Tocca diverse geografie d'Oriente, dal Giappone al Nepal, dall'India alla Cina, un viaggio nell'universo femminile ritratto nell'arte asiatica e racchiuso in una mostra che apre i battenti a Torino lunedì 7 novembre in via della Rocca 29, da Schreiber Collezioni.
Attraverso sculture in bronzo, ceramiche o terrecotte, porcellane, papier peint, statuette lignee, lacche, xilografie, inchiostri e dipinti, in una cavalcata tra secoli e dinastie, l'esposizione percorre e declina diverse sfaccettature del pianeta donna, da piccoli racconti di vita familiare di custodi della serenità casalinga ai gioielli sfarzosi delle corti imperiali, dalle dame e le concubine alle nobildonne, fino al pantheon delle divinità orientali. Ci sono principesse, danzatrici, suonatrici, e si schiudono anche le porte dell'universo erotico cinese, con la donna vista come oggetto di piacere e costretta ad ogni sacrificio per aumentare il suo richiamo fisico, a partire dalla mutilazione dei piedi fasciati e deformati per diventare più piccoli e arcuati. Un'usanza durata secoli, che costringeva le giovani a incespicare appoggiandosi alle pareti e aiutandosi col bastone per non finire a terra. S'intravedono donne coraggiose, capaci di farsi largo, e donne piegate nella loro volontà di emergere, vittime di una sopraffazione che arriva all'infanticidio e alle stragi di bambine, oltre alla prostituzione e alla poligamia delle classi abbienti.
Le acconciature, le preziose scarpine, le fogge degli abiti e dei gioielli raccontano un costume che s'è evoluto nei secoli e celebrano anche figure femminili come Lan'er, che nel 1862 riuscì, tra complotti e intrighi di corte, a farsi proclamare Imperatrice reggente, e regnò ininterrottamente sul Celeste impero fino alla sua morte, nel 1908. Il titolo della rassegna, "Luce - immagini femminili nell'arte asiatica", rimanda ad un'altra leggendaria figura: Wu Zetian detta Luce, l'unica donna a fondare la propria dinastia, che nel VII secolo dopo Cristo regnò per quasi cinquant'anni. La rassegna resterà aperta fino al 23 dicembre, dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 18, il sabato su appuntamento. Info:
www.arteorientaleschreiber.com, 011836487, schreiber.collezioni@libero.it.
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