Astronomia

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17/08/2006 21:02

ROMA - Il sistema solare, cosi' come l'abbiamo sempre conosciuto e studiato, potrebbe cambiare: i pianeti che ne fanno parte non saranno piu' nove, bensi' dodici. Gli astronomi, riuniti a Praga dal 14 agosto per l'assemblea generale dell'Unione astronomica internazionale (Iau), dovranno decidere, entro la fine di questa settimana, se estendere o meno la definizione di pianeta anche ad altri 'oggetti celesti', grandi abbastanza da meritarsi lo status di pianeta. In questo caso i libri di astronomia dovrebbero essere riscritti aggiungendo altri tre nomi, quelli di Cerere, Caronte e UB313, ai classici di Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone. Secondo la Iau, in base ai nuovi elementi e dati forniti dalla scienza moderna, la vecchia definizione di pianeta, inteso come oggetto che si muove rispettano uno schema fisso, non puo' piu' essere valida. La commissione dell'Unione astronomica internazionale, che ha elaborato la nuova definizione di pianeta nelle scorse settimane, ritiene infatti che si dovra' definire come pianeta un corpo celeste con massa sufficiente perché la propria gravita' ne determini una forma quasi sferica ed essere in orbita intorno al Sole o una stella, ma non come un satellite di un altro pianeta. (ANSA)
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18/08/2006 00:31

L'avevo appena postato in "Astronomia" [SM=x44455] ma grazie lo stesso [SM=x44462]
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18/08/2006 13:38

Re:

Scritto da: texdionis 18/08/2006 0.31
L'avevo appena postato in "Astronomia" [SM=x44455] ma grazie lo stesso [SM=x44462]




Azz... potevi aggiungerlo nel tuo... già interessantissimo e che seguo con passione [SM=x44458] [SM=x44462]

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18/08/2006 18:12

provvedo [SM=x44500]
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19/08/2006 11:59

Re:

Scritto da: texdionis 18/08/2006 18.12
provvedo [SM=x44500]



[SM=x44461] [SM=x44462]

[SM=x44500]

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19/08/2006 14:17

per commentare la notizia,personalmente sono favorevole ad "allargare la famiglia": quindi siano benvenuti Cerere,Caronte e UB313 (qualunque nome ufficiale scelgano poi,Xena o altri),con buona pace di Margherita Hack che non smentisce la sua fama di bastian contrario
[SM=x44452]


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19/08/2006 16:15

NUOVI PIANETI: HACK, "NON DOVREMO RIVEDERE PROPRIO NULLA"

Scritto da: texdionis 19/08/2006 14.17
per commentare la notizia,personalmente sono favorevole ad "allargare la famiglia": quindi siano benvenuti Cerere,Caronte e UB313 (qualunque nome ufficiale scelgano poi,Xena o altri),con buona pace di Margherita Hack che non smentisce la sua fama di bastian contrario
[SM=x44452]






Trieste, 12:08

L'Unione astronomica internazionale e' pronta ad approvare un'inedita mappa del sistema solare e i "criteri di ammissione" di nuovi corpi celesti e se definirli, rivedendone il numero, pianeti. "Non dovremo rivedere proprio nulla", afferma l'astronomica fiorentina, residente a Trieste, Margherita Hack. "Il pianeta - spiega - e' un corpo che orbita intorno al sole e di nuovi pianeti per ora c'e' Ub 313, che e' oltre Plutone. Potra' essere chiamato il decimo pianeta". "Quanto a Cerere - precisa l'astrofisica - e' il primo pianetino scoperto il primo gennaio 1801 da Giuseppe Piazzi e Caronte e' il satellite di Plutone". Ma potrebbero essercene altri. Per la scienziata, infatti, "e' molto probabile che con i nuovi strumenti sempre piu' potenti si scoprano pianeti e pianetini oltre Plutone".


