Scritto da: Nikki72 20/07/2005 9.58
Da "Chi l'ha visto?" del 18/07:
Per comprendere su quali basi fonda l'ipotesi che l'attentato a Papa Giovanni Paolo II e il successivo caso-Orlandi siano maturati in un ambito affaristico-malavitoso con forti legami all'interno dello stesso Vaticano:
...CUT...
Agca ha parlato anche recentemente di alti prelati in Vaticano complici nell'attentato.
Chi erano?
E sono gli stessi che poi hanno gestito il caso-Orlandi, l'estremo tentativo di piegare la ferrea volontà di Karol Wojtyla?
Chi chiedeva con insistenza una linea diretta col cardinal Casaroli, Segretario di Stato e uomo del papa?
Chi ha continuato a tenere sotto pressione il papa con l'apparente scopo di ottenere la libertà di Agca solo fino al momento che il Vaticano decide di aderire volontariamente ad una transazione per 240 miliardi di lire di allora in favore dei creditori dello IOR?
E' stato così descritto da un analista dei nostri servizi segreti:
straniero, verosimilmente di cultura anglosassone, livello intellettuale e culturale elevatissimo, conoscitore della lingua latina e successivamente di quella italiana, appartenente o inserito nel mondo ecclesiale, formalista, ironico, preciso e ordinato nelle sue modalità comportamentali, freddo, calcolatore, pieno di sé, sicuro del proprio ruolo e della propria forza, sessualmente amorfo, ha domiciliato a lungo a Roma, conosce bene soprattutto le zone della città che rappresentano qualche cosa per la sua attività, bene informato sulle regole giuridiche italiane e sulla struttura logistica del Vaticano.
Ed era qualcuno dentro al Vaticano in grado di sapere subito cosa accadeva vicino al papa:
è un ritratto che fa pensare a qualcuno che somiglia molto a Monsignor Marcinkus che il giorno dell'attentato al papa non c'era.
Avrebbe forse potuto intervenire come aveva fatto nel 1970 per Paolo VI o come avrebbe fatto nel 1982 a Fatima?
Era a giocare a tennis al Gianicolo e, come risulta da un'intercettazione telefonica alla sua segretaria, conferma che appena saputo dell'attentato aveva esclamato:
"Non sarà stato quel turco?".
Si riferiva ad Agca, aveva ricordato in un attimo le minacce pubblicate su un giornale turco quasi due anni prima.
Del trio Sindona-Marcinkus-Calvi, Marcinkus è l'unico sopravvissuto ed ha evitato tutte le vicende giudiziarie perché lo stato italiano non ha giurisdizione sulle cose interne vaticane.
Anche se è singolare che ad un certo punto della vicenda il cardinale Casaroli avrebbe chiesto al generale Santovito, capo del Sismi, il servizio segreto militare italiano, di indagare su di lui.
Nel 1989 Giovanni Paolo II lo destituisce e lo manda negli Stati Uniti dove vive da allora.
.... oscure connivenze tra gruppi apparentemente diversi: la P2, la banda della Magliana, la nuova camorra organizzata, esponenti dell'estrema destra e soprattutto la mafia, quella siciliana e quella americana, e poi i servizi segreti.
Di sicuro a tutto questo si riferiva un nostro ascoltatore quando ci ha lasciato questo messaggio in segretaria: "Riguardo al fatto di Emanuela Orlandi, per trovare la soluzione del caso andate a vedere chi è sepolto nella cripta della Basilica di Sant'Apollinare e del favore che Renatino fece al cardinal Poletti, all'epoca.....
I genitori di Emanuela sanno tutto".
Ecco,
torniamo IN TOPIC:
abbiamo molto materiale su cui discutere,
ad esempio questa figura di Monsignor Marcinkus mi sembra che sia la chiave di volta per capire gran parte dei misteri italiani degli anni '70 e '80
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.