanistan nei primi anni '90 e che, tra coloro che aveva addestrato, molti erano coinvolti nei bombardamenti dell'agosto 1998.
40. In giugno o luglio 1998, due agenti di Al Qaida, Fahid Mojhammed Ali Msalam e Sheik Ahmed Salim Swedan, acquistarono un camion Toyota apportando numerose modifiche alla parte posteriore.
41. Ai primi di agosto del 1998, agenti di Al Qaida si riunirono a Nairobi, in New Runda Estates, 43, per mettere in atto il bombardamento dell'ambasciata statunitense di Nairobi.
42. Il 7 agosto 1998, Assam, cittadino saudita e agente di Al Qaeda, guidò il camion Toyota fino all'ambasciata statunitense. Nel retro del camion c'era una bomba di grandi dimensioni.
43. Nel camion c'era anche Mohamed Rashed Daoud Al 'Owali, un altro saudita, il quale, per sua stessa ammissione, era un agente di Al Qaida, che era stato addestrato, all'incirca dal 1996, in campi di Al Qaida in Afghanistan, all'uso di esplosivi, al dirottamento di aerei, al rapimento, all'assassinio e alle tecniche da agente segreto. Per esplicito permesso di Osama Bin Laden, aveva combattuto nelle file dei Talebani in Afghanistan. Aveva incontrato personalmente Bin Laden nel 1996, chiedendogli un'altra "missione". Osama Bin Laden lo inviò nell'Africa Orientale dopo un addestramento specializzato e intensivo nei campi in Afghanistan.
44. Mentre il camion si avvicinava all'ambasciata, Al 'Owali scese e lanciò una granata stordente a una sentinella. Assam guidò il camion fino al retro dell'ambasciata. Uscì e fece esplodere la bomba, che demolì un istituto scolastico per segretarie di diversi piani e danneggiò seriamente l'ambasciata statunitense e l'edificio della Banca cooperativa. La bomba uccise 213 persone, ferendone 4.500. Assam rimase ucciso nell'esplosione.
45. Al 'Owali si attendeva che la missione si concludesse con la propria morte. Aveva intenzione di morire per Al Qaeda. Ma all'ultimo minuto fuggì dal camion-bomba e sopravvisse. Non aveva denaro, passaporto o progetti di fuga dopo la missione perché si attendeva di morire.
46. Dopo pochi giorni, chiamò un numero di telefono nello Yemen per far sì che gli fosse accreditato del danaro in Kenya. Il numero da lui chiamato nello Yemen fu contattato da Osama Bin Laden il giorno stesso in cui Al 'Owali stava cercando di ottenere il danaro.
47. Un'altra persona arrestata in relazione al bombardamento di Nairobi era Mohamed Sadeek Odeh, che ammise il proprio coinvolgimento e identificò i principali partecipanti al bombardamento, nominando tre persone, tutte membri di Al Qaeda o della Jihad islamica egiziana.
48. A Dar es Salaam, lo stesso giorno, all'incirca alla stessa ora, agenti di Al Qaeda fecero esplodere una bomba all'ambasciata statunitense, uccidendo undici persone. Gli agenti di Al Qaeda coinvolti comprendevano Mustafa Mohamed Fadhil e Khaflan Khamis Mohamed. La bomba fu trasportata in un camion Nissan Atlas, acquistato nel luglio 1998 a Dar es Salaam da Ahmed Khfakian Ghailani e da Sheikh Ahmed Salim Swedan, due agenti di Al Qaeda.
49. Khaflan Khamis Mohamed fu arrestato per il bombardamento. Confessò la propria appartenenza ad Al Qaeda e chiamò in causa altri membri di Al Qaeda per il bombardamento.
50. Il 7 e l’8 agosto 1998, altri membri di Al Qaeda rivendicarono i due attentati spedendo a mezzi di comunicazione a Parigi, a Doha in Qatar e a Dubai negli Emirati Arabi Uniti.
51. Ulteriori prove del coinvolgimento di Al Qaeda nei bombardamenti in Africa Orientale giunsero da una perquisizione effettuata a Londra in diverse abitazioni e in società appartenenti a membri di Al Qaeda e della Jihad islamica egiziana. In tali perquisizioni furono trovati documenti, tra cui rivendicazioni per i bombardamenti in Africa Orientale a nome di un gruppo fittizio, l'"Esercito islamico per la liberazione dei Luoghi Santi".
52. Al 'Owali, l'aspirante dinamitardo-suicida, confessò di aver ricevuto indicazioni per girare un videotape di se stesso, utilizzando il nome dello stesso gruppo fittizio.
