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Eurispes, 2 milioni di famiglie verso la povertà

Ultimo Aggiornamento: 15/07/2008 13:32
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30/01/2004 17:29

(AGI) -Roma, 30 gen. - Dal ceto medio alla poverta': un rischio che per 2 milioni 400 mila nuclei familiari e' diventato concreto nel biennio 2001-2003. Le retribuzioni al palo ed i contemporanei rincari hanno abbattuto il potere d'acquisto per tutti, in misura particolare per gli impiegati che lo hanno visto sgretolarsi del 19,7% nell'arco di due anni. Lo afferma l'Eurispes nel "Rapporto Italia 2004": secondo i parametri riferiti alle fasce di reddito, le famiglie che rischiano di scivolare nella poverta' sono il 10% dei nuclei italiani. Quelle gia' povere sono 2 milioni e mezzo (8 milioni di persone). E' "a rischio estinzione" la classe media: "Anche i ceti che si ritenevano (o si ritengono) esenti - spiega il Rapporto Eurispes - da improvvisi rovesci di fortuna possono precipitare improvvisamente, nonostante le reti di protezione welfaristica e assistenziale, al di sotto della soglia di poverta'". La riduzione del potere d'acquisto ha interessato anche gli operai (-16%) e in misura lievemente minore dirigenti (-15,4%) e quadri (-13,3%). Le elaborazioni sono state condotte su 852.413 profili retributivi. Il quadro appare piu' completo considerando che il 96,7% degli intervistati lamenta un aumento del carovita nel 2003. E le aspettative, gia' all'inizio di quest'anno, sono improntate al pessimismo: il 59,1% percepisce un eccessivo rincaro dei prezzi contro il 37,5% rilevato a gennaio dell'anno scorso. -

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29/02/2008 23:05

Dal nucleare ai buoni per le famiglie
Berlusconi presenta il programma di undici pagine. "Pressione fiscale sotto il 40%"
Infrastrutture, ambiente, scuola, potere d'acquisto per i salari
Pdl, sette missioni per l'Italia
Dal nucleare ai buoni per le famiglie
Con le opere pubbliche "350 mila posti di lavoro in più". Necessari "30 parlamentari bravi"
Tutti gli alleati presenti, da Fini a Maroni a Lombardo. Assente per polemica la Brambilla
di CLAUDIA FUSANI

Pdl, sette missioni per l'Italia
Dal nucleare ai buoni per le famiglie


Silvio Berlusconi alla presentazione del programma
ROMA - Via l'Ici, portare la pressione fiscale al di sotto del 40 per cento (adesso è al 44), casa per i giovani, bonus per le famiglie che hanno figli, scuola per tutti, liberalizzazione dei servizi sociali, più sicurezza, energia e ambiente coniugati nel nome del nucleare. E poi aumentare il potere di acquisto dei salari, rilanciare l'economia, "coccolare gli imprenditori". Sette missioni sintetizzate in undici pagine e mezzo. E' il programma del Popolo della libertà che Berlusconi ha presentato questa mattina all'auditorium di via della Conciliazione. Un luogo scelto non a caso dal Cavaliere per il debutto reale della campagna elettorale (quello catodico o on air è già avvenuto): l'immmagine del suo arrivo lo vede incorniciato con San Pietro, il Vaticano e i pellegrini devoti. Qualcuno lo applaude. Certi dettagli non possono essere casuali.

Berlusconi arriva in ritardo, quasi mezz'ora. "Scusate sono un po' in ritardo ma ho dovuto soccorrere due giornalisti che hanno avuto un malore sotto la mia abitazione...." Ride, una stilettata a quei giornali che hanno scritto che aveva scritto di un suo malore. "E poi anch'io ho voluto fare un po' di disinformazione: vi ho detto mezzogiorno ma era mezzogiorno e mezzo". E con le braccia accenna il gesto dell'ombrello, olè. mentre parla sul podietto, alle spalle il simbolo gigante del Pdl con "Berlusconi-presidente", è circondato da un gruppo di giovanotti e giovanotte in felpa blu e la scritta "Con Silvio presidente".

