Gianfranco Fini e la sua coerenza...

Ultimo Aggiornamento: 20/04/2010 19:23
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24/02/2005 19:22

Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Zalmoxis 24/02/2005 7.46




Hai mai letto un tal libro? Nota che è stato pubblicato nel 1994 e da un editore non davvero sconosciuto...

Io ne ho una copia che offro se la si vuole consultare - per chi fosse curioso e non riuscisse a reperirlo magari su Internet (qualche sito ancora lo vende). E' veramente istruttivo.. Dammi retta!

[SM=x44458] [SM=x44450] [SM=x44458]






Molto molto interessante [SM=x44461]
andrò a cercarlo dal mio libraio di fiducia
ed eventualmente approfitterò della tua disponibilità [SM=x44451]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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26/02/2005 01:42

[SM=x44458]

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Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


(Anonimo del XIII sec.)

26/02/2005 11:36


Mi/Vi pongo le seguenti domande:

a- Credete Fini il più stupido della CdL?
b- Se si fosse arenato in certe posizioni.... avrebbe potuto mai..........?
c- An non sarebbe quello che è oggi senza Fini.... sarebbe rimasto un partitucolo (in termini di consenso popolare) intorno al 4% come RC?
d- Mai Fiuggi fu + appropriata.... I^-->II^ repubblica, svuotamento del centro...... appiattimento delle differenze (almeno nei confronti dell'opinione pubblica)........


Leggete QUI .... è istruttivo. [SM=x44461]
26/02/2005 12:28

Re:
Se Fini fosse rimasto sulle posizioni che aveva prima non sarebbe mai potuto arrivare dove è arrivato, questo è chiaro. Sarebbe stato una specie di Rauti più giovane, ancorato al passato e senza speranze per il futuro. A me non interessa se il suo cambiamento sia sincero o "opportunista", quello che conta è che questo cambiamento ci sia stato.
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26/02/2005 12:34

Re:

Scritto da: KuntaKinte77 26/02/2005 11.36


Leggete QUI .... è istruttivo. [SM=x44461]




non ci puoi fare una breve sintesi di facile lettura? [SM=x44451]

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26/02/2005 12:37

Re:

Scritto da: KuntaKinte77 26/02/2005 11.36

Mi/Vi pongo le seguenti domande:

a- Credete Fini il più stupido della CdL?
b- Se si fosse arenato in certe posizioni.... avrebbe potuto mai..........?
c- An non sarebbe quello che è oggi senza Fini.... sarebbe rimasto un partitucolo (in termini di consenso popolare) intorno al 4% come RC?
d- Mai Fiuggi fu + appropriata.... I^-->II^ repubblica, svuotamento del centro...... appiattimento delle differenze (almeno nei confronti dell'opinione pubblica)........


Leggete QUI .... è istruttivo. [SM=x44461]



Caro Kunta a casa mia si chiama opportunismo politico.
Se uno ha dei valori in cui crede li combatte anche con il 2% dei consensi.
Il trasformismo è una brutta cosa

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Oscar Wilde




26/02/2005 12:47

Re: Re:
Con il 2% dei consensi, in un sistema maggioritario, fai la fine di Pannella. E Di Pietro con Occhetto, che hanno fatto? E Mario Segni? Se hai grandi ambizioni (come Fini le ha) non puoi accontentarti del 2%...
26/02/2005 12:52


Scritto da: never169 26/02/2005 12.37
Caro Kunta a casa mia si chiama opportunismo politico.
Se uno ha dei valori in cui crede li combatte anche con il 2% dei consensi.
Il trasformismo è una brutta cosa




opportunismo, trasformismo.... chiamatelo come vi pare, ma in Italia è cosa comune (Silvio è "figlio" di Craxi, giusto per fare un esempio).
Quest'uomo sta conducendo la destra "sociale" al potere. Non succederà oggi, ma la fine di Silvio non è lontana*....... e lì se la contenderanno Casini e Fini.

Okkio che Fini ha la vista lunga..... molto + di Silvio e degli altri alleati. E' uno che ha cervello (con idee che non condivido, ma pur sempre cervello!) da vendere.

Credo sia l'unico politico vero che la destra può offrire in questo momento. Gli altri son tutte comparse.
E onestamente, viste le capacità del primo, credo che il Gianfra avrà partita facile.


*almeno spero. [SM=x44476]
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26/02/2005 13:05

Re: Re: Re:

Scritto da: Nikki72 26/02/2005 12.47
Con il 2% dei consensi, in un sistema maggioritario, fai la fine di Pannella. E Di Pietro con Occhetto, che hanno fatto? E Mario Segni? Se hai grandi ambizioni (come Fini le ha) non puoi accontentarti del 2%...



