È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Il mitico Re Artù

Ultimo Aggiornamento: 08/05/2005 11:56
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 13.625
Registrato il: 30/04/2001
Sesso: Maschile

STAFF IPERCAFORUM



06/05/2005 11:55

Diverse sono le ipotesi sull’origine etimologica di Artu’, Il nome potrebbe derivare dai termini celtici ART (roccia) o ARTH GWYR (uomo orso), Artu' fu citato come personaggio storico solo nel X secolo d.C., ma le tradizioni lo portano indietro fino al V VI secolo. Nel 600 viene composto un poema epico, GODODDIN,il suo autore cita in un interessantissimo passo un guerriero che " forni' cibo ai corvi presenti sui bastioni senza essere un ARTU'.
Che significa questa frase? Esisteva piu' di un artu'? Se cosi' fosse cio' giustificherebbe alcune contraddizioni temporali che caratterizzano il re celtico.Alcuni pensano che il termine artu', nato da un primo mitico re, fosse un titolo che veniva preso da tutti i suoi successori, un po' come il titolo di Cesare per i romani. Questo giustificherebbe le varie discrepanze di tempo che vi sono su tale figura ,anzi, poiche' re Artu' venne legato alla mitica impresa di recupero del Graal ,puo'essere che tutti quelli che erano designati a tale missione prendessero tale titolo. Per alcuni, Artù è un personaggio ispirato a Cu Chulainn , protagonista di poemi epici irlandesi e il nome potrebbe derivare dal latino Artorius (in tal caso Artù era forse un Comes Britanniarum , ovvero un rappresentante locale dell'Impero Romano e quindi ancora piu’ che un nome reale rappresenterebbe un titolo).Ancora la figura di Artu’ la troviamo nella Vita di San Colombano ,santo legato alla scoperta del nuovo continente,(VIII secolo) ove l’agiografo Adomnan da Iona nomina un principe britanno chiamato "Arturius figlio di Aedàn mac Gabrain Re di Dalriada" .

La ricerca delle prove storiche dell'esistenza di Artù continua, appassionata e ininterrotta, fin dal 1190, quando i monaci di Glastonbury identificarono la loro Abbazia con la mitica Avalon, ove il sovrano era stato trasportato dopo essere stato mortalmente ferito a Camlann.

Artu’ diventa protagonista o comprimario di narrazioni gallesi intorno al 600 d.C.; in un poema del ciclo Gododdin è descritto come un guerriero invincibile, in un altro Artù discende agli inferi per recuperare un magico calderone, e qui ritroviamo metaforicamente sia il culto ctonio (la grotta) sia il simbolo della coppa. Comunque solo verso il 1190 Chretien de Troyes, nel poema Perceval le Gallois ou le Conte du Graal, introdusse nella "materia" il tema del Graal.

L'epopea arturiana venne definitivamente messa a punto ,poi, da , Sir Thomas Malory.Nel frattempo appare un’altra figura:infatti Gran consigliere del re e’ il druido Merlino, che fa concepire lo stesso Artu’ con l’inganno.Ma chi era Merlino?

La denominazione Merlinus venne utilizzata per la prima volta da Geoffrey di Monmouth nell'Historia Regum Britanniae, nelle Prophetiae Merlini e nella Vita Merlini.
Il Merlino storico visse probabilmente nel VI secolo; era un Bardo gallese - identificato da alcuni storici con un altro famoso Bardo, Taliesin - specializzato in testi profetici. La sua vita - almeno secondo le incerte cronologie del basso medioevo - fu incredibilmente lunga, tanto che certi commentatori ritengono che siano esistiti due Merlini diversi.. Della produzione letteraria di Merlino resta un solo frammento dell'opera Afallenau: la strofa di una profezia in un arcaico dialetto gaelico che nessuno è mai riuscito a tradurre:

Saith ugein haelion a aethant ygwyllon
yng koed Kelydon y daruyant:
kanys mi vyrdin wedy Taliessin
Byathad kyffredin vyn darogan


...
[SM=x44515]
OFFLINE
Post: 5.168
Registrato il: 24/09/2003
Sesso: Maschile


06/05/2005 23:46


Collegato con i miti arturiani c'è anche questa discussione su S.Galgano[SM=x44461]

_________________

OFFLINE
Post: 13.644
Registrato il: 30/04/2001
Sesso: Maschile

STAFF IPERCAFORUM



07/05/2005 16:50

Re:

Scritto da: Peppinox 06/05/2005 23.46

Collegato con i miti arturiani c'è anche questa discussione su S.Galgano[SM=x44461]



esatto [SM=x44458]
OFFLINE
Post: 13.645
Registrato il: 30/04/2001
Sesso: Maschile

STAFF IPERCAFORUM



07/05/2005 16:55

Fu il Vescovo Alessandro di Lincoln a richiedere a Geoffrey di "prophetias Merlinide Britannico in latinum transferre", ovvero di tradurre le profezie dal gaelico al latino, e, difatti, le Prophetiae Merlini - che, molto probabilmente, l'autore aveva reinventato - sono precedute da una dedica all'alto prelato. Forse proprio grazie all'autorità del committente, la Chiesa Cattolica considerò Merlino un profeta "cristiano" e degno di rispetto; del resto, nella saga arturiana, è proprio il mago a innescare il processo che permette "al dio Unico di cacciar via i molti Dèi celtici".In realta’ la ricerca del dio unico si riferirebbe non gia’ a quello cristiano, ma al culto unico della Dea Madre.