Fini è un po' nervoso per il ritardo, tipo sposo all'altare in attesa di sposa (poi Berlusconi si scuserà). Maroni ("con lui adessoci vogliamo quasi bene") e Calderoli ("la tua legge elettorale è sbagliata solo nella parte che ci hanno imposto loro, il premio al Senato su base regionale") siedono in prima fila con Rotondi, "il nostro candidato sindaco" (applausi e si alza Alemanno), socialisti, repubblicani. Non c'è Lamberto Dini. Non c'è Michela Brambilla: la rossa dei Circoli della Libertà è rimasta con tre seggi e fa l'offesa. Ci sono, in prima fila, Brunetta e Tremonti, artefici del programma.

Undici pagine, sette mission. E la parola d'ordine già nota: "Rialzati Italia". Messa in ginocchio "dalla sinistra" aggiunge. "La prima differenza tra noi e loro - attacca Berlusconi - è che per la sinistra il programma non conta: non lo rispettano mai. Io credo che in politica non sia importante solo non rubare ma anche rispettare gli impegni". Undici pagine, sette mission, "questo è il nostro impegno morale". Ma non è più il Berlusconi dei miracoli, addirittura ammette di non saperli fare. Viene da chiedersi se questa prudenza deriva dalla vecchiaia e dall'esperienza o dai suggerimenti degli spin doctor. Infatti ammette alcuni limiti: "Il nostro programma è un impegno morale che noi prendiamo con gli elettori a patto che le condizioni internazionali non siano catastrofiche come sembra e a seconda di come ci consegneranno il bilancio dello Stato". Di sicuro, "non metteremo mai mani nelle tasche degli italiani e prometto che nell'arco della legislatura la pressione fiscale scenderà al di sotto del 40 per cento".

Carta dei valori. Il Pdl ha scritto una carta dei valori che ancòra il partito nel Ppe europeo. "Vogliamo che l'Italia progredisca nella tradizione europea" dice il Cavaliere. Un'altra mutazione di non poco conto rispetto al premier che tra il 2001 e il 2006 snobbava Bruxelles e Strasburgo.

Digitalizzazione della Pa e infrastrutture. Il programma mette la digitalizzazione della pubblica amministrazione come prima mission. Si tratta di tagliare la burocrazia, i costi e i tempi e di poter fare quasi tutto, dai pagamenti ai contratti e altro, da casa o dall'ufficio. Il Cavaliere ha fatto i conti: risparmi per oltre 20 milioni di euro all'anno e il recupero del 18 per cento del proprio tempo. Via libera, poi, alle grandi opere pubbliche e alle infrastrutture: ponti, tunnel, grande velocità ferrovie. "Il 70 per cento delle merci che adesso viaggia su gomma deve poter andare su rotaia". Il fatto, poi, che "le nostre infrastrutture siano intasate e inadeguate grava per oltre un punto percentuale sul nostro pil". La riapertura dei cantieri per le opere pubbliche porterà "350 mila posti di lavoro".

Avanti col nucleare. Il Pdl dice basta con la dipendenza energetica dell'Italia da altri paesi. L'alternativa è il nucleare: "Daremo subito incarico per realizzare fonti di energia nucleare" dice il Cavaliere che però non metterà da parte le energie alternative, hanno un loro fascino, "sono belle". Al secondo posto ci mette i gassificatori e gli impianti per realizzare in ogni regione "l'intero ciclo smaltimento dei rifiuti". Una soluzione per Napoli, ammete, ancora non ce l'ha: "Ci sto pensando".