- La Repubblica.it -


... mi era sfuggita l'opinione della Hack [SM=x44473]

[SM=x44451] cmq convengo con te: è una bastiana contraria (e fosse solo per le questioni astronomiche! [SM=x44452] ) rispetto alla maggioranza.
[SM=x44457] [SM=x44456]

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19/08/2006 16:17

Re: Re: Re:

Scritto da: texdionis 17/07/2005 11.38


Per la prima volta è stato individuato un pianeta roccioso, con un diametro di circa due volte quello terrestre Un nuovo importante passo nella ricerca di pianeti di dimensioni comparabili a quelle della Terra appartenenti ad altri sistemi planetari è stato annunciato ieri alla National Science Foundation (NSF), l'agenzia federale americana che finanzia circa un quinto di tutta la ricerca di base negli Stati Uniti. Nel corso della conferenza stampa, un team di astronomi ha affermato di aver scoperto quello che ad oggi rappresenta il più piccolo pianeta extrasolare. Con una massa di circa 7 volte e mezzo quella della Terra e circa il doppio di diametro, potrebbe essere il primo pianeta roccioso trovato in orbita attorno a una stella, la quale sarebbe anche non molto diversa dal nostro Sole. Tutti gli altri pianeti extrasolari (circa 150) finora scoperti attorno a stelle "normali", sono più grandi di Urano, uno dei giganti ghiacciati del nostro sistema solare, con una massa di circa 15 volte quella della Terra. "Continuiamo a superare i limiti di ciò che possiamo scoprire: siamo sempre più vicini a trovare altre 'Terre'", ha detto uno dei membri del gruppo di astronomi, Steven Vogt, professore di astronomia e astrofisica all'Università della California - Santa Cruz. La Grande Terra appena scoperta orbita attorno alla stella Gliese 876, ad appena 15 anni luce da noi, in direzione della costellazione dell'Acquario. Una stella che possiede almeno altri due pianeti, di taglia simile a quella di Giove (che ha una massa 315 volte più grande di quella della Terra). Ma questa Grande Terra orbita attorno alla propria stella in appena due giorni: è talmente vicina alla superficie del suo sole che le temperature diurne probabilmente Rappresentazione artistica del pianeta terrestre in orbita attorno a Gliese 876 giungono a 200-400°C: un autentico calore da forno, che non favorirebbe la vita per come la conosciamo sul nostro pianeta. La capacità di individuare il leggerissimo ondeggiamento che il pianeta induce sulla stella con il proprio campo gravitazionale aumenta ora negli astronomi la speranza di riuscire a scovare pianeti rocciosi ancora più piccoli, in orbite più favorevoli a un potenziale sviluppo della vita. "E' il più piccolo pianeta extrasolare mai scoperto, il primo di una nuova classe di pianeti rocciosi terrestri" ha affermato un altro membro del team, Paul Butler della Carnegie Institution di Washington. "E' un po' il cugino maggiore della Terra". Il gruppo di astronomi ha stimato per il nuovo pianeta una massa minima di 5,9 masse terrestri, un periodo orbitale di 1,94 giorni a una distanza di 0,021 Unità Astronomiche (UA). In altre parole, la Grande Terra orbita attorno a Gliese 876 a poco più di tre milioni di km: quasi cinquanta volte più vicino di quanto non faccia il nostro pianeta attorno al Sole. Nonostante gli astronomi non abbiano una prova diretta che il pianeta è roccioso, ritengono che la sua massa limitata gli impedisca di trattenere i gas come fa Giove. Tre altri possibili pianeti rocciosi sono già stati scoperti fuori dal sistema solare. Ma orbitano attorno a una pulsar, i resti pulsanti di una stella ormai esplosa. "Questo pianeta risponde a una domanda antica" ha detto il team leader Geoffrey Marcy, professore di astronomia presso l'Università della California - Berkeley. "Oltre duemila anni fa i filosofi greci Aristotele ed Epicuro si chiedevano se altrove esistessero luoghi simili alla Terra. Ora, per la prima volta, abbiamo gli indizi dell'esistenza di un pianeta roccioso in orbita attorno a una stella normale. "I risultati di oggi sono un passo importante per rispondere a una delle domande più profonde che l'umanità possa porsi: 'Siamo soli nell'universo?'" ha aggiunto Michael Turner, capo del direttorato di Scienze Matematiche e Fisiche alla NSF, che ha parzialmente finanziato la ricerca. Al lavoro del team, condotto all'Osservatorio Keck alle Hawai'i, ha contribuito anche la NASA, l'Università della California e la Carnegie Institution di Washington. Marcy, Butler, l'astronomo Jack Lissauer dell'Ames Research Center della NASA, insieme al ricercatore Eugenio J.Rivera dell'Università della California-Santa Cruz, hanno dunque presentato i loro risultati ieri, lunedì 13 giugno alla conferenza stampa della National Science Foundation di Arlington, in Virginia. Un articolo completo è stato inviato all'Astrophysical Journal. Coautori sono Steven Vogt e Gregory Laughlin del Lick Observatory presso l'Università della California - Santa Cruz; Debra Fischer della San Francisco State University; e Timothy M. Brown del National Center for Atmospheric Research della NSF di Boulder, Colorado. Fonte www.uai.it/
[SM=x44475]


