Wresling: morto Eddie Guerrero

Ultimo Aggiornamento: 01/12/2005 22:21
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14/11/2005 20:18

Purtroppo é molto probabile che sia morto come Pantani [SM=x44471]
Nel 2001 era arrivato sul ring in condizioni pietose e gli hanno consigliato di andare in una clinica di disintossicazione,ma evidentemente non ha ascoltato il consiglio [SM=x44471]
Addio Eddie [SM=x44471]


PS:W la Raza [SM=x44471]






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14/11/2005 20:19

...la mia teoria dello spazzolino potrebbe essere annoverata tra quelle del complotto allora xD

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Grazie a chi mi ha aiutato con il questionario per la tesi, ho finalmente raggiunto le 500 interviste :D
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14/11/2005 23:23

ORALE MI RAZA!di Stefano Benzi - Sportitalia...

Ieri la tragica scomparsa di Eddie Guerrero, 38 anni, uno dei simboli del wrestling internazionale. Amato da milioni di persone, Eddie sarà sempre ricordato come un uomo complesso e un atleta incredibile: capace di ogni impresa. Giovedì WWENews alle 19.30 gli dedicherà una trasmissione speciale.


Il confine spesso sottile, a volte appena percettibile tra la verità e la finzione che circonda il wrestling, spesso ti inganna. E ti porta a pensare che questi atleti, autentici superuomini capaci di risorgere dalle proprie ceneri, di inventarsi una nuova vita, una nuova identità, e di rinascere sul ring dopo essere stati dichiarati morti sepolti, siano indistruttibili.

E infatti a volte la finzione è più bella: io sinceramente lo penso davvero. Il wrestling riesce a chiudere fuori dalla porta di casa mia, anche solo per pochi minuti, tutte le cose orrende di questa vita. E di fronte a una realtà virtuale che offende l'intelligenza, o a un reality show che la tv mi propina dietro ogni angolo, preferisco i cartoni animati, l'Uomo Ragno, Babbo Natale. Mi auguro di restare così per tutta la vita: perché a un uomo finto che gioca a sembrare vero, e ne siamo circondati, preferisco un uomo vero che gioca a fare il finto, e mi costringe a uscire allo scoperto, a mettermi in gioco, a inventare il mio ruolo.

Eddie Guerrero ha avuto una vita difficile, molto difficile: non era un santo e neppure un eroe. Niente agiografie per lui, neppure ora che ci ha lasciato: ma ha avuto il coraggio di affrontare i suoi fantasmi, spesso anche nel modo sbagliato, e di provare a sconfiggerli. I fantasmi era stata in passato la dipendenza da sostanze che uccidono e una malattia maledetta: la depressione.

Chi sa di che cosa sto parlando lo può testimoniare: la depressione è una bestia orrenda, che ti logora, ti corrode, ti toglie ogni certezza e finisce per annullarti, portandoti a pensare che una fine immediata sia più opportuna di un'esistenza lenta e sofferta. A suo modo Eddie è stato un simbolo: quasi morto è tornato a volare, abbandonato a se stesso è tornato a farci sognare, a imbestialirci quando giocava a fare il cattivo e a farci sorridere quando piegava il suo sorriso in un ghigno beffardo, per diventare di nuovo l'amico buono e sbruffone.

Eddie era il compagno dell'ultimo banco, sempre in ritardo e mai preparato; era la pecora nera della famiglia, il cugino che per primo ha fumato e che a scuola è stato sospeso. Eddie interpretava quel fantastico istrione del quale non si può fare a meno quando lo spettacolo langue, e che da solo, anche camminando, fa sua la scena. Perché nessuno era in grado di occuparla come lui.

Il mio massimo rispetto per un'artista del genere potrebbe non bastare. Perché dietro l'artista, sorridente, sguaiato e sempre eccessivo, c'era l'uomo: con tutte le sue angosce e le sue debolezze. Che poi sono le mie, le vostre.