"Coccolare gli imprenditori". Che sono stati "terrorizzati" da Prodi e Visco. "Nella prima finanziaria il governo Prodi 67 s'è inventato modi diversi per far pagare le tasse. Vi ricordate i titoli: 'Anche i ricchi piangono', peccato che hanno fatto piangere tutti". L'elenco delle cose da fare è intenso, per coccolare gli imprenditori, appunto. Il Cavaliere promette "sostegno al made in Italy", il completamento della Borsa del Lavoro "per facilitare l'incontro tra offerta e domanda", intervenire sul costo della mano d'opera che in Italia "oscilla tra i 22 e i 28 euro l'ora mentre in India costa un euro e sanno pure l'inglese e in Serbia costa tre euro". Infine l'ipervalutazione dell'euro, "un vero problema" e gli adempimenti burocratici: "Costano troppo, soprattutto alle aziende, e sono inutili".


Piano di Finanza pubblica. E' la settima mission ed è quella più vincolato da fattori esterni come la crisi internazionale e la "realtà" dei conti pubblici nazionali. Certo "non si può andare avanti con un debito pubblico che è pari al 105 per cento del pil".

Missione famiglie. La parola d'ordine è "portare più soldi nei bilanci delle famiglie per sostenere il loro potere d'acquisto". Ecco che "il primo consiglio dei ministri utile approverà la detassazione degli straordinari e della tredicesima". Per le produzioni artiginali e le piccole imprese "il versamento Iva solo dopo l'incasso della fattura", un toccasana per chi ha problemi di liquidità.

Abolizione dell'Ici. Nella missione-famiglie rientrano anche altre misure come l'abolizione dell'Ici che sarà "decisa nel primo consiglio dei ministri", l'introduzione del "quoziente famigliare perchè chi ha figli è giusto che paghi meno tasse di chi non ne ha", la liberalizzazione dei servizi pubblici, a partire da quelli locali perchè "più concorrenza significa più qualità", la riduzione dell'Iva o la sua abolizione "su latte e altri alimenti per l'infanzia".

"La mia prima casa, 58 mq e due figli...". Il Cavaliere- amarcord promette ai giovani un piano di edilizia per loro e per quel 13 per cento di famiglie che non hanno casa. Dove, come, quando, a quanto... Il Cavaliere dice solo che "le case non devono essere grandi, l'importante è che siano funzionali". Come la sua prima abitazione, aveva già figli e vivevano in quattro in 58 metri quadrati "ma quella casa era bellissima perchè pensata bene". E per i più giovani che vogliono avviare un'impresa, "non ci saranno tasse".

La scuola. Tornano le "tre I" dell'era Tremonti: "Nella scuola ci devono essere internet, l'inglese e l'impresa". Cioè la posiiblità dopo i 15 anni di fare stage nelle aziende. Inoltre la promessa dei libri di testo gratuiti per le famiglie povere e il "prestito d'onore" per chi vuole continuare gli studi.

Sanità & salute. Il Cavaliere fa un esempio per tutti: il piano per l'abolizione delle liste di attesa negli ospedali. Funziona così: "Se una Asl non garantisce un esame o un servizio entro una settimana, è obbligata ad inviare il paziente in una struttura privata pagando però il servizio".

Resta il capitolo sicurezza ("più pattuglie nelle strade e più carceri"), quello immigrati ("più Cpt per espulsioni reali dei clandestini ma accoglienza per chi sa lavorare"), la giustizia "riforma dei codici e certezza delle pena"), la sicurezza sui posti di lavoro ("troppi lutti").

Ora c'è da pensare alle liste. "Non è vero che abbiamo litigato, non è vero che abbiamo deciso le quote come scrivono i giornali, non è vero che abbiamo messo in lista starlette e soubrette" . Non è vero semplicemente perchè "sulle liste ci applicheremo da lunedì". E comunque "l'importante è che in Parlamento ce ne siano 30 bravi, gli altri devono essere presenti dalle 9 alle 21". Per il resto, "devono portare voti".

(29 febbraio 2008)


Fonte


Per fortuna che domani cambierà idea e queste cose non le avrà mai dette [SM=x44522]

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29/02/2008 23:20

7 missioni..
E che è? Un videogioco???

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Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


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Haeresiarca
02/03/2008 11:45

E la coperturqa finanziaria per tutta sta roba da dove la prende? dagli amichetti in Torre Velasca?