Nessun ulteriore novità su questo interessantissimo post?
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19/08/2006 16:54

Domanda per gli esperti...
Da quello che ho sentito dire e che poi ho letto anche su questo thread Caronte non dovrebbe esser considerato un semplice satellite di Plutone perchè a differenza di quanto succede con un satellite classico (esempio Luna Terra) la sua massa se rapportata a quella di Plutone è tale da alterarne l'orbita tanto è vero che il centro di gravità si pone in mezzo ai 2 corpi celesti. Ma ho un dubbio [SM=x44473] : se il centro di gravità è a "metà strada" questo non significherebbe, scusate l'ignoranza, che le 2 orbite intorno a detto centro si intersecano e quindi ci sarebbe rischio di collisione fra i corpi oppure le 2 orbite sono di ampiezza diversa e quindi non si intersecano [SM=x44473] ?
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19/08/2006 20:44

Re: Domanda per gli esperti...

Scritto da: Masturbello 19/08/2006 16.54
Da quello che ho sentito dire e che poi ho letto anche su questo thread Caronte non dovrebbe esser considerato un semplice satellite di Plutone perchè a differenza di quanto succede con un satellite classico (esempio Luna Terra) la sua massa se rapportata a quella di Plutone è tale da alterarne l'orbita tanto è vero che il centro di gravità si pone in mezzo ai 2 corpi celesti. Ma ho un dubbio [SM=x44473] : se il centro di gravità è a "metà strada" questo non significherebbe, scusate l'ignoranza, che le 2 orbite intorno a detto centro si intersecano e quindi ci sarebbe rischio di collisione fra i corpi oppure le 2 orbite sono di ampiezza diversa e quindi non si intersecano [SM=x44473] ?



non sono propriamente un esperto ma escluderei qualsiasi rischio di collisione (in miliardi di anni ancora non è sucesso,del resto [SM=x44499] ).Il fatto già di ruotare attorno a un centro di gravità comune dovrebbe già deporre a favore di una certa stabilità del sistema.
Discorso analogo si potrebbe allora fare per l'orbita totalmente eccentrica e al di fuori dell'eclittica di Plutone.Forse non tutti sanno che Plutone interseca l'orbita di Nettuno,e vi sono appunto lunghi periodi in cui in realtà Plutone è meno lontano dal sole rispetto a Nettuno.Ma il rischio di una collisione non sussiste poichè le due orbite non sono collimanti bensì divergono per "altezze" (ora mi sfugge il termine tecnico).

Giusto ieri mi sono imbattuto in una discussione sul forum di Coelum che ti fornisce tutte le informazioni del caso:

www.trekportal.it/coelestis/showthread.php?t=3968&highli...


In base ai nuovi criteri,se verranno definitivamente confermati,Plutone e Caronte andranno visti come dei veri e propri pianeti gemelli.
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21/08/2006 12:19

La ISS nei cieli italiani
http://www.trekportal.it/coelestis/showthread.php?t=3573&highlight=scena


[SM=x44519] [SM=x44519]


ieri sera ho guardato nella traiettoria indicata, e nonostante le nuvole credo di averla individuata nel suo ultimo tratto (30 sec prima di scomparire).
Per maggiore conferma riproverò anche stasera [SM=x44450]
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21/08/2006 22:32

Ok grazie Tex dal link che mi hai fornito ho capito:
era molto semplice ma mi era sfuggito clamorosamente! Si tratta del fatto che le orbite giacciono su piani diversi e quindi non si intersecano.
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22/08/2006 12:12

Re:

Scritto da: Masturbello 21/08/2006 22.32
Ok grazie Tex dal link che mi hai fornito ho capito:
era molto semplice ma mi era sfuggito clamorosamente! Si tratta del fatto che le orbite giacciono su piani diversi e quindi non si intersecano.



proprio così,sul momento non mi veniva il termine [SM=x44462]
24/08/2006 22:55


Plutone non è più un pianeta, ma un "pianeta nano". Lo hanno deciso gli astronomi della Iau (Unione astronomica internazionale), riuniti a Praga per la loro assemblea generale. Gli scienziati hanno adottato una nuova definizione di pianeta che esclude dal "club dei grandi" il corpo celeste scoperto nel 1930. La retrocessione di Plutone è dovuta alle sue dimensioni, considerate insufficienti rispetto a quelle degli altri pianeti.