53. Le rivendicazioni di responsabilità inviate via fax condussero a un numero di telefono che era stato in contatto con il telefono cellulare di Osama Bin Laden. Le rivendicazioni diffuse presso la stampa furono chiaramente scritte da qualcuno che aveva familiarità con il complotto e affermavano che i bombardamenti erano stati compiuti da due sauditi in Kenya e da un egiziano a Dar es Salaam. Probabilmente erano stati spediti prima che i bombardamenti avessero luogo e facevano riferimento a due sauditi morti nell'attacco di Nairobi. In effetti, dato che Al 'Owali fuggì all'ultimo minuto, morì un solo saudita.
54. II 22 dicembre 1998 il periodico Time chiese a Osama Bin Laden se fosse responsabile degli attacchi del 1998 e questi rispose:
«II Fronte jihad intemazionale islamico per il jihad contro gli Usa e Israele, per grazia di Dio, ha emesso una fatwa chiara e limpida che chiama la nazione islamica a condurre il jihad allo scopo di liberare i luoghi santi. La nazione di Mohammed ha risposto a questo appello. Se l'incitazione al jihad contro gli ebrei e gli americani [...] è considerata un crimine, allora la storia sia testimone del fatto che sono un criminale. Il nostro lavoro è di incitare e, per grazia di Dio, lo abbiamo fatto, e certa gente ha risposto alla nostra incitazione».
Gli fu chiesto se conosceva gli autori del'attacco:
«...coloro che hanno rischiato le proprie vite per guadagnare il favore di Dio sono veri uomini. Sono riusciti a liberare la nazione islamica dalla disgrazia. Li teniamo nella più alta stima».
E ciò che gli Stati Uniti potevano attendersi da lui:
«...ogni ladro o criminale che entra in un altro Paese per rubare dovrebbe aspettarsi di essere esposto all'assassinio in ogni momento... Gli Stati Uniti sanno che li ho attaccati, per grazia di Dio, per dieci anni... Dio sa che siamo stati favoriti dall'uccisione di soldati americani [in Somalia nel 1993]. Questo fu raggiunto per la grazia di Dio e gli sforzi dei mujaheddin... L'ostilità nei confronti dell'America è un dovere religioso e speriamo di essere ricompensati da Dio per questo. Sono fiducioso che i musulmani saranno in grado di porre fine alla leggenda della cosiddetta superpotenza che è l'America».
55. Nel dicembre 1999 fu scoperta una cellula terroristica legata ad Al Qaeda che cercava di compiere attentati all'interno degli Stati Uniti. Un algerino. Ahmed Ressam, fu fermato alla frontiera tra Stati Uniti e Canada con oltre 45 chili di esplosivo sulla propria automobile. Ressam confessò che stava progettando di mettere una bomba di grandi dimensioni all'aeroporto internazionale di Los Angeles il giorno di Capodanno, disse di aver ricevuto un addestramento al terrorismo nei campi di Al Qaeda in Afghanistan e di essere stato istruito per andare all' estero a uccidere civili statunitensi e personale militare.
56. Il 3 gennaio 2000, un gruppo di membri di Al Qaeda e altri terroristi addestrati nei campi di Al Qaeda in Afghanistan, tentarono un attacco contro un cacciatorpediniere con un'imbarcazione di piccole dimensioni carica di esplosivo. La barca affondò, facendo fallire l'attacco.
57. Il 12 ottobre 2000, tuttavia, il cacciatorpediniere Uss Cole fu colpita da un'imbarcazione carica di esplosivo mentre stava facendo rifornimento di carburante nel porto di Aden. Diciassette membri dell'equipaggio rimasero uccisi e altri 40 feriti.
58. Diversi autori dell'attacco contro il Cole (per la maggior parte yemeniti e sauditi) erano stati addestrati nei campi di Osama Bin Laden in Afghanistan, al 'Owali ha identificato i due comandanti dell'attacco contro il Uss Cole come partecipanti al progetto e alla preparazione dei bombardamenti alle ambasciate in Africa Orientale.
59. Nei mesi precedenti gli attacchi dell'11 settembre, furono distribuiti in tutto il Medio Oriente e nel mondo islamico, per opera di Al Qaeda, video di propaganda in cui Osama Bin Laden e altri incitavano i musulmani ad attaccare obiettivi americani ed ebraici.
60. Video simili, che esaltavano la violenza contro gli Stati Uniti e altri obiettivi, furono distribuiti prima degli attacchi contro le ambasciate americane nell'agosto del 1998.