Eddie lo ricorderò perché mi ha insegnato a volare dopo che si è caduti pesantemente, a rialzarmi dopo che il mondo ti ha voltato le spalle. Non mi importa come è morto, per me non fa molta differenza. E soprattutto non mi interessa come diranno che è morto, o quello che la gente penserà del suo passato che purtroppo fa notizia. E cancella il rispetto. Sociologi, psicologi, educatori, dall'alto di un trono che onestamente non so chi e perché gli abbia messo sotto il sedere pontificheranno su educazione, valori, e faranno a gara a conquistare un iscritto al movimento delle menti indifese.

Lasciamoli parlare i soloni e i tuttologi.

Io penso a quel ghigno e all'uomo, ai suoi voli e alle sue debolezze: al suo immenso talento.

Le voci non le sento neanche, le orecchie sono chiuse dal dolore. Mi interessa che quel compagno dell'ultimo banco, non c'è più, e mi manca già. Giovedì ad Ancona dovevo incontrarlo, ieri mattina stavo preparando le domande da fargli e una doveva essere: “Quanto è bella la luce dopo che si è toccato il fondo e il buio?”

Mi avrebbe risposto, forse ironicamente o con un mezzo sorriso non mi avrebbe detto nulla: ma ora che si gode lo show dal palco d'onore del bordo ring Eddie, ti sono vicino e sono io a dirti “grazie”.

Riposa in pace, e goditi lo spettacolo, mi camaro.


[Modificato da savisicchia 14/11/2005 23.24]

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14/11/2005 23:56

Re:

Scritto da: savisicchia 14/11/2005 23.23
ORALE MI RAZA!di Stefano Benzi - Sportitalia...

Ieri la tragica scomparsa di Eddie Guerrero, 38 anni, uno dei simboli del wrestling internazionale. Amato da milioni di persone, Eddie sarà sempre ricordato come un uomo complesso e un atleta incredibile: capace di ogni impresa. Giovedì WWENews alle 19.30 gli dedicherà una trasmissione speciale.


Il confine spesso sottile, a volte appena percettibile tra la verità e la finzione che circonda il wrestling, spesso ti inganna. E ti porta a pensare che questi atleti, autentici superuomini capaci di risorgere dalle proprie ceneri, di inventarsi una nuova vita, una nuova identità, e di rinascere sul ring dopo essere stati dichiarati morti sepolti, siano indistruttibili.

E infatti a volte la finzione è più bella: io sinceramente lo penso davvero. Il wrestling riesce a chiudere fuori dalla porta di casa mia, anche solo per pochi minuti, tutte le cose orrende di questa vita. E di fronte a una realtà virtuale che offende l'intelligenza, o a un reality show che la tv mi propina dietro ogni angolo, preferisco i cartoni animati, l'Uomo Ragno, Babbo Natale. Mi auguro di restare così per tutta la vita: perché a un uomo finto che gioca a sembrare vero, e ne siamo circondati, preferisco un uomo vero che gioca a fare il finto, e mi costringe a uscire allo scoperto, a mettermi in gioco, a inventare il mio ruolo.

Eddie Guerrero ha avuto una vita difficile, molto difficile: non era un santo e neppure un eroe. Niente agiografie per lui, neppure ora che ci ha lasciato: ma ha avuto il coraggio di affrontare i suoi fantasmi, spesso anche nel modo sbagliato, e di provare a sconfiggerli. I fantasmi era stata in passato la dipendenza da sostanze che uccidono e una malattia maledetta: la depressione.

Chi sa di che cosa sto parlando lo può testimoniare: la depressione è una bestia orrenda, che ti logora, ti corrode, ti toglie ogni certezza e finisce per annullarti, portandoti a pensare che una fine immediata sia più opportuna di un'esistenza lenta e sofferta. A suo modo Eddie è stato un simbolo: quasi morto è tornato a volare, abbandonato a se stesso è tornato a farci sognare, a imbestialirci quando giocava a fare il cattivo e a farci sorridere quando piegava il suo sorriso in un ghigno beffardo, per diventare di nuovo l'amico buono e sbruffone.