Il sistema solare, dunque, perde un pezzo e, stando agli scienziati della Iau, i pianeti ufficiali sono soltanto otto (Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno). Rimane invece in sospeso il giudizio su Cerere, Caronte e Xena, gli ultimi tre corpi celesti appena scoperti per cui è stato proposto lo status di pianeta, ma nei confronti dei quali gli astronomi non si sono espressi all'unanimità.

Scoperto da Clyde Tombaugh nel 1930 grazie a una serie di osservazioni e calcoli fortuiti, Plutone fino ad oggi è stato considerato il nono pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole, non è mai stato raggiunto da una sonda spaziale e da alcuni anni è al centro di un acceso dibattito legato alla sua classificazione.

A causare il suo declassamento deciso a Praga dall'assemblea degli astronomi e la necessaria introduzione di una nuova categoria di "pianeti nani" sono stati soprattutto i progressi tecnologici degli strumenti per le osservazioni, grazie a cui sono stati scoperti diversi nuovi corpi celesti con dimensioni simili all'ex-pianeta.

www.tgcom.it

Povero Plutonino [SM=x44471]
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24/08/2006 23:03

Quindi ora bisogna chiamarlo "pianeta nano"? [SM=x44467]

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

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24/08/2006 23:03

insomma non hanno retrocesso milan, lazio e fiorentina e mi retrocedono plutone?!? [SM=x44466]




Si vede che non è la Lega Calcio a prendere queste decisioni [SM=x44457]
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25/08/2006 00:35

la decisione è stata presa solo da poco più di 400 astronomi in tutto il mondo (su più di 10.000) ed è già polemica.
La comunità scientifica è già pronta ad insorgere e tutto può ancora accadere.

Tra l'altro è molto controverso il criterio che un pianeta debba essere in grado di avere "spazio libero" intorno a sè,nel senso di aver fatto piazza pulita,con la propria gravità,di oggetti celesti di piccole dimensioni quali asteroidi,meteoriti ecc.

Già non lo si potrebbe dire dello stesso Giove,il pianeta più grande,attorniato dalla cosiddetta famiglia degli asteroidi "troiani".

[SM=x44464]
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25/08/2006 11:31

Il commento di Gramellini su La Stampa.
La guerra dei mondi
25/8/2006

Il declino americano si comincia a vedere anche nelle piccole, grandissime cose. Quelli che erano i padroni incontrastati della Terra ora non riescono più a farsi rispettare neppure nell’iperspazio. Una congiura planetaria di astronomi non allineati e neanche troppo segretamente filoarabi ha retrocesso in serie B l’unico pezzetto di sistema solare scoperto dagli Usa. Plutone. Pluto, per gli amici. Dei nove pianeti il meno noto, il più piccolo e il più lontano, con quel nome da dio degli inferi e da cane di Topolino. Però lo aveva pur sempre trovato uno di loro, un astronomo bostoniano di quelli che pronunciano le vocali come colpi di karate, e gli yankee ci si erano affezionati. Invece il voto del parlamento mondiale degli scienziati li ha messi in minoranza, derubricando Plutone a «pianeta nano», in compagnia di tre Mastella della galassia: gli asteroidi Cerere, Caronte e Xena. Un danno evidente per tutte le famiglie del globo terracqueo, costrette a buttare al macero milioni di atlanti e di sussidiari. Ma un’umiliazione autentica per il popolo della Nasa, degli Shuttle, dell’allunaggio vero o truccato, dei progetti di colonizzazione stellare alla Star Trek.

Il declassamento è avvenuto con quel metodo democratico che da Baghdad in poi non produce più i risultati sperati. Il raglio della globalizzazione sale così fino in cielo: i pianeti più piccoli non sopravvivono e poiché, a differenza delle banche, non possono fondersi fra loro, sono condannati a precipitare in un buco nero. Quanto ai poveri americani deplutonizzati, non gli resta che ricorrere al Tar.

[SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]

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25/08/2006 12:02

Approvato un nuovo nome per Plutone
Si chiamerà Calimero [SM=x44456]
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25/08/2006 12:12

Re: Approvato un nuovo nome per Plutone

Scritto da: texdionis 25/08/2006 12.02
Si chiamerà Calimero [SM=x44456]



O anche Plutino o Plutoncino

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