Osama bin Laden e gli attacchi dell'11 settembre
61. Partendo dalla lista dei passeggeri sono stati identificati i diciannove dirottatori dei quattro aerei dirottati l'11 settembre 2001. Almeno tre di questi sono già stati formalmente identificati come assodati ad Al Qaeda. Uno è stato identificato come colui che ha giocato un ruolo chiave negli attentati contro le ambasciate americane in Africa orientale e contro l'"Uss Cole". L'indagine sul passato di tutti i pirati dell'aria è tuttora in corso.
62. Dopo l'11 settembre i servizi segreti hanno permesso di stabilire i fatti seguenti. Per ragioni di riservatezza, i nomi dei terroristi citati, nonostante siano conosciuti, non sono citati.
- Nel periodo precedente l'11 settembre, Bin Laden ha montato una campagna di propaganda concertata fra i gruppi di suoi sostenitori - propaganda che ha utilizzato video e documentazione varia - in cui giustificava gli attacchi a obiettivi ebraici o americani e affermando che coloro che morivano nel corso di tali imprese compivano l’opera di Dio.
- Abbiamo appreso che lo stesso Bin Laden ha affermato, poco prima dell’11 settembre, che preparava un attacco in forze contro gli Stati Uniti.
- Fra agosto e i primi di settembre, i collaboratori di Bin Laden sono stati avvisati che dovevano tornare in Afghanistan entro il 10 settembre.
- Immediatamente prima dell'11 settembre, molti collaboratori conosciuti da Bin Laden citavano l'11 settembre o una data vicina come termine per un'operazione.
- Dall'11 settembre abbiamo appreso che uno dei collaboratori di più lunga data e più vicini a di Bin Laden era responsabile dell'organizzazione dettagliata degli attacchi.
- Esistono prove molto particolari comprovanti la colpevolezza di Bin Laden e dei suoi collaboratori, ma trattano una materia troppo "delicata" per essere divulgate.
63. Osama bin Laden è sempre il capo e il cervello di Al Qaida. In questo ambito, un'operazione dell'ampiezza di quella dell'11 settembre deve essere approvata da Osama personalmente.
64. Il modus operandi dell'11 settembre corrisponde esattamente agli attacchi precedenti. Il bilancio delle atrocità di Al Qaida si caratterizza per una lunga e meticolosa pianificazione, un desiderio di fare un gran numero di vittime, dei commando suicidi e degli attacchi multipli e simultanei.
65. Gli attacchi dell'11 settembre sono del tutto coerenti con la dimensione e la sofisticata preparazione degli attacchi contro le ambasciate dell'Africa orientale e contro il cacciatorpediniere “Uss Cole". Nessun avvertimento è stato lanciato per quegli attentati, come successe per l'11 settembre.
66. Gli agenti di Al Qaeda, secondo le prove fornite durante il processo per gli attentati delle ambasciate, hanno descritto come un gruppo trascorra interi anni per preparare un'operazione terroristica. Essi effettuano sopralluoghi ripetuti, raccolgono pazientemente gli elementi, identificano gli agenti che hanno il compito per condurre gli attacchi e sono pronti a morire per la causa.
67. Gli agenti implicati negli attentati dell'I 1 settembre avevano frequentato le scuole di pilotaggio, utilizzato dei simulatori di volo per studiare il controllo degli aerei più grandi e mettere sotto sorveglianza i possibili aeroporti e itinerari.
68. Gli attacchi imputabili ad Al Qaeda si caratterizzano per un totale disprezzo per le vite innocenti, comprese quelle dei musulmani. In un'intervista posteriore agli attentati contro le ambasciate dell'Africa orientale, Osama ha sottolineato che la necessità di attaccare gli Stati Uniti giustifica l'assassinio di civili innocenti, musulmani e non musulmani senza distinzione.
69. Nessun'altra organizzazione ha insieme la motivazione e la capacità di condurre a buon fine degli attacchi come quelli dell'11 settembre, tranne la réte di Al Qaeda diretta da Bin Laden.
CONCLUSIONE
70. Gli attentati dell'11 settembre 2001 sono stati preparati ed eseguiti da Al Qaeda, un'organizzazione che ha per capo Osama bin Laden. Questa organizzazione ha la volontà e le risorse per condurre anche altri attacchi di simili dimensioni. Gli Usa, come i loro alleati più vicini, sono nel mirino di questi attacchi. Gli attentati non avrebbero potuto aver luogo senza l'alleanza fra i talebani e Osama Bin Laden, la quale ha permesso a Bin Laden di agire liberamente in Afghanistan, di incoraggiarvi il terrorismo e di pianificare e organizzare degli attentati.
"documento pubblicato il 4 ottobre sul sito del primo ministro del Governo britannico."