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26/02/2004 21:17 | |
UN PROGETTO PER DIRE ADDIO A FIDEL
Modificare la società cubana dal suo interno, attenendosi alla Costituzione socialista oggi in vigore: è l'ultima scommessa dei dissidenti, illustrata alcuni giorni fa all'Avana.
Elizardo Sanchez e Vladimiro Roca sono convinti che Fidel Castro sia rimasto solo a difendere l'attuale struttura socioeconomica del Paese, che inibisce ogni iniziativa individuale. Pertanto,per uscire dalla crisi, hanno stilato un ambizioso piano in 36 punti.
La proposta è stata redatta in base a circa 30.000 interviste condotte tra i cittadini residenti a Cuba tra dicembre 2002 e agosto 2003.
Roca e Sanchez sono persuasi che la nomenklatura cubana,così come i militari,vogliano attuare quelle stesse riforme che hanno consentito ad altri Paesi comunisti, quali Vietnam e Cina, di avvicinarsi ai mercati internazionali.
Altri punti centrali del progetto, la depoliticizzazione dell'insegnamento, il rispetto dei diritti umani e l'abolizione della pena di morte. Oggi Cuba detiene il record dei detenuti politici in confronto al numero di abitanti.
Il programma non parla esplicitamente della destituzione di Fidel Castro , ma delinea una fase di transizione verso una democrazia compiuta.
Al contrario di quanto proposto da vari movimenti di esuli cubani legati alla destra liberista, l'iniziativa vuol delineare una nuova società partendo da forze che non si riconoscono nei metodi castristi, ma restano di sinistra.
Vladimiro Roca, coordinatore di "Todos Unidos",che ha presentato il documento,è figlio di uno dei fondatori del partito comunista cubano, mentre Elizardo Sanchez rappresenta la Commissione per i Diritti umani.
Entrambi sono ex prigionieri politici,ma si dichiarano pronti a dialogare sia con Fidel Castro, sia con tutti i principali esponenti dell'attuale regime.
[Modificato da texdionis 26/02/2004 21.18] |