Astronomia

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25/08/2006 12:14

Re: Re: Approvato un nuovo nome per Plutone

Scritto da: Arjuna 25/08/2006 12.12


O anche Plutino o Plutoncino



Plutino credo esista già,è un nome che classifica del resto tutta una categoria di oggetti transplutoniani [SM=x44458]
25/08/2006 14:13

Re: Re: Re: Approvato un nuovo nome per Plutone

Scritto da: texdionis 25/08/2006 12.14


Plutino credo esista già,è un nome che classifica del resto tutta una categoria di oggetti transplutoniani [SM=x44458]


[SM=x44462] 'azz sei meglio della Hack!!!
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25/08/2006 14:15

Re: Re: Re: Re: Approvato un nuovo nome per Plutone

Scritto da: bekerovka 25/08/2006 14.13

[SM=x44462] 'azz sei meglio della Hack!!!



l'astronomia è sempre stata una delle mie passioni ricorrenti [SM=x44462]
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25/08/2006 14:47

Re:

Scritto da: Arjuna 24/08/2006 23.03
Quindi ora bisogna chiamarlo "pianeta nano"? [SM=x44467]



No, sarebbe offensivo... [SM=x44498]
Per essere "politicamente corretto" dovrai chiamarlo:

pianeta verticalmente limitato
pianeta diversamente espanso
pianeta diversamente dotato di massa
pianeta dotato di peculiarità asteroidali

[SM=x44455] [SM=x44455]

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"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

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25/08/2006 15:17

Re: Re:

Scritto da: orckrist 25/08/2006 14.47


No, sarebbe offensivo... [SM=x44498]
Per essere "politicamente corretto" dovrai chiamarlo:

pianeta verticalmente limitato
pianeta diversamente espanso
pianeta diversamente dotato di massa
pianeta dotato di peculiarità asteroidali

[SM=x44455] [SM=x44455]




Queste mi hanno piegato. [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
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I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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07/09/2006 14:53


tratto da: Galileo

Rivelazioni da Hayabusa

L'incontro ravvicinato avvenuto nel 2005 tra l'asteroide 25143 Itokawa (550 metri di diametro) e il veicolo spaziale giapponese Hayabusa ha permesso di far luce sull'origine e sull'evoluzione dei meteoriti. Utilizzando i dati di questo rendez-vous spaziale, Takahiro Hiroi e suoi colleghi della Brown University di Providence (USA) hanno evidenziato come la superficie di un asteroide non sia coeva, ma costituita da un collage di superfici in varie fasi evolutive. Poiché i meteoriti nascono dagli asteroidi, questo processo di invecchiamento potrebbe essere la ragione per la quale la superficie dei meteoriti è sostanzialmente differente da quella degli asteroidi. Ulteriore indicazione di come la superficie vari con il tempo è la discrepanza tra la composizione chimica dei meteoriti trovati sulla Terra e quelli osservati nello spazio. Il processo responsabile è detto "weathering" spaziale: per questo gli asteroidi diventano più scuri e rossi con il passare del tempo. I ricercatori spiegano su Nature che la causa di questo fenomeno è da ricercare nella variazione della quantità di piccolissime particelle di ferro. Con questo modello si è in grado di ipotizzare che la maggior parte dei meteoriti proviene dagli asteroidi più comuni, quelli di tipo S: i due oggetti appaiono differenti a causa del processo di "weathering" a cui sono state sottoposte le superfici. (ma.ma.)
(mercoledì 6 settembre)