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02/03/2008 15:35

7 missions impossible
le sette missioni enunciate da Berlusconi sono o impossibili o devastanti per i conti pubblici. Impossibili perché non esistono le risorse. E infatti si guardano bene dall'indicarle. Devastanti, se vorranno tener fede alle promesse. Perché i costi sarebbero altissimi, come ha dimostrato il Sole24ore, conti alla mano. Del resto, la destra italiana ha già dimostrato in qual conto tiene la finanza pubblica: aumentò la spesa di 2,5 punti nei suoi cinque anni di governo. E solo la buona amministrazione di prodi è riuscita a riaddrizzare la bilancia. Tant'è vero che le sparate di Berlusconi costituiscano un pericolo, che la parte più avvertita dell'economia e dell'impresa del Nord sta mollando il Pdl, perchè teme che per demagogia e populismo, in poco tempo, siano devastati i conti pubblici del nostro Paese.
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Utente Power



02/03/2008 15:41

quanto al nucleare...
quanto alla sparata sul nucleare nemmeno vale la pena discutere. ormai lo sanno tutti che un impegno di spesa eccezionale porterebbe frutti solo fra 15 anni. Mentre stiamo tuttora "scaricando" la vecchia centrale (e ci costa un occhio) e non si sa cosa farne delle scorie! Lasciamo agli incopetenti una ulteriore discussione su questo tema demagogico. E concentriamoci invece sulla ricerca di energia nucleare di nuova generazione. Spendiamoli lì, nella ricerca, 'sti soldi, invece di creare inutili cattedrali nucleari che saranno obsolete e quindi da scaricare, quando saranno costruite!
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Sportivo ipercafone
03/03/2008 09:53

I punti del programma del Pdl sarebbero anche interessanti, sicuramente più in linea col mio modo di concepire la politica e in segno di continuità con quanto detto negli ultimi 14 anni.

Ma resta il solito problema: se in tutto questo tempo non hanno fatto nulla, o poco più, di quanto detto, perchè bisogna credergli oggi ?

Prim dimostrino di saper tagliare la spesa pubblica, la prima cosa che si chiede ad un governo di destra, poi diventano credibili.
Perchè il problema di tutti i programmi (motivo per cui dovrebbero evitare di presentarli per fare più bella figura) è che nessuno racconta dove prendere le risorse per dare attuazione al proprio libro dei sogni.


Per Pasquale
le tue obiezioni sono, a dir poco, ridicole: il programma del PD, quantificabile secondo alcune stime in 40 miliardi di €uro, non accenna a dove reperire risorse.
Se non un generico recupero dall'evasione, ritornello tanto ripetuto ma fra un po' verranno fuori i conti e scopriremo quanto c'è di vero e quanto di falso.
Per quanto riguarda i conti messi a posto, proprio venerdì l'Istat ci ha certificato che la pressione fiscale del 2007 è stata la più alta da 10 anni a questa parte: guarda caso al governo anche quella volta c'era il presidente del PD Romano Prodi.
A mettere a posto i conti tartassando italiani ed imprese è facile: infatti il PIL cresce la metà di quanto abbia fatto quello tedesco, quello inglese e meno di quello francese.
Ma la cosa che più preoccupa, il PIL è cresciuto meno di quanto è stato programmato nel DPEF allegato alla finanziaria 2007.
Contando che già oggi sappiamo che per il 2008 le stime di crescita sono minori di quelle più basse stimate dal governo, mi chiedo: ma lo stimatissimo e preparatissimo Padoa Schioppa dove ha studiato ? All'università di Paperopoli ?
Se Atene piange, Sparta non ride.
Mi sa che dopo Aprile piangeremo ancora tutti ...

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Utente Power



03/03/2008 14:25

I programmi del PD e del pdl
paperino73, 03/03/2008 9.53:

I punti del programma del Pdl sarebbero anche interessanti, sicuramente più in linea col mio modo di concepire la politica e in segno di continuità con quanto detto negli ultimi 14 anni.