Eddie era il compagno dell'ultimo banco, sempre in ritardo e mai preparato; era la pecora nera della famiglia, il cugino che per primo ha fumato e che a scuola è stato sospeso. Eddie interpretava quel fantastico istrione del quale non si può fare a meno quando lo spettacolo langue, e che da solo, anche camminando, fa sua la scena. Perché nessuno era in grado di occuparla come lui.

Il mio massimo rispetto per un'artista del genere potrebbe non bastare. Perché dietro l'artista, sorridente, sguaiato e sempre eccessivo, c'era l'uomo: con tutte le sue angosce e le sue debolezze. Che poi sono le mie, le vostre.

Eddie lo ricorderò perché mi ha insegnato a volare dopo che si è caduti pesantemente, a rialzarmi dopo che il mondo ti ha voltato le spalle. Non mi importa come è morto, per me non fa molta differenza. E soprattutto non mi interessa come diranno che è morto, o quello che la gente penserà del suo passato che purtroppo fa notizia. E cancella il rispetto. Sociologi, psicologi, educatori, dall'alto di un trono che onestamente non so chi e perché gli abbia messo sotto il sedere pontificheranno su educazione, valori, e faranno a gara a conquistare un iscritto al movimento delle menti indifese.

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Io penso a quel ghigno e all'uomo, ai suoi voli e alle sue debolezze: al suo immenso talento.

Le voci non le sento neanche, le orecchie sono chiuse dal dolore. Mi interessa che quel compagno dell'ultimo banco, non c'è più, e mi manca già. Giovedì ad Ancona dovevo incontrarlo, ieri mattina stavo preparando le domande da fargli e una doveva essere: “Quanto è bella la luce dopo che si è toccato il fondo e il buio?”

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15/11/2005 13:50

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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15/11/2005 13:55

Ieri non mi sono connesso per omaggiare la grandissima persona che è stata per me Eddie.
Sono ancora molto dispiaciuto e sono molto affranto dopo aver visto tt quei grossi omaccioni, che amo e che ammiro, piangere a dirotto.I vari JBL, Angle, Big Show, Benoit, HHH piangere mi han fatto capire che oltre ad essere grandissimi atleti, sono degli uomini veri, come noi.
Faccio fatica a piangere, ora sto facendo fatica a trattere le lacrime per scrivere queste righe, ma questa cosa penso mi rimarrà dentro per molto tempo.

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15/11/2005 14:05

IL RIPOSO DEL GUERRERO
- LA MORTE DI EDDIE NON FERMA IL WRESTLING-TOUR IN ITALIA –
DOMANI A ROMA RAY MYSTERIO PARLERA' DELLA SUA SCOMPARSA IMPROVVISA
CON I RAGAZZI DELLA SCUOLA MATTEO RICCI, ALL'EUR TORRINO…



1 - LO SHOW IN ITALIA SI FARA' LO STESSO
(ANSA)
- La morte di Eddie Guerrero non ferma lo show del wrestling. Si svolgera' regolarmente la prima tappa italiana del 'Survivor Series Tour' in programma il 15 novembre al PalaLottomatica di Roma.
Lo ha precisato una portavoce dell'organizzazione dell'evento romano:
''la Wwe ha deciso di andare avanti, siamo in attesa di ulteriori comunicazioni e di sapere se sono previste iniziative particolari per ricordare Guerrero, tipo un minuto di silenzio''.
Il tour italiano degli 'eroi' del wrestling prevede esibizioni anche a Milano, Bolzano, Ancona e Livorno.
''Per la tappa romana - dice ancora la portavoce dell'evento - i biglietti erano esauriti da due mesi: li avevamo messi in vendita dal 7 settembre scorso e in una decina di giorni risultavano gia' tutti venduti''. In giornata si conoscera' l'esito dell'autopsia sul corpo di Guerrero. L'arrivo a Roma degli altri partecipanti dello show di 'Smackdown!' e' previsto in tarda serata.