Ma che vuol dire allora uno fa politica per le poltrone?
le ambizioni devo andare di pari passo con i propri valori.
Infatti in questi aqnni ha preso tanti pesci in faccia da parte di Bossi e di Berlusconi che ormai vivacchia.

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26/02/2005 13:07

Re:

Scritto da: KuntaKinte77 26/02/2005 12.52



opportunismo, trasformismo.... chiamatelo come vi pare, ma in Italia è cosa comune (Silvio è "figlio" di Craxi, giusto per fare un esempio).
Quest'uomo sta conducendo la destra "sociale" al potere. Non succederà oggi, ma la fine di Silvio non è lontana*....... e lì se la contenderanno Casini e Fini.

Okkio che Fini ha la vista lunga..... molto + di Silvio e degli altri alleati. E' uno che ha cervello (con idee che non condivido, ma pur sempre cervello!) da vendere.

Credo sia l'unico politico vero che la destra può offrire in questo momento. Gli altri son tutte comparse.
E onestamente, viste le capacità del primo, credo che il Gianfra avrà partita facile.


*almeno spero. [SM=x44476]



Ma tu pensi veramente che nel momento che Berlusconi finirà per scomparire con il suo partito azienda il suo 25% andrà a Fini e Follini?
Io non credo e spero proprio [SM=x44461]

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26/02/2005 13:20


Scritto da: never169 26/02/2005 13.07
Ma tu pensi veramente che nel momento che Berlusconi finirà per scomparire con il suo partito azienda il suo 25% andrà a Fini e Follini?
Io non credo e spero proprio [SM=x44461]




se me lo permetti ti correggo sul secondo nome:
Fini e Casini.
E il + "bravo" guiderà la CdL. [SM=x44461]


Ps. Fi non è al 25% da tempo. [SM=x44462]
Ps2. Se Bertinotti fosse stato + in gamba di qto già non sia avrebbe pure "succhiato" qke % di voti dalla Lega...... ma a volte il faustino manca di lungimiranza.A mio parere, s'intende.
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26/02/2005 13:30

Re:

Scritto da: KuntaKinte77 26/02/2005 13.20



se me lo permetti ti correggo sul secondo nome:
Fini e Casini.
E il + "bravo" guiderà la CdL. [SM=x44461]


Ps. Fi non è al 25% da tempo. [SM=x44462]
Ps2. Se Bertinotti fosse stato + in gamba di qto già non sia avrebbe pure "succhiato" qke % di voti dalla Lega...... ma a volte il faustino manca di lungimiranza.A mio parere, s'intende.



la CDL non esiste e Follini e Casini sono la stessa cosa![SM=x44461]

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26/02/2005 14:06

Re: Re:
Io ho sempre pensato che Fini, prima o poi, diventerà il leader del centro-destra, ma certo passerà tempo! Mi sembra l'unico che possa arrivare a tanto, Casini e Follini non ne sarebbero all'altezza.
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26/02/2005 14:35

Re: Re: Re:

Scritto da: Nikki72 26/02/2005 12.47
Con il 2% dei consensi, in un sistema maggioritario, fai la fine di Pannella. E Di Pietro con Occhetto, che hanno fatto? E Mario Segni? Se hai grandi ambizioni (come Fini le ha) non puoi accontentarti del 2%...




Il 2% non lo aveva a Roma: come MSI - AN non era nata - ottenne il massimo risultato mai raggiunto da un suo partito! Era l'anno dello scontro con Rutelli
[SM=x44475]

[Modificato da Zalmoxis 26/02/2005 14.36]

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26/02/2005 14:36

Re:

Scritto da: KuntaKinte77 26/02/2005 11.36

Mi/Vi pongo le seguenti domande:

a- Credete Fini il più stupido della CdL?
b- Se si fosse arenato in certe posizioni.... avrebbe potuto mai..........?
c- An non sarebbe quello che è oggi senza Fini.... sarebbe rimasto un partitucolo (in termini di consenso popolare) intorno al 4% come RC?
d- Mai Fiuggi fu + appropriata.... I^-->II^ repubblica, svuotamento del centro...... appiattimento delle differenze (almeno nei confronti dell'opinione pubblica)........