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07/09/2006 14:59


tratto da: Galileo

Smart-1, grazie di tutto

Uno schianto e un lampo di luce, ed è tutto finito. La mattina del 3 settembre alle 7 e 42 ora italiana, Smart-1, lo spacecraft dell'Agenzia spaziale europea (Esa), si è disintegrato sulla superficie lunare nella regione del Lago dell'Eccellenza, dopo circa un anno e mezzo di osservazioni “dall'alto”. L'impatto è avvenuto vicino alla linea immaginaria che separa la faccia visibile da quella nascosta, a una velocità di due chilometri al secondo. Il punto e il momento dell'impatto sono stati programmati per favorire l'osservazione dalla Terra, e le manovre hanno richiesto una serie di complicate correzioni fino al giorno precedente. Per sedici mesi Smart-1 ha studiato la Luna, raccogliendo immagini a infrarossi e a raggi X, e ha fornito un'enorme quantità di nuovi dati sulla morfologia, la composizione mineralogica e i processi tettonici della Luna. Smart-1 ha così fornito molti nuovi dati che serviranno a studiare il problema dell'origine del nostro satellite, che potrebbe essersi formato in seguito all'impatto di un meteorite della grandezza di Marte con la Terra circa 4,5 miliardi di anni fa. “Smart-1 rappresenta anche un grande successo dal punto di vista tecnologico” afferma Giuseppe Racca, a capo del progetto per l'Esa. Il principale risultato è stato la sperimentazione di un motore a ioni (a propulsione elettrica solare), usato per la prima volta per un viaggio interplanetario. (t.m.)
(lunedì 4 settembre)


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07/09/2006 15:01


tratto da: Galileo

Stelle a portata di mouse

Sarà poco romantico, forse meno affascinante, ma estremamente comodo. Un telescopio on line sarà a disposizione di tutti gli appassionati di astronomia, che potranno ammirare stelle e galassie dal proprio computer a casa. Si contano sulla punta delle dita gli esperimenti di questo tipo nel mondo e, oltre a essere il primo in Italia, quello promosso dall’astrofisico Gianluca Masi, dell'osservatorio Bellatrix di Frosinone e del Planetario di Roma è anche “unico al mondo nella sua concezione”. L’idea è nata per avvicinare all’osservazione astronomica anche i meno esperti, dando la possibilità di puntare il telescopio sulla stella preferita, ma anche di fotografare gli oggetti più interessanti sfruttando gli strumenti dell’Osservatorio, guidati dai suoi scienziati. Il telescopio virtuale diventerà una community attraverso una chat che potrà essere utilizzata per scaricare materiale e scambiarsi commenti, risolvere curiosità e sfogliare immagini, o partecipare a veri e propri seminari tenuti dagli astronomi. In tal modo il cielo italiano potrà essere osservato anche da chi è lontano. Il debutto è previsto per il 21 settembre con il primo degli show previsti mensilmente dal programma, nei quali sarà un astronomo a controllare gli strumenti e a guidare l'osservazione. Il costo del servizio è di 25 euro l’ora, quasi la metà del costo di analoghe iniziative in altre parti del mondo. Le informazioni sono già accessibili all’indirizzo: virtualtelescope.bellatrixobservatory.org. (a.c.)
(giovedì 31 agosto)

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08/09/2006 11:43

I pianeti simili alla Terra potrebbero essere comuni
WASHINGTON (Reuters) - I pianeti simili alla Terra, coperti da oceani profondi che potrebbero ospitare la vita si troverebbero in almeno un terzo dei sistemi solari scoperti, ha annunciato ieri un gruppo di ricercatori statunitensi.

Tali sistemi solari comprendono giganti gassosi noti come "Hot Jupiters" (Giovi caldi), che viaggiano su un'orbita estremamente vicina al proprio sole, anche più vicini di Mercurio al nostro Sole, ha spiegato Sean Raymond, ricercatore presso l'Università del Colorado.

I pianeti gassosi con orbita prossima potrebbero aver incoraggiato la formazione di pianeti più piccoli, rocciosi e simili alla Terra, hanno scritto i ricercatori in un articolo per il bollettino Science.

"Ora pensiamo che ci siano una nuova classe di pianeti coperti da oceani e possibilmente abitati in sistemi solari diversi dal nostro", ha scritto Raymond in un comunicato.