(Il compianto Eddie Guerrero)


2 - GUERRERO AVEVA AVUTO PROBLEMI DI DROGA
(Adnkronos) - Eddie Guerrero, il campione mondiale di Wrestling trovato morto in una camera d'albergo a Minneapolis, era stato allontanato nel 2001 dalla federazione per problemi di tossicodipendenza.
Tra il novembre di quell'anno e l'aprile del 2002, e' stato tenuto fuori dal ring di lotta, per le sue condizioni di salute.
In quel periodo Guerrero si era curato, negli Stati Uniti, in un centro di recupero per tossicodipendenti ed alcolisti, a spese della stessa federazione.
Nonostante la cura, a distanza di qualche tempo il problema si era riproposto negli stessi termini. Il campione era stato infatti fermato dalla polizia per guida in stato d'ebbrezza.
''L'ipotesi probabile e' che, ancora una volta, Eddie abbia fatto uso di farmaci o alcol'', fanno sapere dalla federazione italiana wrestling, ''ma attendiamo i dati forniti dall'autopsia per avere certezze''.
Guerrero, vincitore del titolo mondiale nel 2004, avrebbe dovuto partecipare ad un incontro domani a Roma, per contendere a Batista il primato mondiale dei pesi massimi. E proprio a Roma, domani, si parlera' della sua morte improvvisa, durante l'incontro che si terra' alla Scuola Matteo Ricci, all'Eur Torrino.
All'appuntamento con i ragazzi partecipera' anche Ray Mysterio, storico avversario di Guerrero, oltre a Gary Davis, vicepresidente della federazione.
Figlio di un altro wrestler, il messicano Gory Guerrero, Eddie, nato ad El Paso, era sposato con Vickie ed aveva tre figlie, Shaul (14 anni), Sherilyn (9) e Kaylie Marie (3).


(Il Guerriero)



3 - GUERRERO, STELLA DEL WRESTLING
Federico Pistone per il Corriere della Sera


Il buono del wrestling ha perso l’ultima sfida.
Edy Guerrero è morto in una camera d’albergo di Minneapolis, Stati Uniti. A 38 anni.
I motivi non sono ancora riportati nei referti degli inquirenti ma chi lo amava sembra non avere dubbi: Eduardo Gori Guerrero ha esagerato con alcol e farmaci. Nel 2001 la Federazione gli aveva consigliato di ricoverarsi in una clinica per tossicodipendenti dopo che si era presentato in condizioni penose a uno show televisivo. Domani a Roma avrebbe dovuto contendere a Batista il titolo mondiale dei pesi massimi. Probabilmente voleva tenersi «carico». Tutto esaurito al Palalottomatica per l’evento. Perché il wrestling è esploso come una pandemia dagli States all’Europa, Italia compresa.
Ma Edy Guerrero, un messicano figlio, fratello, nipote e cugino d’arte (una famiglia di lottatori), era diverso da quei lottatori che hanno ridotto il wrestling a una pratica vagamente circense.
Come Triple H, il cattivo per antonomasia, che picchia a gioco fermo gli avversari e insulta il pubblico.
Edy Guerrero era un virtuoso del wrestling, per lui questo era uno sport non una pagliacciata.

Aveva cominciato a dominare nella «lucha libre» messicana prima di esportare il suo talento in Usa e in Giappone dove, per non avere problemi, si mascherava sotto un altro nome, Black tiger.


(Eddie in azione)


Pesava cento chili giusti e non era altissimo, 1 metro e 76.
Aveva vinto tutto in quelle associazioni piene di «doppie vu». Alla fine si era arreso al denaro degli yankee ed era entrato nella WWE, la federazione del wrestling che fa spettacolo, quello di Cena, di Batista, di Undertaker e di Brock Lesnarscena. E nel 2004 era diventato campione del mondo.