Leggete QUI .... è istruttivo. [SM=x44461]




Manca la storia di un tal Sergio Mariani...
[SM=x44451]

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Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


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26/02/2005 14:54

Re: Re:

Scritto da: Zalmoxis 26/02/2005 14.36



Manca la storia di un tal Sergio Mariani...
[SM=x44451]



[SM=x44463] sei proprio un pestifero......[SM=x44498]

tratto da :
Fini: di tutta l' "erba" un "Fascio"
Liberamente tratto da “Tribù” edito Mondadori e arricchito di altri dati inediti.
www.italianiestero.antoniodipietro.it/sezioni/editoriali/editoriali.php?e...

Nipote di un nonno comunista (paterno: Alfredo) e di uno fascista (materno: Antonio, partecipante alla Marcia su Roma), figlio di un funzionario della gulf socialdemocratico, studente disastroso al ginnasio (5 in italiano, 5 in latino, 4 in greco, 4 in francese: bocciato), buono alle magistrali, laureato in pedagogia a Roma con una tesi sui decreti delegati, racconta a tutti di essere diventato missino dopo che i rossi gli avevano impedito di assistere al film Berretti verdi con John Wayne. Meglio: più che missino, fascista. Lo dice lui. Smentendo lo stesso amico Silvio che s’affanna a sdrammatizzare: «Macché fascista: se è nato nel ’52!». No: «Sono un postfascista, ma sarebbe meglio dire un fascista nato nel dopoguerra».
Lo diceva nel 1988, mentre stava per essere eletto segretario nazionale del msi. Al ballottaggio, ma con voti reali. La prima volta non era andata così. Alle elezioni per la carica di capo del Fronte della Gioventù, nel ’77, era arrivato quinto su sette candidati. I camerati, più fanatici e maneschi di lui, lo consideravano infatti troppo moderato. «Per noi era un vile» avrebbe spiegato anni dopo Valerio Fioravanti, che a quei tempi stava slittando con la futura moglie Francesca Mambro verso la scellerata scelta della lotta armata.
Uno che preferiva la parola al manganello, il dibattito allo scontro fisico. Onore al merito, per noi. Non per i suoi camerati, che nelle sezioni caldissime di Acca Larentia o di via Sommacampagna lo chiamavano «er Caghetta». E lo accusavano, secondo le testimonianze raccolte da Goffredo Locatelli e Daniele Martini, autori d’una biografia del leader destrorso, di cose inimmaginabili nell’ottica dei balilla: «Veniva ai cortei in giacca e impermeabile. Così al primo pericolo si infilava nei negozi e si spacciava per poliziotto». Figurarsi se lo avrebbero fatto capo dei giovani missini. Almirante non aveva, però, voluto sentir ragioni: dal quinto l’aveva cooptato d’autorità al primo posto. A riprova di quanto «Faina» avrebbe spiegato anni dopo. E cioè d’aver appreso «i valori della democrazia» proprio dentro il msi.
Seccato dalla fama di debolezza muscolare, dirà: «Ne ho date e ne ho prese, credo d’esser finito in pareggio». L’unico pestaggio di cui si abbia notizia, tuttavia, non glielo impartirono i rossi ma i camerati amici del marito di quella che, in seconde nozze, sarebbe diventata sua moglie, Daniela Di Sotto: «Sospettavano di me e di lui». Un passo indietro. Daniela, che oggi si veste con minigonne e spacchi da sventola e ha un fisico da palestra coi bicipiti luccicanti ma allora era una cicciona di settantacinque chili che lavorava come tastierista al «Secolo d’Italia» dove Gianfranco faceva il giornalista, si era sposata molto giovane con Sergio Mariani, che tutti chiamavano «Folgorino» perché era stato nella Folgore, un manesco così manesco da essere spedito per un anno in soggiorno obbligato in Sardegna.
Cosa fosse successo, in quell’anno di provvisoria vedovanza, tra Daniela e il futuro presidente di An non si sa. Niente, dicono loro. Certo è che quando il marito rientrò, lei scoprì che non ci poteva più vivere insieme. Anni più tardi avrebbe raccontato: «Dopo mesi di totale estraneità, un giorno gli dissi: “Sto uscendo, vado dall’avvocato”. Lui mi rispose: “Se ci vai mi sparo”. Chiusi la porta, uscii sul pianerottolo, chiamai l’ascensore. Sentii un colpo di pistola. Sergio si era sparato alla pancia. Chiamai l’ambulanza, avvertii il partito. Fu operato subito e per fortuna si salvò. Ma da quel momento io per tutti diventai il carnefice e lui la vittima. Io la donnaccia senza cuore che non prova pietà, lui il poverino che per causa mia aveva rischiato addirittura la vita. Furono mesi, anni terribili. Tutti gli amici, il partito, si schierarono contro di me; nessuno, vent’anni fa, ammetteva che una donna, di destra per giunta, potesse scegliere di vivere la propria vita, di alzare la testa, di tornare a sorridere dimenticando l’infelicità».

