Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 | Pagina successiva

MOSTRE ED EVENTI

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2018 16:37
Autore
Stampa | Notifica email    
18/03/2011 20:24

"Picasso, Mirò, Dalí. Giovani e arrabbiati: la nascita della modernità" 12 marzo al 17 luglio 2011 Firenze
FIRENZE - "Fu un soggiorno brevissimo, di una settimana, e ne approfittai per vedere tre cose decisive: Versailles, il museo Grevin e Picasso. Fu Manuel Ángeles Ortiz, pittore cubista di Granada e grande amico di Federico García Lorca, a presentarmi con una lettera a Picasso, il cui lavoro seguiva da vicino. Profondamente commosso e pieno di rispettoso zelo, quasi dovessi recarmi dal papa, giunsi alla casa, in rue della Boétie, dove Picasso abitava allora. "Sono venuto a trovar lei" dissi "ancor prima di visitare il Louvre". "E hai fatto benissimo" mi rispose Picasso". Ricordi autobiografici di un Salvador Dalì nella Parigi del 1926 (Picasso aveva 45 anni e Dalì 22), che tra verità e leggenda da genio surrealista sfilano ne "La Vita Segreta" scritta di suo pugno.

L'aneddoto continua con i dettagli della mitica visita al grande Picasso, che ormai aveva partorito la rivoluzione cubista con le Demoiselles d'Avignon nel 1907 e stava filtrando una febbricitante stagione surrealista. Dalì mostrò la sua Ragazza di Figueras a Picasso che la studiò per un quarto d'ora, senza commenti, per poi condurlo piano superiore e mostrargli per due ore tutti i suoi quadri posandoli volta per volta sul cavalletto. "Sul pianerottolo, al momento del congedo, ci scambiammo semplicemente un'occhiata, che significava: Hai capito? Ho capito". E' solo una delle storie che ricostruiscono i rapporti all'alba del Novecento tra la gioventù
ribelle dell'arte e Picasso, alla base della bella mostra "Picasso, Mirò, Dalí. Giovani e arrabbiati: la nascita della modernità" fino al 17 luglio a Palazzo Strozzi.

Il percorso espositivo, che orchestra un repertorio di più di sessanta opere giovanili dei tre artisti spagnoli, insieme a oltre cento schizzi picassiani provenienti dai più importanti musei spagnoli, come il Metropolitan Museum of Art, ma anche collezioni private, appare come un viaggio a ritroso nel tempo lungo trent'anni, indagando per la prima volta le radici comuni, i rimandi, le ispirazioni, la trama fitta di accordi estetici che sta alla base della ricerca di questi tre cavalieri dell'avanguardia storica. Fil rouge della rassegna è il "Cahier n. 7", arrivato dal Museo della casa natale di Picasso a Malaga (dove nacque nel 1881) esposto integralmente per la prima volta fuori dalla Spagna, che contiene i primi schizzi per le sue "Demoiselles", opera cardine dell'immaginario creativo dell'arte moderna.

Sotto la cura sapiente di Eugenio Carmona e Christoph Vitali, si parte proprio da quel 1926 e dal mitico incontro tra Picasso e Dalí ad indagare l'impatto che l'arte picassione ebbe sul più giovane ammiratore, nato a Figueras nel 1904. E si torna poi indietro al decennio 1915-1925, focalizzando il ruolo centrale della Catalogna, terra di nascita e formazione per i tre artisti. A Barcellona Mirò (dove nacque nel 1893) ereditava lo spirito provocatorio dei movimenti d'avanguardia, che avevano liberato la pittura dall'obbligo di rappresentare oggetti riconoscibili. Ma maturava anche il progetto di dare un respiro internazionale all'arte catalana. Nell'arte di Mirò, i colori di Matisse e gli angoli taglienti di Picasso, fomentati dall'euforia poetica di Walt Whitman, sconfinavano nell'anarchia espressiva dei surrealisti. E dalle origini catalane nascono tutte le grandi ossessioni di Dalì. Il suo delirio culinario, col famoso motto "so quello che mangio, non so quello che faccio", perché il catalano assegnava diritto di cittadinanza solo a ciò che poteva mangiare. O il leit motiv paesaggistico delle sue tele, l'adorata piana dell'Ampurdàn. E proprio a Barcellona un giovanissimo Picasso aveva affrontato l'apprendistato sulla traccia di Rusinol e Nonell, emancipandosi dalla tradizione locale con progetti ambiziosi. Inseguiva l'Art Nouveau e si lasciava sedurre dai Preraffaelliti inglesi, mentre conquistava con le sue opere, il pubblico del Quatre Gats, il Caffè degli artisti più bohemien della Catalogna.

La terza sezione si diverte a rievocare il rapporto "strano" tra Picasso e Mirò, che sembra quasi un film di Truffaut, tutto basato su incontri sfiorati e coincidenze mancate. Era il 1917, Picasso era tornato a Barcellona nel mese di novembre per la messa in scena del balletto Parade, prodotto dai Ballets russes di Diaghilev su libretto di Cocteau, per il quale aveva realizzato scene e costumi. Miró cercò di conoscerlo andò a casa sua, ma Picasso era fuori e incontrò solo la madre. Presenziò al Gran Teatre del Liceu per l'unica rappresentazione ma, come confesserà, "Non ho osato avvicinarlo". Il coraggio gli verrà tre anni dopo, nel suo primo viaggio a Parigi, quando si recò subito da Picasso.

Ancora una curva temporale e si salta al 1895-1907, gli anni febbrili di formazione del giovane Picasso e il suo arrivo a Parigi nel 1900, quando tutto accadeva, come raccontano i curatori: "Era l'anno della pubblicazione dell'Interpretazione dei sogni di Freud, un anno prima del rivoluzionario Pelleas und Melisande di Arnold Schönberg, cinque anni avanti all'anno mirabilis in cui Einstein scrisse il rivoluzionario testo sulla relatività, oltre un decennio prima che il mondo fosse squassato dal conflitto mondiale". Epilogo, con tre opere clou che condensano tutta la rivoluzionaria genialità di Picasso e la sua eredità trasmessa a Mirò e Dalí: il capolavoro cubista di Picasso "Donna che piange" del 1937, la "Composizione geometrica" di Miró del 1933 e l'"Arlecchino" di Dalí, risalente al 1926.





di LAURA LARCAN

Fonte: http://www.repubblica.it
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:32. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone