Ciò che stupisce dell’uomo antico, ma che ancora langue dentro ognuno di noi, è la straordinaria capacità di vivere in simbiosi con il cosmo, conoscendo appieno i propri sensi e sapendoli controllare e indirizzare verso ed entro l’infinito.
Di queste straordinarie capacità, l’uomo comune non sa più come usufruire, abituato a riversare nella tecnologia le funzioni naturali dei propri sensi e obliando al meglio la propria dimensione spirituale.
All’origine della sapienza e della cultura di ogni etnia umana, vi è un elemento che viene ancor prima degli elementi alchemici o fondamentali, acqua, terra, aria, fuoco, spazio…
…è
il suono.
Dice Giovanni nel prologo al Vangelo omonimo:
“in principio c’era colui che è ‘ la parola ’. Egli era con Dio; Egli era Dio. Egli era al principio con Dio. Per mezzo di lui Dio ha creato ogni cosa…”
Dice la Genesi:
“Dio disse…..e fu.”
Alla base della più antica filosofia greca vi era la corrispondenza: pensiero-parola-realtà. Ma la filosofia greca ha attinto dall’Egitto.
E infatti la genesi egiziana di Menfi recita:
“Ptah, il grande, è il cuore(cervello) e la lingua(parola) dell’Enneade degli dei, lui creò gli dei, nacque nel cuore e nacque sulla lingua qualcosa nella forma di Atum.
Ora, Atum è il creatore, ma si capisce che lui stesso è stato creato, grazie al cuore(sede del pensiero secondo gli Egizi) e alla voce (lingua).
Anche gli Egizi hanno attinto la filosofia dal Vicino Oriente e così via fino ad arrivare là dove è attestata la più antica filosofia: l’India. Brahma è il Tutto, è Dio, anima universale.
Alla base della Genesi indù vi è, inutile dirlo,
il suono.
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