Il team composto da ricercatori dell'Università del Colorado, della Penn State University e dal Goddard Space Flight Center Maryland della Nasa, l'agenzia spaziale americana, ha effettuato simulazioni computerizzate di vari tipi di sistemi solari in formazione.

I giganti gassosi potrebbero contribuire alla formazione di pianeti rocciosi vicini ai soli, e anche ad attirare corpi ghiacciati che fornirebbero acqua ai giovani pianeti, secondo i ricercatori.

"Tali giganti gassosi provocano quasi un finimondo", ha detto Raymond.

"Penso che ci siano pianeti assolutamente abitabili", ha detto ancora il ricercatore . "Ma le eventuali forme di vita su questi pianeti potrebbero essere molto diverse dalle nostre. Ci sono un sacco di passi evolutivi tra la formazione di simili pianeti in altri sistemi e la presenza di forme di vita".

Almeno il 40% dei 200 pianeti circa che orbitano attorno ad altre stelle sono degli Hot Jupiters, affermano i ricercatori.
[SM=x44450]
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09/09/2006 17:22

Re: I pianeti simili alla Terra potrebbero essere comuni

Scritto da: texdionis 08/09/2006 11.43
WASHINGTON (Reuters) - I pianeti simili alla Terra, coperti da oceani profondi che potrebbero ospitare la vita si troverebbero in almeno un terzo dei sistemi solari scoperti, ha annunciato ieri un gruppo di ricercatori statunitensi.

Tali sistemi solari comprendono giganti gassosi noti come "Hot Jupiters" (Giovi caldi), che viaggiano su un'orbita estremamente vicina al proprio sole, anche più vicini di Mercurio al nostro Sole, ha spiegato Sean Raymond, ricercatore presso l'Università del Colorado.

I pianeti gassosi con orbita prossima potrebbero aver incoraggiato la formazione di pianeti più piccoli, rocciosi e simili alla Terra, hanno scritto i ricercatori in un articolo per il bollettino Science.

"Ora pensiamo che ci siano una nuova classe di pianeti coperti da oceani e possibilmente abitati in sistemi solari diversi dal nostro", ha scritto Raymond in un comunicato.

Il team composto da ricercatori dell'Università del Colorado, della Penn State University e dal Goddard Space Flight Center Maryland della Nasa, l'agenzia spaziale americana, ha effettuato simulazioni computerizzate di vari tipi di sistemi solari in formazione.

I giganti gassosi potrebbero contribuire alla formazione di pianeti rocciosi vicini ai soli, e anche ad attirare corpi ghiacciati che fornirebbero acqua ai giovani pianeti, secondo i ricercatori.

"Tali giganti gassosi provocano quasi un finimondo", ha detto Raymond.

"Penso che ci siano pianeti assolutamente abitabili", ha detto ancora il ricercatore . "Ma le eventuali forme di vita su questi pianeti potrebbero essere molto diverse dalle nostre. Ci sono un sacco di passi evolutivi tra la formazione di simili pianeti in altri sistemi e la presenza di forme di vita".

Almeno il 40% dei 200 pianeti circa che orbitano attorno ad altre stelle sono degli Hot Jupiters, affermano i ricercatori.
[SM=x44450]


Interessantissimo
Ma ho la seguente domanda su cui provo ad abbozzare unarisposta (praticamente faccio il Marzullo della situazione [SM=x44456] ):
come fa un gigante gassoso ad orbitare ad una distanza inferiore di Mercurio senza essere attirato (viste le dimensionie la scarsa distanza)ed "ingoiato" dalla stella intorno alla quale orbita?
Forse perchè non contano le dimensioni ma la massa e trattadosi di gigante gassoso si sa che i gas hanno un peso atomico inferiore rispetto agli atomi di un minerale solido? [SM=x44473] Ma allora Giove non dovrebbe orbitare intorno al sole dal momento che l'attrazione gravitazionale sarebbe troppo scarsa? Oppure perchè le dimensioni della stella sono inferiori a quelle del sole? [SM=x44473] Come fa un simile sistema ad esser in equilibrio?
Qualcosa i sfugge... Aiutatemi a chiarire!
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09/09/2006 17:24

