I pianeti simili alla Terra potrebbero essere comuni
WASHINGTON (Reuters) - I pianeti simili alla Terra, coperti da oceani profondi che potrebbero ospitare la vita si troverebbero in almeno un terzo dei sistemi solari scoperti, ha annunciato ieri un gruppo di ricercatori statunitensi.
Tali sistemi solari comprendono giganti gassosi noti come "Hot Jupiters" (Giovi caldi), che viaggiano su un'orbita estremamente vicina al proprio sole, anche più vicini di Mercurio al nostro Sole, ha spiegato Sean Raymond, ricercatore presso l'Università del Colorado.
I pianeti gassosi con orbita prossima potrebbero aver incoraggiato la formazione di pianeti più piccoli, rocciosi e simili alla Terra, hanno scritto i ricercatori in un articolo per il bollettino Science.
"Ora pensiamo che ci siano una nuova classe di pianeti coperti da oceani e possibilmente abitati in sistemi solari diversi dal nostro", ha scritto Raymond in un comunicato.
Il team composto da ricercatori dell'Università del Colorado, della Penn State University e dal Goddard Space Flight Center Maryland della Nasa, l'agenzia spaziale americana, ha effettuato simulazioni computerizzate di vari tipi di sistemi solari in formazione.
I giganti gassosi potrebbero contribuire alla formazione di pianeti rocciosi vicini ai soli, e anche ad attirare corpi ghiacciati che fornirebbero acqua ai giovani pianeti, secondo i ricercatori.
"Tali giganti gassosi provocano quasi un finimondo", ha detto Raymond.
"Penso che ci siano pianeti assolutamente abitabili", ha detto ancora il ricercatore . "Ma le eventuali forme di vita su questi pianeti potrebbero essere molto diverse dalle nostre. Ci sono un sacco di passi evolutivi tra la formazione di simili pianeti in altri sistemi e la presenza di forme di vita".
Almeno il 40% dei 200 pianeti circa che orbitano attorno ad altre stelle sono degli Hot Jupiters, affermano i ricercatori.