Nel 1998 la sua vita era già stata segnata pesantemente da un incidente stradale: dopo l’impatto vola fuori dalla sua auto come un proiettile per trenta metri. Si spaccò buona parte delle ossa ma la notizia fu che sopravvisse.
Guerrero aveva anche condotto una battaglia antirazzista: il wrestling grazie a lui è uscito dai confini statunitensi.


(Eddie Guerrero con l'amico Rey Mysterio)



«È una perdita enorme per tutto il mondo del wrestling», conferma Maurizio Repetto, in arte Bulldozer, campione italiano.
«Che avesse problemi di alcol e droga lo sapevano tutti, del resto in questo sport i controlli sono davvero minimi.
Era un raffinato rappresentante di questa disciplina - dice ancora Repetto - ed era portato ad esempio di come uno sport a volte vituperato potesse invece elevarsi ad arte».
La sua lotta contro la droga sembrava vinta, dopo che la Federazione gli aveva riaperto tutte le porte delle competizioni e lui aveva risposto con prestazioni entusiasmanti.
Aveva tentato anche di passare dalla parte dei «cattivi», ma quando il suo avversario storico Batista gli aveva fatto i complimenti, lui gli aveva dato la mano e lo aveva abbracciato. Inutile, Edy Guerrero, residente a El Paso, Texas, non era mai diventato uno yankee.


FONTE: Dagospia 14 Novembre 2005

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15/11/2005 14:30

una morte è sempre un dolore...
... ma non diventi un modello per i ragazzini..
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Re:

Scritto da: texdionis 14/11/2005 12.27
troppi morti prematuramente nel wrestling...bisogna rassegnarsi al fatto che nonostante i buoni proclami,è evidente che l'uso massivo di anabolizzanti è una bomba a orologeria per tanti.
Eddie agli inizi della carriera se non sbaglio era un peso welter,per arrivare al peso attuale e a quella muscolatura la semplice palestra non basta.
Certo poi anche la sua passata dipendenza da alcol e antidolorifici e la vita spericolata non sono una novità,è un fattore comune a tantissimi wrestlers purtroppo.



Saranno state tutte quelle schifezze pompanti che l'hanno fregato. Si era molto ingrossato nel fisico, non era normale.
Quelle cose hanno fregato anche Andrè The Giant, Curt Hennig (Mr. Perfect), British Bulldogg, Hawk dei Legion of Doom... Tutti morti per infarto... è troppo triste 'sta storia. [SM=x44468]

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Un uomo saggio disse:
"Allora io vi cago nel letto!"

Facite comm'a me, senza timore: cufféjo pure 'a morte e 'a piglio a risa...
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15/11/2005 23:17

Re:

Scritto da: Porgolo 15/11/2005 13.55
Ieri non mi sono connesso per omaggiare la grandissima persona che è stata per me Eddie.
Sono ancora molto dispiaciuto e sono molto affranto dopo aver visto tt quei grossi omaccioni, che amo e che ammiro, piangere a dirotto.I vari JBL, Angle, Big Show, Benoit, HHH piangere mi han fatto capire che oltre ad essere grandissimi atleti, sono degli uomini veri, come noi.
Faccio fatica a piangere, ora sto facendo fatica a trattere le lacrime per scrivere queste righe, ma questa cosa penso mi rimarrà dentro per molto tempo.


Molto bello il ricordo,comunque anche i cosidetti cattivi della federazione,alla fine sono uomini buoni,che sul ring fanno i cattivi,ma non lo sono [SM=x44471]

[SM=x44477] [SM=x44477] [SM=x44477] [SM=x44477]

Addio Latino Heat [SM=x44471]



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15/11/2005 23:39

Re: Re:

Scritto da: Mr. Vanculio 15/11/2005 14.56


Saranno state tutte quelle schifezze pompanti che l'hanno fregato. Si era molto ingrossato nel fisico, non era normale.
Quelle cose hanno fregato anche Andrè The Giant, Curt Hennig (Mr. Perfect), British Bulldogg, Hawk dei Legion of Doom... Tutti morti per infarto... è troppo triste 'sta storia. [SM=x44468]


hai ragione.guerrero come gli altri è stato vittima del sistema WWE.alla sua eta'non è frequente una morte per infarto o magari per rottura di un' aneurisma(ipotesi che escluderei ma non del tutto se come dicono il povero eddie è stato trovato con lo spazzolino di denti in bocca).l'alcool ma soprattutto la droga distruggono i tessuti cardiaci,gli anabolizzanti fanno "scoppiare" il cuore.il mondo del wrestling a me non piace e non lo seguo.non sono tanti gli esempi positivi che il wrestling ci può dare,anzi per i ragazzi non è un modello da seguire.ma oggi servono modelli per fare spettacolo;questi personaggi a volte mi ricordano gli indistruttibili robot dei cartoni animati(goldrake,gig robot,mazinger etc.).questi del WWE sono esseri umani ed in un ragazzino possono provocare spirito di emulazione,cosa oggettivamente non positiva [SM=x44475]

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16/11/2005 07:19

mi dispiace, mi piaceva, ma questo dovrebbe farci riflettere e qualcuno dovrebbe chiedersi...perchè si muore così giovani in quel mondo?

più pasta e meno doping :arm:
16/11/2005 12:04

Re:

Scritto da: fulvioitaly 16/11/2005 7.19
mi dispiace, mi piaceva, ma questo dovrebbe farci riflettere e qualcuno dovrebbe chiedersi...perchè si muore così giovani in quel mondo?

più pasta e meno doping :arm:



ma la finiamo di compiangere gente mediocre che getta via la propria vita???

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16/11/2005 13:11

Re: Re:

Scritto da: kimi.iceman 16/11/2005 12.04


ma la finiamo di compiangere gente mediocre che getta via la propria vita???




[SM=x44459]

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Grazie a chi mi ha aiutato con il questionario per la tesi, ho finalmente raggiunto le 500 interviste :D
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16/11/2005 18:09

Re: Re: Re:

Scritto da: il moro30 15/11/2005 23.39

hai ragione.guerrero come gli altri è stato vittima del sistema WWE.alla sua eta'non è frequente una morte per infarto o magari per rottura di un' aneurisma(ipotesi che escluderei ma non del tutto se come dicono il povero eddie è stato trovato con lo spazzolino di denti in bocca).l'alcool ma soprattutto la droga distruggono i tessuti cardiaci,gli anabolizzanti fanno "scoppiare" il cuore.il mondo del wrestling a me non piace e non lo seguo.non sono tanti gli esempi positivi che il wrestling ci può dare,anzi per i ragazzi non è un modello da seguire.ma oggi servono modelli per fare spettacolo;questi personaggi a volte mi ricordano gli indistruttibili robot dei cartoni animati(goldrake,gig robot,mazinger etc.).questi del WWE sono esseri umani ed in un ragazzino possono provocare spirito di emulazione,cosa oggettivamente non positiva [SM=x44475]



allora io ho 21 anni e da più di 15 anni seguo il wrestling e NON mi son mai sognato di emulare i wrestler.
E' vero che son dei modelli per i bambini e con ciò, che c'è di male?
Son meglio questi che i robot che distruggono città, abitanti ecc.
E la storia che i bambini li emulano facendolo a scuola, casa ecc sono solo casi isolati...perchè i bambini di questi tempi sono molto furbi e istruiti.

Per tornare ad Eddie, che ve ne frega di come è morto, cambia qualcosa?

E poi sento sempre più gente, che prima non sapeva neanche cos'è il wrestling, parlare di wrestling causa la morte di eddie...fate il piacere a quelli che lo seguono e se ne intendono di lasciarlo a loro.

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aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!!