Re:

Scritto da: orckrist 07/09/2006 15.01

tratto da: Galileo

Stelle a portata di mouse

Sarà poco romantico, forse meno affascinante, ma estremamente comodo. Un telescopio on line sarà a disposizione di tutti gli appassionati di astronomia, che potranno ammirare stelle e galassie dal proprio computer a casa. Si contano sulla punta delle dita gli esperimenti di questo tipo nel mondo e, oltre a essere il primo in Italia, quello promosso dall’astrofisico Gianluca Masi, dell'osservatorio Bellatrix di Frosinone e del Planetario di Roma è anche “unico al mondo nella sua concezione”. L’idea è nata per avvicinare all’osservazione astronomica anche i meno esperti, dando la possibilità di puntare il telescopio sulla stella preferita, ma anche di fotografare gli oggetti più interessanti sfruttando gli strumenti dell’Osservatorio, guidati dai suoi scienziati. Il telescopio virtuale diventerà una community attraverso una chat che potrà essere utilizzata per scaricare materiale e scambiarsi commenti, risolvere curiosità e sfogliare immagini, o partecipare a veri e propri seminari tenuti dagli astronomi. In tal modo il cielo italiano potrà essere osservato anche da chi è lontano. Il debutto è previsto per il 21 settembre con il primo degli show previsti mensilmente dal programma, nei quali sarà un astronomo a controllare gli strumenti e a guidare l'osservazione. Il costo del servizio è di 25 euro l’ora, quasi la metà del costo di analoghe iniziative in altre parti del mondo. Le informazioni sono già accessibili all’indirizzo: virtualtelescope.bellatrixobservatory.org. (a.c.)
(giovedì 31 agosto)



Ottimo! Speriamo che iniziative simili prendano presto piede in modo tale da avvicinare la gente all'astronomia materia estremamente affascinante ma sin troppo trascurata dalle masse.
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09/09/2006 18:24

Re: Re: I pianeti simili alla Terra potrebbero essere comuni

Scritto da: Masturbello 09/09/2006 17.22

Interessantissimo
Ma ho la seguente domanda su cui provo ad abbozzare unarisposta (praticamente faccio il Marzullo della situazione [SM=x44456] ):
come fa un gigante gassoso ad orbitare ad una distanza inferiore di Mercurio senza essere attirato (viste le dimensionie la scarsa distanza)ed "ingoiato" dalla stella intorno alla quale orbita?
Forse perchè non contano le dimensioni ma la massa e trattadosi di gigante gassoso si sa che i gas hanno un peso atomico inferiore rispetto agli atomi di un minerale solido? [SM=x44473] Ma allora Giove non dovrebbe orbitare intorno al sole dal momento che l'attrazione gravitazionale sarebbe troppo scarsa? Oppure perchè le dimensioni della stella sono inferiori a quelle del sole? [SM=x44473] Come fa un simile sistema ad esser in equilibrio?
Qualcosa i sfugge... Aiutatemi a chiarire!



Le tue risposte ipotetiche credo non abbiano nulla di fondato,non penso c'entri nulla la componente gassosa anzichè rocciosa, nè che Giove sia troppo poco attratto dal Sole per rimanere ancorato al Sistema Solare. Anche la dimensione della stella non conta: anche la stella più piccola (a meno che non si tratti di una nana bruna, talmente piccola da poter essere a volta scambiata con un grande pianeta) possiede una attrazione gravitazionale incomparabilmente superiore a qualsiasi gigante gassoso.
Per rispondere alla tua domanda iniziale, azzardo anch'io una risposta, prima di mettermi a fare ricerche o attendere la risposta di qualcuno più esperto:
suppongo esista un limite inferiore alla distanza alla quale può trovarsi un corpo celeste senza essere attirato al punto di tuffarsi nel sole, ma questo limite è molto inferiore rispetto alla distanza Sole-Mercurio!
Ricordo che in tempi passati si dibatteva sulla possibilità che addirittura esistesse un altro piccolo pianeta posto fra il Sole e Mercurio, e veniva chiamato Vulcano da chi ne ipotizzava l'esistenza.
Ma poi l'esistenza è stata rapidamente smentita.
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14/09/2006 23:54