Ma resta il solito problema: se in tutto questo tempo non hanno fatto nulla, o poco più, di quanto detto, perchè bisogna credergli oggi ?

Prim dimostrino di saper tagliare la spesa pubblica, la prima cosa che si chiede ad un governo di destra, poi diventano credibili.
Perchè il problema di tutti i programmi (motivo per cui dovrebbero evitare di presentarli per fare più bella figura) è che nessuno racconta dove prendere le risorse per dare attuazione al proprio libro dei sogni.


Per Pasquale
le tue obiezioni sono, a dir poco, ridicole: il programma del PD, quantificabile secondo alcune stime in 40 miliardi di €uro, non accenna a dove reperire risorse.
Se non un generico recupero dall'evasione, ritornello tanto ripetuto ma fra un po' verranno fuori i conti e scopriremo quanto c'è di vero e quanto di falso.
Per quanto riguarda i conti messi a posto, proprio venerdì l'Istat ci ha certificato che la pressione fiscale del 2007 è stata la più alta da 10 anni a questa parte: guarda caso al governo anche quella volta c'era il presidente del PD Romano Prodi.
A mettere a posto i conti tartassando italiani ed imprese è facile: infatti il PIL cresce la metà di quanto abbia fatto quello tedesco, quello inglese e meno di quello francese.
Ma la cosa che più preoccupa, il PIL è cresciuto meno di quanto è stato programmato nel DPEF allegato alla finanziaria 2007.
Contando che già oggi sappiamo che per il 2008 le stime di crescita sono minori di quelle più basse stimate dal governo, mi chiedo: ma lo stimatissimo e preparatissimo Padoa Schioppa dove ha studiato ? All'università di Paperopoli ?
Se Atene piange, Sparta non ride.
Mi sa che dopo Aprile piangeremo ancora tutti ...



Vedo paperino nervoso, apostrofa un interlocutore con l'epiteto di ridicolo, bah! veniamo al dunque. Governo prodi.
Nel 2006 abbiamo trovato un Paese con un avanzo delle partite correnti azzerato, un'evasione fiscale al massimo livello, un debito pubblico accresciuto, un deficit del 4,1 per cento rispetto ai parametri di Maastricht, una crescita zero del Pil. Il governo Prodi può vantare una diminuzione del debito pubblico e del fabbisogno finanziario, la ricostruzione dell'avanzo delle partite correnti, il deficit ridotto dal 4,1 al 2 per cento (attualmente siamo addirittura scesi all'1,3), una pacificazione mai raggiunta finora tra il fisco e alcuni milioni di piccoli e medi contribuenti con nuovi studi di settore e nuove semplificazioni burocratiche; infine una riduzione cospicua dell'evasione fiscale. Il gettito è aumentato senza una sola nuova imposta né modifica e rialzo di aliquote, anzi con sei miliardi di euro in favore delle imprese con l'abbattimento dell'Irap e dell'Ires. Un buon lavoro, mi pare. Nonostante la sua armata brancaleone, Prodi ha realizzato il risanamento dei conti (che è, data la strana destra che c'è in italia, una cosa di sinistra, perché prelude a politiche di sviluppo e ridistribuzione del reddito.
Il programma del PD, vedi intervista del coordinatore del programma Morando nel sito www.partitodemocratico.it, si baserà anche sulla riduzione della spesa, cosa che il governo Prodi ha dimostrato di saper fare.
E passiamo al Pdl. Il sole 24ore (noto giornale comunista)dice che per attuare il programma del pdl ocorrono 87 miliardi di euro, la copertura è di soli 37 !! Dove prenderà quei soldi? Dalla riduzione della spesa? Non credo, Berlusconi ha dimostrato nei suoi cinque anni, conti alla mano, d'essere il partito della spesa. Permantenere le sue promesse devasterà i conti pubblici, come ha già fatto. E lo dimostra il fatto che economisti e industriali stanno mollando Berlusconi, anche nel nord est, perché non si fidano di lui!



