ARTE E CULTURA
25/06/2013 - PARCO ARCHEOLOGICO NATURALISTICO DEI VULCI TOUR ESTATE 2013
Vulci, a passeggio con gli etruschi
Parco dei Vulci
Trekking storico alla scoperta delle testimonianze di un angolo d'Italia a cavallo tra Lazio e Toscana tra tombe, scavi e natura mozzafiato.
Immerso in una vasta distesa a colori tra tulipani e paesaggi verdeggianti nel cuore della Maremma laziale e adagiato sulle sponde del fiume Fiora a Montalto di Castro nella provincia viterbese, ilParco Archeologico Naturalistico dei Vulci è un tesoro lasciato dalla civiltà etrusca alle porte di Roma, un luogo carico di emozioni, in grado di combinare amore per il paesaggio, desiderio d’avventura e sete di cultura.
Al bando la frenesia, il fascino del passato torna al presente abbracciandolo con quella piacevole sensazione di quiete, dimenticando ogni rumore per riscoprire l'autenticità di quelle epoche lontane che hanno portato Vulci ad assumere un ruolo di indiscussa protagonista tra l’IX ed l'VIII secolo a.C. divenendo una delle più grandi città-stato etrusche, testimonianze sono sotto gli occhi di tutti in quanto, al suo interno, si calpesta la storia e, chiudendo gli occhi, anche solo per qualche istante, vale la pena immaginare di essere in un’altra epoca, calzare altri abiti e vivere in quel contesto, passeggiando tra le bellissime vestigia di quel che oggi resta di una vivace città: antistante la Porta Ovest ecco dominare la scena l’antico acquedotto, o quel che resta di esso, una meraviglia del I secolo resa affascinante dal suo rivestimento in coccio pesto, pronto a distribuire acqua a tutti gli edifici del centro urbano.
Il benessere e il desiderio di relax non sono una prerogativa dei tempi moderni, già i romani erano soliti dedicare uno spazio della propria casa alle terme, composte dalla natatio, una piscina a cielo aperto, il tepidarium, il frigidarium, il calidarium e la sauna circondate da opere monumentali come la Domus del Criptoportico, il Mitreo, il Tempio Grande, il Santuario del Carraccio all’Osteria e, tra i sepolcri monumentali appartenenti ad illustri famiglie dell’aristocrazie vulcente, la Tomba di François, un capolavoro a 360° gradi tanto per l’architettura quanto per gli splendidi esemplari di pittura funeraria che ne ornavano le pareti, meraviglie che raffiguravano personaggi della mitologia greca i cui volti sono facilmente identificabile grazie alla presenza del nome accanto ad ogni figura scritto in etrusco. Quello che un tempo adornava questo maestoso dromos, profondo 15 metri e composto da sette camere funerarie, ovvero il prestigioso ciclo pittorico, è stato rimosso dalla location originale per volere del Principe Alessandro Torlonia che ha preferito custodire questo patrimonio, a partire dal 1863, a Villa Albani privandolo però alla pubblica utenza.
Rimanendo nelle Necropoli Orientali, interessante anche la Cuccumella che, con i suoi oltre 230 metri di circonferenza, rappresenta il più grande cumulo etrusco rivenuto nell’intero territorio italiano. Proseguendo in direzione Porta Nord, ci si incammina in dimensioni bucoliche là dove la vegetazione si fa più fitta fino a raggiungere le sponde del Laghetto del Pellicone dove ammirare la deliziosa cascata. Il cammino conduce poi al Ponte della Badia per approdare al medievale Castello della Badia, una deliziosa architettura del XII secolo al cui interno, dal 1975, è ospitato il Museo Nazionale Etrusco tra vasellame, armi di rame e armi risalenti all’Età Encolitica.
Uno, nessuno e centomila modi di approcciarsi a questo ricco patrimonio, non solo spazio per l’archeologia, si può unire l’utile al dilettevole e ritagliarsi la giornata perfetta fuori porta appagando il desiderio di scoprire i vanti del Belpaese con quel pizzico di carica energetica e divertimento che non guastano mai. La zona di Vulci infatti calza a pennello a ogni tipo di visitatore, offre distensive passeggiate all’insegna dell’archeotrekking per più allenati ma anche trekking a piedi o a cavallo, pedalate in mountain bike per ogni livello e, per una gita memorabile, un giro in kayak al laghetto del Pellicone o ancora uscite in canoa sono perfette.
Inoltre, durante la stagione estiva, onde evitare di rendere faticosa e spiacevole la percorrenza a causa dell’eccessiva calura, l’appuntamento con l’esplorazione del territorio cambia orario e invita a visite guidate in notturna, con percorsi illuminati, tutti i martedì alla Necropoli e tutti i giovedì alla città antica, un modo piacevole di godere dell’atmosfera magica regalata da un cielo stellato. Terminato l’iter culturale, l’appuntamento con le tradizioni si sposta nella locanda del Parco, un luogo piacevole dove rilassare le membra, godere dei colori dei dintorni e assaggiare i menù storici degustando piatti tipici della maremma.
Informazioni utili: Tel. 0766.89298 www.vulci.it
Fonte: La Stampa : 25 Giutno 2013 - Nexta