Re: Re: Re: I pianeti simili alla Terra potrebbero essere comuni

Scritto da: texdionis 09/09/2006 18.24


Le tue risposte ipotetiche credo non abbiano nulla di fondato,non penso c'entri nulla la componente gassosa anzichè rocciosa, nè che Giove sia troppo poco attratto dal Sole per rimanere ancorato al Sistema Solare. Anche la dimensione della stella non conta: anche la stella più piccola (a meno che non si tratti di una nana bruna, talmente piccola da poter essere a volta scambiata con un grande pianeta) possiede una attrazione gravitazionale incomparabilmente superiore a qualsiasi gigante gassoso.
Per rispondere alla tua domanda iniziale, azzardo anch'io una risposta, prima di mettermi a fare ricerche o attendere la risposta di qualcuno più esperto:
suppongo esista un limite inferiore alla distanza alla quale può trovarsi un corpo celeste senza essere attirato al punto di tuffarsi nel sole, ma questo limite è molto inferiore rispetto alla distanza Sole-Mercurio!
Ricordo che in tempi passati si dibatteva sulla possibilità che addirittura esistesse un altro piccolo pianeta posto fra il Sole e Mercurio, e veniva chiamato Vulcano da chi ne ipotizzava l'esistenza.
Ma poi l'esistenza è stata rapidamente smentita.


Vulcano lo si riteneva più piccolo (o meglio meno denso) di Mercurio
questo perchè la distanza limite è proporzionale non alla dimensione ma alla massa. In fisica l'attrazione fra 2 corpi è funzione delle masse dei corpi stessi oltre che della distanza.
E' vero che la stella più piccola esercita un'attrazione gravitazionale molto superiore ad un qualsiasi gigante gassoso ma proprio perchè la densità della stella è infinitamente superiore! Per questo facevo anche la distinzione tra stato roccioso e gassoso. Per altro a parità di composizione chimica incide la dimensione del pianeta: non a caso l'attrazione gravitazionale di Gioe è superiore a quella di un qualsiasi altro pianeta del sistema solare. Proprio per questo mi stupisce la possibilità di un gigante gassoso molto vicino al nucleo di una stella. Cmq devo saperne di più perchè le mie conoscenze non si basano su certezze bensì su alcuni vecchi ricordi e qualche reminescenza.
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15/09/2006 01:08

Re: Re: Re: Re: I pianeti simili alla Terra potrebbero essere comuni

Scritto da: Masturbello 14/09/2006 23.54

Vulcano lo si riteneva più piccolo (o meglio meno denso) di Mercurio
questo perchè la distanza limite è proporzionale non alla dimensione ma alla massa. In fisica l'attrazione fra 2 corpi è funzione delle masse dei corpi stessi oltre che della distanza.
E' vero che la stella più piccola esercita un'attrazione gravitazionale molto superiore ad un qualsiasi gigante gassoso ma proprio perchè la densità della stella è infinitamente superiore! Per questo facevo anche la distinzione tra stato roccioso e gassoso. Per altro a parità di composizione chimica incide la dimensione del pianeta: non a caso l'attrazione gravitazionale di Gioe è superiore a quella di un qualsiasi altro pianeta del sistema solare. Proprio per questo mi stupisce la possibilità di un gigante gassoso molto vicino al nucleo di una stella. Cmq devo saperne di più perchè le mie conoscenze non si basano su certezze bensì su alcuni vecchi ricordi e qualche reminescenza.



eri già preparatissimo allora [SM=x44459]
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16/09/2006 18:35