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03/03/2008 15:13

pasquale.60, 03/03/2008 14.25:

Vedo paperino nervoso, apostrofa un interlocutore con l'epiteto di ridicolo, bah! veniamo al dunque.


Non ho detto che tu sei ridicolo.
Lo sono le argomentazioni utilizzate.
(ps - non sono nervoso. che vinca il Pd o il Pdl mi cambia poco. ed è ovvio che vincerà uno dei due. Oppure, più facilmente, entrambi.)

Governo prodi.
Nel 2006 abbiamo trovato un Paese con un avanzo delle partite correnti azzerato,


Giusto.

un'evasione fiscale al massimo livello,


Questa è propaganda. Non hai strumenti per dimostrarlo.

un debito pubblico accresciuto, un deficit del 4,1 per cento rispetto ai parametri di Maastricht, una crescita zero del Pil.


Mai negato (nel deficit concorre una sentenza UE sull'IVA, ma lasciamo stare i particolari).

Il governo Prodi può vantare una diminuzione del debito pubblico e del fabbisogno finanziario, la ricostruzione dell'avanzo delle partite correnti, il deficit ridotto dal 4,1 al 2 per cento (attualmente siamo addirittura scesi all'1,3),


Giusto. L'obiezione era sul come lo ha fatto. Ma qui si esce dalla propaganda e non so se sei in grado di seguire il discorso.

una pacificazione mai raggiunta finora tra il fisco e alcuni milioni di piccoli e medi contribuenti con nuovi studi di settore e nuove semplificazioni burocratiche; infine una riduzione cospicua dell'evasione fiscale.


Non citi numeri.
Forse perchè non è provato nulla riguardo alla riduzione dell'evasione ?

Il gettito è aumentato senza una sola nuova imposta né modifica e rialzo di aliquote, anzi con sei miliardi di euro in favore delle imprese con l'abbattimento dell'Irap e dell'Ires. Un buon lavoro, mi pare.


LA PIU' ALTA PRESSIONE FISCALE DAL 1997: 43,3% del Pil.
Dati Istat.

E passiamo al Pdl. Il sole 24ore (noto giornale comunista)dice che per attuare il programma del pdl ocorrono 87 miliardi di euro, la copertura è di soli 37 !! Dove prenderà quei soldi? Dalla riduzione della spesa? Non credo, Berlusconi ha dimostrato nei suoi cinque anni, conti alla mano, d'essere il partito della spesa. Permantenere le sue promesse devasterà i conti pubblici, come ha già fatto. E lo dimostra il fatto che economisti e industriali stanno mollando Berlusconi, anche nel nord est, perché non si fidano di lui!


Hai ragione.
Neanch'io mi fido più di Berlusconi.
Infatti non lo voto.

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15/07/2008 13:32

trovate in casa lettere dell'uomo che fanno riferimento a problemi finanziari
Prato, spara alla moglie e poi si suicida
L'imprenditore 75enne è morto sul colpo, la donna poco dopo in ospedale.
La coppia aveva difficoltà economiche

PRATO -
Ha sparato alla moglie e poi si è ucciso, con la stessa pistola. Protagonista di questa tragedia familiare Leopoldo Pacetti, un imprenditore tessile di Prato 75enne, che è morto sul colpo. La donna invece è stata soccorsa ma è morta poco dopo in ospedale. Si chiamava Giuseppina Blandino, i due vivevano insieme dopo la morte della prima compagna di lui. L'omicidio-suicidio è stato portato a termine all'alba di martedì nella camera da letto della casa dove la coppia viveva, in via Ciliari sulla Vella. La causa sta quasi certamente nelle difficoltà economiche dei coniugi. I carabinieri hanno trovato in casa alcune lettere scritte dall'imprenditore in cui si fa riferimento a problemi di natura finanziaria. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Laura Canovai: nell'abitazione i carabinieri stanno svolgendo i rilievi per chiare la dinamica dell'accaduto e l'arma è stata sequestrata.


15 luglio 2008
Corriere della Sera

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