Il sito di San Clemente e’ costituito da tre ambienti e un nugolo intricato di corridoi : un triclinio, un pronao e un ambiente ove gli adepti imparavano le 7 verita’ prima di essere ammessi ai misteri veri e propri, luogo facilmente osservabile proprio nell’ambiente della “scuola mitraica” , ove nelle pareti son scavate 7 nicchie con rappresentate appunto le 7 fasi attraverso cui il catecumeno doveva passare prima di poter entrare nel pronao e nel triclinio.
Nella discesa verso altri ambienti, poi, si puo’ ascoltare un sordo rumore di acqua, ebbene sempre nel livello inferiore della chiesa vi si trova una sorgente, elemento che farebbe ancor piu’ pensare al legame tra il culto mitriaco legato alle stagioni e quello della dea madre.
Poco conosciuto dal turismo di massa questo bellissimo mitreo fa respirare ancora l’aria di secoli di misteri.Proseguiamo verso la vicina chiesa di Santa Maria in Aracoeli, chiesa di cui abbiam gia’ abbondantemente parlato in un altro documento e arriviamo in piazza San Marco per seguire le orme della dea Iside! I primi contatti con il mondo egizio, almeno ufficialmente, si ebbero in Italia proprio a Roma, dopo la conquista della valle del Nilo. I culti di origine egizia che piu’ di altri attecchirono in Italia furono il culto di Serapide , che poi sarebbe Osiride associato al toro Api , e quello plurimillenario di Iside.
“io sono Iside, la divina , colei che detiene la magia degli incantesimi”
Cosi’ troviam scritto su alcune stele di eta’ faraonica che descrivono appunto la dea e i suoi enormi poteri , con i quali riesce a sconfiggere il male rappresentato da Seth e a resuscitare il marito Osiride grazie alle “parole di potenza” .La dea puo’ proteggere i fanciulli dalle aggressioni, puo’ dominare i serpenti, far indietreggiare le fiamme…Chiunque in pericolo puo’ identificarsi in Horus e chieder aiuto alla Grande Madre.
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