[SM=x44515]
26/02/2005 14:54

Re: Re:
Sì ma Roma era un caso particolare, si votava per il sindaco, se parliamo di elezioni nazionali con il MSI non sarebbe andato lontano. Quello era un periodo in cui ancora non si poteva dire di stare "a destra" senza essere presi per fascisti, ricordo che quando il Berlusca ha espresso la sua preferenza per Fini è stato subito chiamato "Cavaliere nero"! Io per anni ho tenuto nascoste le mie preferenze per paura di reazioni negative, a scuola la parola "destra" era tabù, se non eri di sinistra venivi guardato con sospetto e certi giornali giravano di nascosto sotto i banchi, quasi come se fossero riviste porno... Però era anche eccitante sentirsi "diversi"! Adesso se vado all'edicola e compro Libero è normale, non c'è più il gusto del proibito! E un po' mi manca...
26/02/2005 15:19


Scritto da: Nikki72 26/02/2005 14.54
Sì ma Roma era un caso particolare, si votava per il sindaco, se parliamo di elezioni nazionali con il MSI non sarebbe andato lontano. Quello era un periodo in cui ancora non si poteva dire di stare "a destra" senza essere presi per fascisti, ricordo che quando il Berlusca ha espresso la sua preferenza per Fini è stato subito chiamato "Cavaliere nero"! Io per anni ho tenuto nascoste le mie preferenze per paura di reazioni negative, a scuola la parola "destra" era tabù, se non eri di sinistra venivi guardato con sospetto e certi giornali giravano di nascosto sotto i banchi, quasi come se fossero riviste porno... Però era anche eccitante sentirsi "diversi"! Adesso se vado all'edicola e compro Libero è normale, non c'è più il gusto del proibito! E un po' mi manca...




beh.... adesso non siamo eccessivi.... il problema in italia è sempre stato aver la tessera PCI. Se l'avevi potevi scordarti di lavorare a Roma.... ma te lo potevi proprio scordare.
A lecce, città nera per eccellenza, eri (e sei!) marchiato se sei di sinistra e non al contrario. Anzi... essere missino all'epoca era un segno di vanto [SM=x44465]

Credo che escluse le 2/3 regioni "rosse" per eccellenza (emilia, toscana e umbria) negli altri posti venivi additato se eri di sinistra (PCI). Un pò meno se eri MSI......diciamolo (direbbe quel personaggio dei fumetti... ops, è un politico).

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26/02/2005 22:05

Re: Re: Re:

Scritto da: KuntaKinte77 26/02/2005 14.54


[SM=x44463] sei proprio un pestifero......[SM=x44498]

tratto da :
Fini: di tutta l' "erba" un "Fascio"
Liberamente tratto da “Tribù” edito Mondadori e arricchito di altri dati inediti.
www.italianiestero.antoniodipietro.it/sezioni/editoriali/editoriali.php?e...