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16/11/2005 18:14

Re: Re:

Scritto da: kimi.iceman 16/11/2005 12.04


ma la finiamo di compiangere gente mediocre che getta via la propria vita???




e chi sarebbe scusa la gente mediocre???
Fammi un piacere, parla solo di formula 1 dato che qua spari cazzate.

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Re: Re:

Scritto da: kimi.iceman 16/11/2005 12.04


ma la finiamo di compiangere gente mediocre che getta via la propria vita???



Dovresti portare maggiore rispetto,almeno in questo caso [SM=x44463]



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Re: Re: Re:

Scritto da: Porgolo 16/11/2005 18.14


e chi sarebbe scusa la gente mediocre???
Fammi un piacere, parla solo di formula 1 dato che qua spari cazzate.



A parte il fatto che mi piaceva molto,era uno dei migliori,penso sia giusto portare rispetto a una persona morta,al di là di chi sia,se poi mi piace come Eddie mi dispiace di più [SM=x44461]

PS:Certi pensano di sapere tutto [SM=x44461]



[Modificato da possum jenkins 16/11/2005 22.49]

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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Porgolo 16/11/2005 18.09


allora io ho 21 anni e da più di 15 anni seguo il wrestling e NON mi son mai sognato di emulare i wrestler.
E' vero che son dei modelli per i bambini e con ciò, che c'è di male?
Son meglio questi che i robot che distruggono città, abitanti ecc.
E la storia che i bambini li emulano facendolo a scuola, casa ecc sono solo casi isolati...perchè i bambini di questi tempi sono molto furbi e istruiti.

Per tornare ad Eddie, che ve ne frega di come è morto, cambia qualcosa?

E poi sento sempre più gente, che prima non sapeva neanche cos'è il wrestling, parlare di wrestling causa la morte di eddie...fate il piacere a quelli che lo seguono e se ne intendono di lasciarlo a loro.


dalle tue parole capisco che sei addolorato per ciò che è successo ad un tuo idolo.io non volevo far moralismo per il gusto di farlo e per dire per forza la mia opinione.il wrestling è un mondo che da anni non seguo ma da piccolo ricordo bene i vari hulk hogan,coco be ware(si scrive cosi'?),andre the giant(un vero gigante!),the undertaker(che quando appari' la prima volta veramente sembrava imbattibile come un robot dei cartoni);ricordo quel personaggio che il mitico dan peterson nominava sempre,e cioè bobby (o baaabbbi come lo nominava lui)the brain(si chiamava cosi'?).Ciò che volevo considerare ed analizzare era un dato che vanculio aveva giustamente fatto notare:troppi morti fra i wrestler!troppi!le cause quasi sempre le stesse.tu hai 21 anni e proverai le tue emozioni quando osservi un wrestler;del wrestling hai fatto tuo il messaggio positivo ma non puoi negare che da quel mondo partono anche messaggi negativi e non tutti come te magari hanno ricevuto un'educazione tale da poter codificare tutti i messaggi che arrivano dal mondo del wrestling.fra questi c'è di sicuro l'anabolizzante o la droga che ha ucciso il personaggio che tu hai ammirato,o semplicemente a cui ti sei affezionato.poi succede che ci si rimane male e se sei sensibile dimmi con quale piacere andrai a rivederti le prossime sfide.cmq non condivido quello che ha scritto KIMI;ci vuole rispetto per una morte.ciao a tutti.

_________________





18/11/2005 14:02

Re: Re: Re:

Scritto da: Porgolo 16/11/2005 18.14


e chi sarebbe scusa la gente mediocre???
Fammi un piacere, parla solo di formula 1 dato che qua spari cazzate.




Tu invece scrivi solo cose furbe e fini...Per me le persone mediocri sono quelle come Elkan, Guerrero, Maradona, Moss...Le persone degne di massimo rispetto e ammirazione invece sono quelle che si fanno un culo grande come una montagna al lavoro, che educano i figli all'onesta e al rispetto, che sanno stare al proprio posto senza essere volgari e che hanno CULTURA!
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