Altro personaggio della saga e’ Morgan Le Fay :e’ un personaggio direttamente derivato dalle divinità Morrighan, Macha e Modron la grande madre celtica compare per la prima volta nella Vita Merlini di Geoffrey e aiuta Artù a guarire dalle sue mortali ferite. All’inizio dunque vi e’ uno ottimo rapporto tra Morgana ed Artu’; solo successivamente ,nelle opere tardo medioevali, dimenticate le origini semidivine, viene presentata come una perfida seduttrice: il prototipo, insomma, della "donna sessuata" - la strega - aborrita e temuta dalla Chiesa cattolica. Ancora una volta siamo di fronte ad un tentativo di camuffare e confondere le tracce del culto della grande dea che quindi era vicina all’artu’.

Ora dopo questa breve introduzione sul mito arturiano vediamo come la figura di re Artu’ si trovi spesso anche in Italia. Alfredo Castelli, nell’ "Enciclopedia del mistero" presenta la seguente composizione

Lo Re Artù k'avemo perduto
Cavalieri siamo di Bretagna
ke vegnamo de la montagna
ke l'omo appella Mongibello.
Assai vi semo stati ad ostello
per apparare ed invenire
la veritade di nostro sire
lo Re Artù, k'avemo perduto
e non sapemo ke sia venuto.
Or ne torniamo in nostra terra
ne lo reame d'Inghilterra


La poesia e’ di un autore duecentesco noto come Gatto Lupesco,un nome piuttosto pittoresco che ricordera’ da vicino altre simbologie in italia , legate al mitico rex. La leggenda di Artù nell'Etna è riportata anche negli Otia Imperialia dell'inglese Gervase di Tilbury (XII secolo), il quale l'aveva appresa sul luogo intorno al 1190.
...
[SM=x44515]

OFFLINE
Post: 13.678
Registrato il: 30/04/2001
Sesso: Maschile

STAFF IPERCAFORUM



08/05/2005 11:56

Testimonianze di carattere architettonico si riscontrano nel Duomo di Modena, sul portale della Cattedrale di Bari e nel mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto.

In particolare facciamo un accenno alla cattedrale di Otranto.



"Il pezzo forte di tal basilica e’ il mosaico, esso rappresenta l’albero della vita che descrive le vicende umane, per la maggior parte sono vicende bibliche, da Adamo ed Eva a Noe"
Si parte dall’alto fino a scendere verso il basso,ove vi e’ la storia della citta’ di Otranto. La spiritualita’ del mosaico di Otranto e’ di tipo orientale, e’ Dio che scende verso gli uomini e non gli uomini che salgono verso dio.

Sempre nel mosaico troviamo la Scacchiera, simbolo poi adottato dai Templari, essa rappresenta l’ordine cosmico, l’eterna lotta del bene e del male, che non ha mai fine .Anche la scacchiera ha un significato esoterico, il re rappresenta il sole, il principio creatore limitato, la regina (la Donna) rappresenta la Terra, si puo’ spostare in ogni direzione, la torre rappresenta Saturno, il suo movimento e’ il quadrato, l’alfiere e’ Giove il trigono, mentre il cavallo indica il cavaliere che deve effettuare il salto per potersi purificare mentre il pedone e’ l’uomo.Ma non divaghiamo, e arriviamo a re Artu’. Infatti nel mosaico rex Artu’ e’ rappresentato in groppa ad una pecora con un gatto (leopardo), che appunto ricorda il nome di "gatto lupesco" che cerca di assalirlo.Potrebbe essere il ricordo della morte di un "artu’" in italia? Nell’italia misteriosa abbiamo trovato una tomba di un artu’, in particolare essa e’ situata a Roma, ma questa e’ un’altra storia….Torniamo al mosaico… A guardar questa scena vi e’ , forse Parcival ,il cui aspetto e’ particolare, sta in piedi, dritto, bello, si eleva sopra Artu’ e Abele, quasi simbolo di chi e’ degno del cielo. Potrebbe esser proprio Parcival che, dopo il recupero del Graal, "sembra raddrizzarsi e riluce di una bellezza sovrumana".

Ma ancora

Le leggende arturiane, cariche di significato esoterico, hanno un " prologo "in ltalia, attorno alla figura inquietante di un singolare santo-avventuriero, San Galgano, figura comunque antecedente al mito arturiano e quindi , appunto, che fa pensare ad un significato piu’ profondo della materia di Bretagna, la spada nella roccia puo’ metaforicamente rappresentare il Raggio di sole in relazione alla pietra, cioe’ ancora l’unificazione del culto della pietra col culto solare.

E per chi volesse saperne di più su San Galgano basta seguire il link riportato da Peppinox poco sopra [SM=x44459]

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:21. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone