Re: L'incoerenza: brutta malattia!
Scritto da: Bestionn 10/02/2006 17.34
C’è da andare molto cauti con la logica di concedere uno scontato e facile valore politico alle qualità effettive e sui reali interessi di questo affidabile politologo della destra italiana.
Sono invece da porre seri dubbi, proprio partendo dalla sua candidatura optata nelle file del centrosinistra e tanto più nella Margherita. Bene la sua critica alla devolution bossiana, ed è bene forse, la sua emarginazione concretizzata poi, nell’auto-allontanamento da AN di cui, dopo lo scioglimento del MSI d’Almirante, è stato il principale ideologo e fondatore.
Però da questo allo schierarsi infine in una formazione anche moderata ma sempre contrapposta al centrodestra o, in ogni caso, non riconoscersi in nessun’altra parte della variegata coalizione della Casa delle Libertà, suona tanto di stridente incoerenza ideologica, molto equivoca e ingiustificata. Avrebbe fatto più bella figura, visto che è uno studioso addentrato nei lavori, di elaborare una politologia diversa e fondare semmai un altro partito con valenze che si rifanno alla radice della sinistra più borghese. Lo sua scelta è un’inspiegabile contraddizione quantomeno e soprattutto per la base della stragrande maggioranza dei semplici elettori italiani i quali, a causa della scaltra oratoria usata al fine di sporchi giochi di potere dai non pochi millantatori intrallazzanti della politica, ne sono scarsamente informati o per nulla consapevoli. Mi sa tanto che anche costui, forte della propria indiscussa statura culturale e riconosciuto prestigio internazionale, vuole solo garantirsi un posto - i fatti lo dimostreranno! - nel prossimo quinquennio di un governo che sarà quasi certamente di sinistra. Insomma, anche quest’onorevole già Vicepresidente del Senato, ricorda meglio i vari pragmatisti voltagabbana del PSI che, con la loro partecipazione nei governi della prima repubblica, hanno contribuito a tangentopoli e allo sfascio del paese; piuttosto di uno che non rinuncia alla coerenza, a quel prestigio morale che ha distinto ben altri eminentissimi fondatori e padri, sia della destra liberale quanto della sinistra democratica (un don Sturzo e un de Gasperi o di uno Spadolini e un Pertini, oppure di un Gramsci e un Berlinguer: teorici e statisti d’alto livello, per nulla attaccabili, o peggio, mai ricattabili almeno nel loro credo ideologico).
Tieni presente che a pochi mesi dal voto è impossibile uscire da un partito e crearne un altro completamente dal nulla.
Tra l'altro un altro partito di destra sarebbe già nato, seppur molto piccolo, e vedrà la partecipazione di Franz Turchi.
Tieni anche presente la nuova legge elettorale
che di fatto taglia fuori tutti i piccoli partiti, specialmente se nuovi.
Vedi cosa sta facendo la Rosa nel Pugno per potersi presentare alle prox elezioni ad esempio....
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.