Nipote di un nonno comunista (paterno: Alfredo) e di uno fascista (materno: Antonio, partecipante alla Marcia su Roma), figlio di un funzionario della gulf socialdemocratico, studente disastroso al ginnasio (5 in italiano, 5 in latino, 4 in greco, 4 in francese: bocciato), buono alle magistrali, laureato in pedagogia a Roma con una tesi sui decreti delegati, racconta a tutti di essere diventato missino dopo che i rossi gli avevano impedito di assistere al film Berretti verdi con John Wayne. Meglio: più che missino, fascista. Lo dice lui. Smentendo lo stesso amico Silvio che s’affanna a sdrammatizzare: «Macché fascista: se è nato nel ’52!». No: «Sono un postfascista, ma sarebbe meglio dire un fascista nato nel dopoguerra».
Lo diceva nel 1988, mentre stava per essere eletto segretario nazionale del msi. Al ballottaggio, ma con voti reali. La prima volta non era andata così. Alle elezioni per la carica di capo del Fronte della Gioventù, nel ’77, era arrivato quinto su sette candidati. I camerati, più fanatici e maneschi di lui, lo consideravano infatti troppo moderato. «Per noi era un vile» avrebbe spiegato anni dopo Valerio Fioravanti, che a quei tempi stava slittando con la futura moglie Francesca Mambro verso la scellerata scelta della lotta armata.
Uno che preferiva la parola al manganello, il dibattito allo scontro fisico. Onore al merito, per noi. Non per i suoi camerati, che nelle sezioni caldissime di Acca Larentia o di via Sommacampagna lo chiamavano «er Caghetta». E lo accusavano, secondo le testimonianze raccolte da Goffredo Locatelli e Daniele Martini, autori d’una biografia del leader destrorso, di cose inimmaginabili nell’ottica dei balilla: «Veniva ai cortei in giacca e impermeabile. Così al primo pericolo si infilava nei negozi e si spacciava per poliziotto». Figurarsi se lo avrebbero fatto capo dei giovani missini. Almirante non aveva, però, voluto sentir ragioni: dal quinto l’aveva cooptato d’autorità al primo posto. A riprova di quanto «Faina» avrebbe spiegato anni dopo. E cioè d’aver appreso «i valori della democrazia» proprio dentro il msi.
Seccato dalla fama di debolezza muscolare, dirà: «Ne ho date e ne ho prese, credo d’esser finito in pareggio». L’unico pestaggio di cui si abbia notizia, tuttavia, non glielo impartirono i rossi ma i camerati amici del marito di quella che, in seconde nozze, sarebbe diventata sua moglie, Daniela Di Sotto: «Sospettavano di me e di lui». Un passo indietro. Daniela, che oggi si veste con minigonne e spacchi da sventola e ha un fisico da palestra coi bicipiti luccicanti ma allora era una cicciona di settantacinque chili che lavorava come tastierista al «Secolo d’Italia» dove Gianfranco faceva il giornalista, si era sposata molto giovane con Sergio Mariani, che tutti chiamavano «Folgorino» perché era stato nella Folgore, un manesco così manesco da essere spedito per un anno in soggiorno obbligato in Sardegna.
Cosa fosse successo, in quell’anno di provvisoria vedovanza, tra Daniela e il futuro presidente di An non si sa. Niente, dicono loro. Certo è che quando il marito rientrò, lei scoprì che non ci poteva più vivere insieme. Anni più tardi avrebbe raccontato: «Dopo mesi di totale estraneità, un giorno gli dissi: “Sto uscendo, vado dall’avvocato”. Lui mi rispose: “Se ci vai mi sparo”. Chiusi la porta, uscii sul pianerottolo, chiamai l’ascensore. Sentii un colpo di pistola. Sergio si era sparato alla pancia. Chiamai l’ambulanza, avvertii il partito. Fu operato subito e per fortuna si salvò. Ma da quel momento io per tutti diventai il carnefice e lui la vittima. Io la donnaccia senza cuore che non prova pietà, lui il poverino che per causa mia aveva rischiato addirittura la vita. Furono mesi, anni terribili. Tutti gli amici, il partito, si schierarono contro di me; nessuno, vent’anni fa, ammetteva che una donna, di destra per giunta, potesse scegliere di vivere la propria vita, di alzare la testa, di tornare a sorridere dimenticando l’infelicità».

[SM=x44515]





[SM=x44462]

Infatti i ragazzi del Fronte ruppero allora il naso al Gianfranco - chissà perché poverino! - e a lungo tutti lì (anche chi oggi lo osanna) rifiutarono di parlargli, finchè non ebbe successo politico...
[SM=x44452] :fD: [SM=x44452]



Sai che sorte ha avuto Sergio Mariani?
:fD: [SM=x44457] :fD:




Oggi cura il servizio d'ordine che tutela la incolumità fisica del proprio presidente Gianfranco Fini
[SM=x44466] :-: [SM=x44451]




Che coerenza d'animi...
Facciamo loro un bell'applauso
[SM=x44458] [SM=x44459] [SM=x44458]

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26/02/2005 22:11

Re: Re: Re:

Scritto da: Nikki72 26/02/2005 14.54
Sì ma Roma era un caso particolare, si votava per il sindaco, se parliamo di elezioni nazionali con il MSI non sarebbe andato lontano. Quello era un periodo in cui ancora non si poteva dire di stare "a destra" senza essere presi per fascisti, ricordo che quando il Berlusca ha espresso la sua preferenza per Fini è stato subito chiamato "Cavaliere nero"! Io per anni ho tenuto nascoste le mie preferenze per paura di reazioni negative, a scuola la parola "destra" era tabù, se non eri di sinistra venivi guardato con sospetto e certi giornali giravano di nascosto sotto i banchi, quasi come se fossero riviste porno... Però era anche eccitante sentirsi "diversi"! Adesso se vado all'edicola e compro Libero è normale, non c'è più il gusto del proibito! E un po' mi manca...






A leggere il Secolo d'Italia, si finisce oggi per rivalutarle..
:fD: [SM=x44457] :fD:



Altro che il buon vecchio "Candido"..[SM=x44469]

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