"Xena" cambia definitivamente nome
Con una decisione unanime del Comitato per la Nomenclatura dei Corpi Minori e il Gruppo di Lavoro per la Nomenclatura del Sistema Planetario, in consultazione con gli scopritori, il pianeta nano UB313 e il suo satellite sono stati chiamati Eris (136199 Eris) e Dysnomia. Eris, figura della mitologia greca che rappresenta la discordia, sostituisce in modo definitivo il nome precedente Xena, personaggio di fantasia di recente invenzione. Secondo le osservazioni effettuate con il telescopio Hubble, Eris ha un diametro di 2.400 km (con una tolleranza di 100 km), e un'albedo elevata (0,86 ±0,07) probabilmente dovuta alla presenza di metano allo stato solido in superficie. Eris è molto simile a Plutone ed è anche più grande di quest’ultimo
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16/09/2006 18:37

Re: "Xena" cambia definitivamente nome

Scritto da: texdionis 16/09/2006 18.35
Con una decisione unanime del Comitato per la Nomenclatura dei Corpi Minori e il Gruppo di Lavoro per la Nomenclatura del Sistema Planetario, in consultazione con gli scopritori, il pianeta nano UB313 e il suo satellite sono stati chiamati Eris (136199 Eris) e Dysnomia. Eris, figura della mitologia greca che rappresenta la discordia, sostituisce in modo definitivo il nome precedente Xena, personaggio di fantasia di recente invenzione. Secondo le osservazioni effettuate con il telescopio Hubble, Eris ha un diametro di 2.400 km (con una tolleranza di 100 km), e un'albedo elevata (0,86 ±0,07) probabilmente dovuta alla presenza di metano allo stato solido in superficie. Eris è molto simile a Plutone ed è anche più grande di quest’ultimo



Dato che finora avevano sempre utilizzato nomi di divinità romane, non capisco perchè ora abbiano scelto una divinità greca.
Il corrispondente romano di Eris è Ate.
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21/09/2006 19:53

bello il telescopio online! [SM=x44456]

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22/09/2006 00:21

scopro adesso questo 3d...bello davvero!!! [SM=x44462]

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22/09/2006 22:15

Re: Re: I pianeti simili alla Terra potrebbero essere comuni

Scritto da: Masturbello 09/09/2006 17.22

Interessantissimo
Ma ho la seguente domanda su cui provo ad abbozzare unarisposta (praticamente faccio il Marzullo della situazione [SM=x44456] ):
come fa un gigante gassoso ad orbitare ad una distanza inferiore di Mercurio senza essere attirato (viste le dimensionie la scarsa distanza)ed "ingoiato" dalla stella intorno alla quale orbita?
Forse perchè non contano le dimensioni ma la massa e trattadosi di gigante gassoso si sa che i gas hanno un peso atomico inferiore rispetto agli atomi di un minerale solido? [SM=x44473] Ma allora Giove non dovrebbe orbitare intorno al sole dal momento che l'attrazione gravitazionale sarebbe troppo scarsa? Oppure perchè le dimensioni della stella sono inferiori a quelle del sole? [SM=x44473] Come fa un simile sistema ad esser in equilibrio?
Qualcosa i sfugge... Aiutatemi a chiarire!



La legge di gravitazione universale dice che l'attrazioene di 2 corpi è direttamente proporzionale alle masse e inversamente ptoporzioanle alla distanza. La densità non c'entra nulla.
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23/09/2006 20:06

Re: Re: Re: I pianeti simili alla Terra potrebbero essere comuni

Scritto da: Kasimir 22/09/2006 22.15


La legge di gravitazione universale dice che l'attrazioene di 2 corpi è direttamente proporzionale alle masse e inversamente ptoporzioanle alla distanza. La densità non c'entra nulla.


Grazie! Ho una domanda per te se il pianeta è gassoso o roccioso l'attrazione esercitata dalla stella a parità di dimensioni dovrebbe comunque variare perchè varia la massa o no?
Scusa l'ignoranza in materia ma .... le conoscenze sono frutto di reminescenze sin troppo passate.
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