Dovevano disputare un'amichevole contro la squadra locale
Entrati con regolare visto è probabile che abbiano già lasciato l'Italia diretti in Germania. Ma stasera si gioca ugualmente
VERONA - Nove calciatori della nazionale afghana di calcio, in Italia per una serie di amichevoli, sono spariti da domenica pomeriggio. Gli afgani hanno trovato alloggio in un residence di Peschiera del Garda, di proprietà del presidente del Verona (Pietro Arvedi), e questa sera dovevano giocare in una gara organizzata dall'associazione «Popoli» per reperire fondi per la costruzione di alcune strutture sanitarie a Kabul. La partita con il Verona comunque si farà, perché sono stati chiamati d'urgenza alcuni giocatori afgani residenti in Germania.
FORSE GIÀ IN GERMANIA - È stata allertata anche la questura di Verona per le ricerche dei nove giocatori che mancano all'appello anche se, spiegano gli investigatori, si tratta di un allontanamento volontario da parte di persone entrate in Italia con regolare visto: solo allo scadere della validità del permesso potrebbero scattare le procedure per l'espulsione. È tuttavia probabile che i calciatori abbiano già lasciato l'Italia per recarsi in Germania, dove esiste una numerosa comunità afgana, magari con l'intento di ottenere l'asilo politico. Nessuno di loro è però in possesso del passaporto, dato che i documenti sono rimasti in custodia presso i dirigenti della squadra.
SI GIOCA COMUNQUE - La nazionale afgana di calcio era giunta in Italia la scorsa settimana. Ha già giocato a Coverciano una gara d'allenamento. «Sono molto amareggiato e anche preoccupato», confessa Franco Nerozzi, fondatore di Popoli. «Comunque non sarà certo per colpa di chi non ha capito le finalità della partita e l'importanza di costruire un ospedale a Kabul che non si giocherà. Questa sera al Bentegodi si va in campo». Un messaggio che è anche quello dell'allenatore della nazionale afghana, Mir Alì Asger Akbarzola. «Sono molto arrabbiato per quello che è accaduto, se tornano non giocheranno, questo è certo. Mi dispiace perché è da vent'anni che la nostra nazionale non gioca in Europa e il calcio serve per dare speranze a tutto il nostro popolo».